Aria difficile in casa viola. Già dopo lo scudetto l’allontanamento momentaneo dei Della Valle porto’ anche alle campionesse d’Italia qualche tangibile problema con ingaggi ritoccati al ribasso (come da indiscrezioni trapelate da più parti) ed ovviamente qualche primo malumore acceso già in estate. Come se non bastasse (quasi un segno del destino), mentre le Viola alzavano la Coppa Italia, lo stesso giorno, a Torino, si annunciava la nascita della Juventus Women: un competitor importante e scomodo, che ha da lì a poco messo in difficoltà lo squadra viola, che alle prime difficoltà sembra essere andata in tilt, immobile nel reagire al cospetto di sconfitte di ogni tipo, mentre una Juventus Women agguerrita aumenta il senso di debolezza della truppa Fiorentina, che ha una storica rivalità proprio con gli innominabili di Torino.

L’inizio difficile con 4 goal presi da un Brescia Femminile dato da molti per spacciato e invece magistralmente rinato grazie al Direttore Sportivo Cristian Peri, e poi l’esperienza in UEFA Women’s Champions League, hanno aumentato le difficoltà in maniera esponenziale, con grandi prove in Europa e prestazioni minori in Italia, sfociate col pareggio con il San Zaccaria-Ravenna Woman. Come spesso si suol dire, a Firenze piove sul bagnato: e così Parisi è ancora non pervenuta dopo 8 mesi, Zazzera e Vigilucci hanno subito la stessa sorte con pesanti infortuni da trauma, e i nuovi acquisti hanno impiegato qualche tempo a diventare parte integrante del progetto viola, pur essendo oggi atlete molto interessanti (Daniel, Rinaldi, Brazil spesso sono tra le migliori in campo).

Il risultato è disarmante, la Fiorentina Women’s ha vinto solo 3 partite e solo contro 3 neopromosse, una situazione inaccettabile per una squadra scudettata, e soprattutto per un club glorioso a livello internazionale. Per alcuni il club potrebbe ormai aver silentemente ridimensionato il progetto femminile, con investimenti al ribasso partiti dai rinnovi che pare abbiano scontentato molte big. Per altri, l’arrivo delle Norvegesi Spord e Schjederlup è invece un segnale forte e chiaro che Vergine e Mencucci riporteranno prestissimo in alto investendo ancora.

Indiscrezioni però, vedono diversi scenari nell’immediato futuro. Per alcuni Vincenzo Vergine potrebbe dimettersi dal settore femminile, essendo molto occupato col mondo maschile, altre voci vedono invece un cambio di formazione tra i protagonisti interni. La Fiorentina, a fine stagione potrebbe restare senza UEFA Women’s Champions League. Potrebbe pertanto perdere gran parte delle sue stelle, e addirittura avrà grandi difficoltà di mercato poiché senza l’attrattiva europea è molto complesso che profili validi possano scegliere la Fiorentina. In uno scenario così duro, la viola dovrà attingere dal suo settore giovanile. Proprio in funzione di questo, pare che Sauro Fattori, possa spostarsi dalla prima squadra al settore giovanile, al fine di garantire in questi mesi grandi risultati in termine di crescita di giovani talenti pronti a Giugno ad andare a riempire la prima squadra.

Altra ipotesi è quella invece che vede un riposizionamento di Antonio Cincotta con un ruolo dirigenziale: questo permetterebbe all’Amministratore Delegato Vergine di dedicarsi al maschile, e al contempo il Presidente Mencucci risolverebbe la convivenza dei due tecnici, lasciando Fattori al comando della squadra ed inserendo Cincotta come Direttore Tecnico o Sportivo.

Ultima ipotesi, quasi doverosa per alcuni post emersi sui vari social, è che lo staff tecnico viola rassegni le dimissioni per togliere al club il peso del proprio ingaggio, e consentire così alle giocatrici di avere stimoli nuovi. I tecnici viola parlavano nella conferenza pre Atalanta-Mozzanica di una “vittoria per trascorrere delle buone feste di Natale”: vittoria che purtroppo nonostante il campo amico, non è arrivata.

Una situazione complicata, con una squadra che sta ottenendo risultati lontani dagli obiettivi di scudetto esplicitamente dichiarati a Luglio. Ora il terzo posto è lontano a 9 punti, ed il Tavagnacco sta meritando quella posizione, pur con budget probabilmente molto più bassi della Fiorentina Women’s: le Friulane fanno capire come scelte lungimiranti, organizzazione e chiarezza possano valere più di qualunque altro elemento. La Fiorentina, patrimonio del calcio femminile italiano, società che ha aperto realmente il percorso di cambiamento, non può che reagire a tutta questa situazione. La rosa dei Della Valle è competitiva ma nel calcio si sa, spesso non sono la somma dei talenti a dare la vittoria, ma piuttosto un mix di alchimie.

Credit Photo: Pagina Facebook Fiorentina Women’s FC