Valentina Casaroli è portiere nella Roma e allenatrice delle giovanili, nella sua pagina personale Facebook ha pubblicato un lungo post in cui racconta cosa significhi essere allenatore delle giovanili.

Nella vita di un allenatore delle giovanili ci sono due strade possibili: la prima è indicata dal cartello «Vincere!», la seconda dal cartello «Insegnare!». Chi appartiene alla seconda categoria fa una scelta difficile, al limite della follia e dell’autolesionismo.
Perde spesso e volentieri, incontra squadre che lo battono con una certa regolarità.
Lavorano sui particolari.
Dimenticano i punti di forza, o almeno li accantonano come un tesoretto intoccabile, per insistere sulle debolezze, per eliminarle, per trasformarle in mosse vincenti.
Gli allenatori della seconda categoria sono quelli che, rinunciando a vittorie facili, costruiscono i giocatori. Che li mettono in condizione di rendere al meglio delle proprie possibilità, indipendentemente dal livello che sapranno raggiungere, Protagonisti completi dello sport che amano.
Un vecchio detto cinese recita: «Se un uomo ha fame e gli regali un pesce l’hai sfamato per un giorno. Se gli insegni a pescare l’hai sfamato per la vita».

Credit Photo: Pagina Facebook Valentina Casaroli