“Il calcio ci spinge ad agire. Getta la donna nella sfida o e la sprona a fare un passo oltre il limite del confortevole affinché sperimenti il risultato dei suoi sacrifici, la forza del suo sogno. La strada si fa sempre più scoscesa. Mille sono le soste in cui fermarsi, i richiami per cui voltarsi, i bivi in cui perdersi, i motivi per cui tornare indietro. Eppure i miei occhi continuano a guardare avanti, quella metà che brilla oltre le nuvole.
La sfida forse più difficile di sempre ma quando si tratta di scendere in campo non mi sono mai tirata indietro. Dopo anni passati nel settore giovanile si apre un nuovo capitalo ben consapevole del duro lavoro che c’è da fare. Ho sentito letteralmente l’esigenza di dare il mio contributo dopo che per anni forse ho sempre evitato il calcio femminile ma per il semplice fatto che avevo bisogno di formarmi come donna e poi come addetto ai lavori per poter avere piena consapevolezza e piene energie ed argomentazioni per affrontare al massimo questo nuovo percorso”.
