Credit: Chieti Femminile

Dopo il pari per 2-2 contro il Frosinone, nel girone C di Serie C, in casa Chieti a parlare è stata Giulia Di Camillo. La calciatrice delle abruzzesi, ai microfoni del club, ha cosi commentato la partita contro le ciociare:

“È stata sicuramente una buona prestazione. Peccato perché, per quanto visto in campo, avremmo meritato la vittoria, però nel calcio in queste categorie le disattenzioni sono fatali e in questo caso sono costate il pareggio. Il Frosinone ha avuto due occasioni e segnato due reti, dunque dovremo in futuro stare molto più attente a non commettere errori. È importante continuare a lottare fino alla fine per difendere il terzo posto e, nonostante tutto ciò che ci è accaduto, credo che la squadra che in questo momento va in campo possa riuscirci. Adesso bisogna continuare ad andare avanti cercando nei due impegni ravvicinati fuori casa di fare risultato. Dobbiamo allenarci al meglio e crederci: essendo la nostra una squadra ora molto giovane, è fondamentale fare ancora bene per mettere anche benzina per il futuro. Lecce e Crotone sono due campi difficili: tra le insidie più grandi del nostro campionato ci sono proprio le trasferte perché si gioca al sud dove si trova sempre un clima caldo. La squadra ora non ha eccessive pressioni e deve giocare tranquilla cercando di mantenere il terzo posto. Ogni partita è sempre una finale: dobbiamo affrontare Lecce e Crotone con il giusto atteggiamento essendo consapevoli di trovare delle formazioni che forse hanno un po’ più di esperienza di noi, in particolare il Lecce. Dobbiamo lavorare e ascoltare ciò che il mister ci dice fino alla fine. Le mie condizioni attuali? In questo momento sto bene: la lesione al tendine d’Achille che ho avuto si è rimarginata tutta. Voglio precisare che non si era rotto. Ho anche una piccola problematica a livello tendineo, dunque non voglio assolutamente avere fretta: riprendo ad allenarmi pian piano facendo una sorta di riabilitazione, ma con molta probabilità tornerò in campo nel prossimo campionato perché non avrebbe senso accelerare i tempi”.