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Riportiamo quando postato dalla pagina Facebook della Ternana sull’intervista a Flavia Vaccari, difensore centrale classe 1994.
 
“Avevo 6 anni quando ho iniziato a giocare a calcio nella squadra maschile del mio quartiere e da quel giorno non ho più smesso.
Gli scarpini e la divisa da gioco sono diventati la mia seconda pelle e se c’è una certezza nella mia vita è proprio questa. Non sono mai stata una persona troppo costante nelle mie cose, eppure in questa si. Da sempre.
Non c’è freddo, pioggia o stanchezza che tenga.
Allenarsi e correre dietro a quel pallone resta sempre la cosa che mi da più emozioni, anche dopo 22 anni.
Non c’è un vero motivo per cui ho deciso di iniziare a giocare a calcio, vedevo mio fratello più grande e quante partite abbiamo fatto sul balcone!
Il parco sotto casa è stato il teatro delle mille prime partitelle tra amici, non passavo un pomeriggio senza scendere almeno un’ora o due.
Sono nata con il pallone tra i piedi, perché già dai miei primi passi, prendevo a calci tutto quello che aveva una forma sferica… Non avrei potuto praticare altro sport al di fuori di questo.
I miei genitori sono stati fondamentali perché mi hanno sempre accompagnato e sostenuto senza ostacolare mai questo mio sogno.
Alle bambine che vogliono iniziare a giocare dico che questo sport vi da tanto, è vero che è sacrificio, costanza e voglia di migliorarsi ogni giorno… Ma tutto è straripagato! Non è semplicemente praticare uno sport, non renderebbe l’idea… È anche un luogo di condivisione, di unione e di passione! Credetemi non vi pentirete mai di aver iniziato a inseguire il vostro sogno! ”