Photo Credit: Pierangelo Gatto

Un 2022 veramente difficile per l’Hellas Verona Women che, dopo aver vinto numerosi scudetti sotto il nome di Bardolino e AGSM, ha beccato un’annata poco fortunata.

La prima parte dell’anno ha visto le scaligere, che nel frattempo avevano cambiato coach con Veronica Brutti che subentrava a Matteo Pachera, cercare in tutti i modi di lasciare la zona bassa della Serie A ma così non è stato, sancendo la discesa in Serie B arrivata ufficialmente con lo 6-0 subito contro la Fiorentina. Almeno le gialloblù hanno evitato lo zero nella casella vittorie, dato che il Verona ha sconfitto 2-0 il Pomigliano nel finale di stagione.

La retrocessione in cadetteria doveva essere un punto di ripartenza dell’Hellas per tornare subito in A. La dirigenza ha confermato in panchina Brutti, poi il parco giocatrici come Ledri, Lotti, Rognoni, Quazzico e Anghileri, mentre approdano in terra scaligera Shore, Pecchini, Peretti, Giai, Lefebvre, Duerto (salvo poi passare a dicembre al Cosenza), Pellinghelli, Vergani, Bison, Bursi e Capucci. Insomma, una formazione nuova ma di qualità, e che sulla carta sarebbe stata in grado di lottare per la salita nella massima serie.
Solo che la realtà è stata ben diversa: il bilancio parla di sedici punti in dodici gare, di cui sei arrivati negli ultimi scontri dell’anno contro Apulia Trani e Tavagnacco, e il distacco dalla seconda è di undici lunghezze. Numeri che, di certo, non rispecchiano il valore della rosa che ha il Verona.

Per questo l’Hellas vuole cancellare immediatamente questo 2022 e puntare decisamente sul prossimo anno. Ma occhio a non scordare gli errori fatti nell’anno che sta per chiudersi, altrimenti l’obiettivo della promozione rischia di sfumarsi già nel primo mese del 2023. Cosa che il Verona cercherà di tenere ancora vivo.

Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.