Come annunciato nell’ultima settimana, la Freedom ha cambiato allenatore. Dopo le dimissioni di Petruzzelli, è stato nominato Michele Ardito, presentato proprio nel post-gara di Freedom-Chievo. Dopo la presentazione, avvenuta congiuntamente al Presidente e al Direttore Generale, il tecnico è stato intervistato ai microfoni di Be.Pi TV. Ecco le dichiarazioni del Mister alla prima partita della sua nuova avventura.

Come dicevo prima ai suoi colleghi, è stata una partita secondo me veramente incredibile, nel senso che io credo che la squadra abbia fatto veramente la partita, e soprattutto con un secondo tempo incredibile, abbiamo sviluppato tutto quello che avevamo fatto in tre giorni di lavoro. Quindi ho visto una squadra nuova, una squadra che aveva voglia di correre, una squadra che voleva cercare di prendere la prima vittoria [del 2024], abbiamo cercato di vincerla questa gara. È chiaro che poi nel calcio chi sbaglia paga, quindi abbiamo sbagliato in occasione del primo gol, ma abbiamo sbagliato tutti, non solo con una persona. Poi quello che è l’errore individuale lo vediamo nel nostro spogliatoio con i miei collaboratori, però è stata una partita che ha dimostrato che la Freedom è viva e corre“.

Un secondo tempo molto positivo. Avevo un po’ paura, perché nelle partite precedenti che ho visto, nel secondo tempo la squadra andava un po’ in difficoltà, psicologicamente si abbatteva troppo. Invece stavolta siamo andati sotto, sì, ma io credo che nel secondo tempo abbiamo dimostrato che questa squadra è viva, ha bisogno di conoscere l’allenatore, e l’allenatore ha bisogno di conoscere la squadra, e pian piano, abbiamo 15 partite a disposizione per rimanere in categoria”.

“L’indicazione che ho dato era quella di giocare a calcio, e non buttare via il pallone. Abbiamo cercato di farlo su un campo che comunque non era bellissimo, ma lo era anche per le avversarie assolutamente. Però è chiaro che abbiamo avuto qualche difficoltà nel controllo della palla, nella gestione del pallone. Però quello che avevamo provato era giocare a palla, di palleggiare tanto e di cercare la verticalizzazione. Credo che a tratti si è anche ben visto. Quindi adesso siamo tutti contenti per questa grande partita, per questo grande secondo tempo soprattutto. Ma non basta, bisogna rimboccarsi le maniche perché devi fare i prossimi incontri con delle squadre ancora più importanti a livello di classifica, e quindi le difficoltà saranno diverse. Ma l’atteggiamento è quello giusto, questa è la strada da seguire“.