Sevina Bylykbashi, nell’undici titolare Grifo Perugia della squadra di Valentina Belia, spesso è chiamata in causa a partita in corso o magari utilizzata come jolly nella mediana o nella trequarti nei momenti di difficoltà della squadra. Come però più volte sottolineato dal tecnico e dal presidente Valentina Roscini, il suo contributo, sia dal primo minuto che dalla panchina, risulta sempre fondamentale.

La stagione, almeno per il momento, è da considerare come deludente?
“Diciamo di si, almeno dal punto di vista dei risultati. Ancora ci sono tante partite per migliorare una brutta classifica che, per l’impegno ed il sacrificio che mettiamo in campo, non meritiamo assolutamente. Speriamo di chiudere almeno dalla metà in su della classifica.”

Parliamo invece della tua passione per il calcio. Come e quando è nata?
“Già da piccola, quando ancora vivevo in Albania, guardavo i ragazzi giocare per strada con il pallone. Mio cugino spesso mi portava con lui a giocare e, da quelle strade, è iniziata la mia passione per il calcio.”

E come sei arrivata invece alla Grifo Perugia?
“Quando sono arrivata in Italia a 13 anni, nel 2009, la mia famiglia ha contattato due società femminili del posto. Una era Castiglione del Lago che allora faceva la Serie C, l’altra era la Grifo che mi propose di aggregarmi con la Primavera. Ho optato per la seconda anche se per raggiungere il campo ci voleva qualche minuto in più da casa mia.”

E la realtà calcistica della Grifo ti ha aiutato in qualche modo ad integrarti nel nostro paese?
“Assolutamente si. All’inizio ho faticato un po’ per apprendere l’italiano, ma stare insieme alle compagne di squadra mi ha facilitato la cosa. Soprattutto mi hanno aiutato a socializzare in un paese in quel momento sconosciuto per me che fino ad allora ero nata ed avevo vissuto in Albania. Dopo sette anni di Grifo Perugia posso dire che è stata una scelta importante per me. Grazie a questa società sono stata pure convocata con la nazionale under 19 albanese di cui ero capitano. A maggio mi ha cercato anche la selezione maggiore, ma per problemi burocratici non si è fatto nulla.”

E invece chi è il giocatore cui ti ispiri?
“Diciamo che il mio campione preferito è Lampard. Mio cugino mi regalò una sua maglia. Quello invece cui mi ispiro è Sadiku, attuale attaccante della nazionale albanese.”

Credit Photo: http://www.grifocalciofemminile.it/