Domenica 29 ottobre a Sant’Angelo, in occasione dell’ottava giornata di Campionato di Serie C, si è giocato il primo derby veneto, quello tra il Condor Treviso e il Venezia 1985. A vincere è stata la squadra del mister Giancarlo Murru, che ha sconfitto le padrone di casa con il risultato di 2-0.

In proposito al match, Tuttocampo.it ha intervistato per un bilancio generale dell’andamento del gioco AGATA ISABELLA CENTASSO, centrocampista classe 1990, e ANNA PACCAGNELLA, estremo difensore classe 1999, entrambe militanti nel Venezia 1985.
Le due atlete hanno analizzato la prestazione della squadra sottolineando come nel primo tempo si siano limitate a creare occasioni che però non sono state finalizzate, mentre la seconda frazione le ha premiate.
Nella partita, che è stata comunque combattuta, sono stati messi in pratica tutto ciò che è stato appreso negli allenamenti: non sono stati corsi quei rischi che avrebbero potuto suggerire un varco alle avversarie e questo ha permesso, alla lunga, di raccogliere i frutti del lavoro settimanale.
Queste, nello specifico, le parole delle due giocatrici:

Agata Isabella Centasso:
“Diciamo che nel primo tempo abbiamo fatto un po’ di fatica nel trovare il gol, abbiamo creato vere occasioni però non siamo riuscite a concretizzare. Nel secondo tempo, invece, ci siamo guardate in faccia tutte con lo stesso scopo: volevamo fortemente vincere quindi, in qualche modo, dopo, trovando il gol diciamo che è andata un po’ più in discesa. E’ stata comunque una partita combattuta, anche per le avversarie che ci hanno messo comunque in difficoltà però forse nel secondo tempo siamo venute più fuori e si vede che proprio volevamo questo risultato che sicuramente è frutto degli allenamenti che sta facendo il nostro mister. Stiamo cercando di portare a casa i frutti, insomma, di questo lavoro”

Anna Paccagnella:
“Sicuramente rispetto alle altre partite non ci siamo adeguate a calci lunghi, a situazioni pericolose e di caos ma abbiamo gestito bene la situazione. Abbiamo gestito palla mettendola a terra, abbiamo giocato senza rischiare nulla.
Sotto quell’aspetto il mister ci ha preparato, incoraggiato e messe sull’attenti per far si che non ci fosse alcun rischio e che la partita fosse pienamente sotto il nostro controllo.
Ovviamente, una partita del genere deve essere gestita da terra e poi messa in pratica per un’azione gol, un’azione difensiva.”

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.