La pandemia ha purtroppo complicato il percorso, ma secondo Gabriele Gravina, il professionismo femminile resta un obbiettivo primario.
“La Nazionale, dopo un periodo buio, è di nuovo motivo di orgoglio”, sono queste le parole con il quale, il Candidato alla Presidenza delle Figc: Gabriele Gravina, si è espresso al Corriere della sera in una lunga intervista pre-elettorale.
Il candidato ha finalmente dichiarato quale destino vede per il futuro del calcio femminile, dando ottime speranze, a tutto il sistema “Female”.
«Il professionismo -dichiara- è già stato deliberato e il 16 febbraio presentiamo il piano di sviluppo per i prossimi 4 anni. È un movimento in espansione e per noi è centrale. Purtroppo la pandemia ha complicato il percorso e bloccato la corsa al tesseramento».
Sicuramente all’intero “movimento” porterebbe, oltre alla visibilità (per settore dei club calcistici già a livello professionistico) anche un baggett economico di notevole entità.
I nuovi tesseramenti, con forze fresche, andrebbero a migliorare le casse della Figc e pertanto ad incrementare tutto il sistema calcio italiano.
Il nostro intervistatore, ha domandato poi a Gravina, le sue impressioni sulle scelte dell’ ormai ex. Ministro Spadafora e di come ha gestito il Covid19: «Non sono rimasto sorpreso delle sue scelte, esso pur non conoscendo il mondo del pallone, poiché il nostro è un mondo molto complesso, ha avuto un ruolo importante. Le sfumature non spesso sono state sempre decisive, ma certamente influenti..».
Adesso occorre- secondo il candidato alla Presidenza- un radicale cambiamento per tutta la Lega.
«Non dobbiamo affrontarla solo in termini quantitativi, cioè quante squadre si tagliano e in quale Lega. Serve un intervento strutturale. Il tema non è la A a 20 o 18. Il principio vincolante deve essere la sostenibilità. Bisogna ridisegnare i principi della mutualità, studiare la flessibilità degli emolumenti e trovare nuove risorse. Il semiprofessionismo può aiutarci a risolvere il problema. E bisogna raffreddare il sistema delle retrocessioni: tre squadre su quattro che scendono in Lega Pro rischiano di sparire. È una rivoluzione necessaria».
La campagna elettorale si è aperta a 360°, con la sfida a Cosimo Sibilia, speriamo che dopo queste belle e confortanti parole si giunga al più presto ai fatti.

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.