Il prossimo 5 aprile la Nazionale Femminile sarà impegnata in amichevole a Cosenza con l’Olanda. Il portale solocosenza.com a riguardo ha intervistato Valentina De Risi coach delle Salernitana Women e responsabile nazionale dell’ Associazione Italiana Allenatori Calcio. Questo un estratto delle parole della stessa De Risi alla testata calabrese.

Sulla gara dell’Arechi tra Italia e Spagna: “Da salernitana ho vissuto con grande emozione quella gara giocata sul nostro territorio. Noi, come allora, dobbiamo farci trovare pronti, riempiendo lo stadio e facendo sentire il calore verso i colori azzurri e verso la Nazionale Femminile, facendo capire quanto la passione per questo sport stia crescendo nel Sud Italia”.

Alcuni ricordi degli anni passati: “Credo di avere vissuto l’epoca più difficile del calcio femminile, perché io giocavo nel periodo successivo a quello d’oro in cui giocavano calciatrici come Carolina Morace o Rita Guarino. Dopo venne un periodo buio dove non solo il calcio era poco praticato, ma era davvero poco considerato. Da allora c’è stato un lungo percorso che ha portato il nostro sport ad un livello più consono che, pur non essendo ancora arrivato al livello auspicato, si è arrivati ad un livello dove sia come calciatrici che, come allenatrici, si può lavorare in maniera più consona. Abbiamo raggiunto uno status che solo qualche anno fa sognavamo. Anche se c’è tanto lavoro da fare, siamo ad un buon punto grazie al lavoro svolto da tutte le componenti federali che hanno fatto sì che oltre al professionismo per le squadre di Serie A, il calcio femminile sia molto più considerato rispetto al passato e la presenza della nazionale maggiore a Cosenza è un segno di questo cambiamento”.

 

La crescita del movimento: “Sicuramente una campionessa del calibro di Cristiana Girelli nasce ogni diecimila che praticano lo sport, ma i numeri sono decisamente in aumento. Il Mondiale di Francia in cui i risultati della Nazionale, unita alle gare trasmesse da Sky, ha avvicinato gli appassionati al calcio femminile. Dal 2018 ad oggi il numero delle tesserate, nonostante il rallentamento del periodo Covid, è aumentato notevolmente e la visibilità offerta dalla Tv ha aiutato le bambine ad avvicinarsi, ma soprattutto ai genitori ad avere un approccio diverso verso il calcio femminile e considerarlo al pari di quello maschile o di altri sport”.