Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 1566

Inter: Gloria Marinelli al Milan, prestiti per Caterina Fracaros e Alice Regazzoli

Credit Photo: Andrea Amato

FC Internazionale Milano comunica la cessione di Gloria Marinelli: l’attaccante classe 1998 si trasferisce al Milan a titolo definitivo.

FC Internazionale Milano comunica la cessione di Caterina Fracaros: il difensore classe 2001 si trasferisce al Parma a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2024.

FC Internazionale Milano comunica la cessione di Alice Regazzoli: la centrocampista classe 1999 si trasferisce al Como a titolo temporaneo fino al 30 giugno 2024.

Per il Brasile si arresta la corsa alla Coppa del Mondo – È la Giamaica a passare, tra reti inviolate

Alle ore 12:00 della giornata di oggi, è andato in scena un nuovo duello tra due delle nazionali del gruppo F: Giamaica e Brasile. In questa fase, le verdeoro sono state chiamate alla vittoria contro una Giamaica che fino ad ora sta sorprendendo e che, in termini di classifica, è partita con un punto in più, potendo così puntare in modo più concreto alla conquista degli ottavi di finale (in tal caso sarebbe stato davvero un risultato storico dopo la sconfitta ai gironi al mondiale di quattro anni fa, e così è stato). Purtroppo, però, per il Brasile la corsa alla Coppa del Mondo d’Australia e Nuova Zelanda 2023 si conclude qui: il risultato di 0-0 tra le due, evidenzia la sua eliminazione dal girone.
Nel corso della partita la difesa giamaicana ha fatto il suo, promettendo diverse mosse in fase di sviluppo. A spuntarla è stata proprio quest’ultima, che ora può proseguire il cammino mondiale al secondo posto a quota 5 punti, preceduta da una Francia fortissima.

Panama esce a testa alta: 3-6 contro una Francia che rimonta ma soffre

Al Sydney Football Stadium si è svolto il primo incontro in assoluto tra Panama e Francia in occasione della Coppa del Mondo femminile: per le panamensi si è trattato di un vero e proprio esordio in termini di affronto contro una squadra europea nella medesima competizione.
In questo caso, alle transapline sarebbe bastato anche solo un pareggio contro le sfidanti (già eliminate, non avendo raggiunto alcuna rete durante gli scontri precedenti) per andare avanti nella competizione, ma le atlete guidate da Renard non si sono accontentate e, anzi, hanno sfoggiato una vera e propria goleada ai danni delle Canaleras.

L’avvio, però, si è rivelato tutto da una parte; al secondo minuto le Bleues sono già sotto di un goal: autrice, per le panamensi, il capitano della squadra Marta Cox, che spedisce sull’angolino basso e spiazza Peyraud-Magnin su punizione.
Venti minuti di gioco passano senza novità, ma con una Francia che pressa con l’obiettivo di trovare il pareggio: lo troverà al 21′ con il difensore M. Lakrar.
Da acque calme si passa in modo rocambolesco ad una vera e propria rimonta delle francesi, che chiudono i primi 45+5 minuti di gioco siglando un 4-1 inaspettato: a segno, in questo frangente, Diani (che fa doppietta) e Le Garrec.
La nazionale panamense corre verso gli spogliatoi con evidente preoccupazione in volto, e, purtroppo, subisce il quinto goal appena due minuti dopo il rientro in campo; la reazione della formazione guidata da Ignacio Quintana arriverà al 52′: grazie ad un rigore concesso, Pinzón riesce, perlomeno, ad avvicinare il punteggio.
L’ottima prestazione da ambedue le parti garantisce un vero e proprio spettacolo per i tifosi in sede ed a casa: le atlete di Quintana arrivano addirittura ad accorciare le distanze all’87’, quando ormai tutto sembrava essere perduto (qui è Cedeno a bucare la rete). Intanto, l’estremo difensore panamense ha ancora da fare, perché, a conclusione di una partita che ha regalato non pochi colpi di scena, Becho impacchetta l’ultimo cioccolatino che vale il 6-3 alla Francia. Eliminazione a testa alta per la nazionale sudamericana, che chiude qui il suo Mondiale.

Città di Taranto presentato lo staff tecnico per la stagione 2023/24

Credit: Città di Taranto

La società Città di Taranto presenta ed ufficializza lo staff tecnico per la stagione 2023/24.
Ad affiancare mister Vito Liotino ci saranno:
Alessandro Rambaldi (vice-allenatore)
Andrea Palmisano (preparatore atletico)
Nicola Fedele (preparatore dei portieri)
Queste le parole del tecnico rossoblù:
“Sono molto contento dello staff tecnico creato, grazie anche a/ supporto della società.
Alessandro Rambaldi è stato cercato da altre società di B del nostro girone. Ha allenato in passato nel calcio a5 femminile e possiamo dire che è ancora uno dei migliori calcettisti del nostro territorio. Sarà al mio fianco ed insieme scambieremo vedute ed opinioni.
Nicola Fedele vanta una grandissima esperienza ed ogni sua parola potrà essere di grande
insegnamento. Il suo curriculum, sia nel femminile che nel maschile, parla molto chiaro. Sono sicuro che Nicola sarà un leader per i nostri portieri.
Andrea Palmisano, mi ha fatto un’ottima impressione, ho seguito attentamente il suo modo di lavorare. Ciò che mi piace di lui, è la voglia di dialogare, merce rara nei preparatori atletici. Andrea avrà campo libero, abbiamo bisogno realmente di gente preparata e non di improvvisati”.
CITTA’ DI TARANTO

Italia: le pagelle delle Azzurre dopo la gara con il Sudafrica costata l’eliminazione al Mondiale

L’Italia passa in vantaggio poi viene rimontata, superata per riagganciare il Sudafrica prima del 3-2 finale in pieno recupero che condanna le Azzorre all’eliminazione del Mondiale.

Durante 6: Alzi la mano chi al minuto trenta, o giù di lì, si aspettasse il retro passaggio velenoso di Orsi. Non Francesca Durante che si riscatta mettendoci i guantoni, poi, in un paio di circostanze, può poco sulle altre due reti sudafricane.
Di Guglielmo 5,5: In avvio di gara gioca in continua proiezione offensiva dando una soluzione di gioco costante sul binario destro, cala poi con il passare dei minuti prima di essere sostituita. 18′ st Bartoli 5: Non commette particolari sbavature ma si fa infilare nel finale con Linari in occasione del 3-2.
Orsi 4,5: Prima ad un Mondiale che difficilmente dimenticherà la calciatrice del Sassuolo e che dopo mezzora diventa un incubo con un retropassaggio che coglie di sorpresa Durante. Dal 51′ st Glionna: sv.
Linari 5:  Non la migliore prestazione per la centrale italiana che sembra soffrire particolarmente la velocità delle avanti sudafricane.
Boattin 5: Spinge meno del solito sulla fascia sinistra, avendo un atteggiamento meno propositivo delle prime due gare. Si vede solo a sprazzi.
Caruso 6: Si prende una responsabilità restando fredda dal dischetto per il vantaggio che illude tutti mettendoci, poi, l’anca per il pareggio che sembrava valere la qualificazione. Dal 37′ st Greggi 6: inserita come di consueto nel finale prova a risultare il solito peperino dando vivacità ad un centrocampo spesso poco consistente.
Giugliano 5: Cerca di dettare i tempi in mediana ma pare particolarmente timida, in fase di copertura è in difficoltà nelle tante ripartenze rapide delle avversarie.
Dragoni 5,5: Parte qualche metro davanti al consueto cercando di dare qualità nella trequarti, si vede meno rispetto alle uscite precedenti.
Beccari 6: Conquista il rigore dopo 9 minuti. La più briosa del tridente iniziale sia quando si tratta di finalizzare (vedi il palo colpito) che in fase di rifinitura. Dal 37′ st Cantore 6: Scampolo di gara dove crea una palla gol davvero invitante per Girelli, nei pochi minuti in campo si lascia comunque notare.
Giacinti 5,5:  Trova spazio al centro dell’attacco senza sfondare, non riesce a trovare mai il guizzo giusto. Ha un paio di palle gol che però non trovano lo specchio della porta vuoi per imprecisione che per l’uscita di Swart.
Bonansea 5: Parte larga a sinistra ma nei 20 metri finali si vede poco. Cerca di dare una mano in fase di ripiegamento però dalla sua parte l’Italia non si rende mai pericolosa. Dal 18′ st Girelli 6: Con una testata vincente, deviata poi da Caruso, stava per regalare la seconda gioia in ottica qualificazione. Manca una rete che poteva risultare decisiva sul 2-2, cerca di entrare nel vivo del gioco provando a dare qualità tra le linee.
Bertolini 5: Non centra l’obiettivo preannunciato (passaggio del turno). Ai titoli di coda con la Nazionale, probabilmente, non riesce a dare la giusta tranquillità alla prima difficoltà ad una squadra che sembrava in controllo del match.

Italia-Sudafrica 2-3 (1-1 pt)
Marcatrici:
 Caruso 11′ pt rig, aut. Orsi 31′ pt, 22′ st Magaia, 32′ st Caruso, 47′ st Kgatlana
Italia (4-2-3-1): Durante, Orsi (51′ st Glionna), Di Guglielmo (18′ st Bartoli), Linari, Boattin, Giugliano, Caruso (37′ st Greggi), Dragoni, Giacinti, Bonansea (18′ st Girelli), Beccari (37′ st Cantore). All: Bertolini
A disp: Giuliani, Baldi,  Lenzini, Salvai, Cernoia, Severini,  Serturini.
Sudafrica (3-4-3): Swart; Gamede, Matlou (48′ st Makhubela), Mbade, Ramalepe, Dhlamini, Motlhalo, Moodaly (1′ st Kgoale); Magaia (48′ st Shongwe), Kgatlana, Seoposenwe. Ct. Ellis.
A disp: Dlamini,  Moletsane,  Holweni, Magama, Jane, Cesane, Salgado, Kgadiete, Shingwe.  
Arbitro: Maria Carvajal (Cile)
Assistenti:  Vasquez- Amboya
Ammonite:
Corner: 5-4   Recupero: 7′-11′

L’Argentina perde 0-2 contro la Svezia e dice addio al Mondiale

Con una dura sconfitta per 2-0 contro la Svezia nell’ultima giornata della fase a gironi, l’Argentina non è riuscita a passare al turno successivo ed è stata eliminata dalla Coppa del Mondo femminile 2023.

La partita è iniziata a ritmi altissimi con entrambe le squadre alla ricerca di spazi per rendersi pericolose. Le occasioni da gol, tuttavia, tardano ad arrivare. Al 18′, Vanina Correa ha respinto un tiro dalla distanza di Olivia Schough che ha provato a sorprendere da metà campo la retroguardia avversaria su un calcio di punizione. L’Albiceleste ha puntato su Eliana Stabile in qualche sporadica punizione, ma senza buoni risultati.

Il secondo parziale inizia seguendo lo stesso copione del primo tempo. Al 66′ la Svezia riesce ad aprire le marcature. Una grande mossa collettiva si è conclusa con un cross di Sofia Jakobsson che Rebecka Blomqvist ha insaccato di testa a pochi metri dalla porta argentina. L’ingresso di Yamila Rodríguez ha dato una spinta alla squadra, proprio come contro il Sudafrica, ma la solidità delle svedesi ha disinnescato ogni tentativo dell’attuale attaccante del Palmeiras. Al minuto 89 Elin Rubensson allunga le distanze dal dischetto.

Prima che Salima Mukansanga chiudesse la partita, Yamila si rende pericolosa ancora una volta, ma colpisce la traversa. L’eliminazione ha segnato la fine di due grandi carriere in nazionale come Vanina Correa, l’unica a giocare in tutti e quattro i Mondiali, ed Estefanía Banini, commossa fino alle lacrime durante l’inno prima della partita e pochi istanti dopo il triplice fischio.

Mentre l’Argentina cercava l’impresa ad Hamilton, il Sudafrica ha battuto l’Italia per 3-2 al Wellington Regional Stadium. Agli ottavi di finale dunque la Banyana Banyana affronterà l’Olanda, mentre la Svezia se la vedrà con gli Stati Uniti.

Italia, Linari e Caruso nel post Sudafrica: “Non era ovviamente quello che volevamo e sognavamo”

È una Milena Bertolini rammaricata e triste quella che si presenta ai microfoni nel post-partita di Sudafrica-Italia. L’imprevista eliminazione nella fase a gironi del Mondiale 2023, causata dalla sconfitta per 3-2 contro la nazionale africana, ha spento tutti i sogni azzurri: “Mi spiace molto, perché abbiamo lavorato duramente per passare il girone e non ci siamo riuscite. Sono molto dispiaciuta”. “Non credo che a questo gruppo mancasse l’intesa,” – continua il tecnico dell’Italia – “è nata un po’ di paura nel corso di questa competizione e i cinque gol subiti con la Svezia ci hanno tolto certezze. Anche il gol che abbiamo preso oggi ci ha fatto paura”.

 

L’allenatrice delle Azzurre ha parlato anche delle sue decisioni e del futuro: “Sono molto convinta delle scelte che ho fatto. Penso che queste siano le giocatrici migliori. Ho schierato chi doveva giocare. Questa Nazionale avrà un buon futuro e le giocatrici che hanno giocato in questo Mondiale getteranno le basi per costruire il prossimo ciclo. Non ha importanza il mio futuro, ma quello del movimento. Mi auguro di avere lasciato un’eredità per chi verrà dopo, con questa squadra giovane”.

Dello stesso avviso il difensore centrale Elena Linari, affranta per la prematura eliminazione: “Spero che questo gruppo possa lasciare qualcosa per le generazioni future. Mi dispiace per come è andata, è un’esperienza anche questa, anche se negativa. Mi auguro solo che serva per il futuro”.

 

Arianna Caruso, autrice di una doppietta, esprime invece tutto il suo rimpianto: “Non era ovviamente quello che volevamo e sognavamo. Dovremmo analizzare tutto quello che è successo e ripartire assolutamente. Credo in questo gruppo e credo nella nostra forza. I due gol contano ben poco perché non ci hanno portato al passaggio del turno”. La centrocampista della Juventus guarda però con estrema fiducia al futuro della Nazionale, pronta a ripartire nonostante gli errori commessi: “Abbiamo imparato in questo Mondiale che niente è scontato. Se non si vince non si va avanti. Ringrazio i tifosi che ci hanno seguito e mi dispiace non avergli regalato gioie. Ci tenevamo a fare bene. Per me abbiamo grande potenziale e siamo davvero forti, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo e spero che dalle prossime partite sarà così”.

 

 

Nazionale Femminile: l’Italia perde 3-2 con il Sudafrica ed è eliminata dal Mondiale

L’Italia perde 3-2 con il Sudafrica ed è eliminata dal Mondiale di Australia e Nuova Zelanda. Sfuma l’obiettivo degli ottavi di finale per le Azzurre, che chiudono al terzo posto il Girone G, dopo due sconfitte e una vittoria. Agli ottavi di finale vanno Svezia come prima classificata (affronterá gli Stati Uniti) e Sudafrica, che se la vedrá con i Paesi Bassi.

A Wellington scende in campo un XI ancora più giovane di quello visto con la Svezia: l’età media delle titolari contro il Sudafrica è di 25 anni e 117 giorni. Rispetto alla gara precedente un cambio in difesa – Orsi al posto di Salvai – e uno in attacco, con Giacinti al posto di Cantore. Beccari, Dragoni e Bonansea confermate.

Il match parte bene per le Azzurre, che dalle prime battute provano a impostare subito il ritmo e a tenere palla. Dopo le prime incursioni offensive non andate a buon fine, all’11’ arriva l’episodio che rompe l’equilibrio. Beccari viene atterrata da Dhlamni sulla linea dell’area piccola sudafricana e l’arbitro concede calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Caruso, che con enorme freddezza non sbaglia e supera Swart. Italia avanti con la rete più rapida mai realizzata nella competizione iridata dalla nostra nazionale (10′ e 54″). Le undici di Ellis però non sembrano accusare il colpo e dopo il palo di Moodaly con l’esterno destro al 21′, trovano il pareggio al 32’, frutto di una follia di Orsi: la centrale del Sassuolo effettua un retropassaggio a Durante ma senza verificare la posizione della compagna e il pallone si deposita alle sue spalle. Shock per le Azzurre, che però due minuti dopo sfiorano il 2-1 sugli sviluppi di un calcio d’angolo: il colpo di testa di Beccari sul traversone di Giugliano colpisce il palo. Anche la conta dei legni è in parità. Bonansea e compagne provano a ricostruire ma manca l’affondo e la difesa avversaria fa buona guardia. Al 43’ scontro Boattin-Seoposenwe al limite dell’area piccola azzurra: l’attaccante rimane a terra e la formazione sudafricana chiede un calcio di rigore. Carvajal però non è dello stesso avviso e dopo le cure mediche alla punta del Monterrey si riprende. Al 45’ l’Italia spreca un’occasione d’oro per riportarsi avanti: Dragoni con una grande giocata pesca Beccari sulla destra, ma l’attaccante serve male Bonansea dalla parte opposta e il pallone si spegne sul fondo. Tanti gli errori delle Azzurre, soprattutto dopo il vantaggio, e a fine primo tempo il punteggio rimane invariato.

A inizio ripresa l’Italia conquista subito un calcio piazzato da un’ottima posizione, ma Boattin calcia male e il pallone si impenna oltre la porta di Swart. La manovra continua ad essere poco incisiva, mentre cresce la fiducia del Sudafrica, che si fa vedere in avanti con il duo Kgatlana-Magaia. Bertolini effettua i primi cambi (Bartoli per Di Guglielmo e Girelli per Bonansea) ma la trama non cambia e al 67’ la determinazione della nazionale africana le porta avanti: Kgatlana semina il panico in area, serve Maglaia e la compagna non sbaglia. Incubo Italia, che con questo punteggio, nonostante il contemporaneo successo della Svezia sull’Argentina, sarebbe eliminata. Quattro minuti più tardi Kgatlana di testa sfiora il tris, ma Durante in allungo fa un miracolo e annienta l’incornata della punta sudafricana. Le Azzurre reagiscono e al 75’ pareggiano il conto sugli sviluppi di corner grazie al tocco vincente di Caruso sotto porta (su sponda aerea della subentrata Girelli), ma il VAR richiama Carvajal per una possibile posizione di fuorigioco della centrocampista bianconera. Italia col fiato sospeso per una manciata di minuti, ma non c’è offside: il check convalida la rete, che riporta la squadra di Bertolini in parità e – soprattutto – momentaneamente agli ottavi. Le avversarie però non demordono e dopo il 2-2 conquistano una chance dalla bandierina, sventata dalla retroguardia dell’Italia. Anche per la squadra di Bertolini le iniziative in avanti non mancano, ma nessuna trova la giocata decisiva, nemmeno Girelli, che all’87’ centra Swart totalmente sola in area di rigore dopo un bell’assist di Cantore. Al 92’ il Sudafrica punisce ancora la difesa italiana: Seoposenwe scappa sulla linea del fuorigioco e pesca Magaia in area. La numero 8 controlla, serve Kgatlana ed è 3-2 per le rivali, con la firma della classe ’96 del Racing Louisville. Disperato forcing dell’Italia negli ultimi minuti (11 quelli concessi di recupero), ma al triplice fischio il risultato premia la nazionale africana, che scrive una pagina di storia vincendo la sua prima partita in Coppa del Mondo femminile e accdendo a uno storico ottavo di finale. Amaro l’epilogo dell’Italia, che esce dalla rassegna in virtù di una vittoria e due sconfitte nel Girone G, chiuso al terzo posto.

TABELLINO SUDAFRICA-ITALIA 3-2

MARCATRICI: 11’ rig Caruso (ITA), 32’ aut. Orsi (RSA), 67’ Magaia (RSA), 74’ Caruso (ITA), 90’+2’ Kgatlana (RSA)

SUDAFRICA (3-4-3): Swart; Gamede, Matlou, Mbane; Ramalepe (95’ Makhubela), Moodaly (46’ Kgoale), Motlhalo, Dhlamini (105’ Holweni); Seoposenwe, Kgatlana, Magaia (95’ Shongwe). All. Desiree Ellis.

ITALIA (4-2-3-1): Durante; Di Guglielmo (64’ Bartoli), Linari, Orsi (100’ Glionna), Boattin; Giugliano, Caruso (84’ Greggi); Beccari (84’ Cantore), Dragoni, Bonansea (64’ Girelli); Giacinti. All. Milena Bertolini.

ARBITRO: Maria Carvajal (CHL)
ASSISTENTI: Leslie Vaquez (CHL), Monica Amboya (CHL); IV ufficiale Myriam Marcotte (CAN)

Milena Bertolini ai saluti: “Il mio contratto non conta, spero di lasciare un’eredità importante”

Nel post gara di Italia-Sudafrica, che ha visto le selezione africana vincere 3-2 e passare agli ottavi, Milena Bertolini a parlato ai microfoni della RAI dichiarando:

“Peccato per aver mancato l’obiettivo sul quale avevamo lavorato. Il gruppo stava bene insieme e ha dimostrato di avere, tra di loro, buona intesa. Probabilmente la gara con Svezia ha tolto certezze ed oggi l’autorete ci messo delle paure. Oggi le vere avversarie eravamo noi stesse e non il Sudafrica. Questa Nazionale ha dato la possibilità di maturare a diverse giovani per il futuro e per le prossime manifestazioni. Il mio contratto non ha importanza, conta il futuro del movimento che crescerà. Mi auguro di aver lasciato un’eredità importante per il proseguimento di questo progetto”.

 

Gloria Marinelli: “Ringrazio l’ Inter e abbraccio calorosamente i miei tifosi che mi hanno sempre sostenuta”

Tempi di saluti per Gloria Marinelli, attaccante classe ’98, che dopo 7 anni di militanza all’Inter non vestirà più il nerazzurro. Questo il messaggio social della punta che radio-mercato accosta al Milan:

“Dopo aver indossato per 7 anni questi colori, mi ritrovo a scrivere parole che mi toccano profondamente.
7 anni in cui ogni giorno, ogni allenamento e ogni partita, ho lottato per difendere ed esaltare questa maglia cercando di onorarla al meglio. Gli ultimi due anni non sono stati particolarmente positivi ed ora per me è arrivato il momento di concedermi altre occasioni ed altre possibilità.
Ringrazio l’ Inter e abbraccio calorosamente i miei tifosi i quali in questi anni mi hanno sempre sostenuta, anche nei momenti più difficili e di cui non dimenticherò mai la fiducia che hanno riposto in me.
Particolarmente ringrazio le mie compagne: insieme abbiamo portato questa squadra in Serie A, abbiamo faticato e macinato chilometri, abbiamo condiviso gioie e sostenuto insieme il peso di momenti ardui. Abbiamo vinto e abbiamo perso, ma sempre insieme.
Vi voglio bene, Gloria”.

DA NON PERDERE...