Nella scorsa stagione il Catanzaro si è posizionato a metà della classifica del girone D di Serie C. Il club calabrese caro al patron  Alfonso Velonà  ha visto in Giulia Verrino una delle rivelazione dell’undici guidato dal tecnico Ortolini. La giovane punta, originaria di Catanzaro, dopo la passata stagione è entrata sul taccuino di molti addetti ai lavori di società blasonate Abbiamo raggiunto, per una breve intervista, la classe 2004, della squadra capitanata da Elisabetta Cardamone.

Giulia sei giovanissima ma già hai calcato i campi di Serie C. Come ti sei avvicinata al calcio?

“Ho iniziato a giocare a calcio all’età di 4 anni con mio fratello. Giorno dopo giorno ho capito che toccare la palla con i piedi mi dava una senzazione unica, il calcio è iniziata a diventare, cosi, una delle mie grandi passioni. Iniziai a giocare per la prima volta nell’Audax, squadra catanzarese, dove giocava anche mio fratello. In primis fui provata come attaccante, ma cambiavo sempre ruolo e per due anni ho provato l’esperienza da portiere.”.

Poi sei passata al Catanzaro giusto?

“Si dopo essermi dilettata tra i pali capii che amavo muovermi e correre e mi spostai nuovamente in attacco. Mi notarono cosi svariate squadre tra le quali il Catanzaro. Decisi di provare cosi questa esperienza al femminile, con la maglia giallorossa mi sono tolte molte soddisfazioni, crescendo molto come calciatrice”.

Hai fatto diversi stage con le rappresentative giovanili della Nazionali. Sogni di arrivare in Nazionale un giorno?

“Ho fatto tanti ritiri con le varie rappresentative. Alcune, suddivise in due anni, con quella Under 15 del Sud femminile. Poi fui notata da alcuni addetti ai lavori della Nazionale Under 16  e ho ricevuto una convocazione anche li. La maglia della Nazionale è il sogno di  tutti. Spero un giorno di poter arrivare anche con la Nazionale maggiore e darò il massimo sempre per coltivare questo sogno”.

Tornando al Catanzaro che stagione è stata per voi quella in terza serie?

“Eravamo sicure e consapevoli del livello e delle difficoltà che possono incontrarsi in un campionato come quello di  Serie C. Eravamo neopromosse e con un gruppo molto giovane, il nostro obiettivo era sicuramente salvarci. Abbiamo raggiunto il risultato prefissato contando che  la nostra rosa che è rimasta per 3 anni la stessa senza alcun acquisto”.

Come è stato il campionato per voi? E per te che stagione è stata?

“Il campionato è andato discretamente, nel girone d’andata abbiamo trovato qualche difficoltà in più, ad essere sincere. Nel girone di ritorno siamo migliorate vincendo 4 partite consecutive e prendendo cosapevolezza dei nostri mezzi. Per me  questo è stato l’anno della svolta. In particolare per le 8 reti messe a segno, che ad un attaccante fanno sempre piacere. Sono stata felice di  portare in alto anche la squadra della mia città”.

Il ricordo più bello di questa tua giovane carriera?
“Il mio più bel ricordo, per ora, è stato il gol  sigliato il giorno del mio compleanno che è anche quello di mia madre.  A lei ho dedicato la rete: è stato bellissimo un momento che non dimenticherò mai, palla sotto l’incrocio dove penso che nessuno potesse mai arrivare. Quando ho visto la palla sotto nell’angolino non ci ho capito più nulla”.