L’attaccante del Brescia Calcio Femminile Mirella Capelloni ha raccontato in un’intervista a BresciaOggi il suo percorso che l’ha portata a vestire la maglia biancazzurra.

«Ho scelto il calcio da bambina, o forse è lui che ha scelto me. Con due fratelli maggiori era inevitabile. Niente bambole. Giocare con i maschi per me è sempre stato normalissimo, fino a 14 anni non sapevo neanche esistessero squadre femminili. Quando poi l’ho scoperto ero la persona più felice del mondo».

Nella prima parte della sua carriera la bomber di Isorella ha affrontato una delle future colonne della Nazionale, Valentina Cernoia: «Ricordo quando da giovane con l’Acf Bergamo giocai contro il Manerbio di Valentina Cernoia: la notai subito, una biondina mancina assurdamente forte. E l’anno dopo mi sono trasferita proprio da loro. Col Manerbio siamo salite dalla D alla C, e poi in Serie B».

Poi il passaggio al Verona: «Dividere lo spogliatoio con Girelli e Gabbiadini significava vedere realizzati i miei sogni. Ero emozionata al mio arrivo ma tutte si sono spese per farmi sentire a mio agio nonostante fossi giovanissima. Ho imparato tantissimo da ognuno di loro».

Dopo le esperienze con il Franciacorta e col Montorfano Rovato, nel 2019 il passaggio al Brescia ripescato in C: «Giocare con questa storica maglia è un onore che si ripete ogni partita: non potrei mai rinunciare alle sensazioni che mi dà. Il calcio mi fa sentire libera».

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile