Quarto match salvezza consecutivo per il Permac in altrettante gare del girone di ritorno, con le Tose di mister Diego Bortoluzzi sempre più ardentemente chiamate a riassaporare il gusto pieno dei 3 punti dopo ormai quattro mesi pieni di total Ramadan dai successi in campionato. Ad attendere le Rossoblù in terra piemontese c’è la Novese, digiuna di vittorie come le vittoriesi dal 27 ottobre e dalla Terza Giornata di regular season, e peraltro reduce da un tetro filotto di ben 8 sconfitte consecutive con ben 36 reti incassate a fronte delle appena 5 realizzate.

Sono tre le novità nelle Starting XI Permac rispetto al pareggio di sette giorni prima a Perugia: Laura Tommasella, Karin Mantoani e Natasha Piai riacquistano i galloni della titolarità in luogo di Giada Tomasi (in tribuna per un piccolo problema fisico), Silvia Cimarosti e Valentina Foltran. Il modulo base è un 4-3-3 piuttosto duttile, pronto a trasformarsi in Linea Maginot piuttosto che in Fight Club a seconda dei diversi coefficienti di difficoltà nel corso della contesa.

Sotto un vento fortissimo e piuttosto disturbante per il naturale sviluppo del big match domenicale, la sfida si presta a sua volta a diverse folate offensive da una parte e dall’altra. Ad inaugurare il novero delle occasioni, al minuto 14, sono le Tose: da una buona combinazione sull’asse Devoto-Zuliani nasce un ottimo filtrante nella cuore della difesa biancoceleste per Piai, troppo attendista nella conclusione appena dentro l’area e per questo rimontata all’ultimo istante dal provvidenziale intervento di Tamburini. Cinque giri di orologio dopo, è abile De Martin a lavorare il pallone sull’out destro e servirlo al centro per Devoto, il cui scarico al centro per Piai è vanificato dalla conclusione dal limite troppo debole e centrale della stessa bomber rossoblù in maglia numero 9. Il Permac si fa preferire nella costruzione offensiva, ma ad andare più vicina al gol – alla prima vera opportunità offensiva in zona Reginato – è la Novese al 27′ con Accoliti, murata da una provvidenziale respinta dell’estremo difensore vittoriese dopo aver saltato con troppa facilità Frizza e Martinelli al limite della red zone ospite. Dal canto loro, le Tose sembrano quasi provarle tutte per autocomplicarsi la vita a breve distanza dai guantoni casalinghi di Milone: nell’elaborata e quasi cervellotica azione alla mezz’ora avviata da un pallone strappato da De Martin a Malatesta ai 20 metri, Zuliani e Domi ritardano più volte la battuta verso la porta da buona posizione, con l’esecuzione finale della diez rossoblù ormai all’interno dell’area piccola respinta in qualche modo – con stile lontano dall’estetica ma affine al pragmatismo – dalla numero 1 piemontese. Sciupone e a tratti deconcentrate, le Tose incassano al 36′ il beffardo vantaggio della Novese facendosi trovare completamente impreparate su una rimessa laterale offensiva dal fronte di destra: Accoliti è abile e gagliarda nel lavorare la sfera servitale con le mani da Tamburini prima di scaricare all’indietro per l’accorrente Malatesta, che in solitaria con il mancino ha tutto il tempo di prendere la mira e piazzare con sicumera il pallone nell’angolino alla destra di Ciuki Reginato. La reazione rossoblù, nel finale di frazione, è tanto veemente quanto condita da una (in)generosa tempesta di malasuerte assortita: prima Piai, al 41′, centra la traversa direttamente su punizione, da lei stessa procurata, all’altezza del vertice destro dell’area biancoceleste; poi, un minuto dopo, è la joint venture tra palo e portiere a negare a Devoto la gioia del pari – e della seconda rete consecutiva in maglia vittoriese – su delizioso invito filtrante di un’attivissima Maria Zuliani. La stessa numero 24 si presenta nuovamente alla doppia conclusione in area – la prima respinta a due mani da Milone, la seconda alta sopra il montante – appena prima del duplice fischio del direttore di gara, ma il risultato non cambia: si va al riposo con le padrone di casa avanti con il minimo scarto.

La ripresa si apre a protagoniste in campo totalmente invariate. Ci si attende una pronta reazione da parte delle Tose, ma il primo quarto d’ora di seconda frazione produce ben poco – appena una conclusione altissima del capitano biancoceleste Rigolino su sponda di Ilaria Marenco – da una parte e dall’altra. Al minuto 60 coach Bortoluzzi prova allora a scuotere le acque, o perlomeno ad abbozzare nuove soluzioni nel sudoku tecnico di giornata: dentro Valentina Foltran e Ilaria Mella, in luogo di Greis Domi e Adri De Martin. Dopo una buona uscita di Reginato, in anticipo a una mano su Levis sul tentativo di cross spiovente da destra di Ceppari, le Tose cominciano finalmente a tornare a farsi vedere con una certa regola dalle parti di Milone. Al 63′ l’interessante parabola offensiva di Mantoani coglie Piai appena in ritardo in scivolata sul secondo palo, con il portiere di casa attento nel deviare la sfera in corner. Sulla stessa esecuzione da sinistra di Piai, è una doppia carambola a mettere i brividi alla difesa piemontese, brava capitan Rigolino a spazzare ed evitare guai peggiori. Altri 60 secondi dopo, questa volta le Tose sfondano e raccolgono il gol dell’1-1 con il difensore-goleador in maglia numero 11 Gloria Frizza, puntuale come un orologio bernese a deviare al volo sul secondo palo in bello stile il traversone arcuato disegnato dall’educatissimo mancino di Nata Piai. Il punto del pari vittoriese è solo il preludio agli ultimi 20 minuti di pura surrealtà che si abbattono su entrambi i fronte nel pomeriggio al “Costante Girardengo” di Novi Ligure. Ad inaugurare il nonsense time, al 70′, è il rigore generosissimo – a voler usare un eufemismo – concesso alla Novese per presunto intervento falloso di Reginato, in realtà in netto anticipo e per questo parte lesa, su Accoliti lanciata a rete. Dal dischetto capitan Rigolino spiazza la numero 1 rossoblù riportando così in vantaggio la formazione di casa. Da rigore farlocco a rigore netto, 3 minuti più tardi, il tackle in ritardo della stessa Rigolino su Foltran nel cuore dell’area di casa consegna a Natasha Piai dal dischetto la possibilità di un nuovo pareggio, vanificato dalla respinta di Milone sulla battuta poco decisa e precisa della storica top scorer di casa Permac. La preziosa risorsa rossoblù si fa però perdonare al 76′ mandando a vuoto la difesa piemontese e confezionando un assist a centro per l’incornata di Mella, respinta in qualche modo da Milone ma ribadita questa volta alle spalle dell’estremo difensore di casa dal tap-in della rapace Maria Zuliani, alla sua prima rete con l’effige della Mafalda sul petto. Il 2-2 non accontenta le Tose, e non potrebbe essere altrimenti. Capitan Tommasella & co. rischiano grosso sullo sbilenco tentativo girata di Levis da buona posizione a centro area, ma costruiscono i prodromi del colpo vincente anche grazie ad un retropassaggio di Chiara Marenco – valutato come “giocata” dal Sig. Agostoni di Milano – bloccato con le mani da Milone. Sulla successiva punizione a due in area prima Piai centra la barriera, poi Mantoani con un tiro spiovente centra il montante, che a sua volte restituisce la giocabilità della sfera al cecchino Gloria Frizza – seppur in chiara posizione di fuorigioco, non ravvisata dalla terna arbitrale – spietata nel trafiggere Milone per la fondamentale rete del 3-2, quinto sigillo personale in campionato del centrale difensivo con il vizio ormai seriale del gol decisivo.

L’episodio sigilla una contesa al cardiopalma, a tratti tanto spettacolare quanto ricca di punti interrogativi sui massimi sistemi. Nonostante troppi persistenti momenti a vuoto, le Tose raccolgono nuovamente i 3 punti dopo oltre 100 giornie si ricollocano momentaneamente fuori dalla zona playout, in attesa dei recuperi delle avversarie e di tutti i necessari chiarimenti sul calendario conseguenti all’emergenza generale scatenata dal Coronavirus.

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto