In Australia è nato un progetto innovativo che potrà rivoluzione il mercato delle scarpe da calcio nell’universo femminile. L’azienda si chiama Ida Sports ed è ha deciso di cominciare la sua compagna pubblicitaria dei nuovi scarpini in piena pandemia. Decisione definita “pazzesca” dalla sua co-fondatrice Laura Youngson perché si stima che una piccola impresa su 3, in Australia, fallirà prima di compiere il primo anno di attività.

In un mercato dominato dai grandi marchi, Laura Youngson ed l’altro co-fondatore Ben Sandhu, hanno sviluppato una scarpa da calcio ad uso esclusivo femminile. Queste scarpe sono state realizzate per soddisfare diverse esigenze specificatamente femminili, come la differente conformazione fisica dei piedi. “Le modifiche che abbiamo apportato sono tacchi più stretti, una punta più ampia, una posizione leggermente diversa per dove si piega, diverse solette e abbiamo cambiato anche i tacchetti“, spiega Youngson.

L’idea nacque sulle pareti del Kilimanjaro, stratovulcano situato nella Tanzania nord-orientale ed è frutto dell’ingegno di Youngson. ”Ho sempre odiato indossare scarpe per bambini perché i materiali non sono così buoni e i colori sono spazzatura e ho iniziato a chiedere agli altri se indossavano scarpe da uomo o da bambino. Quando ho scoperto che le migliori giocatori indossano ancora scarpe da uomo, ho pensato: “Questo è ridicolo”
Ad oggi ci sono già molte atlete australiane che utilizzano questi scarpini come Olivia Price che gioca per la Western Sydney Wanderers nella W-League. Essa ha affermato: “Immediatamente non ho avuto vesciche o altro“, dice. “Si adattano molto bene al mio piede. Era quasi come camminare un po’ sulle nuvole. Hanno un supporto davvero ammortizzato.”

La ricerca e lo sviluppo di una scarpa da calcio pensata per le calciatrice nasce dall’esigenza di diminuire le lesioni ACL. Si è notato che questo tipo di infortunio è molto frequente per le calciatrici ed è causato da vari fattori, tra cui gli scarpini. Il dottor Matt Whalan, fisioterapista delle squadre nazionali di calcio maschile e femminile australiane e partner principale della Figtree Physiotherapy ha affermato: “La cosa più semplice da fare è osservare il contatto con il suolo e il passo / perno / torsione. Devi ottenere le basi giuste. C’è forse una differenza di peso di 10 chili tra calciatori maschi e femmine e li metteremo in una stessa scarpa, che ha la stessa trazione, la stessa rigidità e che ha bisogno della stessa capacità muscolare per controllare la trazione di che quella scarpa può dare. Se hai un perno lungo 15 mm e ti stai inclinando molto forte e devi cambiare direzione ma sei più leggero di 10 chili, hai bisogno di tacchetti così lunghi per ottenere lo stesso tipo di trazione. Quando ottieni molta trazione che non ti serve, è allora che inizi a mettere le cose a rischio.“

I grandi marchi sportivi stanno iniziando a sviluppare progetti dedicati esclusivamente all’abbigliamento sportivo femminile dal design ergonomico. Ma questo processo sta avanzando molto lentamente. L’obiettivo dell’azienda Ida Sport è quello “di portare le scarpe da calcio da donna ovunque. Per cambiare il settore. Quindi, se uno degli attori più grandi con scala e distribuzione arriva e dice: ‘Sai cosa, lavoriamo insieme, facciamolo accadere’, sarebbe fantastico, perché abbiamo tutta questa conoscenza, esperienza ed una catena di approvvigionamento” ha affermato Youngson.
La rivoluzione dell’abbigliamento sportivo femminile per il calcio è iniziata.

Credit Photo: Ida Sports

Nato a Bologna il 25 Novembre del 1993, Mattia è un ragazzo laureato in Management dello Sport presso l’Università di Bologna. Sin dalla giovane età è sempre stato affasciato dal mondo del calcio, sport che, inoltre, ha praticato fino ai 25 anni. La sua passione comprende anche tutte le attività accessorie del mondo calcistico come il marketing, la gestione economica dei club e la comunicazione. L’interesse nei confronti del calcio femminile si è sviluppato durante il Mondiale di Calcio del 2019. Ha collaborato con la Uefa durante l’Europeo Under 21 del 2019 tenutosi a Bologna ed ora è allenatore presso il Saragozza Soccer School. I suoi interessi sono, oltre agli sport in generale, la scrittura, la lettura e la fotografia.