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Speciale FIFA Women’s World Cup 2023: Brasile

La Nazionale di calcio femminile del Brasile attualmente occupa la nona posizione del FIFA Women’s World Ranking. C’è anche un po’ d’Italia per quanto riguarda l’esordio della squadra verdeoro, poichè la prima partita internazionale della Seleção ebbe luogo a Jesolo il 22 luglio 1986 in occasione del Mundialito ’86, ossia un torneo a invito precursore del campionato mondiale. Le brasiliane si batterono contro la nazionale statunitense ma, purtroppo per loro, la partita si concluse per 2-1 a favore delle americane.
Il 1991 è l’anno del primo mondiale femminile ufficiale indetto dalla FIFA e si svolse in Cina. Il 1991 è un anno fondamentale per la Nazionale brasiliana e per la storia del calcio femminile: grazie alla loro vittoria nella prima edizione del campionato sudamericano, il Brasile riuscì ad avere accesso anche alla prima edizione del primo campionato mondiale femminile di calcio che si tenne nello stesso anno in Cina. Il Brasile non conquistò l’ambita coppa finale ma si poté comunque ritenere soddisfatta di aver portato a casa la medaglia di bronzo.
A seguito di questo, ci fu un vuoto per ben quattro anni e solo a partire dal 1995 riprese le attività grazie all’edizione di quell’anno del campionato sudamericano. Nonostante la sua inattività il Brasile risultava in quegli anni una delle squadre più forti, tanto che il campionato sopracitato lo vinse senza problemi potendo così guadagnare nuovamente l’accesso ai mondiali. Purtroppo sul fronte internazionale le cose non andarono bene a questo giro: nel mondiale svedese, di fatto, le brasiliane uscirono solo alla fase a gironi.
Rimboccatasi le maniche, non si fece di certo deludere dal risultato tanto che l’anno dopo partecipò alle Olimpiadi del 1996 ad Atlanta (Stati Uniti) che conclusero al quarto posto battute dalla Norvegia.
I successi delle verdeoro continuarono con i vari campionati sudamericani che oltre a portar loro successo in patria le portava automaticamente al Mondiale. Il mondiale del 1999, svoltosi negli USA, portò finalmente la prima medaglia al collo: ebbe una rivalsa sulla Norvegia che anni prima le aveva concesso il quarto posto, in questa occasione fu proprio l’opposto, la medaglia di bronzo questa volta aveva i colori della Seleção . Nel 2004, in occasioni delle Olimpiadi di Atene, arrivò anche la prima medaglia olimpica ossia la medaglia d’argento.
Tra un successo in patria e internazionale, la Nazionale ha continuato il suo percorso in questi anni continuando a crescere, tra vittorie e sconfitte. Nel 2015, in vista dei giochi olimpici del 2016, la federazione brasiliana decise di creare una cosiddetta “Nazionale permanente” (o “Seleção permanente”) sullo stile della nazionale statunitense. Vennero così reclutate 27 calciatrici che avevano come scopo primario quello di dedicarsi solamente alla Nazionale ricevendo uno stipendio base da parte della federazione, con la possibilità di incrementarlo per le calciatrici di maggior fama internazionale. Nel 2016 i giochi olimpici ebbero luogo proprio in Brasile ed è alqaunto inutile sottolineare che questa novità della “Seleção permanente” e i giochi olimpici in casa loro fossero due cose collegate. Purtroppo non ottenne il risultato sperato finendo al quarto posto e facendo terminare così anche l’esperimento della nuova nazionale.
Nel 2019 il Brasile si ritrova a giocare il Mondiale in Francia ma anche in questa occasione mandò giù un boccone amaro poiché si fermò agli ottavi.
Arriviamo ai giorni nostri. Inserita nel Gruppo F con Francia, Giamaica e Panama. Proprio con quest’ultima aprirà il suo Mondiale il 24 luglio (ora italiana 13), a seguire se la vedrà con l’altra big del suo gruppo, la tempestuosa Francia con tutte le problematiche che sta avendo attualmente ( match previsto per il 29 luglio alle ore 12 italiane). Infine il mese di agosto si aprirà con lo scontro Brasile – Giamaica, il 2 agosto alle ore 12 italiane.

Marta Vieira da Silvia, o più comunemente solo Marta, è il fiore all’occhiello della Seleçao verdeoro. Centrocampista, classe 1986, ha vinto per ben cinque volte di fila il FIFA Women’s World Player of the Year (dal 2006 al 20101) e nel 2018 ha portato a casa anche un Best FIFA Women’s Player (2018), per un totale di sei affermazioni come miglior giocatrice del mondo.
Un’altra veterana, classe ’85, è sicuramente Cristiane Rozeira de Souza Silva, anche in questo caso conosciuta solamente come Cristiane. Il percorso di Cristiane inizia con la Nazionale Under-19 con la quale conquista insieme alle sue compagne il quarto poisto ai mondiali di Canada 2002 ad appena quindici anni. Fattasai notare nel corso degli anni per le sue precoci capacità, sarà il Commissario tecnico Gonçalves a chiamarla nella Nazionale Maggiore, inserendola nella rosa delle 20 convocate per il Mondiale degli Stati Uniti 2003. Dal 2019 a guidare la Seleçao c’è anche un pizzico si Svezia: l’allenatrice Pia Mariane Sundhage. Nata nel 1960 ad Ulriceham (Svezia), Pia vanta un curriculum calcistico esemplare grazie al fatto di essere stata l’allenatrice della nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti d’America dal 2008 al 2012, vincendo con essa due medaglie d’oro ai giochi olimpici del 2008 e del 2012 e una d’argento al campionato mondiale 2011. A dimostrazione ulteriore del suo talento, nel 2012la FIFA le ha conferito il “FIFA World Coach of the Year” riservato agli allenatori di calcio femminile.

Renzo Ulivieri: Alleniamoci alla speranza – ecco il corso per detenuti – tecnici

«Nelle ultime settimane sono stato a Paola, a Trani e infine a Bergamo, a presentare il progetto. E tutte le volte mi tornavano in mente le parole della nostra cara, bella Costituzione; in particolare, in questo caso, quelle dell’articolo 27: “Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”. Il vero senso, semplice, di questa iniziativa dell’Assoallenatori, condivisa col Settore Tecnico della Figc e con la Lega Dilettanti, in fondo risponde proprio a questo monito di civiltà». Renzo Ulivieri, presidente Aiac, non fatica a spiegare cosa ha spinto lui e l’Associazione dei tecnici italiani, a diventare il motore di «Alleniamoci alla speranza», ora entrato nella fase operativa. Si tratta di una proposta formativa, rivolta a una novantina di detenuti, selezionati dalle direzioni dei tre penitenziari coinvolti, che seguiranno il corso (156 ore) per conseguire il patentino di allenatore Uefa D, necessario per allenare nelle categorie dilettanti adulti.

L’idea iniziale, illustrata lo scorso 28 luglio a Palazzo Madama a Roma dall’ex senatrice Angela Anna Bruna Piarulli, già direttrice dell’istituto penitenziario di Trani, ha dunque preso corpo. Il protocollo di inclusione prevede lezioni teoriche e pratiche dei docenti del Settore Tecnico, che inizieranno tra maggio e giugno prossimi. L’agibilità è stata garantita dai direttori degli istituti pilota: Emilia Boccagna a Paola, Giuseppe Altomare a Trani e Teresa Mazzotta a Bergamo.

Proprio a Bergamo ieri si è concluso il tour preliminare di presentazione mentre è in via di definizione un altro progetto, sul tavolo del nuovo Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, Antonio Sangermano. In questo caso il protocollo riguarderà giovani detenuti degli istituti di Bari, Roma e Firenze, che saranno allenati da tecnici Aiac (previste tre sedute settimanali e tornei organizzati con regole autoimposte).

La UEFA lancia il programma FootbALL per la diversità e l’inclusione nel calcio europeo

Il lancio di FootbALL segna l’inizio di un vasto programma per l’inclusione e le pari opportunità nel calcio europeo attraverso una stretta collaborazione con tutte le parti interessate, in modo da promuovere un cambiamento sociale positivo.

Il programma si fonda su tre pilastri – Campagna, Piattaforma e Attivazione – che uniscono tutte le iniziative, gli eventi e le campagne di sostenibilità sociale della UEFA.

La nuova iniziativa si basa sull’impegno costante della UEFA a sfruttare il calcio come catalizzatore per promuovere un cambiamento positivo nella società, con un messaggio semplice ma importante: nel calcio, tutti sono i benvenuti.

FootbALL stimolerà nuove azioni educative e amplificherà quelle esistenti, come il programma Outraged, informando il pubblico sulle azioni compiute dalla UEFA, dalle organizzazioni affiliate e dai partner calcistici per l’inclusione e l’uguaglianza nel calcio europeo.

Il programma contribuisce anche al raggiungimento degli obiettivi della strategia di sostenibilità della UEFA, che ha il compito di ispirare, attivare e accelerare l’azione collettiva a sostegno della sostenibilità sociale e ambientale nel contesto del calcio europeo.

Il presidente UEFA Aleksander Čeferin è convinto che il calcio ha il potere di favorire un cambiamento positivo: “Il calcio, con il suo linguaggio universale, può rompere le barriere e unire i cuori. Inclusività e apertura sono le chiavi che sbloccano il vero potenziale del nostro sport. Aprendo le braccia a tutti, indipendentemente dal background, dal genere o dalle capacità, il calcio crea un campo da gioco equo in cui tutti si sentono benvenuti, rispettati e valorizzati. Con l’iniziativa FootbALL, intendiamo promuovere un ambiente in cui il talento prospera senza discriminazioni e i sogni non hanno confini“.

La campagna video per il lancio di FootbALL racconta le storie di alcuni membri della comunità calcistica provenienti da background diversi e con ruoli diversi nel calcio: da arbitro a portiere, da tifoso ad allenatore. Vuole sfidare i preconcetti dello spettatore sui protagonisti e dimostra che, nonostante le differenze e le qualità uniche, tutti appartengono al calcio.

Un esempio è la storia di Linda Repetti, giardiniera allo Stadio Luigi Ferraris di Genova“La gente si stupisce perché non ci sono molte donne che fanno questo lavoro nel calcio; ho sempre lottato e lavorato duramente per avere questo ruolo”.

Nei prossimi giorni, i premi FootbALL inaugurali saranno consegnati alla federazione nazionale, al club, al giocatore e alla lega che avranno dato un contributo straordinario ai progetti di inclusione, uguaglianza e diversità nel calcio. Nella stagione 2023/24 e successive, il programma FootbALL sarà implementato ulteriormente nelle competizioni UEFA e a livello nazionale in stretta collaborazione con le federcalcio affiliate alla UEFA.

La FIGC aderisce alla campagna UEFA ‘Cleaner Air, Better Game’ contro l’inquinamento

In occasione della fase finale del Campionato Europeo Under 21, in programma dal 21 giugno all’8 luglio in Georgia e Romania, la FIGC aderirà alla campagna UEFA ‘Cleaner Air, Better Game’. L’iniziativa, che ha debuttato in occasione dell’ultima edizione dell’Europeo Under 21, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti dannosi dell’inquinamento atmosferico sulla salute pubblica, che secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità provoca oltre sette milioni di vittime all’anno. La scarsa qualità dell’aria ha anche un impatto negativo sulla salute dei calciatori, con studi che dimostrano che livelli più elevati di inquinamento atmosferico possono ridurre il ritmo delle partite fino al 15%.

La campagna ‘Cleaner Air, Better Game’ (aria più pulita, gioco più bello), che ha ricevuto anche il sostegno della Commissione Europea, svolge un ruolo fondamentale nel promuovere un’azione collettiva per monitorare e ridurre le emissioni di anidride carbonica durante il Campionato Europeo Under 21. Dalle federazioni nazionali ai giocatori, ai tifosi, ai volontari e al personale, tutte le parti interessate sono incoraggiate ad adottare pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale attraverso una serie di iniziative che saranno organizzate nelle città ospitanti. Queste iniziative si concentreranno sulla gestione dei rifiuti, sulle misure adottate dalla comunità per la pulizia e sui programmi di promozione degli spostamenti sostenibili verso gli stadi. Attraverso la campagna, la UEFA invia un messaggio forte alla comunità calcistica e non solo, cioè che un futuro più pulito non solo è auspicabile, ma anche realizzabile con l’azione e l’impegno collettivo.

Per tutta la durata del torneo, la UEFA, insieme alle federazioni georgiana e rumena, darà priorità ai principi ambientali, sociali e di governance nelle operazioni dell’evento, in linea con l’approccio strategico delineato per il torneo. Sul fronte ambientale, gli organizzatori condurranno un’analisi sulla mobilità degli spettatori, monitoreranno attentamente le emissioni di carbonio dell’evento, ridurranno al minimo l’uso di generatori per le trasmissioni televisive e introdurranno contenitori per il riciclaggio e per sensibilizzare alla raccolta differenziata. La UEFA e le federazioni calcistiche locali organizzeranno anche un workshop sul clima durante la competizione per condividere le migliori pratiche e sviluppare soluzioni innovative per ridurre le emissioni di carbonio. Il workshop farà da piattaforma per il dialogo e la collaborazione sulle questioni ambientali nel calcio.

Infine, le nazioni ospitanti daranno priorità alla governance pubblicando la strategia di sostenibilità dell’evento UEFA nelle lingue locali, conducendo consultazioni con gli stakeholder, fornendo formazione al personale e ai volontari sui temi ESG (ambientali, sociali e di governance), lanciando una campagna di comunicazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’inquinamento atmosferico e divulgando le proprie performance sui parametri ESG.

Bitonto bi-campione, alla Coppa Italia si aggiunge il tricolore: battuto il TikiTaka nella “bella”

Coppa Italia e ora anche scudetto. Al Bitonto sembra un sogno, ed invece è tutto vero. Double al secondo anno di Serie A. La storia scritta, di nuovo. Tra le mura amiche di un PalaPansini come al solito sold out e al termine di una “bella” che ha messo termine ad una stagione straordinaria. Dopo il 4-2 imposto al PalaRoma e la sconfitta in casa subita proprio all’ultimo respiro con Tampa, le leonesse neroverdi dipingono la loro opera più importante: 6-2 in gara -3 contro un coraggioso TikiTaka Francavilla, costretto a far a meno di Bettioli già dalla fine del primo tempo. Il tricolore torna in Puglia, dove mancava dal 2018 e prende casa ai piedi di Porta Baresana, dove la squadra si ritroverà per la seconda festa stagionale.

CASTAGNARO, PARATE E ASSIST – Prime battute infuocate, così come il pubblico sugli spalti. Vanin potrebbe avere l’occasione del vantaggio già sullo schema di calcio d’inizio, ma Castagnaro chiude e ripete su Tampa in spaccata. Mira imprecisa per Lucilèia di testa e Renatinha, mentre Diana Santos si fa rubare palla da Vanin e costringe Castagnaro ad un altro super intervento. Rovesciamento di fronte al 7°: Pernazza prolunga per Mansueto che colpisce a botta sicura da pochi passi, fuori. Xhaxho ci prova su punizione trovando la risposta di Castagnaro, poi Diana Santos alza per la girata di Cenedese, deviata in angolo da Duda. Ritmo frenetico: Lucilèia sul secondo palo per Diana Santos che non riesce nella correzione, dall’altra parte vero e proprio miracolo di Castagnaro che sbarra la strada a Cortès sul secondo palo. Non solo parate fondamentali, ma anche un assist prezioso: quello che Renatinha raccoglie al volo mandando in buca d’angolo per l’1-0. Urlo di gioia del PalaPansini che raddoppia la sua voce al 17’, quando Lucilèia mette in mezzo per Diana Santos che chiude in gol il manuale della ripartenza, ma il TikiTaka c’è sempre e accorcia subito con Vanin: diagonale, bacio al palo e rete. Occhio all’ultimo minuto. Punizione per il Bitonto, Bettioli si muove in anticipo rimediando il secondo giallo e in superiorità numerica Lucilèia non lascia scampo.

LUCILEIA-RENATINHA, DINAMICO DUO – 3-1 all’intervallo, ma le abruzzesi partono di nuovo forte con Vanin che – al secondo tentativo – riporta a -1 le sue. Palo di Renatinha su punizione dopo il tocco provvidenziale di Duda, poi di nuovo Renatinha in collaborazione con Cenedese dopo una prolungata azione d’attacco che si chiude col salvataggio sulla linea di Bertè. Partita ora molto più contratta che il TikiTaka prova a portare da sua col power-play di Bertè, ma la mossa si rivelerà fatale: Lucilèia e Renatinha confezionano due reti dalla distanza in meno di 30” e trovano l’allungo decisivo ancora con Renatinha. 6-2 il finale. Trionfo bi-campione: dopo la Coppa Italia, arriva anche lo scudetto.

 

SERIE A PURO BIO – PLAYOFF

QUARTI DI FINALE
1) PESCARA FEMMINILE-PELLETTERIE 8-0 (gara-1 4-0)
2) TIKITAKA FRANCAVILLA-KICK OFF 6-4 (5-2)
3) CITTÀ DI FALCONARA-LAZIO 7-2 (8-3)
4) BITONTO-VIP 4-0 (5-2)

SEMIFINALI
X) PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA (gara-1 0-3, gara-2 4-6)
Y) BITONTO-CITTÀ DI FALCONARA 7-5 (3-2, 2-3)

FINALE – GARA-3
BITONTO-TIKITAKA FRANCAVILLA 6-2 (gara-1 4-2, gara-2 1-2)

1992/1993 Roma 3Z, 1993/1994 n.d., 1994/1995 Squash 88 Roma, 1995/1996 Torrino, 1996/1997 Il Brigante Napoli, 1997/1998 Dentecane Avellino, 1998/1999 New Club Fioranello Roma, 1999/2000 Lazio, 2000/2001 Lazio, 2001/2002 Roma RCB, 2002/2003 Lazio, 2003/2004 Roma RCB, 2004/2005 Real Statte, 2005/2006 Real Statte, 2006/2007 Città di Pescara, 2007/2008 Lazio, 2008/2009 Real Statte, 2009/2010 ISEF Poggiomarino, 2010/2011 Montesilvano, 2011/2012 Pro Reggina, 2012/2013 AZ Gold, 2013/2014 Lazio, 2014/2015 Ternana, 2015/2016 Montesilvano, 2016/2017 Olimpus Roma, 2017/2018 Ternana, 2018/2019 Futsal Salinis, 2019/2020 non assegnato, 2020/2021 Montesilvano, 2021/2022 Città di Falconara, 2022/23 Bitonto

Venezia FC Femminile: vittoria contro la Res Women nella finale di Coppa Italia

Photo Credit: Pagina Facebook Venezia FC Femminile

La rete di Ida D’Avino nei tempi supplementari regala al Venezia FC Femminile la vittoria contro la Res Women nella finale di Coppa Italia Serie C Femminile 2022/23, con le lagunari che conquistano così il prestigioso trofeo per la prima volta nella loro storia. Il match, andato in scena domenica 11 giugno alle ore 16:00 presso lo Stadio Gino Bozzi di Firenze, ha visto le arancioneroverdi superare la formazione capitolina in un match fisico e combattuto in cui le ragazze di mister Marino hanno generato numerose occasioni da gol.

Nella prima frazione cerca subito la rete Judith Verdaguer con un rasoterra che non riesce però a trovare lo specchio della porta. Seguono i tentativi di Nicole Da Canal e Isabel Cacciamali, anticipate di un soffio, e a distanza di un minuto Alice Zuanti e Valentina Di Bernardino finiscono a terra a seguito di un duro contrasto che costringe il direttore di gara a fermare il gioco per qualche minuto. Il secondo tempo si mantiene sugli stessi ritmi del primo, con le due formazioni ad alternarsi sul piano del possesso palla senza riuscire a concretizzare.

Nell’avvio di ripresa occasione d’oro per Zuanti con un tiro al volo che finisce sull’esterno della rete dando per un instante l’illusione dell’1-0. Appena un minuto dopo, Alice Pinel compie una parata eccezionale riuscendo a deviare il pallone sulla traversa. Ancora un’opportunità per Zuanti al 93’, e la seconda frazione si conclude con un altro salvataggio di Pinel che porta il match ai tempi supplementari. Dopo un colpo di testa poco fortunato di Chiara Barro, il vantaggio lagunare arriva finalmente al 10’ del primo tempo supplementare con un brillante tiro cross dalla destra di D’Avino, che spiazza l’estremo difensore romano rivelandosi decisivo nella vittoria del Venezia.

Congratulazioni ragazze!

Venezia 1-0 Res Women

Marcatori: D’Avino

Venezia: Pinel, Risina, Lamti, Zuanti, Verdaguer S., Airola, Cacciamali (D’Avino 86’), Barro, Quaglio (Shirazi 98’), Tomasi, Da Canal (Mantoani 66’)
A disposizione: Limardi, Salvi, Carleschi, Sclavo, Govetto, Mattiello
Allenatore: Marino

Res Women: Marilli, Liberati, Fracassi, Cianci, Coluccini, Ferrara, Nagni, Chiappa, Simeone, Caccamo (Clemente 56’), Di Bernardino
A disposizione: Caporro, D’Alessio, Cruciani, Rossi, Lauria, Palombi, De Pasquali
Allenatore: Galletti

Partnership tra UEFA e European Resuscitation Council per la formazione in ambito di rianimazione.

Un arresto cardiaco improvviso può capitare a chiunque, sempre e ovunque. Ricevere assistenza medica e avviare immediatamente la rianimazione cardiopolmonare (RCP) è fondamentale, perché ogni secondo conta.

È questo il messaggio chiave della nuova partnership per la formazione tra la UEFA e l’European Resuscitation Council (ERC). È stato anche il tema centrale della sessione di apertura dell’8° Simposio medico UEFA di gennaio, svoltosi presso la sede della Federcalcio tedesca (DFB) di Francoforte.

 Nel corso dell’anno, la UEFA e l’ERC organizzeranno corsi di rianimazione cardiopolmonare per le squadre che parteciperanno alla Finalissima femminile di Wembley, alle finals di Nations League nei Paesi Bassi e al Campionato Under 21 in Georgia e Romania, oltre alle varie UEFA competizioni giovanili e di futsal. I corsi saranno impartiti anche allo staff UEFA e alle 55 federazioni affiliate, nonché al personale e ai volontari che lavoreranno a UEFA EURO 2024 in Germania. L’obiettivo è offrire corsi in presenza a un totale di oltre 12.000 persone.

Uno dei primi partecipanti al corso è stato il presidente UEFA Aleksander Čeferin, che ha dichiarato:
“Il ruolo della medicina nel calcio è più importante che mai e la UEFA è molto orgogliosa di lanciare questa nuova iniziativa in collaborazione con l’ERC. Ognuno di noi può assistere a un arresto cardiaco improvviso: se succede, ogni secondo è importante. Vogliamo sfruttare il potere del calcio per sensibilizzare su questo problema e incoraggiare le persone a istruirsi, farsi avanti e salvare vite”.  

Il Dr. Koen Monsieurs, presidente dell’ERC e relatore al simposio, ha aggiunto:
“L’European Resuscitation Council è entusiasta della collaborazione con la UEFA. Attraverso questa partnership, potremo raggiungere un numero molto alto di persone con un messaggio fondamentale: tutti noi possiamo salvare una vita dedicando un po’ di tempo a imparare la rianimazione. Insieme, aumenteremo il tasso di sopravvivenza dall’arresto cardiaco”.  

Più avanti, i corsi saranno integrati da una campagna di sensibilizzazione che incoraggia il pubblico a imparare la RCP. Si stima che un’assistenza rapida e corretta possa raddoppiare o addirittura triplicare le probabilità di sopravvivenza a un arresto cardiaco, salvando fino a 100.000 vite all’anno in tutta Europa.

Elio Aielli, Independent: “Contenti di aver portato a casa il trofeo”

Dopo l’ottima prestazione nel Trofeo Shalom Women’s Soccer a parlare in casa Independent è stato il tecnico Elio Aielli che tramite i microfoni del club ha dichiarato:
“Innanzitutto vanno fatti i complimenti a tutta l’organizzazione del Torneo ed alle altre 3 squadre partecipanti.
Siamo contenti di aver partecipato per il secondo anno consecutivo e soprattutto di aver portato a casa il trofeo, che è sempre motivo di grande soddisfazione.
È stato importante per noi aver dato spazio a chi ne ha avuto meno durante l’anno ma soprattutto dare importanza ed il giusto merito a 4 atlete del nostro settore giovanile; Baiano, Cuomo, Limongelli e Grasso con le ultime due che sono andate a segno nella gara inaugurale e Baiano che ha vinto addirittura il premio miglior portiere.
È stato importante come dicevo prima aver portato a casa il trofeo, aver chiuso la stagione con una vittoria dopo la gara di Chieti e aver dato l’ultima soddisfazione della stagione alla Societá, che tiene sempre a ben figurare”.

Atletico Foligno: operazione del legamento crociato anteriore per Sharon Zelli

L’operazione del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro a cui si è sottoposta la nostra giocatrice Sharon Zelli è terminata nel migliore dei modi.
Ringraziamo il Chirurgo, Dottor Maurizio Mecocci e la Clinica Privata Malatesta Novello di Cesena per la disponibilità e la professionalità dimostrata.
Sicuri e certi di vederla tornare presto e più forte di sempre, ci stringiamo tutti in un unico abbraccio.
Forza Shari! Siamo tutti con te.
COMUNICATO ATLETICO FOLIGNO

Elvio Sanna, DS Cesena Femminile: “Ringrazio il club per la rinnovata fiducia, complimenti alle ragazze per non aver mai mollato”

Il Cesena Fc Femminile comunica il rinnovo del Direttore Sportivo Elvio Sanna. Per il DS si tratta del sesto anno consecutivo nel club femminile dopo le dodici stagioni  passate nel maschile.  L’accordo raggiunto  testimonia la volontà di conferire continuità al percorso di rafforzamento e di crescita all’interno del Club del cavalluccio e del territorio.  Al Direttore Sportivo Elvio Sanna va l’augurio di un proficuo lavoro.

Le parole del Direttore:
“Ringrazio il Cesena per la rinnovata fiducia. La stagione appena trascorsa è stata intensa e si è conclusa con un ottimo piazzamento in classifica, il merito principale è delle  ragazze che non hanno mai mollato e ci hanno sempre creduto.  Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo lusinghiero traguardo. Un doveroso ringraziamento ai nostri magnifici  tifosi che sin dal primo giorno ci hanno sempre supportato e sostenuto con grande attaccamento.   Attaccamento che dovranno dimostrare tutti coloro i quali la prossima stagione indosseranno la maglia del cavalluccio”

Forza Cesena!

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