Credit Photo: Andrea Amato

Le parole di Maurizio Ganz a La 7, dopo la finale di Supercoppa Femminile tra il suo Milan e la Juventus Women

ANALISI
«Sono orgoglioso perché abbiamo fatto una grande prestazione, abbiamo giocato alla pari della Juve, abbiamo avuto occasioni importanti dopo l’1 a 1. La partita è stata condizionata dall’espulsione, la seconda ammonizione non è giusta e c’era un rigore sul finale. La Juve è la solita, gioca bene e complimenti a loro. Ma l’elogio va a noi oggi. Miglioreremo. Con questo spirito arriveremo in alto»

FUTURO
«Siamo sulla strada giusta, la qualità si sta alzando. La Juve sta facendo cose strepitose in Champions, lì tifiamo per loro, ho fatto i complimenti a Montemurro. Adesso testa al campionato, alla trasferta di Montemurro».

GRUPPO – «Importante il messaggio del noi non dell’io. Ognuno deve stare al proprio posto, messaggio che ha dato la società ed è importante. Se questo sarà il Milan del futuro ne vedremo delle belle. Mille complimenti alla squadra. I valori del Milan sono questi»

GUAGNI e PIEMONTE
«Alia ci porta esperienza e professionalità. Martina ci porta cattiveria e determinazione. Prestazione ottima di tutta la squadra e tifo incredibile dalla panchina. Questo è quello che vogliamo»

Credit Photo: Andrea Amato

2 COMMENTI

  1. Osservando il replay in effetti, sembra che il secondo giallo possa essere esagerato. Il rigore invece non esiste, Thomas abbraccia e fa cadere Lenzini.

    Sono convinto che la Juve perderà dei punti, nel girone di ritorno del campionato, perché è in atto un livellamento verso l‘alto (git a Pomigliano sarà molto dura). Forse si poteva mantenere la serie A a 12 squadre.

  2. Comunque credo che la Juve abbia meritato ugualmente questa vittoria, creando (e sbagliando) di più anche nel primo tempo, giocato (a detta di tutti) male. Dopo una parte equilibrata, dal 30esimo al 40 la Juve ha avuto una grande supremazia. Il Milan poi si è riaffacciato con coraggio negli ultimi 5 minuti nella metà campo bianconera, ottenendo fortunosamente l‘1-0 su un colpo di testa deviato. Peyraud-Magnin avrebbe preso il pallone comodamente in consegna, senza lo sfortunato (questo sì, non l’autogol o la traversa di Bergamaschi, questi sono errori) intervento di Pedersen.

    Non parlo del secondo tempo, in superiorità numerica.

    Ganz poteva essere più signorile semplicemente complimentarsi con l‘avversario.

Comments are closed.