Una battaglia lunga 120 minuti, disputata a ritmi vertiginosi per ampi tratti e sotto una grandinata che nel finale ha reso la sfida ancora più epica: Juventus-Roma, la prima semifinale della Supercoppa TIMVISION, è stata un autentico spot per il calcio femminile italiano, risolta a quattro minuti dai calci di rigore da Cristiana Girelli, l’attuale top scorer del nostro massimo campionato. Con il successo per il 2-1 le bianconere raggiungono la finale della manifestazione, per la prima volta a quattro squadre, e superano una Roma mai doma, nemmeno con la giocatrice in meno per tutti e trenta i minuti dell’overtime. Le giallorosse hanno disputato una gara di livello assoluto, mettendo in difficoltà le ragazze di Rita Guarino come poche volte è capitato in campo nazionale e dimostrandosi addirittura superiori alle avversarie nella manovra per larghi tratti del match.

La partita. La Roma parte bene, equilibrata nei reparti e attenta nelle due fasi di gioco, di fronte ad una Juve orfana di Giuliani e di Cernoia, e con Gama che si accomoda solamente in panchina.

Sono proprio le giallorosse a creare la prima nitida occasione da rete al 10’, quando una bella azione corale premia l’inserimento di Andressa al limite dell’area; la brasiliana si esibisce in una serpentina spettacolare nello stretto, ma al momento della battuta a rete si allunga troppo il pallone e permette così a Bacic di uscire e sventare la minaccia. Pochi minuti più tardi il momento che potrebbe cambiare l’esito della semifinale: Caruso perde una palla sanguinosa da ultima giocatrice in fase di impostazione, Giugliano si invola verso la porta bianconera dopo aver recuperato la sfera e la juventina sceglie il male minore, strattonando l’avversaria a tu per tu con Bacic e concedendo il calcio di rigore. Dagli undici metri però Andressa è imprecisa e manda alta sopra la traversa la grande occasione del vantaggio.

Come recita la più classica delle leggi non scritte del calcio, al gol sbagliato segue la rete subìta dalla Roma (23’): le ragazze di Bavagnoli si fanno trovare impreparate su una rapida ripartenza della Juve, con Bonansea che sfrutta al meglio la propria velocità e su una sponda di Girelli si ritrova a tu per tu con Ceasar. Dopo il primo tentativo respinto dall’estremo difensore della Roma, l’attaccante della Nazionale è brava e fortunata a trovare il gol, spedendo in rete il tap-in.

Dopo qualche momento di smarrimento, le giallorosse riprendono la loro manovra e troverebbero quasi subito il pareggio (28’), se non fosse per la posizione irregolare da cui parte Lazaro per mettere in rete la ribattuta dopo un errore grossolano di Bacic, su una punizione velenosa ma centrale, calciata da Giugliano dalla distanza. Al 31’ il portiere bianconero si riscatta con gli interessi, allungandosi e deviando in angolo una splendida conclusione a giro sul secondo palo di Serturini. È di fatto l’ultima grande occasione di un primo tempo che la Juventus chiude in vantaggio, capitalizzando al massimo il suo minimo sforzo.

La ripresa si apre così come si era chiusa la prima frazione, con la Roma a proporsi in avanti. E dopo tre minuti le giallorosse trovano il meritato pareggio. Swaby si propone in fase offensiva e sul preciso invito di Lazaro il suo rasoterra chirurgico è più da navigata attaccante che da difensore centrale: 1-1.

La Juventus si scuote, dà segnali di risveglio e Guarino prova a cambiare qualcosa nel suo scacchiere inserendo Zamanian al posto di Caruso. Ma dopo qualche minuto di predominio bianconero, pur senza creare grandi pericoli verso la porta di Ceasar, è nuovamente la Roma a sfiorare la rete del vantaggio con Lazaro (60’), con la conclusione di testa della spagnola che si stampa in pieno sulla traversa dopo un cross pennellato dalla destra da Thomas.

Gli ingressi di Alves e Pedersen (64’) riequilibrano maggiormente la Juventus, dando anche più imprevedibilità alla manovra offensiva con l’estro della brasiliana, e alla mezz’ora del secondo tempo è provvidenziale la scivolata in area di rigore di Ciccotti a ribattere la conclusione a botta sicura di Girelli, liberata per il tiro da una bella azione personale di Bonansea. A due minuti dal novantesimo proprio Alves, lanciata in campo aperto, tenta un pallonetto e Ceasar respinge di pugno. Il portiere giallorosso è però leggermente fuori dall’area di rigore e si vede sventolare il cartellino rosso dall’arbitro Marcenaro.

La sceneggiatura cambia totalmente quindi nei supplementari, con la Juventus forte della superiorità numerica. E cambia anche la scenografia, con il terreno di gioco completamente imbiancato dalla copiosa grandinata cascata su Chiavari al termine dei minuti regolamentari. A onor del vero le ragazze di Bavagnoli comprendono che una difesa a oltranza contro le bianconere sarebbe controproducente e quindi ribattono colpo su colpo, nonostante la giocatrice in meno. Proprio quando i calci di rigore sembrano un epilogo inevitabile – e meritato per una Roma sempre compatta – è però Girelli a timbrare la propria partita con un preciso colpo di testa sul preciso invito dalla destra di Hyyrynen: è la rete che manda le bianconere in finale (domenica, alle ore 12,30, diretta tv su TIMVISION e Sky Sport).


Juventus-Roma 2-1 dts

JUVENTUS: Bacic; Hyyrynen, Salvai, Sembrant, Boattin; Caruso (6’ st Zamanian), Galli, Rosucci (19’ st Pedersen); Bonansea (30’ sts Staskova), Hurtig (19’ st Alves), Girelli. A disp.: Tasselli, Gama, Skovsen, Giordano, Berti. All.: Guarino

ROMA: Ceasar; Erzen (31’ st Soffia – 28’ sts Corelli)), Swaby, Pettenuzzo, Bartoli; Ciccotti, Giugliano, Andressa (1’ pts Bonfantini); Thomas, Serturini (44’ st Baldi), Lazaro. A disp.: Bernauer, Hegerberg, Corrado, Severini, Battistini. All.: Bavagnoli

ARBITRO: Marcenaro. Assistenti: Valletta e Lattanzi. IV Ufficiale: Calzavara

RETI: 23’ pt Bonasea, 3’ st Swaby, 11’ sts Girelli

NOTE – Ammonite: Caruso, Erzen, Andressa, Pettenuzzo, Ciccotti. Espulsa Ceasar al 43’ st. Recupero: 1’ primo tempo; 4’ secondo tempo; 1’ secondo tempo supplementare.

Credit Photo: Pagina Facebook FIGC Federazione Italiana Giuoco Calcio