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Atletico Foligno terza promossa in Serie A: Pero battuto ai rigori nella finale playoff di A2

Dopo La 10 e T&T Royal Lamezia, è l’Atletico Foligno la terza formazione promossa al prossimo campionato di Serie A femminile: nella finale playoff di Salsomaggiore Terme, le umbre domano il Pero ai rigori e si proiettano nella categoria regina del futsal in rosa.

NEL SEGNO DI NARCISI – Il primo vero brivido è un destro da pochi passi di Pellegrino – match-winner nella semifinale contro la Woman Napoli -, neutralizzato da Lanza, sul fronte opposto Annese si rende pericolosa in transizione, senza però trovare lo specchio della porta. L’equilibrio si rompe dopo 9’14’’: Moresco è caparbia nell’avventarsi su un pallone vagante al limite dell’area e batte Proietti col sinistro. L’Atletico Foligno reagisce e ribalta la partita in 38’’: Narcisi serve a Corboli l’assist per il comodo 1-1 sul secondo palo, poi sfrutta un errore di Annese da calcio di punizione, accelera in campo aperto e non sbaglia davanti a Lanza, firmando il gol del sorpasso. Il capitano del roster di Bettelli sfiora anche il tris colpendo la traversa col destro, Ribeiro ha l’occasione di pareggiare su tiro libero prima dell’intervallo, ma Proietti dice di no. 

DI NUOVO IN EQUILIBRIO – Il Foligno parte bene anche al rientro dagli spogliatoi, costruendo occasioni con Pellegrino e Narcisi, il Pero ci prova con la qualità della sua stella, Priscila De Oliveira. Dopo una buona chance per Salmeri, le lombarde ristabiliscono l’equilibrio: Annese imbuca in area per Marsili, che si gira su Bisognin e trafigge Proietti. De Oliveira ha il colpo del k.o., ma il sinistro della numero 99 colpisce il palo, nel minuto conclusivo Proietti è decisiva su Moresco e Annese, si va ai supplementari. 

DECIDE MAGNINI – Il primo extra-time è un concentrato di emozioni. Il Pero torna in vantaggio: combinazione tra Annese e De Oliveira, la cui girata trova la sfortunata deviazione nella sua porta di Bisognin. Le lombarde commettono il sesto fallo: dal dischetto del tiro libero va Corboli, ipnotizzata da Lanza, sulla ribattuta Pellegrino mette dentro il 3-3. Corboli spedisce sulla traversa un altro tiro libero, poi Bisognin riceve il secondo giallo e costringe il Foligno a difendersi, con successo, in inferiorità numerica. Nel secondo supplementare, Corboli è di nuovo imprecisa dal dischetto dei 10 metri, poco più tardi De Oliveira calcia a lato da ottima posizione. La finale si decide ai rigori: Ribeiro e Attanasio sbagliano, Magnini fa volare l’Atletico Foligno in Serie A. 

 

SERIE A2 FEMMINILE – PLAYOFF
FINAL FOUR – EMILIA-ROMAGNA ARENA – SALSOMAGGIORE TERME

SEMIFINALI – SABATO 3 GIUGNO
1) WOMAN NAPOLI-ATLETICO FOLIGNO 1-2
2) PERO
-NOX MOLFETTA 3-2 d.t.s.

FINALE – DOMENICA 4 GIUGNO
ATLETICO FOLIGNO
-PERO 7-5 d.t.r.

 

La Juventus vince la Coppa Italia, nei minuti di recupero, grazie alla rete di Barbara Bonansea

Credit Photo: Stefano Petitti

Una Finale di Coppa Italia che ha visto le Campionesse d’Italia della AS Roma proporre un 4-3-3 con Caesar tra i pali, Bartoli-Linari-Wenninger e Di Giugliano in linea difensiva; Giugliano-Greggi ed Andressa in centrale; per chiudere in fase d’attacco con il tridente Glionna-Haavi e Giacinti; un modulo conosciuto e collaudato dalle ragazze di Alessandro Spugna.

La Juventus di Joe Montemurro, sul fronte opposto presenta un modulo speculare: un 4-3-3 con Peyraud Magnin a difendere la porta, Gama-Salvai-Sembrant e Boattin in difesa; Grosso-Caruso e Gunnarsdottir nella zona centrale di campo; per chiudere con Bonansea-Beerensteyn e Girelli in attacco.

La sesta volta in questa stagione che le due formazioni si sfidano faccia a faccia per l’ultimo Trofeo in palio di questa stagione, dove la Roma ha affrontato la Juventus in due delle tre precedenti finali disputate in tutte le competizioni, trovando la sconfitta in Coppa Italia nella passata stagione e alzando il trofeo in Supercoppa Italiana lo scorso 5 novembre, ai calci di rigore.

La Juventus ha vinto ben 12 delle 16 sfide contro la Roma in tutte le competizioni (2N, 2P) segnando 38 reti – una media di 2.4 a incontro. La formazione bianconera è infatti quella contro cui le giallorosse in assoluto hanno incassato più gol (38 appunto, almeno 16 più che con qualsiasi altra).

Tuttavia, dopo aver tenuto la porta inviolata nelle prime tre sfide giocate con la Roma (3V), la Juventus ha collezionato solo due clean sheet nei seguenti 13 incroci in tutte le competizioni (9V, 2N, 2P).

Allo Stadio Artechi di Salerno si è vista una cornice di pubblico fantastica, con le tribune centrali che hanno contato oltre seimila tifosi, ospite d’onorte la CT Milena Bertolini con 13 giocatrici in Nazionale presente sul rettangolo di gioco in questa Finalissima per ricordare che tra un mese partiranno per i Campionati Mondiali in Australia e Nuova Zelanda.

Con la Juve a caccia del suo 11 Trofeo societario, e la Roma a caccia del suo primo Triplete, ha visto la sfida di tutte le sfide duellare in modo sciolto con tanta caparbietà e grinta. Inizio di studio tra le due formazioni, ma senza rispario di fiato e corsa, con incursioni in area in entrambe le direzioni ma senza alterare risultato e forze di gioco.

Grande giro palla della Roma, con Manuela Giuliano spostata dal suo tecnico per avere maggiore fluidità, ma la maglia di gioco bianconera è sempre ben piazzata sul campo e lascia poco spazio alle manovre offensive. Giallorosse molto pericolose in avanti dove trovano con la scioltezza  di Andressa il corridoio giusto per impegnare Peyraud Magnin in angolo, ma la prima mezz’ ora di gioco vola via senza troppi scossoni con un grande caldo, al 32’ l’angolo ancora con il sinistro di Andressa trova la testa di Lucia Di Guglielmo che inforca la sfera in modo morbido tra le braccia del portiere bianco nero.

Le ragazze di Montemurro seguono il gioco, senza troppo spingere e senza creare troppi problemi alle undici di Spugna, dove al termine della prima frazione di gioco si contano 7 tiri a rete per le neo Campionesse d’Italia, contro i soli 3 per la Juve, ed un possesso di palla pari al 52% per le Capitoline contro un 48% delle avversarie ma certamente con una gara ancora aperta ad ogni risultato.

La ripresa ha visto le bianconere avere un piglio di aggressività maggiore con un gioco più avanzato ed offensivo con Sara Gama utilizzata come portatrice di palla sul lato destro ed al centro Girelli e Beerensteyn molto più dinamiche del primo tempo. Spugna inserisce Serturini al posto di Glionna, la staffetta più frequente nella Roma di questa stagione, mentre le bianconere sfiorano la rete con un gran tiro di Barbara Bonansea da fuori area. Con l’ingresso di Minami e Haug il tecnico capitolino prova a portare freschezza così pure come Montemurro che richiama in panchina Girelli per Nystrom negli ultimi dieci minuti di gara. Partita molto in equilibrio con le due forze più in evidenza del nostro Calcio italiano ma la rete giunge al 93′ con la rete di testa di Barbara Bonansea, su cross di Lisa Boattin, coglie di sorpresa la difesa giallo rossa e segna la vittoria Juventina. Una gara pazzesca, sbloccata nei minuti di recupero, per una vittoria che salva una stagione: quella bianconera!

 

 

 

 

Raffaele Carlino, Napoli Femminile: “Anno magico. Serie A? Ci metteremo l’impegno, la passione e l’amore per la maglia”

Photo Credit: Napoli Calcio Femminile, Bruno Fontanarosa

Al triplice fischio di Tavagnacco-Napoli, che ha sancito la promozione in Serie A delle campane, a parlare ai nostri microfoni è stato Raffaele Carlino. Queste le parole del presidente onorario delle partenopee  dopo la gara giocata in terra friulana:

“Si tratta di un anno magico. Le ragazze tornano in Serie A con merito e con una grandissima rimonta. Ha vinto il gruppo, l’abbiamo meritato tutti con degli ottimi dirigenti e soprattutto splendide ragazze. Ci abbiamo creduto sin dall’inizio del campionato perchè ho visto una rosa affiatata, formata da amiche anche fuori dal campo che hanno onorato sempre la città e la maglia. Con questi principi arriveremo lontani. Biagio Seno? Ha fatto un grandissimo lavoro. Complimenti a lui e Marco Zwingauer che sono gli artefici di questo successo, con il presidente Maiello in testa che ha fatto molto bene anche a far quadrare i conti. Alla fine quando arrivano questi risultati significa che ha funzionato tutto, ai tifosi diciamo che ci metteremo l’impegno, la passione e l’amore per la maglia”.

H&D Chievo Women, ufficiale la conclusione del rapporto con coach Giacomo Venturi

Photo Credit: H&D Chievo Women

Potremmo cominciare dalla splendida cavalcata che ci ha condotti al terzo posto nella scorsa stagione, oppure ricordare la storica qualificazione di pochi mesi fa ai Quarti di Finale di Coppa Italia che ci ha permesso di figurare come l’unica squadra di B fra le migliori 8 della competizione.
Ma non basterebbe elencare ad uno ad uno i prestigiosi risultati raggiunti per comprendere a pieno l’apporto di Mister Giacomo Venturi e del suo staff in questi due anni intensi e pieni di emozioni.

Mister Venturi è riuscito soprattutto a trasmettere sin dal primo giorno la sua filosofia di calcio e ha dato al Chievo un’identità precisa, un marchio ben riconoscibile e apprezzato in larga misura in giro per l’Italia.
Un gioco brillante, moderno, coraggioso, che ha conquistato le calciatrici e ha sempre fatto divertire tifosi e addetti ai lavori.
Una costante ricerca del “bello” che però non è mai stata fine a sé stessa.
Il bel gioco non come meta, ma come mezzo più efficace per raggiungere la vittoria.
Con la sua ambizione e il suo carisma, infatti, il tecnico ci ha spinti sempre al di là dei nostri limiti e ci ha consentito di scrivere alcune pagine che rimarranno per sempre nella storia del nostro club.

Per tutto questo e molto altro, ringraziamo di cuore Mister Giacomo Venturi per la sua straordinaria professionalità e per lo splendido lavoro svolto in queste due stagioni al servizio dell’Harley& Dikkinson Chievo Women e auguriamo allo stesso le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera.

GRAZIE MISTER!

Diritti televisivi sui Mondiali femminili: Spugna e Montemurro: “Visibilità per far crescere il movimento”

Credit Photo: Paolo Comba

Dopo le parole del presidente della Fifa Gianni Infantino che, incurante degli interessi del calcio femminile (e del calcio in generale), adesso chiederebbe alle tv 5 milioni per trasmettere i Mondiali femminili (da lui) organizzati in Australia e Nuova Zelanda”, dallo Stadio Arechi di Salerno i due tecnici, in conferenza stampa, hanno dato le loro impressioni su questa poco chiara posizione dei diritti televisivi:

Questa cosa mi sembra non troppo positiva, afferma Joe Montemurro, se vi era la Nazionale Maschile secondo me erano tutti a correre per prendere i diritti televisivi invece per le donne no, mi sembra strano tutto questo poiché una Nazionale importante come l’Italia non ci sia nessuno che vuole portare avanti questo. In Italia il Calcio Femminile è cresciuto, ma occorre ancora crescere, per me non ci sono degli alibi che le gare sono alle tre o quattro del mattino per me sono scuse: avete una Italia molto importante e anche se io vengo dall’estero voglio vedere la Nazionale Italiana giocare e qualcuno deve fare qualcosa per questo se si vuole fare crescere il movimento, si deve trovare una soluzione”.

“Sicuramente questo movimento merita qualcosa di più, dice Alessandro Spugna, non so come andrà a finire però mi auguro che le partite vengano trasmesse poiché è l’elemento più bello da assistere. Un Mondiale va visto perché questo può avvicinare ancora di più al Calcio Femminile, e molte ragazzine che forse guardando i Mondiali si innamorano del calcio, quindi si deve trovare per forza una soluzione. E bello vedere queste partite , noi abbiamo molte nostre ragazze in Nazionale, quindi al di fuori che mi piacerebbe a me guardare le gare delle mie giocatrici trovo che sia necessario che una soluzione la si trovi!”.

Debora Vanin, Tikitaka: “Stiamo per realizzare un sogno, immagino un Palaroma pieno”

Credit: Social Debora vanin

Il Tikitaka Francavilla pronto per una nuova pagina di storia. Dopo aver eliminato il Pescara nel derby-semifinale con una Gara 2 tiratissima, decisa solo dai rigori, le giallorosse di Cely Gayardo trovano la corazzata Bitonto, già vincitrice dell’ultima Coppa Italia, sulla strada che porta allo scudetto. Domani sera alle 20:30 al Palaroma Gara 1 della finale tricolore. Previsto il pienone sugli spalti e uno spettacolo sul 40×20 da consegnare alla storia del futsal femminile nazionale. Debora Vanin, capitana del Tikitaka, pronta a tuffarsi nelle battaglie contro Lucileia e compagne.

“Stiamo per realizzare un sogno – ha detto la bomber, maglia numero 2 del Francavilla – . Della società, dello staff tecnico e di tutte noi giocatrici. E’ stata una grandissima gioia vincere la semifinale. Ancor di più per come è avvenuto, in modo super emozionante. Ma siamo molto contente di aver raggiunto l’obiettivo della finale e ci siamo preparate molto bene per questa Gara 1”.

L’ambiente sarà speciale, con il mondo del futsal abruzzese tutto a tifare per le giallorosse:

“Immagino un Palaroma pieno, come non abbiamo mai visto prima. Ci saranno anche tanti tifosi ospiti, perché i bitontini sono molto vicini alle loro ragazze. Mi aspetto un grande spettacolo sugli spalti”.

Il Bitonto ha già battuto tre volte la squadra di Gayardo nei precedenti stagionali. La squadra di Marzuoli come può essere piegata in queste finali?

Ci sono giocatrici di grandissima qualità, che sarebbe inutile anche nominare. Le conosciamo tutti. Sappiamo la loro forza, ma sappiamo anche qual è la nostra qualità e quanto lavoro abbiamo fatto durante tutta la stagione. Siamo preparate per affrontarle, siamo al completo. Era quello che volevamo, fin dall’inizio. Finora con loro precedenti tutti negativi? Sono state sconfitte dure, ma dalle quali abbiamo imparato tantissimo”.

Il destino del Tikitaka potrebbe giocarsi in gran parte nella sfida casalinga di domani:

Sappiamo che vincere Gara 1 in casa nostra sarebbe importantissimo – conferma Vanin – . Contro di loro abbiamo avuto difficoltà durante le sfide stagionali, vincere in casa e andare a casa loro a giocarci tutto sarebbe un vantaggio. Ci darebbe molta più fiducia. Ovviamente, da Gara 2 in poi può accadere di tutto. Sono finali, nulla è scontato”.
COMUNICATO TIKITAKA

Mondiali, Diritti Tv alla RAI. Rosella Sensi: “Mostrare le Azzurre è un diritto ma soprattutto un dovere”

Credit: Social Rosella Sensi

Nei giorni scorsi Rosella Sensi, ex presidente della Roma, ha postato tramite social qualche battuta riguardante i Mondiali femminili e la copertura televisiva trovata nelle ultime ore con la RAI, come anticipato da “La Gazzetta dello Sport”, che darà la possibilità quindi di assistere alle gare delle Azzurre in chiaro:
“Quattro anni fa le ragazze Mondiali ci fecero emozionare dando uno slancio decisivo alla promozione e alla diffusione del calcio femminile in Italia. Oscurare il Mondiale di Australia e Nuova Zelanda sarebbe un enorme passo indietro che vanificherebbe tutti gli sforzi quotidiani che si stanno facendo. Spero che si trovi in fretta una soluzione perché l’Italia femminile merita di avere la giusta copertura televisiva: un Mondiale è sempre un Mondiale, soprattutto con l’Italia in campo. Mostrare le Azzurre è un diritto ma soprattutto un dovere”.

Serie A2 Femminile: Atletico Foligno-Pero la finale playoff, piegate Napoli e Nox Molfetta

Atletico Foligno da una parte e Pero dall’altra. Umbre e lombarde si giocheranno l’ultimo pass ancora in palio per la Serie A femminile dopo i successi di misura nelle semifinali su Woman Napoli e Nox Molfetta, negli ultimi secondi dell’extra time. Finale da non perdere, domenica su Futsal TV alle ore 15, in diretta da Salsomaggiore Terme.

PELLEGRINO AL QUADRATO e l’Atletico Foligno vola, ma contro la Woman Napoli c’è da sudare: Rapuano centra il palo su punizione, poi la sblocca proprio la numero 22, dopo una grande azione sulla sinistra di capitan Narcisi, essenziale anche in difesa. Semifinale sempre sui binari dell’equilibrio, che le umbre portano dalla loro con un’altra rete di Pellegrino. Finita? Neanche per sogno. Perché Rapuano accorcia con un piattone sul primo palo in contropiede e mister Devastato – subentrato in corsa a Iamunno (dimessosi per motivi personali) – inserisce Giannoccoli come portiere di movimento. Troppo poco, però, il tempo rimasto alle campane: Narcisi alza il muro al limite dell’area e conserva la rete di vantaggio, quella che porta il Foligno in finale playoff.

RIBEIRO SU TIRO LIBERO a 36” dalla sirena del secondo tempo supplementare. Così le lombarde hanno raggiunto il Foligno all’ultimo atto della postseason, ma il nastro va riavvolto fino al 19’ del primo tempo, quando Annese rompe una partita giocata sempre sul filo del rasoio. Anche la ripartenza è a favore del Pero con capitan Salmeri (complice la deviazione di Mazzuoccolo), ma la Nox Molfetta – dopo due legni nella stessa azione – rimette tutto in parità nel segno di Mezzatesta. Che prima chiude sul primo palo la sponda di test di Dell’Ernia, poi serve un assist al bacio per Nanà. 2-2 che regge ancora per quasi tutti i 10 minuti dei supplementari, poi Pati rimedia il doppio giallo commettendo il fallo che porta Ribeiro al tiro libero. Conclusione chirurgica e gol del definitivo 3-2.

SERIE A2 FEMMINILE – PLAYOFF
FINAL FOUR – EMILIA-ROMAGNA ARENA – SALSOMAGGIORE TERME

SEMIFINALI – SABATO 3 GIUGNO
1) WOMAN NAPOLI-ATLETICO FOLIGNO 1-2
2) PERO
-NOX MOLFETTA 3-2 d.t.s.

FINALE – DOMENICA 4 GIUGNO
ATLETICO FOLIGNO-PERO ore 15

 

Juventus-Roma, a Salerno la finale più attesa. Montemurro e Spugna: “Vogliamo chiudere la stagione con un trofeo”

Il sesto capitolo, parlando solo di questa stagione, di una sfida infinita. Juventus e Roma, a distanza di una settimana dall’ultima giornata della Poule Scudetto, si ritrovano di fronte per la finale della Coppa Italia Ferrovie dello Stato Italiane, appuntamento che domenica allo stadio ‘Arechi’ di Salerno chiude una stagione che ha già visto le giallorosse alzare la Supercoppa e vincere lo scudetto. La Juventus, che arriva a Salerno da detentrice del trofeo (nel 2022 sconfisse proprio la Roma, a Ferrara), va però a caccia dell’undicesimo titolo. Calcio d’inizio alle 16.30, diretta su La7 e TimVision.

QUI JUVENTUS “La squadra si è allenata bene in queste settimane, posso dire che siamo pronti – le parole dell’allenatore Joe Montemurro in conferenza stampa -. Avere ansia e pressione prima di una partita credo sia un privilegio, perché significa essere al top. Vogliamo restare ai massimi livelli, consapevoli che ogni finale fa storia a sé ed è fatta di momenti e di episodi. La differenza la fa il modo in cui le squadre li gestiscono”. Accanto all’allenatore italo-australiano, il capitano Sara Gama: “Siamo qui per giocarcela: sarà una partita differente rispetto al campionato, con difficoltà diverse e opportunità diverse. In settimana abbiamo lavorato bene: siamo arrivate qui tutte, compresa Martina (Rosucci, fuori per infortunio, ndr), con umiltà, ma consapevoli di portare a casa un trofeo. Alle mie compagne non c’è molto da dire: c’è da raccogliere le energie e andare in campo. Abbiamo mille motivazioni e orgoglio: abbiamo fatto la storia e dobbiamo fare in modo che questo ci aiuti e non sia un peso. Quello che abbiamo fatto non ce lo toglie nessuno, ma nello sport ogni giorno c’è qualcosa da dimostrare”. La finale di Coppa Italia si giocherà al Sud: un’opportunità anche di promozione del calcio femminile. “La gente si convince a venire allo stadio con il fatto che è bello andare a tifare le squadre femminili che si affiancano a quelle maschili. E se non si tifa nessuna delle due, si viene comunque a vedere una giornata di calcio di alto livello, che fa capire anche come stia progredendo questo movimento. E’ bello venire con le famiglie”..

QUI ROMA  Dall’altra parte c’è una Roma che dà la caccia al Triplete dopo aver conquistato Supercoppa e campionato, oltre a essere entrata tra le prime otto d’Europa in Women’s Champions League: “Abbiamo festeggiato perché era giusto festeggiare soprattutto i primi giorni dopo la vittoria dello scudetto – ammette l’allenatore Alessandro Spugna -, ma le ragazze sono state fantastiche e non c’è stato bisogno di riprenderle e di ricreare la concentrazione. Lo hanno fatto da sole. La squadra è molto matura e l’esperienza che abbiamo fatto in Europa ci ha permesso di arrivare con questa maturità”. Opinione comune, quella dei protagonisti, sul fatto che sarà una partita diversa rispetto al campionato: “I valori sono uguali, ma queste sono gare secche dettate da episodi. Per 70 minuti, l’anno scorso, abbiamo fatto una grande partita ma bastò un episodio per far cambiare tutto. Nelle nostre corde c’è sempre il voler dominare la partita, sperando che gli episodi siano favorevoli. Mi auguro ci sia un bello spettacolo”.  Con Spugna, in conferenza stampa, la brasiliana Andressa Alves, una delle grandi protagonisti della stagione della Roma: “Lo scudetto è qualcosa di unico, ma dopo quella settimana abbiamo iniziato a preparare la finale di coppa. La nostra squadra ha tanto rispetto per la Juventus e per tutti i trofei che ha vinto, ma c’è tanta voglia di fare una bella partita e di portare il trofeo a casa”.

Anna Björk Kristjánsdóttir saluta l’Inter: “Tutte le cose belle finiscono, grazie mille per questi due anni bellissimi”

Credit Photo: Marco Montrone

Nelle ore scorse Anna Björk Kristjánsdóttir ha annunciato il suo addio dall’Inter. La calciatrice islandese, nata il 14 ottobre 1989 a Reykjavik, ha infatti pubblicato tramite social un messaggio molto eloquente sul suo futuro. Il difensore centrale arrivato due anni fa a Milano, quindi difficilmente proseguirà la sua avventura in nerazzurro. Questo il post a riguardo della calciatrice che in questo campionato ha collezionato 15 presenze per un totale di 1246 minuti:

“Tutte le cose belle finiscono. Grazie mille per questi due anni bellissimi! È stato un grande privilegio indossare questi colori e grazie tifosi per il supporto. Alle mie compagne e allo staff grazie per tutto”.

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