Arriva la prima sconfitta casalinga per la San Marino Academy, costretta ad alzare bandiera bianca dopo aver trovato per prima il goal del vantaggio. Le due squadre si sono da subito mostrate aggressive e compatte, e se le biancoazzurre erano desiderose di riscattarsi dopo la beffa in terra barese, le lariane cercavano la continuità dopo il risultato ottenuto a Sassari e il buon inizio di campionato.

È subito il Como a farsi avanti, guadagnandosi al 2’ una punizione dal limite destro dell’area affidata a Picchi a cercare Lipman, che non prende la giusta misura. Al 13’ la stessa situazione si ripete sul lato opposto dell’area di rigore, il tiro imbecca Mariani tutta sola in mezzo, ma di testa non trova lo specchio della porta. Inizia a provarci anche l’Academy, lenta e macchinosa nell’impostazione, volta soprattutto a cercare le intuizioni delle attaccanti con tanti lanci lunghi che non sempre vanno a buon fine, rendendo opache le occasioni di ripartenza. Tanti gli errori da ambo le parti, diversi i cartellini gialli e poche le occasioni concrete. Il primo vero brivido per le padrone di casa nasce al 33’ dall’ex Di Luzio, abile sulla fascia sinistra a saltare Kiamou – che subisce un tunnel – e a lanciare per Rigaglia. Non si fa sorprendere Piazza, pronta a una respinta miracolosa messa fuori da Venturini e poi Brambilla. Al 40’ inizia a scaldarsi la squadra di casa con Menin, pronta sulla fascia a puntare Vergani e a fornire un pallone invitante per il centro area non trovando nessuna a raccogliere. Il Como riconquista palla e si dirige verso l’area avversaria trovando però l’ottima copertura di Marrone, poi atterrata da Hilaj con un brutto fallo. La numero 4 è costretta ad uscire anzitempo dal rettangolo di gioco e il primo tempo si avvicina così al termine, segnando solo qualche incursione biancoazzurra non particolarmente preoccupante per la squadra ospite.

Al rientro, la San Marino Academy schiera Massa sulla fascia con Menin che arretra occupando la posizione lasciata libera dall’infortunata Marrone, ma la sinfonia non cambia: è ancora il Como a farsi pericoloso su un paio di calci piazzati. Al 56’ grande azione delle lariane che palleggiano sul corto e arrivano in area. Sulla palla c’è Picchi, che incappa sul blocco di Montalti e cade a terra ma, tra le proteste dei tifosi, l’arbitro decide di proseguire. Dopo 3 minuti sul fronte opposto si fa vedere l’Academy con un tiro dalla distanza di Bertolotti che non preoccupa Salvi. Le titane prendono più fiducia e al 64’ arriva il goal del vantaggio: Fusar Poli trova Massa sulla destra, la quale disegna una parabola perfetta per Menin che in corsa trova un eurogoal scavalcando centralmente il portiere. Un’acrobazia di destro che spedisce la palla sotto la traversa.

La gioia però è destinata a durare poco: le lariane non si fanno abbattere e trovano subito la via del goal. Dopo appena 7 minuti, sugli sviluppi di un calcio di punizione, è Carravetta a siglare il pareggio, che tutta sola in area si trova la palla sui piedi, prende il tempo a Venturini e frega Piazza sul suo palo. Torna la parità e le titane sembrano subire il colpo. Ripartono, ancora più aggressive, le incursioni delle avversarie, con Di Luzio e poi Kubassova, ma è ancora la regola dell’ex a colpire ed è proprio Di Luzio a portare in vantaggio la sua squadra al 77’. Su calcio d’angolo esce con il pugno Piazza, facendo recapitare la palla dalle parti della numero 19 che ha tempo di stoppare di petto e liberare il mancino, depositandolo sul secondo palo. L’ultima frazione gioco regala poche emozioni e il Como gestisce bene la partita fino al triplice fischio finale, neutralizzando i pochi spunti delle ragazze di un mister Recenti uscito sconfitto per la terza volta in 5 giornate. A nulla sono valse le sue continue indicazioni e gli incoraggiamenti, mentre nella panchina opposta Della Fuente è apparso tranquillo e sereno dell’operato delle sue giocatrici. Le titane proveranno a rifarsi domenica contro l’ostico Brescia. Al Como spetterà il duro confronto con il Chievo Verona, leader della classifica.

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