E´decisamente un periodo no. Per diversi aspetti e sotto numerose sfumature: i risultati non arrivano e anche la buona sorte, cosa da non sottovalutare, non sembra essere dalla parte delle rossazzurre. A Lecce contro il Salento è arrivata la terza sconfitta consecutiva per il Catania femminile di Peppe Scuto: un 2 a 0 che senza aver visto la partita potrebbe sembrare il frutto di una gara senza storia, ma che invece va inserito e spiegato nel contesto a cui si è già accennato. Si perché Catania la partita l´ha dominata e l´ha giocata nel migliore dei modi: sono mancati solo i gol e il particolare, purtroppo, non è indifferente. La differenza l´ha fatta proprio questo aspetto: Catania, nell´ultimo periodo, non riesce a trovare la via della rete e alla fine, scontato e banale, sono i gol a fare la differenza. Gol che la formazione leccese è riuscita a trovare nel primo tempo con Giorgi e nella ripresa con D´Amico.

Da salvare dalla trasferta pugliese, c´è la prestazione e la crescita di alcune ragazze in difficoltà nelle precedenti partite come conferma il direttore generale Davide Santonocito: “Non ho nulla da imputare alle giocatrici, se non il fatto di non aver trovato la via della rete. E´ chiaro che dobbiamo migliorare in fase offensiva, ma oggi ho visto una squadra che ha messo grinta e che nonostante la sconfitta ha espresso un buon gioco. Il risultato ci penalizza insieme a qualche decisione arbitrale che non è apparsa chiara”.
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