Nelle scorso week-end si è disputata l’undicesima giornata della Serie B Femminile, giocata tra gli anticipi del sabato e le gare domenicali. In relazione ai sette match svolti il Giudice Sportivo Dr. Giulio Maisano nella seduta odierna ha adottato le seguenti decisioni.
Nella gara Frosinone – Venezia cambia il risultato, di 1-1 maturato al termine dei 90′ di gioco. La decisione è arrivata visto che le società di Serie B devono inserire negli elenchi ufficiali di gara un numero minimo di 15 calciatrici che prima dei 21 anni siano state tesserate per una o più società affiliate alla F.I.G.C. per un periodo, anche non continuativo, di 36 mesi o che siano nate dopo dall’anno 2007 in poi e tesserate in maniera continuativa per società affiliate alla F.I.G.C. fin dal loro primo tesseramento. La disputa di una gara di campionato con la mancanza di tale requisiti porta alla perdita della partita a tavolino ed il Venezia contava 13 giocatrici nell’elenco ufficiale del match appartenenti ad una delle categorie sopra indicate violando in tal modo il limite minimo di quindici stabilito dalla norma federale citata. Inflitto cosi la perdita della gara con il punteggio di 0-3.
Nella stessa gara un turno di squalifica è stato inflitto ad Anna Pucova del Venezia, espulsa perché a seguito della rete subita dalla sua squadra rispondeva alla provocazione della calciatrice avversaria colpendola con una manata sulla schiena e spingendola per allontanarla creando clima di tensione, e Rossella Tata del Frosinone, perché a seguito della segnatura della rete della sua squadra esultava andando addosso al portiere fino a tirargli una spallata creando clima di tensione.
Squalificata per un turno anche Stella Toma del Brescia, per doppia ammonizione, e Francesco Castellani, dello staff tecnico del Lumezzane, per aver rivolto all’arbitro una frase ingiuriosa. Tra le altre decisioni prese ammenda di 100 euro per il Vicenza per aver omesso di presentare all’arbitro la richiesta della forza pubblica, peraltro assente.






