Riozzese in Lega Nazionale Dilettanti porta lo slogan “Un gol non sempre ti fa vincere la partita”.

La Lega Nazionale Dilettanti non ha mai perso di vista l’importanza del benessere alimentare e salutare delle proprie calciatrici nonché di tutto il mondo dilettantistico che la compone, per questo ha sempre abbracciato il motto “meglio prevenire che curare”.

Il 12 dicembre la Lega Nazionale Dilettanti in occasione del Consiglio del Dipartimento e dei Responsabili Regionali di Calcio Femminile, ha ricevuto la società sportiva ASD Riozzese che milita nel Campionato di Serie C. Il padrone di casa Cosimo Sibilia insieme al Delegato del Dipartimento, nonché Vice Presidente LND Area Sud Sandro Morgana hanno assistito alla proiezione dello spot portatore di un messaggio molto forte, un salva vita. “Ci è sembrato scontato abbracciare un’iniziativa lodevole come quella della Riozzese – ha commentato il Presidente Sibilia – Mi auguro che le atlete possano accogliere questo invito”. Gli ha fatto eco Morgana, “I dati statistici parlano chiaro, la prevenzione diventa fondamentale perché il tumore va preso e combattuto in tempo”.

Uno spot che invita alla riflessione. La prevenzione ha l’obiettivo di individuare le cause e fermarne lo sviluppo. Il tumore al seno colpisce 53.000 donne ogni anno, in poche parole una donna su otto viene attaccata. Una piccola grande società quella della Riozzese, che ha deciso di scendere in campo a voce alta, proprio come i cori che si alzano dagli spalti, per ricordare l’importanza della prevenzione al tumore al seno attraverso lo screening di controllo il quale, in molti centri, è un servizio gratuito.

Il Presidente della Società, Mileto Jacopo Faraguna, ha aggiunto “Per noi della Riozzese e per tutto il movimento del calcio femminile, questa vuole essere l’occasione per mettere fuori gioco una malattia terribile, che presa in tempo può farci vincere la partita”.

90 minuti, questo è il tempo di una partita di calcio. Una corsa contro il tempo per segnare un goal ed esultare per la vittoria o rattristarsi per la sconfitta. Rumorosi gli spalti, lacrime di gioia o di rabbia però alla fine si tratta di un gioco, quello del calcio. Le donne amano questo sport e puntuali scendono in campo, belle e forti, nascondendo la propria fragilità. Ogni donna ha il dovere di difendere se stessa e di guardarsi da un avversario che spesso attacca alle spalle silenziosamente. Un invito rivolto a tutte le ragazze è stato quello del capitano, Elisa GalbiatiSono molto contenta ed onorata di aver preso parte a questa iniziativa di prevenzione. Il tumore non fa differenze e perciò invito tutte le ragazze ad effettuare lo screening di controllo”.

Photo Credit: Riozzese