L’Apulia Trani, team presieduto da Alessio Scarcella, nella scorsa stagione ha centrato la salvezza nel gruppo D di Serie C. La squadra è stata capitanata in campo da Michela Delvecchio, difensore da sempre legata ai colori del club pugliese. Abbiamo raggiunto la classe 1993, originaria di Margherita di Savoia, per conoscere meglio gli obiettivi del sodalizio ai nastri di partenza del prossimo torneo di terza serie.

Michela sei una calciatrice oltre che un tecnico Uefa come è nata la tua passione verso questo sport?
“È una passione innata. Sin da piccola, all’ età di 5 anni circa, il rotolare della palla mi ha sempre attirato. Mi sono avvicinata al calcio grazie a degli amici che condividevano la mia stessa passione, ho sempre giocato tra tanti maschietti finché non sono arrivata all’Apulia Trani, squadra femminile in Puglia”.

Sei stata legata sempre a questo club, diventando giorno dopo giorno un perno della squadra sbaglio?
“Si quella dell’Apulia Trani è l’unica maglia che ho indossato. Oltre ad essere una società seria l’Apulia è formata da persone genuine, che fanno parte della mia vita e sono in pratica la mia seconda famiglia. Le esperienze precedenti si legano ai campionati regionali, passando per le annate in Serie B e C. Nel 2012, grazie alle buone prestazioni, presi parte anche al Torneo delle Regioni”.

Nella stagione passata con quali ambizioni vi eravate presentate ai nastri di partenza del torneo di Serie C?
“Come ogni anno ci si pone un obiettivo da raggiungere. Quello minimo del campionato passato era raggiungere la salvezza, ma abbiamo giocato ogni partita come se fosse una finale. Credo che anche contro avversarie più quotate abbiamo detto la nostra, facendoci rispettare su ogni campo”.

Soddisfatte quindi della salvezza raggiunta, per te invece come è andata?
“Non posso esprimermi molto essendo stato un campionato giocato a metà. Tra alti e bassi abbiamo comunque cercato in ogni partita di portare a casa un risultato utile, a muovere la classifica. In campo con le mie compagne di squadra dimostriamo di essere un vero gruppo, che riesce ad andare oltre l’ostacolo. Non guardo troppo alle prestazioni personali, essendo il capitano mi preme molto di più il risultato collettivo”.

A breve ripartirà la prossima stagione. Vi sentite cariche per tornare in campo?
“Il prossimo campionato lo stiamo preparando con uno spirito ancora più combattivo, e con la voglia di far bene. L’ entusiasmo è lo stesso di ogni sempre, ma quest’anno, per via del Covid, ripartire ha sapore diverso. La nostra voglia di tornare in campo è una voglia più forte del dovuto. Non voglio sembrare esagerata ma forse per noi sarà come calciare quel pallone per la prima volta”.

Quale è il fotogramma legato al mondo del calcio che ti porti dentro maggiormente?
“Di ricordi ce ne sono tanti, belli e brutti che siano. Quello alla quale sono più legata è il titolo della Coppa Puglia giocatosi l’undici maggio 2014. Nella finale misi la mia firma, con un goal su punizione dalla distanza, colpo che spesso mi riesce”.