Contro il Cittadella, il Tavagnacco non ha chiuso la gara e poi non è riuscito a contenere il ritorno delle avversarie. Veritti: “C’è rammarico, andremo a Verona arrabbiate”.

Tutto fa esperienza, specialmente le amarezze. In un certo senso, il pareggio contro il Cittadella ha fatto più male (sportivamente parlando) della sconfitta contro il Pomigliano. Per il modo in cui è maturato il risultato, per il fatto che le gialloblù avevano visto il traguardo a portata di mano e poi tutto è sfumato con un eurogol di Meggiolaro al secondo minuto di recupero nel forcing finale delle ospiti. Una doccia gelata per le friulane. E’ stata una partita molto aperta, ricca di occasioni da entrambe le parti, i due attacchi hanno prevalso sulle difese. Il pareggio con ogni probabilità è stato il risultato più giusto, ma il rammarico è grande per tanti motivi. Il Tavagnacco al 75’ era avanti di due reti e ha sbagliato tre occasioni non riuscendo a trovare il sigillo che avrebbe chiuso l’incontro. Nello sport in generale, nel calcio in modo particolare, chi sbaglia, paga dazio. E così è accaduto.

Mister Orlando ha dovuto fronteggiare varie defezioni: la squalifica di Toomey, i problemi fisici di Tuttino e Milan oltre a una Zuliani non al meglio della condizione che ha stretto i denti. A questo va aggiunta la bandiera bianca alzata da Caneo al 22’ dopo aver avuto la peggio in uno scontro di gioco. Una situazione molto complicata che ha inevitabilmente portato alla sofferenza nel finale. Il Cittadella, dopo aver scampato tre volte il pericolo del terzo gol subito, si è gettato in avanti e nell’ultima fase del match, ha prevalso tecnicamente e fisicamente. Il centrocampo gialloblù non ha retto la grande intensità, il ritmo impresso dalle venete che si erano rese pericolose già prima della rete del 2-2. Sciupate le opportunità per il tris, il Tavagnacco avrebbe dovuto gestire meglio il possesso del pallone per far scorrere il cronometro; non è riuscito a farlo e questo è costato due punti. Con maggiore malizia ed esperienza, si sarebbe evitato quell’epilogo.

Al termine dell’incontro, si coglie il dispiacere nella voce di Federica Veritti. “Siamo molto rammaricate, non avremmo dovuto permettere alle avversarie di pareggiare una partita dove eravamo sopra di due reti a un quarto d’ora dal termine”. Va aggiunto che domenica scorsa la squadra ha modificato l’assetto tattico schierandosi con la difesa a tre. La numero 5 promuove questa soluzione: “Ci siamo mosse bene mettendo in difficoltà il Cittadella. Alla fine abbiamo preso gol su due respinte in seguito a una palla inattiva. E’ questo l’aspetto su cui dobbiamo migliorare”. Il prossimo weekend si andrà a Verona contro un Chievo in piena lotta salvezza reduce dalla sconfitta per 5-0 contro la Lazio. Federica promette battaglia. “Sicuramente saremo agguerrite e arrabbiate e questo dovrà costituire un’arma in più per tornare a casa con un buon risultato”.

Credit Photo: Marco Montrone