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Elisa Bartoli, AS Roma: “Aspettavo questo momento da quando sono nata”

Elisa Bartoli, capitano della Roma, ha commentato la vittoria della prima Coppa Italia della storia della squadra femminile.

Ecco le sue parole.

Una Coppa Italia vinta da capitano. Sensazioni?
“Da quando sono nata che aspetto questo momento. Avevo più ansia oggi che al Mondiale. L’ho detto alle ragazze nello spogliatoio prima della gara, non si poteva fare così… È una vittoria di tutti, abbiamo lavorato tanto dopo un inizio di campionato difficile. Ne siamo uscite e l’abbiamo superato. Siamo tanto felici”.

È un punto di partenza per la Roma.
“Oggi abbiamo vinto la Coppa Italia, il prossimo anno cercheremo di fare di più. Tenteremo di confermarci e migliorare. Non ci fermeremo”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

Maurizio Ganz, Milan: “Sconfitta che non toglie nulla alla nostra grande stagione”

Maurizio Ganz, tecnico del Milan Femminile, commenta a Sky Sport la sconfitta ai rigori contro la Roma in finale di Coppa Italia: “Abbiamo avuto più di un’occasione, abbiamo fatto un’ottima partita e abbiamo avuto secondo me più occasioni di loro. Questa sconfitta non toglie nulla alla nostra grande stagione, anche se perdere ai rigori brucia ancora di più. È stata una grande stagione, ma è chiaro che speravamo di portare a casa stasera la Coppa. Abbiamo dimostrato di aver meritato la qualificazione in Champions, non abbiamo mai perso contro la Roma e questo vuol dire che ci siamo”.

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli 

Betty Bavagnoli, AS Roma: “Coppa meritata, ci siamo regalate un sogno”

Betty Bavagnoli ha commentato la vittoria della Coppa Italia Femminile, la prima per la storia della squadra giallorossa

Ecco le parole della coach.

La soddisfazione che cercavate per il gruppo.
“Mi avevano fatto una domanda, se questa serata poteva essere il coronamento di un percorso. Ecco, si può dire di sì, è il coronamento di un percorso di tre anni. Abbiamo cercato sempre di creare un gioco, una mentalità. Stasera non abbiamo mollato mai, abbiamo resistito fino alla fine, ce la siamo andata a prendere. Abbiamo vinto ai rigori, che sono una lotteria, ma ce la siamo meritata”.

Il progetto continua con lei in un altro ruolo?
“Il progetto continuerà sicuramente. Mi dovrò sedere con la società a brevissimo. Cercheremo di fare ancora meglio di quanto fatto in questi tre anni. Stasera ci siamo presi la prima grande soddisfazione”.

La qualità migliore delle ragazze stasera?
“Avevamo preparato la partita sapendo che avremmo incontrato una squadra forte, che palleggia molto. A differenza di un anno fa, fraseggiano molto bene a centrocampo. Abbiamo cercato di fare una costruzione dal basso per muovere velocemente palla, per sfruttare le corsie esterne. Questo era il quadro tattico che abbiamo cercato di perseguire, ma siamo state bravissime a resistere e a dimostrare personalità”.

Linari tra le migliori in campo.
“Elena la conoscete tutti, è una giocatrice che ci ha dato tanto, ci ha fatto migliorare. Abbiamo un organico importante, ma lei ha portato quell’esperienza, quella grinta, che servirà anche in futuro per le giovani atlete”.

C’è stato un momento in cui ha capito che stavate cambiando marcia?
“Quella in Supercoppa è stata la partita della svolta. Poi sapete che costruire un progetto da zero e far crescere le ragazze non era semplice. Ci siamo tolte una bella soddisfazione, ci siamo regalate un sogno. Vorrei dedicare questo trofeo a tutti i tifosi della Roma, alla società. Ringrazio anche Daniele De Rossi per le sue parole pubblicate su Instagram. C’è sempre stato molto vicino”.

Credit Photo: Domenico Cippitelli

La Pro Sesto vince ad Alessandria e vola in Serie B

B….happy! La Pro Sesto femminile vince 3-0 ad Alessandria e ottiene la matematica promozione in serie B con ben tre giornate di anticipo. Partita mai in discussione per le ragazze biancocelesti che hanno chiuso il primo tempo in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Marasco.

Nella ripresa il bis di capitan Seveso, nel finale di partita il tris di Possenti che ha chiuso la pratica. Seconda promozione consecutiva di fila per la squadra di mister Ruggeri che domenica prossima potrà festeggiare in casa contro il Genoa, uno dei principali avversari in questa stagione staccata di ben 12 lunghezze dalla capolista.

Photo Credit: Pro Sesto 1913

Game, Set, Match per il Cortefranca: le franciacortine fanno sei gol all’Atletico Oristano

Avanza senza sosta la striscia vincente del Cortefranca, che espugna il campo dell’Atletico Oristano per 6-0.

Le franciacortine passano subito in vantaggio al 9′ con Anna Lacchini, poi al 25′ Virginia Riva segna il secondo gol cortefranchese, e al 40′ Simona Muraro cala il tris rossoblù. Nella ripresa il copione non cambia: al 64′ Alessia Giudici sigla il poker ospite, e successivamente sale in cattedra Marina Zanetti, che con due gol messi a segno all’84’ e all’87’ porta definitivamente a sei le marcature realizzate alla formazione sarda.

Grazie a questa vittoria le ragazze di Roberto Salterio mantengono la vetta del Girone B di Serie C con 55 punti, e tiene distante di quattro punti il Trento.

Nel prossimo turno il Cortefranca ospiterà il fanalino di coda Le Torri, uscite battute dal Padova per 7-0.

Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio 

Il bel finale di stagione, i complimenti di Lotito e la valorizzazione del calcio rosa

La sensazione è che questa squadra giovane abbia ampi margini di miglioramento. La società tenterà di confermare più calciatrici possibili assieme allo staff tecnico.

E’ quasi un peccato che sia finita la stagione dato che il Tavagnacco, dopo due mesi difficili, sembrava essere ripartito alla grande. La squadra ha chiuso al quarto posto in classifica con 40 punti. Le ultime partite hanno certificato una crescita delle gialloblù che hanno terminato con quattro buone prestazioni. Vittorie su Roma e Perugia, pari con la Riozzese Como e sconfitta immeritata contro la Lazio. Un poker di gare in cui le ragazze di Marco Rossi hanno dimostrato di avere dei valori tecnici e non solo. Nell’ultima sfida la squadra friulana ha messo in seria difficoltà la capolista Lazio. Specialmente nel primo tempo il Tavagnacco ha avuto il merito di andare in vantaggio, di creare presupposti per fare gol e di trovare le contromisure alle avanzate delle biancocelesti. Grande lavoro per le trequartiste esterne Abouziane e Ferin nel rientrare a raddoppiare sui terzini romani che spingevano. La prestazione delle ospiti ha impressionato anche il presidente della Lazio Claudio Lotito presente in tribuna. Il numero uno del club biancoceleste a fine gara ha avuto belle parole per le sue avversarie. “Il Tavagnacco mi è parsa una squadra compatta, determinata, volitiva, ben messa in campo e con un alto tasso tecnico”.

Ora l’attenzione si sposta sul mercato e sulla battaglia per la valorizzazione del calcio femminile che non passa mai di moda dato che emergono ciclicamente degli scivoloni su questo tema da parte di alcuni personaggi. Questa volta è toccato all’ex direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti Gianluca Pecchini che nella cena alla vigilia della “Partita del Cuore” ha allontanato dal tavolo l’attrice dei The Jackal Aurora Leone dichiarando: “Da quando le donne giocano a pallone?” Il mondo del calcio rosa si è mobilitato contro questa uscita. Il Tavagnacco ha risposto prontamente sui profili social e tramite la voce del capitano Alessia Tuttino: “Siamo tutte con Aurora. Ci dispiace che accadano ancora questi episodi. Non si può farne una questione di maschi e femmine, lo sport in generale e il calcio è di tutti”.
Adesso si va in vacanza con la consapevolezza che questo Tavagnacco è un team giovane con ampi margini di miglioramento. La sensazione è che la società tenterà di confermare più calciatrici possibili assieme allo staff tecnico. Il lavoro di Marco Rossi e Alessandro Campi proseguirà anche la prossima stagione. E dato che la squadra aveva ricominciato a girare, è quasi un peccato che questo campionato sia finito.

Credit Photo: Upc Tavagnacco

Il primo dei tre derby da programma finisce con il botto

Con un rotondo 7 a 0 il Calcio Padova femminile sistema e archivia la pratica Le Torri. Ospiti della compagine vicentina le ragazze di Mister Di Stasio impiegano un solo tempo a indirizzare il match suo giusto binari: inaugura le danze Donà ben servita sulla fascia da Callegaro che anticipa il portiere e incrocia sul secondo palo.

Seguono a ruota le personali doppiette di Gallinaro e Gastaldin brave a farsi trovare pronte per i reciproci assist a cui partecipano anche Conventi e Spagnolo.

Le Torri provano a contenere le biancoscudate mantenendo alta la linea di difesa e provando a mettere in fuori gioco sistematico l’intero reparto offensivo ospite ma, pur collezionando notevoli risultati, ciò non impedisce ad Amidei e compagne di gestire ampiamente match e risultato.
Nel secondo tempo il Padova amministra il vantaggio e non so accontenta, arriva infatti la terza doppietta di giornata siglata dalla giovane Gaia Gastaldello.

Si conclude così quindi il primo dei tre derby da calendario, è atteso fra le mura amiche il Vittorio Veneto domenica 6 giugno.

La Roma fa la storia: le giallorosse conquistano la Coppa Italia TIMVISION, battuto in finale il Milan ai rigori

Un fine settimana emiliano da incorniciare: dopo il titolo nel Campionato Primavera, la Roma femminile fa sua anche la Coppa Italia TIMVISION, battendo nella finale di Reggio Emilia il Milan ai calci di rigore. Per le giallorosse si tratta del primo titolo a livello di prima squadra.

Un successo arrivato al termine di 120 minuti di una battaglia serrata ma leale contro le rossonere di Maurizio Ganz, in un match caratterizzato dal grande equilibrio, avaro di grandi occasioni da rete ma che per tutta la sua durata ha vissuto di intensità e di adrenalina. È la vittoria di Betty Bavagnoli, l’allenatrice vincitrice della Panchina d’oro nel 2020, che in finale ha schierato in campo ben cinque giocatrici italiane under 25; ed è il successo di una società che solo ieri aveva centrato il secondo titolo Primavera consecutivo, nella finale di Sassuolo contro la Juventus.

La partita. Non sono trascorsi nemmeno trenta secondi sul cronometro e sui piedi di Dowie capita già la prima grande occasione del match: su invito di Giacinti, l’inglese prova a sorprendere Ceasar da fuori area, ma il suo tocco morbido è impreciso.

Nonostante l’elevata posta in gioco, i ritmi di gioco sono alti, anche se le occasioni da rete stentano ad arrivare. Il 4-2-3-1 disegnato da Betty Bavagnoli è più manovriero per sua natura, mentre il Milan punge soprattutto nelle ripartenze, attaccando la profondità alle spalle della linea difensiva avversaria con le sue attaccanti. Con il passare dei minuti le giallorosse aumentano l’intensità della propria manovra sfruttando maggiormente la propria catena di sinistra, ma al 21’ è dalla destra, da uno spunto personale di Thomas, che la Roma costruisce la sua prima vera occasione, reclamando un rigore per un contatto tra la francese e Tucceri Cimini; Marotta – che questa stagione è entrata nella storia per essere stata la prima direttrice di gara ad aver arbitrato una gara di Serie B maschile – lascia correre. Al minuto 28 torna a far parlare di sé il Milan, con Jane pescata ottimamente da Bergamaschi, ma la conclusione della rossonera è troppo centrale per impensierire seriamente Ceasar. È di fatto l’ultima azione offensiva degna di nota di un primo tempo avaro di vere occasioni da gol, chiuso a reti bianche, ma che non ha fatto mancare l’intensità sul rettangolo di gioco.

La ripresa inizia sulla stessa falsa riga della prima frazione di gioco, con la Roma a mantenere più il possesso palla e il Milan a cercare occasioni in contropiede. Nelle fasi di ripartenza le ragazze di Ganz giocano sempre a cercare l’imbucata alle spalle della linea difensiva giallorossa e proprio su un filtrante di Boquete (54’) in direzione di Giacinti, l’attaccante della Nazionale – ormai a tu per tu con il portiere della Roma – viene fermata dalla bandierina della guardalinee, nonostante la posizione di partenza sembrasse regolare. È l’episodio che dà una scossa alle rossonere, adesso più intraprendenti e più pericolose della Roma. In un paio di occasioni Dowie manca il tempo giusto della giocata, sprecando delle ottime potenziali occasioni da rete, mentre con il passare dei minuti Boquete prende sempre più in mano le redini del centrocampo rossonero, dando ampi saggi della propria bravura con il pallone tra i piedi. In pieno recupero, il siluro di Bernauer dai trenta metri, alto di poco sopra la traversa della porta difesa da Korenciova, chiude i tempi regolamentari.

I supplementari si aprono con un intervento provvidenziale di Swaby, che per questione di centimetri salva in scivolata la propria porta e spedisce in curva un assist di Mauri, anziché nella propria rete; sull’angolo seguente Ceasar è quindi salvata dalla traversa, sulla parabola maliziosa di Ticceri Cimini. Il Milan sembra avere più energie nell’overtime e anche i cambi – su tutte Claudia Mauri – sembrano dare maggiore vitalità all’undici di Maurizio Ganz. Nel secondo tempo supplementare le squadre si allungano e concedono quelle occasioni che erano mancate per oltre cento minuti: entrambe le squadre avrebbero le chance per chiudere qui la contesa, ma i calci di rigore sono il giusto epilogo di una partita dove l’equilibrio ha regnato sovrano.

Ai tiri dal dischetto le rossonere peccano di imprecisione, fallendo tre tiri su quattro. Ceasar neutralizza le conclusioni di Boquete e Grimshaw, e il palo respinge il tiro di Ticceri Cimini. Bernauer è fredda quanto basta dagli undici metri e manda le giallorosse in Paradiso: la Coppa Italia è della Roma.

Milan-Roma 1-3 d.c.r.

MILAN: Korenciova; Vitale, Agard, Fusetti; Bergamaschi, Boquete, Jane (45’ st Mauri), Hasegawa, Tucceri Cimini; Dowie (32’ st Grimshaw), Giacinti. A disp.: Piazza, Rizza, Spinelli, Salvadori Rinaldi, Simic, Conc, Tamborini. All.: Ganz

ROMA: Ceasar; Soffia (23’ st Erzen), Swaby, Linari, Bartoli; Giugliano, Bernauer; Thomas (13’ pts Banusic), Andressa (36’ st Greggi), Serturini; Lazaro (36’ st Bonfantini). A disp.: Baldi, Pipitone, Pettenuzzo, Ciccotti, Corrado. All.: Bavagnoli

ARBITRO: Marotta. Assistenti: Di Monte e Trasciatti. IV Ufficiale: Ferrieri Caputi

NOTE – Ammonite: Giugliano, Vitale, Linari, Boquete, Mauri. Recupero: 1’ pt, 4’ st, 1’ pts, . Spettatori 1.500 circa.

Sequenza rigori – Boquete: parato. Giugliano: gol. Agard: gol. Serturini: gol. Grimshaw: parato. Linari: alto. Tucceri Cimini: palo. Bernauer: gol.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Rachele Peretti, Chievo Verona: “Volevamo chiudere bene per vivere al meglio questo momento insieme”

Il Chievo Verona ha chiuso la Serie B 2020/21 pareggiando in casa col Pontedera per 1-1.

A fine partita Rachele Peretti, simbolo della formazione clivense, ha fatto, sui canali ufficiali del club gialloblù, il punto sull’ultimo incontro di campionato e sull’intera stagione: Volevamo chiudere bene per vivere al meglio questo momento insieme. Col Pontedera è stata più difficile del previsto, perché nel primo tempo siamo state contratte, abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi giusti che potevano portarci ad avere occasioni più nitide. Poi nel secondo tempo loro si sono più distese e abbiamo trovato un po’ più di spazio. Abbiamo avuto molte occasioni, però penso che l’1-1 possa andare bene. Cos’è successo all’intervallo? Sono quei momenti che ci hanno caratterizzato per tutto l’anno. Nel momento in cui andiamo in fatica mentalmente si vede in campo. Quando riusciamo a fermarci, a riposizionarci e a dirci di stare tranquille, vediamo di trovare fiducia e riusciamo a rigirare la partita in pochi minuti, come si è visto. Forse è proprio quello che ci è mancato durante l’anno, la maturità mentale: leggere le situazioni, riconoscere che ci sono difficoltà nei 90 minuti della partita e saperle gestire. Verso il finale della stagione abbiamo imparato a farlo e anche questo è un percorso di miglioramento“.

L’attaccante, autrice di 7 reti stagionali, ha parlato della stagione del Chievo: “Nella seconda parte della stagione abbiamo trovato più dinamiche, più feeling, di equilibrio. L’inizio della stagione non è stato facile per nessuno e quindi quando siamo riuscite a trovare la chiave di quella che poteva essere la situazione migliore per noi, ha agevolato me ma come ha agevolato tutta la squadra. Se guardiamo il girone di ritorno abbiamo raccolto punti pesanti, mi vengono in mente i tre punti di Pomigliano, quelli col Como, vuol dire che qualcosa c’era e dovevamo trovare il modo di tirarla fuori. C’è rammarico perché potevamo fare una stagione diversa, però tirando le somme sono orgogliosa della squadra e sono contenta del risultato portato a termine. Viversi un finale di campionato così penso sia il giusto premio della stagione“.

Rachele è un punto di riferimento per la squadra e ha un piccolo augurio per il futuro: “Spero che la storia fra me e il Chievo possa continuare, poi si vedrà cosa succederà quest’estate. Ora stacchiamo un po’ la testa perché siamo esauste, perché ci ha chiesto tanto questa stagione e vedremo cosa succederà. Io sono legata qui, tutti lo sanno, quindi non dovrebbero esserci problemi“.

Photo Credit: Facebook Chievo Verona Women

Claudia Palombi, Lazio: “Dopo la promozione, pensavamo subito a vincere il campionato”

Claudia Palombi, attaccante della Lazio Women, è intervenuta ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM.

“Stiamo continuando ad allenarci, nonostante la promozione raggiunta ed il campionato vinto. Allenarsi è importante, meglio farlo insieme a Formello che da sole. L’argoemento principale nel gruppo è ora costruire una squadra forte, vogliamo fare una stagione importante anche in Serie A, giocandocela con tutte. Ringrazio a nome di tutta la squadra il Presidente Lotito, per lo sforzo fatto quest’anno per aiutarci a vincere.

Quest’anno non abbiamo mai mollato, questa mentalità viene dalla coach Morace. Non volevamo accontentarci, abbiamo chiuso la stagione con tutti i numeri a nostro favore. Dopo la promozione, abbiamo subito pensato a conquistare matematicamente il primo posto. Sono contenta di questo, è stato un anno indimenticabile. Non era facile, visto anche lo stop del campionato: però ci abbiamo sempre creduto, non staccando mai la spina e credendoci sempre”. 

Credit Photo: Domenico Cippitelli 

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