Buona partita per le ragazze del Permac Vittorio Veneto, reduci da una sconfitta che lascia un po’ di amaro in bocca. Le occasioni non sfruttate, gli errori di troppo e qualche splendida parata compiuta dal portiere trentino, hanno compromesso la vittoria e i 3 punti senza però avere troppi rimpianti.

Anche mister Massimo Zoni si dice soddisfatto della prova contro un Trento cinico e spigoloso che non concede quasi nulla. Queste le sue parole nel post-partita ai microfoni di Vittorio Veneto Calcio:
Da un po’ fastidio il risultato ma sono orgoglioso della prestazione che ha fatto la squadra, che poi è la stessa messa in campo domenica scorsa. Oggi è stato diverso: la partita contro il Venezia l’abbiamo proprio sbagliata, mentre questa volta le ragazze ci hanno messo cuore e anima, anche chi non ha giocato si è resa disponibile e ha incitato le compagne. Il risultato? Lascia il tempo che trova, abbiamo fatto una signora partita contro una signora squadra che merita il secondo posto che occupa. Il nostro problema è ancora la cura dei dettagli, abbiamo preso i due goal regalando un po’ troppo. Dobbiamo ancora crescere ma con queste prestazioni non ci sono obiettivi irraggiungibili”.

Una seconda frazione di gara che è stata migliore rispetto ai primi 45’ dove la squadra ha un po’ arrancato. Un vero peccato non aver trovato il pareggio. “Nel primo tempo ci siamo dovuti adattare velocemente – afferma il mister – neanche il tempo di esultare che abbiamo preso l’1-1 e poco dopo il 2-1. Però non abbiamo mollato e siamo cresciuti nel secondo tempo. Poi un pizzico di fortuna in più non guasterebbe. Mi complimento con il portiere del Trento per le parate”.

Prossimo appuntamento domenica 16 maggio alle 14:30 al Barison di Vittorio Veneto. Ospiti le altoatesine dell’Unterland Damen, distanti soli 4 punti dalle rossoblù. “Sarà un’altra battaglia contro una squadra ostica che non molla mai. All’andata abbiamo vinto in rimonta e allo scadere. Verranno da noi molto agguerrite. Dovremo tenere l’atteggiamento di oggi, giocando per la vittoria e imponendo il nostro gioco. Dobbiamo imparare a badare più a noi stesse, rispettando tutte le avversarie ma avendo concezione del nostro valore”.