Il Genoa ha concluso il suo girone d’andata di Serie B vincendo 2-1 in casa dell’Arezzo, risultato che ha consentito alle rossoblù di Fabio Fossati di ottenere la sua dodicesima vittoria in campionato e il consolidamento della terza piazza, lasciando distante il Bologna di cinque lunghezze.
A dare il successo genoano è stata Anastasia Ferrara, centrocampista classe ’04 che, dopo esperienze a Roma, Sassuolo e Ternana, ha scelto quest’anno di giocare per il Genoa e la nostra Redazione ha raggiunto Anastasia, che contro le aretine ha siglato la sua terza marcatura stagionale, per risponderci ad alcune domande.
Anastasia, cosa significa per te il calcio? E giocare come centrocampista?
«Il calcio per me è vita. Se sono una calciatrice lo devo a mio fratello Samuele: quando eravamo piccoli, ogni sport che lui facevo, lo seguivo. Ho iniziato con lui a giocare a pallone e da lì me ne sono innamorata. Invece, giocare a centrocampo mi permette di partecipare e di avere il controllo dell’azione, ma anche di avere la responsabilità di prendere palla, di scegliere una giocata, di recuperare i palloni e di stare davanti la difesa».
Perché hai deciso per questa stagione di giocare per il Genoa?
«Giocare nel Genoa mi fa ritornare al senso di casa di quando stavo a Roma. È una società molto seguita che ha anche dei valori, ma soprattutto tiene molto alla maglia».
Siamo al giro di boa della Serie B e il Genoa, dopo quindici turni, si trova al terzo posto. Un piazzamento che, per il momento, vorrebbe dire massima serie.
«Siamo un gruppo molto bello e molto unito sia dentro che fuori dal campo e questo aiuta anche a conoscerci come persone: ci aiutiamo molto fra di noi e quando qualcuna è in difficoltà, la sosteniamo e a far riprendere la sua strada quando la perde e di questo sono molto fortunata. Ma se siamo in questa posizione, il merito va anche allo staff tecnico e medico che ci hanno aiutato spronarci di più durante le settimane».
Analizzando alcune statistiche, il Genoa ha un risultato non di poco conto: con quarantaquattro gol è il miglior attacco del campionato cadetto, ma allo stesso tempo è con la Ternana la seconda difesa della B con dieci reti subite.
«Sulla carta siamo molto forti sia in difesa che in attacco, solo che alcune volte ci dimentichiamo la nostra importanza e sta lì comunque aiutarci tra di noi e a riprendere fiducia in noi stesse. Certo, le statistiche contano ma più che altro conta di più il valore e la passione che mettiamo in campo».
Anche tu, ci stai mettendo del tuo, dato che hai messo a referto tre reti in questa stagione, le prime della tua carriera. Ti saresti aspettata di essere così prolifica?
«Da quando sono qui mi sono riscoperta una nuova giocatrice e sono molto felice di questo».
L’ultima rete che hai segnato ha avuto una valenza pesante, visto che la tua marcatura ha permesso al Genoa di vincere 2-1 in casa dell’Arezzo.
«È stata una partita dove abbiamo faticato un po’ di più, ma penso che dal primo all’ultimo minuto non abbiamo mai mollato, dove ci siamo guardate e sapevamo che potevamo farcela».
Ora inizia il ritorno e il Genoa andrà in casa della Vis Mediterranea ultima in classifica. Cosa non bisognerà sottovalutare delle prossime avversarie?
«Non sottovalutiamo nulla, anche se incontreremo una squadra di bassa classifica: noi dovremo essere pronte sul pezzo e avere i nostri ideali di gioco».
Che impressioni hai avuto sulla Serie B dopo il girone d’andata?
«Il nostro girone di andata è stato difficile, perché siamo arrivate comunque alla prima di campionato in cui c’erano tante ragazze nuove, quindi ci è voluto più tempo per conoscerci ed adattarci ai metodi di gioco che volesse fare il mister, ma abbiamo sempre lavorato e siamo sempre state disponibili a qualsiasi modifica da parte dell’allenatore per adattare meglio ai nostri principi di gioco».
Quali sono le squadre del cadetto che ti hanno colpito più di tutte?
«Il Parma mi ha sorpreso comunque come squadra, perché ci sono tante giocatrici che hanno tanta esperienza, poi hanno un bel gioco che mi piace tanto».
In passato, hai giocato nella Roma che attualmente è terza in Serie A e sta lottando per cercare di riconquistare lo scudetto. Pensi che le giallorosse possano riuscirci nella rimonta?
«Io credo che possono farcela, perché sono sempre riuscite ad uscire dai momenti di difficoltà e poi hanno un loro modo di giocare che non scalfisce nessuno».
Restando in tema ex squadre non si possono non dimenticare Sassuolo e Ternana Women, con le quali ti hanno lasciato comunque qualcosa d’importante.
«A Sassuolo mi aspettavo un percorso diverso, ma mi ha aiutato tanto a crescere sia come persona che come calciatrice perché, sebbene abbia trovato poco spazio, non ho mai gettato via la spugna. Poi, il passaggio alla Ternana mi ha permesso di riavvicinarmi a casa, ma soprattutto l’ho fatto per il mio mister Fabio Melillo, perché con lui ho passato dei momenti indimenticabili: sapevo che andando lì avrei ritrovato me stessa e la mia zona di confort».
Il 2025 è l’anno in cui si terranno gli Europei e l’Italia è nel gruppo B con Spagna, Portogallo e Belgio. Pensi che le Azzurre possano completare quel riscatto iniziato dal brutto Mondiali di due anni fa?
«Io credo di sì, perché penso che il rimorso di non aver fatto di più in quel Mondiale porta a loro di fare meglio per gli Europei: sono un bel gruppo, devono trovare la semplicità nel gioco e la voglia di riscatto».
Com’è la tua vita extracalcistica?
«Dedico il mio tempo al calcio, ma sono anche una ragazza a cui piace uscire e divertirsi».
Quali sono i tuoi propositi per il 2025?
«A livello calcistico vorrei migliorarmi ancora di più sulle piccole mancanze e a livello personale vorrei avere molta più responsabilità e avere cura di me, una cosa che ultimamente l’ho un po’ abbandonata».
Cosa vorresti dire alle tue compagne del Genoa in vista del via al girone di ritorno di Serie B?
«Non dobbiamo farci sovrastare dall’euforia di essere così in alto in classifica, perché basta un piccolo errore e tutto può cambiare. Dobbiamo stare sempre con concentrate su qualsiasi cosa e quando stiamo per perdere il controllo di appoggiarci l’una con l’altra, perché in campo scendiamo noi e sappiamo noi il nostro gioco».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC ed Anastasia Ferrara per la disponibilità.