Negli ultimi tempi c’è stato un massiccio inserimento dei procuratori “maschili” nel Calcio Femminile Italiano, invogliati dal possibile arrivo del professionismo nel settore; ma siamo sicuri che questa presenza gioverà all’intero movimento?

Ma chi sono i procuratori? O meglio chi dovrebbero essere?
I procuratori sono coloro che curano gli aspetti commerciali, legali ed economici che riguardano le giocatrici della squadra o della federazione per la quale si lavora. Inoltre sono aggiornati sui regolamenti vigenti a livello nazionale e internazionale, ed infine, hanno dimestichezza con il diritto sportivo e la redazione di contratti specifici.
Per diventare procuratore o agente dei calciatrici non é necessaria la laurea. Chi ha studiato Giurisprudenza, e sono anche avvocati, posso operare sul mercato come un agente ed assistere i calciatori in sede di trattativa, anche non iscrivendosi presso l’albo FIGC in quanto gli stessi sono già iscritti presso un ordine professionale. Così come disciplinato dalla nuova norma in materia, invece, per i diplomati è previsto un esame presso il CONI e successiva iscrizione all’albo degli agenti presso la FIGC.”
La mansione principale di un agente sportivo è di assistere un calciatore durante la trattativa con una squadra e durante i due anni di procura. La procura può durare anche più a lungo. Dunque questo professionista è l’agente che cura gli interessi dell’atleta, in special modo nel corso delle contrattazioni per la stipula di un contratto societario. Tutela, quanto più possibile, gli interessi dello sportivo e, di riflesso, i propri. La retribuzione, infatti, può arrivare fino al 3% del compenso lordo percepito dall’assistito. Spesso gli sportivi si affidano ad un legale specializzato in diritto sportivo, affidando a quest’ultimo la procura relativa agli aspetti legali e contrattuali della professione.

Non esiste un percorso formativo per svolgere questa professione, ma recentemente sono stati attivati dei corsi che uniscono le competenze trasversali a quelle economiche-giuridiche. Molto spesso i procuratori sono ex atleti che hanno maturato conoscenze specifiche richieste per lo svolgimento di questa professione. In pratica per capire come diventare un procuratore sportivo è necessario seguire le regole sportive, il mercato ed aiuta avere ottime competenze nello sport in cui si decide di operare.
Le atlete, le giovani calciatrici che militano nel mondo del Calcio, con notevoli ambizioni di successo sportivo, potrebbero essere le vere vittime di questo mondo di speculatori.
Occorrerà quindi un occhio vigile nelle proprie scelte: valutare con accuratezza nella scelta del proprio procuratore. Al di là dei guadagni dell’agente, esso dovrà garantire “passione per l’intero movimento”, inoltre dovrebbe spingere la propria ragazza a lavorare in questo ambiente nella massima trasparenza senza accordi o sotterfugi che potrebbero danneggiare il futuro di essa.

Sono già molteplici i casi, in Italia ed all’estero, di agenti che pensano solo alla retribuzione finale ed operano a nome e per conto del loro mandato facendo della procura come un documento da “fare soldi”, senza rispetto di chi sul campo o nel gioco ci mette la vita e passione per questo Sport e lavoro.
Pertanto prima di firmare una procura accertarsi che il vostro mandato sia nelle mani giuste, che il vostro così detto procuratore sia regolarmente iscritto ed abbia effettuato i corsi necessari alla regolare mansione, ed infine possieda la massima trasparenza e serietà professionale per gioie, con voi, delle vostre vittorie sul campo e nella vita.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.