Lo sport ed il calcio femminile nello specifico è spesso usato per portare avanti battaglie sociali capaci di muovere masse di persone e sensibilizzare il pubblico a quel determinato problema. Basti pensare a quel leggendario pugno verso il cielo di John Carlos e Tommie Smith sul podio olimpionico del 1968 e, tornando al calcio in rosa, l’esempio massimo della protesta è globalmente ritrovato in Megan Rapinoe, nota antagonista del governo Trump ed una delle prime sportive a sostenere la causa di Colin Kaepernick (il playmaker dei San Francisco 49ers nel settembre del 2016 durante l’inno americano si inginocchiò facendo quel gesto per sensibilizzare la gente sui frequenti casi di violenza nei confronti dei cittadini di colore, stessa cosa fece Megan). E visto che il mezzo sportivo e calcistico ha sempre portato i suoi frutti, Katie Rood, centrocampista del Lewes, sta portando avanti i suoi ideali sostenendoli anche tramite il calcio.

È ben noto a tutti quanto l’australiana tenga  alla sua politica vegana, suo tema principe che porta avanti principalmente da cinque anni a questa parte. Katie fa parte di quella sempre più crescente percentuale di atleti vegani e, a differenza di ciò che dicono in molti, l’introduzione nella sua vita di una cultura vegana ha completamente cambiato il suo modo di giocare migliorando il suo stile di gioco e migliorandosi come persona. La neozelandese racconta come il veganismo abbia dato un’impronta fondamentale alla sua vita calcistica: ”Sono passata da cinque anni di infortuni continui a cinque anni con quasi nulla. Ora posso riprendermi dallo sforzo fisico più velocemente. Così ho iniziato ad allenarmi in palestra molto duramente e sono diventata molto più forte, il che mi ha reso più veloce, il che mi ha fatto prendere decisioni migliori in campo perché ero più in forma. Mi ha aiutata in tutto”. Dalle sue dichiarazioni ai microfoni del “The Guardian” si evince il fatto che, nonostante lo scetticismo generale nei confronti del veganismo, questa cultura può concretamente aiutare la vita di un’atleta rafforzando se stesso e le sue capacità; e Katie ne è l’esempio lampante.

Un’altra grande battaglia sostenuta dall’ex juventina è quella dei cambiamenti climatici. Katie è particolarmente legata a questo tema e più di una volta ha veicolato il suo ideale tramite i suoi social cercando di indirizzare i suoi seguaci verso una vita più rispettosa nei confronti della Terra, come lei fa da anni. È scesa anche personalmente in campo al fianco di Extinction Rebellion, il movimento ambientalista nato negli ultimi anni in Inghilterra che sta attirando persone da tutto il mondo. Katie ha anche proposto un’idea irrealizzabile quanto funzionale per il fine ambientalista: la calciatrice neozelandese ha più di una volta espresso il suo “senso di colpa” per tutti gli spostamenti che compie in aereo sia con il club che con la nazionale. Per sopperire a questa problematica, la proposta è quella di piantare degli alberi a spese dei club per compensare le emissioni di Co2 causate dai loro spostamenti in volo.

Questo periodo di reclusione ha anche fatto ragionare la Rood che ha avuto tutto il tempo per rivedere il rapporto tra la società e la natura: “Penso che sarà abbastanza profondo il fatto che molte persone si connettono con la natura per la prima volta, o per la prima volta dopo un po’, e in un modo in cui non hanno mai fatto prima. Dev’essere un cambiamento piuttosto pesante per molte persone. Non credo che tu possa negare cose del genere. Questo sta accadendo in tutto il mondo, dove stiamo assistendo alla dispersione dell’inquinamento atmosferico. Non sono del tutto sicuro di come si manifesterà, ma spero che colleghi persone, organizzazioni e le nostre azioni quotidiane all’ambiente. Dev’essere un cambiamento piuttosto pesante per molte persone. Questo sta accadendo in tutto il mondo, dove stiamo assistendo alla dispersione dell’inquinamento atmosferico. Non sono del tutto sicura di come si manifesterà, ma spero che colleghi persone, organizzazioni e le nostre azioni quotidiane all’ambiente”.

Credit Photo: Karen Ballers Wallpapers