Federica Cafferata, giocatrice della Juventus Women, fin da giovanissima è attratta dallo Sport, come dai lei stesso ammesso, provando diverse discipline prima di scegliere di proseguire l’attività con il calcio.
Gioca in squadre miste fino ai 15 anni, età limite per disputare campionati nelle squadre giovanili miste, trasferendosi in seguito alla sua prima squadra interamente femminile, il Ligorna 1922 di Genova. Nel 2019, pur ricevendo proposte da diverse società, anche di Serie A, decide alla fine di accettare quella del Napoli, dove resterà per due anni con 29 presenze in campo e 2 reti. Dopodiché Federica ha trovato casa a Firenze, tra le file delle viola, portando a casa 43 presenze di alto livello professionale.
ll 9 giugno 2023, è stato reso noto che Cafferata si sarebbe ufficialmente unita a parametro zero alla Juventus Women a partire dal 1º luglio seguente, firmando un contratto triennale con la società bianconera.

Federica dalla firma con questa la maglia, sono passati 5 mesi, come hai trovato il gruppo, come ti sei inserita ed erano queste le tue aspettative? Raccontaci il primo giorno…..
Certamente è stata una emozione, il primo giorno l’ho vissuto abbastanza bene anche perché mancavano tante nostre giocatrici che erano impegnate al Mondiale in Australia, però è stato molto emozionante. Anche le prime settimane pur trovandomi in ambiente molto grande, che ha superato le mie aspettative, è andato tutto per il meglio: molte ragazze le conoscevo già per raduni in Nazionale e da avversarie in campionato. Il conoscerle in questo frangente è certamente diverso ma le ringrazio poiché sono stata accolto da subito molto bene”.

Quali sono gli hobby di Federica a Vinovo, trovi il tempo per te stessa, e cosa stai facendo di diverso oltre a giocare a calcio?
“Si, riesco oltre a questo mio lavoro che mi impegna per molto del mio tempo a ritagliarmi uno spazio anche per me stessa: per il mio benessere personale, oltre ché, non lo nascondo, riposarmi, poi ammette Federicase trovassi il tempo andrei anche a pescare che è una delle mie passioni. Quindi quali sono i tuoi sogni nel cassetto, al difuori del calcio? “Quando mi trovai difronte ad un bivio, per decidere la mia carriera da calciatrice piuttosto che proseguire gli studi in maniera più approfondita, il mio altro sogno nel cassetto era quello di diventare “Graphic Designer” e lavorare nel mondo della comunicazione. Questo sogno non è in me mai del tutto tramontato, però obbiettivamente è un mondo che ho lo fai bene, dedicandoci del tempo e lavoro, oppure attendi il giorno giusto per avere il tempo per portarlo avanti. Un domani mi piacerebbe riprenderlo ed unire il mondo dello Sport, con questo della comunicazione, e poter unire questi due mondi magari in una squadra”.

In questa stagione le aspettative del Club sono alte, vista anche l’eliminazione dalla Champions League, e gli obbiettivi di vittoria (credo) sono sempre lo scudetto e la Coppa Italia; ma oltre a questo quali sono le aspettative di Federica in questa Juventus?
In generale si, visto che la Champions oltre che alla delusione è stato per noi un motore per concentrarsi negli obbiettivi che abbiamo quest’anno sia in Campionato, che in Coppa Italia, che per la Super-Coppa di gennaio”.

Sarebbe più bello per te segnare un gol in una gara decisiva oppure salvare sulla linea la palla che porterebbe la vittoria alle avversarie?
“Da difensore spesso si dice che è bello salvare sulla linea, ma ammetto che anche fare un gol non mi dispiacerebbe, se poi pensiamo che sono due cose utili per la mia squadra: posso dire entrambe le cose”.

Hai scelto tu il tuo ruolo oppure è nato nel corso della tua carriera?
“In realtà è nato nel corso nella mia carriera, anche se all’inizio giocavo in avanti, poi grazie ad una mia Allenatrice (Mara Morin) dove giocavo nel Ligorna 1922 di Genova, mi mise in questo ruolo per dare una mano in fase difensiva e mettere più giocatrici di ruolo in avanti, con qualità, da qui è nato questo mio ruolo”.

Hai rappresentato la Nazionale, ad oggi, a tutti i livelli giovanili dell’ Under 16, 17, 19 e 23 femminili, quale è stato il tuo ricordo più bello sul campo? “In realtà ce ne sono tanti, in ogni convocazione vi è un ricordo bello, perché e sempre un onore vestire questa maglia. Ho ricordi a livello di gruppo, di ciò che si è formato, dei vari festeggiamenti anche delle più piccole vittorie giunte in amichevoli. Però il ricordo più bello, sebbene non siamo state così fortunate ad essere presenti in Europei o quant’altro, ricordo con piacere i vari viaggi in trasferta per il mondo con tutte le ragazze, sempre con estremo piacere”.

E con quale calciatrice, anche di altri club, che hai legato di più e senti con continuità della vita di ogni giorno?
“In generale credo, con  Stefi Russo e Francesca Vitale, che sono state mie compagne e co-inquilini negli anni; ma anche Paola Di Marino del Napoli, il capitano, che forse sono le persone che più di tutte mi porto nel cuore”.

Hai esordito in Nazionale maggiore a Genova, nell’amichevole contro il Brasile, che emozioni hai provato e cosa ti porterai sempre come ricordo più bello di quella serata? Quali sono le tue aspettative future?
“Tante emozioni, forse quelle più belle non sono quelle che ho provato io sul campo, ma i miei genitori ed i miei cari da fuori: perché il sentire raccontare dai loro occhi tutta l’emozione è fantastico. Ammetto che non me l’aspettavo, non voglio essere ipocrita, ma ci speravo. Adesso la mia priorità è questo Club, magari non iniziata nel migliore dei modi (a causa di un piccolo infortunio) però adesso sono in ripresa ed in generale se una fa bene nel Club poi le convocazioni posso anche arrivare! Se arrivasse la chiamata in nazionale maggiore oltre ad essere onorata sarei anche pronta per dare il mio apporto”.

Parlando di Nazionale, hai visto qualche cambiamento con il nuovo tecnico azzurro (e se si quali?)
“Ho visto tanto entusiasmo, poiché le qualità tecniche c’erano e ci sono, ed è bastato che arrivasse una persona che portasse qualche tranquillità e portasse un pò di consapevolezza alle ragazze. A causa dei risultati mancati agli Europei ed ai Mondiali, in questi ultimi due anni, siano mancati e principalmente queste motivazioni. Poi le parti tecniche si vedranno con il tempo, le gare sono state fino ad ora poche per vedere dei veri e propri cambiamenti. Ed oltre alla speranza di poter dare il tuo contributo in una gara ufficiale cosa credi che manca (oltre alla fortuna) a questa Nazionale? Sinceramente penso che le ragazze sono state le stesse, se si lavora bene noi possiamo arrivare allo stesso livello di qualsiasi altra nazionale estera”.  Si qualifica per i prossimi Campionati Europei? “Mi auguro di Si, ma sono ottimista e credo sicuramente che ci qualificheremo ai prossimi Campionati Europei”.

In chiusura, la tua scelta del Club e la tua crescita nella Juventus (con un contratto triennale in corso) la vedi come una svolta di carriera, vorrai pretendere di più da te come calciatrice, oppure ti ritieni arrivata e sistemata per il futuro?
“In generale la scelta di venire qui è stato un banco di prova per me, uno stimolo e cercare di fare un passo in più, nel senso che mi è stata data una possibilità dopo tre o quattro anni che gioco in serie A (ed ho potuto fare minutaggio) e quindi è arrivata per me una sfida che poteva essere importante. Non è solo, stare nella Juventus: è vivere ogni giorno e qui provare a dare il mio meglio ed imparare per dare in generale una mano alla squadra. In questo momento è un grande passo in avanti, poi non nessuno può dire: Federica sei arrivata!”.

Adesso la ripresa al gioco per Federica, è a poco a poco in via di rientro, e pertanto  attendiamo di vederla presto sul quadrante di gioco. Ringraziamo Federica Cafferata per questa “Intervista in esclusiva” e l’Ufficio Stampa della Juventus (Elisabetta Anelli) per il tempo concesso alla nostra testata giornalistica.

 

Paolo Comba
Paolo Comba, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Torino, dopo il conseguimento del Tesserino ha collaborato per varie testate giornalistiche seguendo il Giro d’Italia (per cinque edizioni), i Campionati del Mondo di SKI a Cortina, gli ATP FINALS di Tennis a Torino, i Campionati Italiani di Nuoto ed ha intrapreso, con passione e professionalità, dal 2019 a Collaborare con Calcio Femminile Italiano. Grazie a questa Testata ho potuto credere ancora di più a questo Movimento, sia nelle gare di Serie A che in Nazionale maggiore, ed a partecipare di persona all’ Argarve Cup ed ai Campionati Europei in Inghilterra. Ad oggi ricoprendo una carica di molta responsabilità, svolgo con onore questa mia posizione, portando ancora di più la consapevolezza di poter dare molto per lo sviluppo e la vibilità del Calcio Femminile in Italia e all’estero poiché lo merita per la sua continua crescita.