Marzo si può racchiudere in due parole: CHE STORIA!

Nel mese della donna e della primavera il calcio femminile scrive un altro pezzo di storia, lo fa anche in una maniera incredibile. Per capire di cosa parliamo dobbiamo fare un passo indietro, ovvero ai sorteggi dei quarti.

Per la prima volta la Juventus si piazza tra le prime otto di Europa classificandosi seconda nel suo girone, già qui il calcio femminile italiano assiste a qualcosa di incredibile vedendo la Juve passare da sicura eliminata ad eliminare le finaliste della Champions passata.
Negli altri gironi si qualificano PSG, Real Madrid, Barcellona, Lione, Wolfsburg (Girone con la Juventus), Arsenal e Bayer Monaco.

Tutti clienti scomodi per le torinesi che le definiremo la ”Cenerentola” dei Quarti di finale, non per demeriti sportivi ma in quanto esordiente in questa fase. Prima dei sorteggi tutti speravano di essere affiancati all’Arsenal, squadra dello stesso livello che avrebbe potuto dare chance alle bianconere di qualificarsi per la semifinale. Invece, le ragazze di Montemurro ritrovano le sette volte campionesse del Lione.

La Champions non sorride all’Italia rimandando lo spettro dei quattro gol subiti in casa lo scorso anno. Tirarsi indietro non si può, dunque, serve determinazione e voglia di provarci fino alla fine. Ed è proprio qui che si vede la crescita mentale e fisica di queste ragazze.

Durante la gara di andata nonostante il vantaggio di 1 a 0 dopo pochi minuti delle ospiti, La Juventus è rimasta in partita, ha lottato e guadagnato campo, rischiando anche di andare a riposo trovando il pareggio. Nella ripresa, complice l’espulsione di Carpenter, le bianconere hanno ribaltato le sorti, tirando fuori la miglior espressione di calcio possibile e infilando per ben due volte la difesa rossoblù. Euforia bianconera.

La Juventus scrive una prima parte di questa storia, ma tocca al Barcellona mettere i diritti d’autore. Nel derby contro il Real Madrid, o meglio ”el clasico”, giocato al Camp Nou, i tifosi blaugrana hanno risposto in maniera spropositata all’invito delle ragazze, riempiendo fino all’orlo lo stadio. 91.553 spettatori, record mondiale di tifosi allo stadio per seguire una gara femminile. E’ la storia nella storia.

Il derby finirà 5 a 2 e le ragazze andranno a festeggiare con i tifosi, cantando, ballando e inventandosi capocori, i momenti più celebri con Oshoala che sventola il bandierone sotto la curva, Puntellas alzacori con il tamburo e l’immenso spettacolo dei tifosi.

Lo spettacolo non termina qui, il PSG ed il Wolfsburg riempiono i rispettivi stadi coronando il tutto con la vittoria. Le squadre che giocano il ritorno in casa vincono tutte, anche il Lione.

Il cammino delle Juventine sembra essere determinato da una gara di gestione, dove solo un gol basta per mettere in ghiaccio la qualificazione, ma in meno di due minuti le speranze si spengono. Due errori difensivi costano l’uno-due del Lione, Hegerberg e Malard ribaltano completamente le sorti dell’incontro. Nella ripresa Macario fissa sul 3 a 0 e Staskova mette a segno l’unico gol juventino che serve solo per il tabellino. Un cammino splendido quello delle Juventine, che forse meritava maggiori fortune, tanti i rimpianti ma una convinzione c’è. Questa Juventus è tra migliori 8 dell’Europa, il lavoro compiuto ha scritto una nuova pagina di storia per il calcio femminile con la speranza di arrivare, un giorno, fino alla fine.

Un applauso ed una standing ovation per quello che hanno realizzato queste ragazze non glielo si nega. Dunque, GRAZIE!