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Il turno infrasettimanale di poule scudetto ha visto la Fiorentina giocare in trasferta contro l’Inter allo stadio Arena Civica di Milano. La partita, tanto fondamentale quanto combattuta da entrambe le squadre che certo non si sono tirate indietro, è terminata sullo 2-2.
Questo pareggio, unitamente alla vittoria della Roma contro il Sassuolo, ha assicurato il terzo posto in classifica di serie A della Fiorentina e la conseguente qualificazione alla prossima Champions League.

Il mister De La Fuente, intervistato alla fine della gara, ha parlato dei 95 minuti di pressione vissuti dalla squadra in cui le Viola hanno saputo somatizzare nel modo giusto i momenti di difficoltà, culminati ad inizio secondo tempo. I due gol, poi, hanno fatto il resto.
L’emozione durante tutto il match è stata tanta, ma al triplice fischio finale questo sentimento è stato sostituito dalla gioia per aver raggiunto l’obiettivo.
I ringraziamenti dell’allenatore e il suo pensiero sono andati immediatamente al direttore Barone, scomparso a marzo, al Presidente Commisso e a sua moglie.
Qui di seguito, nello specifico, le sue parole:

“Sapevamo che saremmo scese in campo a dar battaglia alle avversarie in un campo difficile e contro una squadra che sta facendo molto bene. Avevamo chiesto alle ragazze di essere in partita fino alla fine. Dopo il 2-0, subito appena dopo l’inizio del secondo tempo, avremmo potuto farci tagliare le gambe ma le ragazze hanno dimostrato di aver passione da vendere e di mettere il cuore in campo. 
L’emozione, i momenti e gli episodi che determinano queste partite rendono fanno si che si vivano alti e bassi, però la cosa più importante è che le ragazze siano sempre state in partita. 
Come ha detto anche l’arbitro, la partita è finita dopo il calcio di rigore, non c’è stata neanche la respinta del portiere. Ho detto ‘mi metto dietro per vedere che succede’ perché davvero, la tensione era tanta. Sarebbe stato un peccato se non si fosse arrivati al pareggio perchè penso che noi, come l’Inter, abbiamo fatto una buona partita: entrambi abbiamo giocato a viso aperto.
Quindi, si, c’era molta emozione visto che il traguardo l’avevamo già accarezzato settimana scorsa; non era facile riprendersi dai quei quindici minuti e questa squadra ha dimostrato ancora che è brava a tirare fuori qualcosa in più nei momenti di difficoltà. 
Se devo dedicare questo traguardo a qualcuno, se devo pensare a tutto l’anno, non posso che dedicarlo al nostro direttore Joe Barone che è ancora con noi. Penso che nella palla che abbiamo salvato sulla linea, poi nel gol al 95′ ci sia qualcosa di mistico. Se devo fare una dedica personale, la faccio alla mia famiglia che è sempre con me.
Un ringraziamento particolare va, inoltre, a queste giocatrici che non mollano mai e con umiltà e determinazione hanno raggiunto l’obbiettivo, alla società, al presidente Commisso e a sua moglie Katherine che hanno creduto in me.
Ad ultimo, ma non per importanza, non poso dimenticare coloro che mi hanno accompagnato in questo anno con alti e bassi: lo staff tecnico, che è di altissimo livello.”

Federica Pistis
Sono nata in provincia di Cagliari il 29/08/1992. Frequento l'università a Cagliari ad indirizzo pedagogico. La mia passione per il calcio è nata quando ho iniziato a seguire questo sport perchè mio fratello è un grande tifoso del Milan e io cercavo un punto d'incontro con lui. Ho iniziato a guardare le partite, e a comprenderne i meccanismi poi è arrivato quello femminile che mi ha conquistata al punto da sentire un po' mie anche le loro imprese.