Anna Katharina Peer, attaccante del Meran Women, ha raccontato ai microfoni di Calcio Femminile Italiano le sue aspettative per la partita di domenica 29 gennaio contro il Vicenza, e le sue impressioni su un Campionato di Serie C ormai al giro di boa. La giocatrice, che ha militato tra le fila del Merano anche nella passata stagione – suo il rigore decisivo che ha portato la conquista del titolo nazionale di Eccellenza – si è detta soddisfatta dei risultati ottenuti, ma sempre pronta a rincorrere obiettivi personali e di squadra.
“La prossima gara contro il Vicenza sarà completamente diversa dalla partita di andata, perché noi siamo cresciute molto, evolvendo il nostro modo di giocare. Conoscendoci meglio, allenandoci tanto e bene, abbiamo saputo migliorare il giropalla, soprattutto a centrocampo: ora si vede proprio che abbiamo fatto un passo avanti. Quindi, se all’andata eravamo ancora la neopromossa e, con un po’ di timore reverenziale verso una squadra più esperta come il Vicenza, abbiamo preferito lasciare che facessero il loro gioco aspettandole nella nostra metà campo, questa volta scenderemo sul rettangolo verde con un’altra mentalità. Il Vicenza resta comunque una grandissima squadra, molto forte: sarà una partita tosta ma bellissima da giocare. Sono certa che loro cerchino la rivincita, per questo mi aspetto che si presenteranno in campo con grande determinazione. Noi daremo come sempre il massimo, poi sarà il risultato a parlare“.
“In generale il Campionato di Serie C è particolarmente stimolante, nessuna sfida è da dare per scontata. Poter prendere parte a tutto ciò è per me una sensazione bellissima. Le squadre che incontriamo sono molto forti, come ad esempio il Bologna, che si è dimostrata superiore anche sul piano fisico, ma anche la Lumezzane o il Vicenza. Noi abbiamo iniziato il campionato ponendoci come obiettivo la salvezza, senza sapere esattamente cosa ci aspettasse e come sarebbe andata. Al momento siamo soddisfatte dei risultati ottenuti in un girone così impegnativo“.
“Questo campionato è per noi come una favola, il nostro percorso è stato fin qui inaspettatamente meraviglioso: abbiamo subito soltanto due sconfitte, vincendo tutte le restanti partite, se si eccettua il pareggio con il Venezia alla settima giornata. Il gruppo è unito e coeso, l’intero contesto ci trasmette serenità“.
“Personalmente non posso che ritenermi soddisfatta della metà di stagione fin qui disputata. Calcisticamente parlando, negli ultimi due anni ritengo di aver fatto un passo avanti, non solo migliorando gli aspetti tecnici e tattici, ma anche lavorando per essere al meglio della mia condizione mentale. Con questa squadra io sono cresciuta, e vederla così unita mi fa stare bene: credo che stiamo giorno per giorno costruendo l’ambiente perfetto perché ciascuna possa intraprendere il suo percorso di crescita. Mi restano naturalmente ancora alcuni obiettivi personali che vorrei poter raggiungere, e aspetti che vorrei curare di più. Ma la meta principale verso la quale tento di indirizzare tutte le mie energie è la crescita della squadra, soprattutto guardando alle ragazze più giovani. Spero che nel girone di ritorno possano avere ancora più spazio, perché rappresentano futuro del movimento del calcio femminile“.
La 15ª giornata della Serie A TIM si aprirà nel segno del derby di Milano, una gara che oltre a regalare spettacolo – nei sette precedenti sono state segnate 27 reti, per una media di quasi quattro gol a partita – potrebbe definire la composizione delle due poule che caratterizzeranno la seconda fase del campionato. In caso di pareggio il Milan chiuderebbe definitivamente i giochi, condannando Pomigliano, Sassuolo, Como, Sampdoria e Parma a giocarsi tra di loro la salvezza.
Il quartultimo turno della prima fase si aprirà sabato alle 12.30 con Fiorentina-Pomigliano. La Viola ha vinto i tre incontri disputati finora con la formazione campana, ma è reduce da altrettante sconfitte interne consecutive che potrebbero aver minato le certezze del gruppo. Un problema che dopo il pesante ko di coppa contro la Roma vuole scongiurare anche il tecnico delle granata Carlo Sanchez, pronto a fare affidamento sulla spensieratezza delle sue giovani promesse – su tutte Corelli, Passeri, Gallazzi e Battelani – per riprendere il cammino, che fin qui è stato ottimo.
Alle 14.30 al centro sportivo ‘Vismara’ prenderà il via il big match tra Milan e Inter. Dopo aver vinto i primi quattro derby di Serie A, le rossonere sono state sconfitte i due dei tre più recenti. L’undici di Maurizio Ganz è però reduce da tre successi di fila, non subisce gol da quasi due mesi ed è quindi pronto a invertire il trend. Le osservate speciali saranno da una parte Asllani, miglior marcatrice della squadra con otto reti in 12 gare disputate, e dall’altra Chawinga, top scorer del campionato con 10 centri.
Domenica il programma ripartirà dalle campionesse d’Italia della Juve, attese alle 12.30 dall’incontro casalingo contro il Sampdoria, tornata a segnare in Coppa Italia dopo un digiuno di gol che in Serie A durava da sette turni. Alle 14.30 i riflettori si sposteranno sullo stadio ‘Tardini’ dove andrà in scena lo scontro salvezza tra Parma e Como, due formazioni che – situazione di classifica a parte – hanno dimostrato di essere in salute e di poter dare filo da torcere anche alle avversarie più quotate. La giornata si chiuderà alle 14.30 allo stadio ‘Tre Fontane’, teatro del confronto tra la Roma capolista e il Sassuolo, che ha appena ufficializzato il ritorno di Sabatino.
Il programma della 15ª giornata
Sabato 28 gennaio – ore 12.30 Fiorentina-Pomigliano (diretta su TimVision)
Stadio Comunale Pietro Torrini – Sesto Fiorentino (FI)
Sabato 28 gennaio – ore 14.30 Milan-Inter (diretta su TimVision, La7 e La7.it)
Centro P. Vismara – Milano
Domenica 29 gennaio – ore 12.30 Juventus-Sampdoria (diretta su TimVision)
Juventus Training Center – Vinovo (TO)
Domenica 29 gennaio – ore 14.30 Parma-Como Women (diretta su TimVision)
Stadio Ennio Tardini – Parma
Roma-Sassuolo (diretta su TimVision)
Stadio Tre Fontane – Roma
Nell’ultimo turno del girone d’andata la Lucchese ha vinto per 1-2 contro il Real Meda. Il club toscano, inserito nel gruppo A di Serie C, sale cosi a 10 punti in classifica accorciando la distanza dalla zona salvezza.
In casa rossonera a regalarci qualche battuta sul momento della squadra, in vista della trasferta con la Freedom, è stata Chiara Piccini, difensore classe 2001, che ai nostri microfoni ha dichiarato: “La partita di domenica è stata una partita difficile, ma sapevamo che dovevamo e volevamo far bene, soprattutto dopo la sconfitta con il Pontedera. La prossima gara sappiamo che sarà una gara difficile, con un avversario che occupa i posti più alti della classifica. Nonostante ciò vogliamo far bene e ce la metteremo tutta per portare a casa altri punti fondamentali”.
“Per quanto riguarda il campionato credo che quest’anno ci siano squadre forti e ben organizzate, questo anche perché il movimento del calcio femminile sta crescendo molto. Penso che nonostante ciò, nel girone di ritorno, che comincerà domenica contro la Freedom, cercheremo di dare il nostro massimo, cercando di recuperare punti importanti che abbiamo perso nel girone di andata. Per quanto riguarda la mia stagione credo che debba migliorare ancora su tanti aspetti, ma cercherò di fare il massimo per me stessa e per la squadra”.
Il Sassuolohaperso1-0 contro la Fiorentina nella quattordicesimagiornata di SerieA, con le neroverdi che restano al settimoposto del massimo campionato italiano con undicipunti. Tuttavia, se le sassolesi sono rimaste in partita con le Viola fino al novantesimo, il merito va anche ad IsabellaKresche, portiere classe ’98 e arrivata quest’anno in terra emiliana dopo le esperienze al Gossendorf, Neulengbach, LUV Graz e St Pölten. La nostra Redazione ha raggiunto Isabella per risponderci ad alcune domande.
Isabella cosa ti ha portato a giocare a calcio? «Mio fratello maggiore ha sempre giocato a calcio e mio padre era un allenatore. Crescendo, essendo per lo più del tempo su un campo di calcio, il mio amore per questo sport si è sviluppato in tenera età. Dal giorno in cui sono riuscita appena a correre, ho sempre avuto un pallone da calcio tra le mani o sui piedi. Quando ero più giovane giocavo anche a tennis e gare di sci, ma il calcio è sempre rimasto il mio vero amore».
In che modo hai capito di essere un portiere? «A circa dieci anni ho iniziato a giocare in entrambi i ruoli, facendo il centrale e il portiere, prima giocavo solo come difensore centrale, principalmente per la mia altezza. A dodici anni ho scelto di stare in porta. Anche mio fratello, attaccante, ha appoggiato molto questa decisione».
Tu hai giocato in squadre come Gossendorf, Neulengbach, LUV Graz e St Pölten. Quali di queste quattro squadre hanno lasciato il segno nella tua carriera calcistica? «Sicuramente la mia ultima squadra SKN St Pölten. Ho giocato con loro per sei anni, ho avuto tutti i miei alti e bassi nella mia carriera. Dall’infortunio grave alla qualificazione alla Champions League. Lì sono cresciuta da ragazzina a donna, da giocatrice dilettante a firmare il mio primo contratto da professionista. Tutte le giocatrici e gli allenatori che ho incontrato hanno influenzato non solo il mio stile di gioco del calcio, ma mi hanno anche aiutato a crescere come persona».
Restando sul St Pölten tu hai anche avuto la possibilità di giocare in Champions. C’è una partita che ti ha lasciato dei bei ricordi? «I ricordi migliori e allo stesso tempo peggiori sono state le gare contro il Rosengard. Abbiamo giocato partite fantastiche, essendo inaspettatamente vicini alla vittoria ma non siamo riusciti a passare il turno. Emotivamente sulle montagne russe, ma alla fine ero davvero orgogliosa della prestazione mia e della squadra».
Cosa ti ha portato quest’anno a vestire la maglia del Sassuolo? «Fin dal primo momento, ho adorato l’idea di essere in una squadra con quello stile di gioco. Poter giocare in un sistema che mi permette di giocare di più con i piedi ed essere libera nelle decisioni in campo, mi è sembrato un modo allettante per iniziare il mio viaggio lontano dall’Austria».
Per te si tratta della tua prima esperienza in un paese estero. Com’è stato il tuo primo impatto? «Quando ho deciso di andare fuori dall’Austria, dubitavo di poter trovare un’altra squadra che mi facesse sentire a mio agio. Ma mi sono sbagliata. Fin dal primo momento mi sono sentita accolta dalle giocatrici, dallo staff e da ogni altra persona italiana che ho incontrato».
Che differenze hai notato tra il calcio italiano con quello austriaco? «Confrontando i due campionati, noto che c’è un’enorme differenza tra loro. In Serie A le squadre tendono a giocare corte e veloci, mentre in Austria sono soliti i lanci lunghi. Per questo motivo, le decisioni devono essere prese molto più velocemente qui che in Austria».
Quattordici partite sono passate e il Sassuolo in Serie A si trova al settimo posto. Secondo te questo piazzamento è in linea con le tue aspettative d’inizio stagione? «Come ogni sportiva, tutte vogliono essere al primo posto. Dato che eravamo una squadra completamente nuova, ho pensato che sarebbe stato difficile connettersi velocemente, ma credo che siamo già cresciute bene durante tutta la stagione, e abbiamo anche ottenuto risultati impressionanti, come nelle partite contro Juve e Inter. Certo, c’è ancora del lavoro da fare, ma dimostra di cosa è capace questa squadra».
Come valuti la Serie A dopo quattordici giornate di campionato? «La Serie A è davvero equilibrata. Tutte le squadre possono vincere l’una contro l’altra, motivo per cui ogni giornata è emozionante. Non sai mai quale sarà il risultato».
Attualmente fai parte della Nazionale austriaca, entrando anche nelle ventitré convocate per l’Europeo dello scorso anno. Che esperienza ti ha lasciato nel mese vissuto con la “Das Team” in Inghilterra? «Essere convocata in nazionale mi rende sempre orgogliosa, ma essere presente per un evento così grande è stato epico. Battere un record dopo l’altro e stare con le persone, che per me sono una famiglia, lo ha reso davvero speciale. L’atmosfera negli stadi, le possibilità dentro e fuori dal campo erano semplicemente fantastiche e mostravano dove poteva essere il calcio femminile».
Che persona sei al di fuori dal rettangolo di gioco? «Dipende da quanto mi sento a mio agio. Mi descriverei come calma all’inizio, ma quando qualcuno mi conosce più da vicino di solito sono loquace, premurosa e un po’ pazza».
Che obiettivi vorresti centrare ancora in futuro? «Nel lungo breve termine vorrei portare la squadra a metà classifica. A lungo termine spero di rimanere in salute ed essere in grado di giocare ancora a calcio ad alto livello».
La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’US Sassuolo Calcio e IsabellaKresche per la disponibilità.
English Version Isabella Kresche, Sassuolo: “I want to take the team to mid-table this year. Serie A? Really balanced”
Isabella Kresche mentre rinvia una palla (Photo Credit: Marco Montrone)
Sassuolo lost1-0 to Fiorentina on matchday14 of SerieA, with the black and greens remaining in seventhplace in the Italian topflight with elevenpoints. However, if the sassuolos remained in the game with the Viola until the 90th minute, the credit also goes to IsabellaKresche, goalkeeper born in ’98 and who arrived in Emilia this year after experiences at Gossendorf, Neulengbach, LUV Graz and St Pölten. Our editorial team reached out to Isabella to answer some questions.
Isabella what brought you to play soccer? «My older brother has always been playing soccer and my dad was a coach. Growing up, being mostly on a soccer field, my love for this sport developed at an early age. From the day I could barely run, I had a soccer ball either in my hands or on my feet. When I was younger, I also played tennis and did ski racing, but soccer always remained my true love».
How did you understand that you were a goalkeeper? «At around ten years I started to do both, being a centerback and a goalkeeper. before I just played as a centerback, mainly for my height. When I was twelve years old, it got clear to me that if I want to do this sport on a higher level, I could only do it as goalkeeper. So I chose to be a goalkeeper. My brother, being a striker, also supported this decision a lot».
You have played for teams like Gossendorf, Neulengbach, LUV Graz and St Pölten. Which of these four teams have left their mark on your football career? «For sure my last team SKN St.Pölten. I spent their 6 years, had all of my up and downs in my career. From being badly injured to qualificating to the Champions League. I grew there from a young girl to a woman, from being an amateur player to signing my first professional contract. All the players and coaches I crossed paths with, influenced not only my style of playing soccer but also helped me to grow as a person».
By staying at St Pölten you also had the opportunity to play in the Champions League. Is there a game that has left you with good memories? «Best and at the same time worst memories were the games against Rosengard. We played amazing games, being unexpectedly closer to winning but still did not make it into the next round. Emotionally a rollercoaster but at the end, I was really proud on the performance of myself and the team».
What brought you to wear the Sassuolo shirt this year? «From the first moment, I loved the idea of being in a team with that playing style. Being able to play in a system which allows me to play more with my feet and being free in decisions on the field, felt like an appealing way to start my journey away from Austria».
For you, this is your first experience in a foreign country. How was your first impact? «When I decided to go abroad from Austria, I doubted that I could find another team where I feel that comfortable being around. However I got proofed wrong. From the first moment I felt welcomed by player, staff and every other italian person I crossed path».
What differences have you noticed between Italian and Austrian football? «When I compare the leagues, there is a huge different between those. In Serie A, teams tend to play short and fast, whereas in Austria long balls are usual. Because of that, decisions have to been taken much faster here than back in Austria».
Fourteen games have passed and Sassuolo is in seventh place in Serie A. In your opinion, is this placement in line with your expectations at the start of the season? «As a sportwomen, everyone wants to be at the first position. Since we were a whole new team, I thought of it connecting fast will be difficult, but I believe that we already developed well throughout the season and we also got impressing results, for example both games against Juve and Inter. Of course, there is still work to be done but it shows of what this team is capable».
How do you rate Serie A after fourteen league days? «Serie A is really even. All teams can win against each other for which reason every game day is thrilling. You never know what the outcome will be».
You are currently part of the Austrian national team, also entering the twenty-three squad for last year’s European Championship. What experience did you have in the month you lived with the “Das Team” in England? «Being called up for the nationalteam makes me always proud but being called up for such a huge event was epic. Breaking records one after another and being with the people which feel like family to me made it special. The atmosphere in the stadiums, the possibilities on and off the field were just amazing and show where women soccer could be».
Who are you outside the pitch? «It depends on how comfortable I feel. I would describe me as calm in the beginning but when someone get to know me closer I´m usually chatty, caring and a little bit crazy».
What goals would you like to achieve again in the future? «Short-term I would like to position us as a team in the midfield of the table. Long-term I wish to stay healthy and be able to play soccer as long as possible on a high level».
The editorial team of Calcio Femminile Italiano thanks US SassuoloCalcio and IsabellaKresche for their availability.
Credit: Parma Calcio 1913 Femminile, Elizabeth Corbin
Dopo l’arrivo di Margherita Brscic, Margrét Arnadottir e Nicole Arcangeli, a disposizione della squadra gialloblu arriva con trasferimento in ingresso Elizabeth Corbin. Giocatrice di nazionalità statunitense, nata il 26 settembre del ’97, giocherà nel ruolo di attaccante vestendo la maglia numero 3. Calcisticamente, Corbin arriva dalla Liga Deportiva Alajuelense e sarà a disposizione di Mister Panico e compagne che affronteranno nella prossima gara il Como Women (attualmente ottavo in classifica con 11 punti), gara che si disputerà il 29 gennaio e valida per la 15^ Giornata di Campionato di Serie A Femminile.
Finisce 0-0 la seconda amichevole tra la Nazionale Under 17 Femminile e la Norvegia. Rispetto alla vittoria in rimonta (da 2-0 a 2-3) delle norvegesi nel match disputato mercoledì, al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia va in scena una partita con diverse emozioni ma nessun gol. E se l’Italia mantiene la porta inviolata il merito è anche di Emma Mustafic, il portiere della Juventus brava a farsi trovare sempre pronta e a disinnescare le conclusioni di Brennskag-Dorsin e compagne. Per le Azzurrine, seguite sugli spalti dal coordinatore delle Nazionali Giovanili Femminili Enrico Sbardella, le migliori occasioni capitano sui piedi di Marta Zamboni (Juventus), Emma Girotto (Sassuolo) e Giada Pellegrino Cimò (Roma).
Soddisfatto Jacopo Leandri, che può guardare con fiducia all’impegno di fine marzo nella seconda fase delle qualificazioni europee. Prima di volare in Francia per affrontare le padrone di casa e le pari età di Irlanda e Kosovo, tra un mese a Tirrenia ci sarà spazio per un’altra doppia amichevole con la Slovenia: “È stata una partita molto combattuta e molto tattica – il commento del tecnico azzurro – e anche stavolta le ragazze si sono comportate benissimo. Ci sono stati dei momenti di sofferenza, come a metà ripresa quando la Norvegia ci ha costretti ad abbassarci, ma anche in quei frangenti la squadra non si è disunita. Adesso i risultati non ci interessano, ciò che conta è che sia arrivata un’altra buona prestazione che ci aiuta a preparare nel migliore dei modi la seconda fase dell’Europeo”.
Per la 15′ giornata di Serie C, l’Independent di Mr. Aielli ha perso in casa con il Chieti Femminile, che ormai si è aggiudicato il 2′ posto in classifica a 8 punti dalla Res Roma. Le abruzzesi si impongono al 42′ con gol di Di Camillo.
Abbiamo intervistato Raffaella Boccia, portiere della squadra campana che ha condiviso le sue impressioni post-partita. “La gara di domenica è stata molto agguerrita, abbiamo dato tutto fino all’ultimo respiro, abbiamo concesso poco è niente ed è stata principalmente dominata da noi, sfortunatamente gli episodi fanno la differenza e come si è visto, dobbiamo migliorare nella fase finale della gara per portare a casa il risultato. Adesso affronteremo un’altra gara importante per noi con il Grifone; non sarà una partita facile poiché loro verranno qui a prendersi punti persi nella partita di andata. Dobbiamo stare molto concentrate e non concedere spazi. Per quanto riguarda la mia stagione qui a Napoli, sono molto felice e soddisfatta di giocare con l’Indipendent, qui mi sento a casa e mi trovo bene con tutte le mie compagnie sia dentro che fuori dal campo. Sono contenta di avere come allenatore mister Elio Aielli, mi sprona tantissimo, mi aiuta sempre e sono queste piccolezze che fanno la differenza in una squadra.”
Nuovo ingresso di giornata in casa viola. La Fiorentina ha reso noto, infatti, di aver acquisito a titolo temporaneo Annahita Le Loc’h Zamanian Bakhtiari dalla Juventus, dove ha giocato due anni. La centrocampista, che ha scelto il numero 91, in precedenza aveva vestito le casacche di Kopparbergs/Göteborg e il Paris Saint Germain e ha indossato la maglia della Nazionale Francese U16, U17 e U20. In entrata per le toscane si erano registrati gli arrivi di Linda Tucceri Cimini e Pauline Louise Hammarlund mentre in uscita hanno salutato Azzurra Corazzi, Martina Zanoli, Giulia Giacobbo e Daniela Sabatino.
“L’obiettivo è di giocare il più possibile e di vincere ogni gara con questa casacca. Voglio migliorare tanto personalmente e questa è una squadra che vuole crescere e quindi abbiamo gli stessi stimoli, spero di aiutare questa squadra. Vogliamo fare bene entrambi quindi possiamo aiutarci a vicenda, spero di essere nel posto giusto”.
Ilaria Trotta, giocatrice classe ’87 ci racconta un po’ della partita contro la capolista Res Roma, che si è imposta a Matera per 1 a 3 ribaltando il gol di Duchnowska al 10′.
“Domenica abbiamo affrontato la Res Roma capolista del girone, è una squadra ben affermata con tante giocatrici valide e di esperienza, è stata una bella partita anche se il risultato è stato un po’ bugiardo. Siamo state un po’ sfortunate per nostre disattenzioni, ma potevamo fare molto di più. Nella prossima gara affronteremo il Chieti, altra squadra ben consolidata e attrezzata…è importante vincere, non sarà semplice ma abbiamo tutte le carte in regola per poter raggiungere l’obiettivo. Quest’anno il campionato di Serie C è avvincente, stimolante, competitivo, ogni team ha una rosa all’altezza per poter dire la propria. Non mi aspettavo un campionato di questo livello, rispetto allo scorso anno la categoria ha subito un incremento di qualità e questo da l’adrenalina giusta per affrontare sempre al meglio ogni partita.”
Quando le chiediamo della sua annata scherza: “La mia stagione? Rifiorisco con l’età…L’esperienza acquisita nel tempo mi permette di affrontare ogni partita con determinazione e migliorarsi rimane sempre il principio base per poter dare di più.”
Finisce 5-1 il match tra Bitonto e Tikitaka nel quarto di Coppa Italia che aveva in palio l’accesso alle final four del torneo. Fanno festa le leonesse, che in un Pala Pansini rovente battono per cinque reti un TikiTaka, che nonostante le assenze e gli infortuni, ha dato il tutto per tutto, cercando anche di rientrare in partita sul finale di secondo tempo. Una gara bellissima, condotta in porto dal Bitonto grazie alla doppietta del portiere Castagnaro, oggi in versione bomber, ai due goal finali di Luciléia, che chiudono i giochi, e alla preziosa rete di Renatinha nel mezzo. Cinque gol, con cui il Bitonto andrà a giocarsi l’ambito trofeo il prossimo aprile contro Lazio, Kick Off e Pescara.
La Gara: Il Bitonto parte bene, Al 3′ Cenedese la mette al centro per Luciléia, sul cui tocco di rapina sono attenti i riflessi di Duda. Al 6′ Pernazza da sinistra calcia centrale. Al 12′ Luciléia apre sulla sinistra per Diana Santos che calcia di prima e trova la risposta di Duda in angolo. A rompere tutti gli indugi al 17′ però ci pensa il numero uno Castagnaro che dalla propria metà campo calcia a botta sicura, beffa Duda e fa 1-0 Bitonto. Nel secondo tempo il Bitonto riparte da dove aveva lasciato e al 3′ sfiora la rete col sinistro di Renatinha in area che termina a fil di palo e si spegne sul fondo. La stessa Renatinha però non sbaglia al 5′ quando riceve da Luciléia e sul secondo palo col pallonetto fa 2-0 Bitonto. Gayardo si gioca il tutto per tutto inserendo il quinto uomo di movimento, ma il Bitonto è spietato e alla prima occasione fa 3-0 ancora con Castagnaro che calcia dalla propria metà campo e a porta sguarnita cala il tris. Al 13′ grande azione personale di Vanin che dal limite dell’area calcia potente col destro centrando la traversa. Il capitano prova a prendersi sulle spalle le sue e al 15′ con un destro secco trova la rete che beffa Castagnaro e vale il 3-1 per le abruzzesi. Il TikiTaka non molla, ma le speranze giallorosse vengono mandate in frantumi da Luciléia che sale in cattedra al 18′ e ricorda a tutti perché la chiamano la regina, realizzando una doppietta bellissima, nel giro di pochi secondi, che vale il 5-1 Bitonto e chiude i giochi. Alla sirena finale è festa per le leonesse che staccano il pass per la Final Four e si godono l’abbraccio bellissimo del proprio pubblico.