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A Van Gogh viene attribuita questa frase: “Non mi stanco mai di un cielo azzurro”; se sia vero, non si sa. Quel che è vero, invece, è che la Juventus Women non si stanca mai della giovane Azzurra Gallo. La classe 2006, che ha firmato il suo primo contratto da professionista lo scorso 5 settembre, ha fatto il suo debutto in Serie A contro la Sampdoria il 5 ottobre, un mese esatto dopo, da subentrata. Una storia a cui lei stessa, probabilmente, stenta ancora a credere.
Vestire una maglia da calciatrice di Serie A è un sogno che ha coltivato per anni e che ha potuto assaporare sulla propria pelle, nonostante sia ancora molto giovane. Durante l’estate ha preso parte al ritiro delle bianconere negli States, e ha avuto modo di confrontarsi con una realtà fatta di partite di calibro internazionale e di allenamenti con personalità del movimento calcistico femminile che ti aiutano a crescere sia come persona, sia come calciatrice, e a tirare fuori il meglio di te.

Azzurra Gallo è anche un pilastro della Primavera della Juventus Women, la squadra momentaneamente in testa al campionato, e sta dunque portando avanti un percorso in parallelo che la vede, come un flipper, fare sponda dall’una e dall’altra parte. Pur avendo giocato appena una manciata di minuti sia contro la Sampdoria sia contro il Napoli e nell’ultima amichevole precampionato contro la Freedom, la classe 2006 ha dimostrato di non aver paura di tenere il suo posto, ascoltando i consigli che le vengono dati dalle compagne più esperte e dagli allenatori con cui s’interfaccia, assimilando il più possibile.
La sua chance di vestire una maglia da titolare è arrivata in occasione del match di Coppa Italia contro il Verona, dov’è è stata schierata in difesa ed è stata autrice di una prestazione superba. Primavera sia a tinte bianche e nere sia a tinte azzurre, per lei, convocata in Nazionale, tra le titolari nelle amichevoli in Portogallo e al centro del progetto dell’ U19.

“Cucu”, così soprannominata per i suoi ricci somiglianti a quelli del calciatore Marc Cucurella, così com’è riuscita a scavalcare il muro a tratti invalicabile che la separava dall’esordio in Serie A, chissà quanti altri traguardi riuscirà a tagliare. Il presente, però, è ancora tutto da scrivere e, ancor meglio, da pennellare e dipingere con il suo calcio.

Ilaria Cocino
Nata a Torino nel 1998, si appassiona al calcio e all'atmosfera magica degli stadi fin da ragazzina. Laureata in Traduzione presso l'Università degli Studi di Torino, attualmente è traduttrice freelance dall'inglese e dallo spagnolo e si occupa anche di editoria. Da sempre affascinata dal mondo del giornalismo sportivo, prova a coniugare la sua passione per il calcio femminile con quella per le lingue per immergersi anche in quello internazionale.