Photo Credit: Vicenza Calcio Femminile

Il Vicenza calcio femminile si assicura le prestazioni di Anna Boaretto, Chiara Modesti e Maddalena Nava. Le tre calciatrici sono protagoniste della rivoluzione biancorossa, ricca di movimenti in entrata e conferme in vista della stagione 2025/26.

Boaretto arriva forgiata e cresciuta grazie al lavoro nelle giovanili dell’Hellas Verona; quella che si appresta ad iniziare e’ una avventura inedita in una categoria che non ha mai avuto l’onore di rappresentare. Il suo reparto? Naturalmente il centrocampo, ma la calciatrice sembra essere forte di versatilità che la rende pronta ad adattarsi a qualsivoglia bisogno.

A lasciare il Pavia per divenire contributo biancorosso è Chiara Modesti: stesso reparto della precedente, giovane classe 2004, porta nel proprio bagaglio anche una formazione di livello gestita da Jesina (in primis) e San Marino, avversaria che ritroverà ora in campionato.

Variegata anche la carriera di Nava che più recentemente ha indossato mediante formula del prestito i colori dell’Hellas Verona (la pedina era attivo apporto della Juventus ed è addirittura arrivata a calcare il “palco” della serie A); a Vicenza – come riferito dalla nuova società sul proprio canale social – la calciatrice porta spirito competitivo, solidità tecnica e coraggio, utili a scrivere un capitolo tutto nuovo.

Si tratta di entrate che intendono rispondere alle esigenze di un campionato – ormai lo si sa – piuttosto competitivo; con tali scelte mirate la società punta evidentemente su una rosa ambiziosa, pronta a competere per i vertici della graduatoria e che ha già confermato la propria volontà di crescita. Seguiranno ulteriori novità su eventuali legami sottoscritti.

Eleonora Mereu
Aspirante giornalista cagliaritana. Quella per lo sport femminile? Una passione nata anni fa, che mi spinge ora ad impugnare una penna per dar voce, nel mio piccolo, alle piccole e grandi realtà. Con le ragazze della Nazionale ho imparato ad apprezzare ancora di più il settore, percependo quanto scrivere sia un privilegio più che una missione, che va portato avanti con rispetto ed un reale sentimento per il movimento.