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Il Napoli Femminile vince l’andata dello spareggio playout/playoff, nonostante la tremenda grandinata che nel secondo tempo ha interrotto il gioco per almeno 20 minuti, grazie alle reti di Tecla Pettenuzzo e Paola Di Marino. La Ternana con il sogno di giocare per la prima volta in Serie A, la voglia di riscattare una  stagione sottotono nella massima divisione per il Napoli. Nessuna delle due compagini sembra intenzionata a risparmiare i colpi, come dimostrano le scelte iniziali dei due allenatori.

Mister Fabio Melillo schiera le sue migliori undici con un 3-4-2-1, con il riferimento in attacco Valeria Pirone supportata da Gonzalez e Labate; allo stesso modo, Biagio Seno schiera una canonico 4-4-2 di qualità soprattutto per quanto riguarda il pacchetto offensivo composto dalla coppia Paloma Lázaro e Del Estal incaricate di buttare la palla in rete e Chmielinski e Banusic pronte a inventare giocate di fantasia.

La squadra umbra, dopo aver studiato l’avversaria nei primissimi istanti di gioco, emerge sfruttando la fisicità e la velocità delle proprie giocatrici. Il potenziale offensivo della Ternana è paurosamente devastante, come dimostrano i 92 gol realizzati in 30 partite di campionato e una differenza reti di +67 addirittura superiore alla capolista Lazio. L’attaccante Valeria Pirone è incaricata di trascinare la squadra verso la vittoria con le sue abilità offensive e, soprattutto, con i suoi gol, che in questa stagione ammontano complessivamente a 22.

La formazione di Seno, invece, appare attendista e in fiducia dei propri mezzi, nonostante le statistiche poco incoraggianti. Tra campionato e Poule Salvezza, infatti, il Napoli Femminile ha messo a segno appena 20 reti in 26 partite subendone addirittura 48. Elisa Del Estal è stata la migliore marcatrice per le partenopee con 6 marcature, troppo poche per un’attaccante sostenuta da giocatrici di qualità come le sopracitate Banusic e Chmielinski.

Il Napoli Femminile tiene botta ai pericoli creati dalla Ternana nei primi 10 minuti di gioco. L’abito non fa il monaco e le partenopee cominciano a farsi vedere in avanti, utilizzando le fasce e i lanci dalla difesa per cercare i centimetri di Del Estal. Cresce il ritmo con il passare dei minuti, il Napoli ha sempre più coraggio e la Ternana, invece, è costretta a concentrarsi sulla fase difensiva con gran parte delle giocatrici nella propria metà campo.

La partita si sblocca al 31′: Banusic batte un corner dalla destra, Di Criscio perde Tecla Pettenuzzo, che incorna facilmente e segna il suo primo gol in stagione. Il Napoli cavalca la cresta dell’onda e ci riprova subito con Banusic pescata in profondità da Chmielinski, Ghioc è attenta e respinge la sua conclusione. L’iniziale vigore delle padrone di casa viene spento dall’esperienza delle ragazze di Seno, vicinissime ancora una volta al raddoppio al 38′ con Pettenuzzo, lasciata nuovamente sola in area di rigore. Finisce il primo tempo con il vantaggio del Napoli.

Le ospiti hanno approfittato del calo di energie mentali della Ternana e sono andate più volte vicine al bis; la difesa umbra ha lasciato troppi spazi e, più in generale, non ha dato continuità al proprio slancio iniziale. Di questo passo, grazie alle incursioni offensive e alle palle inattive, il Napoli potrebbe infliggere nuove sofferenze alla squadra di Melillo.

Si riparte, dunque, con due cambi per la formazione di casa, schierata con un assetto più aggressivo e un tridente puro. Nessuna modifica, invece, per il Napoli Femminile. Di Marino e compagne hanno ora il compito di tenere a bada l’attaccante classe 2002 Tarantino, reattiva nel cercare un colpo di testa in area di rigore dopo pochissimi minuti. Non basta aggiungere freschezza là davanti, servirebbe una scossa anche in fase difensiva perchè là dietro le giocatrici appaiono ancora molto appannate e statiche.

A mezz’ora dalla fine avviene il plot twist nella trama della partita; se il sole aveva accolto le due squadre sul terreno di gioco dello stadio “Moreno Gubbiotti” di Narni, le violente precipitazioni che avevano fatto capolino nel corso dei minuti di gioco si trasformano in grandine e costringe giocatrici e panchine a correre ai ripari. La violenza della natura non lascia scelta, la partita è momentaneamente sospesa ma alla fine si riparte perchè la furia si placa e ci sono i presupposti per riprendere a giocare.

Il Napoli ha il controllo del match e la Ternana appare affaticata; però, il calcio è capace di regalare sorprese, e tutto d’un tratto Labate, fino ad ora fuori dalla partita, recupera palla a centrocampo al 71′ e lascia partire un tiro da molto lontano che sorprende sul suo palo una disattenta Bacic.

E quando la partita sembrava dovesse finire sull’1-1, al 90’+1 una zampata di Paola Di Marino su cross di Alice Giai trafigge Ghioc e taglia le gambe alla Ternana. Alla gioia del vantaggio si contrappongono le vivaci proteste delle avversarie per un presunto fuorigioco non visto dalla terna arbitrale.

Il Napoli Femminile espugna così il “Moreno Gubbiotti”, nonostante abbia sciupato innumerevoli potenziali gol nei 90 minuti. Come una torre si muove libera su una scacchiera, allo stesso modo le centrali del Napoli hanno sfruttato gli enormi spazi in area di rigore e hanno regalato il successo alla formazione campana. E così, le ragazze di Seno possono avvicinarsi con serenità alla gara di ritorno prevista per domenica a Cercola.

Niccolò Larocca
Nato il 6 agosto 1995. Laurea triennale in Lingue e letterature straniere presso l’Università degli studi di Milano conseguita nel 2019 e master di giornalismo multimediale presso la 24 Ore Business School completato nel 2024. Da sempre appassionato di calcio e sport, con le sue dinamiche e le sue storie da raccontare. Credo nei valori che accompagnano il calcio femminile e nella sua potenziale crescita.