Un sorriso te lo strappano sempre. Grazie alla loro passione e alla loro spontaneità, nonostante le difficoltà.
Calcio e disabilità a braccetto per una mattina, con la Fortitudo Mozzecane in prima fila. La formazione gialloblù è infatti scesa in campo, sabato 12 novembre, per un allenamento speciale: il sole ha illuminato lo stadio Montindon di Domegliara, le atlete di Fabiana Comin hanno giocato insieme alla Reset Academy «Insuperabili» di Sant’Ambrogio, la scuola calcio dedicata a ragazzi disabili. Un’ora e mezzo con il pallone incollato ai piedi, tra esercizi, tiri in porta, dribbling e la partitella finale.

Ma, soprattutto, colorata da allegria, risate e voglia di divertirsi. «La Fortitudo Mozzecane è attenta al sociale e, per noi, è stato un piacere e un orgoglio aver partecipato a un’iniziativa così entusiasmante e formativa – spiega il presidente gialloblù Giuseppe Boni, presente al Montindon con la prima squadra, il tecnico Comin e il direttore sportivo Luciano Mecenero -. Questa esperienza si è rivelata nuova e sorprendente sia per me che per molte delle nostre calciatrici: viviamo ogni giorno normalmente e spesso non ci rendiamo conto che esistono pure tali problematiche. Gli Insuperabili sono una realtà bellissima, che merita tanti complimenti. Nel nostro piccolo, se potremo dare una mano indirizzando da loro altri ragazzi, lo faremo volentieri: calcio e disabilità rappresentano davvero un binomio vincente».

Lo sport è una risorsa di vita. Capace di unire e legare valori sani e mondi diversi. E la Reset Academy «Insuperabili» ne è una prova concreta: l’associazione, con sede principale a Torino, è presente nella provincia di Verona dal 2015 e conta quindici ragazzi dai 4 ai 40 anni, tre educatrici e sei allenatori. Una curiosità: del gruppo di Sant’Ambrogio fa parte anche la giovane Sara (dieci anni) che, con la fascia di capitano al braccio, si è divertita particolarmente insieme alle giocatrici della Fortitudo a suon di gol e sorrisi.

«La passione e l’impegno con cui corrono e praticano sport questi ragazzi è ammirevole e offre la possibilità di riflettere – prosegue Boni-. Innanzitutto, occorre ritenerci fortunati e poi bisogna seguire il loro esempio: in campo, e nella quotidianità, dovremmo mettere la stessa concentrazione, la stessa attenzione e la stessa determinazione degli Insuperabili».

Alla mattinata, lo precisiamo, hanno fatto capolino pure Alessandro Pighi, portiere della Nazionale italiana amputati, l’attaccante del Chievo Verona Sergio Pellissier (uno dei testimonial) e il sindaco di Verona Flavio Tosi.