Nello Sport più popolare al mondo: il Calcio, che è in grado di coinvolgere ed attrarre giocatori di ogni età, sesso, e provenienza geografica è molto importante l’alimentazione. Dal momento che le azioni di gioco si susseguono ininterrottamente nel corso della partita, il calcio è indubbiamente l’attività fisica ideale per la salute cardiovascolare. Migliorare le capacità di resistenza fisica di ogni atleta, e rafforzare l’apparato muscolo-scheletrico, è l’obbiettivo primario di ogni giocatore e/o giocatrice.

Un recente studio dell’Università di Copenhagen (Redatta dal dottor Peter Krustrup, professore Universitario associato a tale struttura Danese) ha indagato gli aspetti fisiologici, sociologici e psicologici del Calcio Femminile Mondiale, confrontando i risultati ottenuti con attività fisica e alimentazione.

Lo studio che ha coinvolto cento atlete donne, suddivise casualmente in tre gruppi, dove il primo si è sottoposto a due allenamenti di calcio alla settimana della durata di un’ora ciascuna; il secondo gruppo ha proceduto a fare lo stesso esercizio praticando solamente la singola corsa; e per finire l’ultimo gruppo, si è sottoposto ad un raduno quotidiano ma senza attività fisica. Al termine della quarta e della sedicesima settimana, ognuna delle partecipanti è stata sottoposta ad una serie di test fisici e psicologici, che hanno evidenziato come molte donne avessero avuto estreme difficoltà ad inserire l’attività fisica (tra il primo ed il secondo gruppo) tra gli innumerevoli impegni quotidiani: d’altro canto, la flessibilità di esecuzione della corsa e dello stress sportivo si è introdotta tra i ritmi di vita ed allenamenti, cercando dove possibile cadenze su appuntamenti fissi.

La differenza di motivazione registrata tra le giocatrici e le sole corritrici- ha spigato lo studio Universitario- è stato dettato dall’idea di tornare in forma, per la singola corsa quotidiana, e migliorare la propria salute; mentre per le giocatrici di calcio oltre ad allenarsi si sono finalizzate a migliorare il gioco, il rapporto sociale e sulla possibilità di divertirsi insieme, ed a fare gruppo. Quindi il Calcio, al termine dello studio, è stato definito “la migliore combinazione tra beneficio fisico e psicologico”, come sport che renda una valida alternativa alla singola corsa.

Ma quanto è importante alimentarsi correttamente?
La regola è molto semplice non esistono alimenti che possano far vincere una gara, ma esistono molti alimenti che possono farla perdere.
Innanzitutto è bene ricordare che tutto ciò che introduciamo nel nostro corpo, soprattutto per chi pratica sport a livello agonistico, deve servire contemporaneamente: calorie, proteine (vitamine, minerali, fibre e antiossidanti), regolati da acqua o bevande non gassate. Uno degli effetti dell’allenamento è l’aumento del tessuto muscolare; ma se aumenta la quantità di tessuto muscolare, aumenta il metabolismo. I muscoli degli atleti consumano una miscela di carboidrati e lipidi che varia in percentuale a seconda degli allenamenti effettuati e dell’intensità dell’esercizio fisico: all’inizio vengono consumati carboidrati, esercizio prettamente aerobico dove i muscoli sfruttano i grassi, mentre con il crescere dell’intensità del lavoro viene consumata una miscela più ricca di carboidrati.

Che cosa è meglio evitare o limitare?
E buona norma evitare, nel limite del possibile, di ingerire prima di una attività fisica cibi troppo proteici e amidacei (per evitare secrezioni gastriche) con conseguente allungamento dei tempi di digestione. Non è conveniente associare carne o latte, uova o derivati, ed evitare bevande acide. In conclusione l’obbiettivo di ogni atleta è il giusto equilibrio tra reintegrazione idrosalina, giusta alimentazione energetica (senza esagerare con integratori multi vitaminici) e sopra tutto una vita regolarmente sana.

Credit Photo: Federico Fenzi

Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.