“L’uomo dei sogni”, diventato un cult negli Stati Uniti, è un vecchio film con Kevin Costner nel quale si narra la storia di un agricoltore che distrugge il suo campo di granoturco per realizzare un sogno: costruire un campo di baseball. E’ un po’ quello che è accaduto a Geppino Marino: “Mio padre aveva un centro all’ingrosso di abbigliamento in pelle al Cis di Nola, ma ho rinunciato alla possibilità di un lavoro sicuro per fare l’allenatore di calcio, con tutte le incognite e i rischi del nostro mestiere”. Ha fatto bene? La risposta a Italo Palmieri: “E’ legittimo che ognuno di noi cerchi di realizzare i propri sogni, e poi Geppino è un predestinato: l’ho capito quando gli ho dato per la prima volta il timone del Napoli Femminile e ci ha portato in serie A. Ha la stoffa dell’allenatore“.

Ed è una persona rara di questi tempi. Basta guardarlo in faccia, Lombroso docet, per capire come è fatto. Corretto, leale, buono. “Fin troppo – aggiunge lui – mi faccio incantare da cose che purtroppo non esistono più, come la stretta di mano, la parola data, e quindi sono particolarmente esposto a fregature. Ma anche questi incidenti di percorso sono utili per la crescita di un individuo”. Adesso, però, tocca a lui parlare di Italo Palmieri e Geppino è bravo a scegliere l’aggettivo adatto: “Esplosivo. Italo è capace di qualsiasi cosa in positivo, e se lavorasse nel calcio maschile farebbe la fortuna di qualsiasi club”.

Ma, fortunatamente per il Napoli Calcio Femminile, Palmieri è sempre e solo al servizio delle tartarughine ed è stato capace quest’anno di allestire una squadra in grado di accontentare il sogno più immediato del suo tecnico: la promozione in B. “Ecco, se proprio vogliono farmi un bel regalo posticipato per il mio compleanno, che cade il 14 marzo, le mie ragazze sanno cosa devono fare”, precisa Marino. Conoscendo il portoghese e l’inglese, Geppino ha avuto la possibilità di spiegarlo direttamente anche alla brasiliana De Paula e alle quattro tartarughine estoni: “Le abbiamo seguite con attenzione prima di portarle a Napoli – rivela il tecnico – Volevamo essere certi che possedessero, oltre alle qualità tecniche, anche le doti caratteriali necessarie per sopportare un trasferimento da una nazione come l’Estonia tanto differente dalla nostra per cultura, clima e modo di vivere”. Il risultato finora è stato molto soddisfacente. Ma anche Giulia Risina e il gruppo campano stanno rispondendo nel migliore dei modi alle attese del tecnico. Certo, non è facile per un “cuore azzurro” come Geppino Marino convivere con personaggi che calcisticamente sono indirizzati da tutt’altra parte. Con Mary Russo, centrocampista a forti tinte giallorosse, la sfida domenica scorsa è finita in parità, ma l’importante per Marino, non è il risultato, è il rendimento. E contro la Roma sotto questo aspetto il Napoli è stato all’altezza della situazione. Bisogna attendere il 26 gennaio, invece, per la sfida con il Milan di Azzurra Massa.

Ecco come Marino vede se stesso: “Sono istintivo, permaloso, cerco di dare il massimo in tutto quello che faccio”. E adora le noccioline con lo zucchero, vorrebbe fare al più presto un viaggio in Giappone (“Mi piace il loro modo di vivere, il rispetto che hanno per il prossimo”), gli piacerebbe allenare in Inghilterra (“Hanno la concezione ideale del calcio”) e soprattutto ha una splendida famiglia. Francesca, la sua deliziosa consorte, è assistente odontoiatrica, “ma per prima cosa ha assistito me non facendomi mancare il suo sostegno quando ho intrapreso il difficile percorso della mia vita lavorativa. Francesca per amore ha accettato di condividere tutti i rischi che questa scelta comportava”. E’ scontato, dunque, avendo capito come è fatto Geppino, il desiderio che – imbattendosi nella lampada di Aladino – l’allenatore del Napoli Femminile chiederebbe per se stesso: “Vorrei che la mia famiglia vivesse per sempre unita e in perfetta salute”. Ed ecco il desiderio per la sua città: “Spero che Napoli abbia al più presto quella rivalsa sociale che merita”. Per il mondo, infine: “Mi auguro che la nostra generazione si decida finalmente a dare esempi positivi ai giovani. Sono il nostro futuro”. E’ talmente buono, Geppino, che nel gioco della torre non butterebbe giù nè Di Maio nè Salvini: “Coloro che li hanno preceduti al governo del Paese hanno avuto la possibilità di portare avanti il loro programma. Non vedo perchè a loro dobbiamo negarla”.

L’IDENTIKIT DI GEPPINO
Luogo di nascita: Napoli
Data di nascita: 14 marzo 1983
Segno zodiacale: Pesci
Figli: Gennaro (10) e Claudia (4)
Squadre allenate: Asd Miracoli, Carpisa, Rappresentativa Campana Under 23, Lazio Femminile, Rappresentativa Campana Under 15, Gragnano, Puteolana, Napoli Femminile.
Sport praticati: calcio, tennis, basket
Hobby: giocare a tennis
Ultimo libro letto: “Coaching Guardiola”
Attore preferito: Kevin Costner
Attrice preferita: Jennifer Lopez
Autovettura: va in motorino
Paesi visitati: Brasile, Francia, Portogallo, Santo Domingo, Spagna
Colore preferito: Azzurro
Piatto preferito: Tagliatelle panna e funghi porcini

Photo Credit: Napoli Calcio Femminile