Passa poco tempo dall’esonero dell’ormai ex mister Elio Aielli, conosciuto anche come Kikko per gli amici più stretti, dove dopo la notizia ufficiale le strade con il Napoli Femminile si dividono. Al suo posto è già arrivato il sostituto Geppino Marino che non è nuovo nella casa partenopea.

Per mister Aielli si chiude così un lungo sipario di 7 anni a Napoli. Si racconta così al pubblico su Facebook, ripercorrendo la sua carriera e ciò che ha fatto per far crescere la società, il mondo del calcio in rosa:

“È arrivato il momento dei titoli di coda, 7 anni di duro lavoro nel femminile con risultati e con una gestione importanti mi hanno fatto indossare una corazza forte.
Qualcuno aspettava questo momento da tanto tempo, in tanti oggi stapperanno bottiglie per festeggiare e mi piacerebbe unirmi a loro.

Lascio una squadra giovane, nata quest’anno da vari assemblaggi.
Una squadra che in 13 partite ha calciato 226 volte in porta (102 nello specchio) è purtroppo ha segnato il 5,3% dei gol.
Una squadra che sono sicuro ha dato il cuore in tutte le battaglie affrontate.

Posso dire presuntuosamente di essermi formato da solo, di aver avuto me stesso come maestro, nei momenti facili e quelli difficili.
C’è ancora tanta strada da fare, lunga, in salita…
Oggi sono più pronto di prima.

Da zero ho portato una piccola Società in alto, a giocare su palcoscenici importanti.
Da zero, da un torneo di calcetto femminile scolastico.
Abbiamo disputato una Finale Play Off, vinto un Campionato con 12 punto di vantaggio sulla seconda, due salvezze importanti e giocato partite da cardiopalma.
Abbiamo ricevuto i complimenti da mezza Italia per la nostra organizzazione.
Ho ricevuto i complimenti da allenatori importanti che ancora oggi sento con piacere.
Da zero…da zero!
Il mio primo giorno ho spalato fango su un campo da calcio per far giocare alle ragazze la prima partita di Campionato…
Avevano una voglia matta di giocarla quella prima partita pur essendo cosi piccole, avevano una fame da lupi.
Ho fatto il dirigente, il magazziniere, lo psicologo, e poi l’allenatore.
Ho istruito e “formato” più di 20 allenatori, lanciato e “rilanciato” oltre 200 calciatrici.
Tutti molto validi/e ma con poca personalità e spesso con 2 facce.
Ho vissuto 24h al giorno il calcio femminile, ho organizzato i passaggi alle ragazze, aiutato chi ne aveva bisogno, tolto dalla strada chi era in pericolo.
Ho ricevuto maree di messaggi, sono stato un fratello maggiore, addirittura padre per alcune.
Mai ho tradito chi aveva la mia fiducia e questa è la mia piú grande soddisfazione!!!!

Ringrazio tutti quelli che in questi 7 anni hanno dato un contributo alla mia formazione professionale, a quelli che mi hanno supportato e sopportato.
Grazie anche a quelli che in questi anni si sono divertiti grazie a me, quel che sono vivi grazie a me, o che sono rinati grazie a me,ma ad oggi non sono riconoscenti.
Con le parole siamo bravi tutti, poi quello che conta veramente sono le palle!!!

Grazie agli amici, quello veri, nel femminile si contano sulle dita di una mano.
Mi sento uno dei pezzi importanti di questo calcio femminile, senza presunzione ho scritto una pagina importante anche io in questo momento di cambiamento.
Chiamatemi pure presuntuoso…
La vita ti riserva tante cose, buone e non, e chissà magari qualche sorpresa.”

 

Credit Photo: Andrea Esposito Fotografia