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Nicole Micciarelli, Brescia Femminile: “Una liberazione tornare a segnare dopo tanto tempo. Quinto posto in classifica? Una piacevole sorpresa”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Serie B sta per ricominciare per gli ultimi scampoli del 2025 e il Brescia, attualmente quinto in classifica, è reduce dal 2-2 maturato in casa contro la Freedom nella decima giornata di campionato e in quella partita c’è una calciatrice che, oltre a siglare il suo primo gol con la maglia biancazzurra, è tornata a segnare dopo quasi un biennio: si tratta di Nicole Micciarelli, difensore classe ’99 ex San Marino Academy ed H&D Chievo Women e arrivata quest’anno in terra lombarda.
La nostra Redazione, in vista della sfida del Brescia in casa del Vicenza, ha raggiunto Nicole per risponderci ad alcune domande.

Nicole cosa vuol dire per te giocare a calcio?
«Giocare a calcio ad oggi per me significa avere la possibilità ogni giorno di mettersi alla prova, di vivere un insieme di emozioni contrastanti anche fra loro e di scoprirne alcune nuove, di creare rapporti che durano nel tempo, di apprendere da chi si incontra lungo il cammino ma allo stesso tempo di lasciargli un qualcosa di positivo».

E giocare come difensore?
«Fare il difensore è una continua sfida con sé stesse e con l’avversaria che s’incontra, perché si ha il minimo di rischio per sbagliare. È avere quella cattiveria agonistica da diffondere alle proprie compagne».

Il tuo percorso calcistico è legato al San Marino Academy, dove ci hai giocato per ben dieci stagioni. Che significato ha avuto per te indossare la maglia delle Titane?
«Per me San Marino sarà sempre casa: vivere ciò che ho vissuto in quei dieci anni è un qualcosa di irripetibile, sarò sempre legata a quel piccolo stato che nasconde per me una marea di emozioni e soprattutto ricordi».

Nicole Micciarelli in azione con la maglia del Brescia Femminile (Photo Credit: Stefano Petitti – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano)

Quest’anno hai scelto il Brescia. Cosa ti ha portato ad andare in questo club?
«La squadra del Brescia penso non abbia bisogno di presentazioni: è un onore per me indossare questa maglia e far parte nel mio piccolo di un pezzo di questa storia».

Le prime dieci partite del Brescia in B dice quinto posto a sette punti dalla vetta occupata dal Como. Ti aspettavi quest’avvio di stagione della tua squadra?
«Ammetto che è stata una piacevole sorpresa questo avvio, ma allo stesso tempo penso sia stato meritato per quello che abbiamo creato come gruppo squadra, penso sia la nostra forza».

Parliamo del 2-2 maturato poco più di una settimana fa contro la Freedom: secondo te, quanto vale questo punto?
«Ci teniamo stretto questo punto conquistato negli ultimi minuti, ma penso che dovessimo fare di più e soprattutto potevamo evitare i gol presi. Una possibile vittoria era alla nostra portata ma l’andamento della partita è sempre un qualcosa di imprevedibile e le carte possono cambiare da un momento all’altro».

Per te, la partita con la Freedom ha avuto una grande valenza, visto che hai segnato il tuo primo gol con la maglia del Brescia…
«È stato molto liberatorio per me segnare questo primo gol, sia un piacere per aver segnato con questa maglia ma allo stesso tempo una grande emozione personale».

Allo stesso tempo, torni nel tabellino delle marcatrici dopo quasi due anni, quando nel settembre 2023 segnasti la rete della vittoria del Chievo proprio contro il Brescia nei sedicesimi di Coppa Italia…
«Era da tanto che ci riprovavo a tornare nel tabellino delle marcatrici, l’anno scorso ci ho provato più volte ma non è mai andata bene per questo è stato molto liberatorio per me. É curioso che proprio contro il Brescia risale il mio ultimo gol: forse era un segno del destino».

La sosta delle Nazionali può essere d’aiuto a te e alle tue compagne in vista della ripresa delle ostilità?
«Staccare un po’ la spina in questa sosta ci serviva: abbiamo avuto delle partite intese e recuperare qualche energia può far solo che bene. Adesso, abbiamo due partite difficili da affrontare prima dell’anno nuovo e dovremmo dare tutte noi stesse per ottenere risultati».

Domenica si andrà in casa del Vicenza che la due domeniche fa è stata capace di battere il Cesena seconda forza del campionato…
«Vicenza è un ottima squadra, condita da esperienza e giovani interessanti, molto compatta e soprattutto difficile sfidare in casa loro ma, come dicevo prima, dobbiamo pensare a noi e a cercare di fare il meglio possibile per tornare a casa con i tre punti».

Che idea ti sei fatta sulla Serie B di quest’anno dopo un terzo di stagione?
«La definirei imprevedibile, perché ogni giornata può succedere di tutto, non c’è mai nulla di scontato».

Quali sono le squadre che possono ambire all’unica promozione in Serie A?
«Per la tipologia di squadra fatta direi Como: penso sia al di sopra di ogni formazione. Ma al di sotto di loro vedo molto bene il Cesena».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Vista la mia passione per i bambini, quest’anno ho intrapreso un percorso come vice allenatrice dell’Under 10 del Brescia Femminile: è molto stimolante per me e mi sta lasciando tante cose positive».

Che obiettivi ti sei posta per i prossimi anni?
«Il mio unico obbiettivo è stare bene e divertirmi, quando mancherà una di queste due cose penso che prenderò altre decisioni per la mia vita. E come dicevo voglio apprendere il più possibile e lasciare un segno nelle persone. E per il futuro mi piacerebbe rimanere in questo ambito ma tutto dipenderà da ciò che succederà nel mio percorso calcistico e non».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Brescia in vista della ripartenza del campionato?
«Semplicemente di continuare insieme come abbiamo sempre fatto e soprattutto ritrovare la vittoria che ci manca da troppo tempo che ci darebbe una spinta per riessere quella squadra tosta e difficile da battere».

E ai tifosi che vengono a seguirvi in ogni vostra partita?
«Di continuare a fare il tifo per noi e a sostenerci ogni singola partita perché abbiamo bisogno di tutte le persone che vengono a vederci che ci danno quella spinta in più».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Nicole Micciarelli per la disponibilità.

Serie A Women: si torna con l’ottavo turno spalmato su tre giorni, la Roma ospita la Juve

Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Torna in campo, nel week-end, per il suo ottavo turno la Serie A Women con due gare al sabato e tre alla domenica e una al lunedì. Le sei partite saranno trasmesse tutte in diretta su DAZN con una gara proposta in chiaro anche sulle reti RAI.

Si parte al sabato con la sfida del ‘Piccolo’ di Cercola, in programma alle ore 12:30. Il Napoli Women, reduce da due successi, incrocia il Milan, con un punto conquistato negli ultimi 180′. Le partenopee sono seconde a -5 dalla vetta e con tre punti di vantaggio sulle rossonere. Alle ore 14:30, poi, l’attenzione si sposta sul ‘Tre Fontane’, in diretta su Rai Sport, dove la Roma capolista riceverà la Juventus, seconda alla pari delle campane: entrambe le formazioni nelle ultime cinque gare hanno vinto quattro volte con una sola sconfitta a testa.

La domenica si riparte alle 12:30 con la sfida dell’Arena Civica tra Inter e Genoa: le nerazzurre, a metà classifica, sono reduci da un successo dopo un periodo non semplice, con due punti in quattro gare, mentre le liguri, penultime, da due sconfitte consecutive. Alle 15, invece, al Viola Park intreccio Fiorentina-Ternana Women con le viola, quinte a -2 dalla seconde, che hanno frenato dopo tre successi con un pari ed una sconfitta mentre le umbre, fanalino di coda, si sono rilanciate con un pari ed una vittoria dopo cinque sconfitte di fila.

La domenica si chiude alle 18 con Parma-Como Women a ‘ Il Noce’. Le gialloblù, un punto sopra la penultima posizione, hanno ottenuto quattro pari ed una sconfitta nelle ultime cinque uscite mentre le lariane sono reduci da una sconfitta dopo nove punti ottenuti in tre gare. A chiudere il turno il lunedì saranno alle 12:30, allo stadio ‘Enzo Ricci’, Sassuolo e Lazio. Le ospiti, a metà classifica, proveranno a riscattare un periodo con quattro sconfitte intervallate nel mezzo da una vittoria mentre le padrone di casa, penultime, da due punti arrivati in quattro gare.

Migliori marcatrici Women’s Champions League: un terzetto in testa

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Women’s Champions League top scorer

La corsa per il titolo di capocannoniere della UEFA Women’s Champions League 2025/26 è una lotta a tre fra Lineth Beerensteyn (Wolfsburg), Alessia Russo (Arsenal) e Caroline Weir (Real Madrid), finora autrici di quattro gol. Beerensteyn ha segnato due gol nel 5-2 contro il Manchester United, salendo in vetta alla classifica, ma è stata raggiunta nella serata di mercoledì.

Dopo aver segnato due gol contro la Roma e la rete del pareggio nel finale nell’1-1 contro il Paris FC, Weir è andata a segno con una splendida volée alla quarta giornata, portando in vantaggio il Madrid contro l’Arsenal. Le Gunners, però, hanno rimontato dopo l’intervallo con due gol di testa di Alessia Russo

Classifica marcatrici Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Lineth Beerensteyn (Wolfsburg)
4 Alessia Russo (Arsenal)
4 Caroline Weir (Real Madrid)

Fiamma (Atlético de Madrid)
Ada Hegerberg (OL Lyonnes)
3 Ewa Pajor (Barcelona)
3 Ella Peddemors (Wolfsburg)
Alexia Putellas (Barcelona)
3
 Alba Redondo (Real Madrid)
3 Fridolina Rolfö (Manchester United)

Maggior numero di assist nella Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Klara Bühl (Bayern München)

3 Linda Caicedo (Real Madrid)
3 Fiamma (Atlético de Madrid)
Beth Mead (Arsenal)

Classifica gol+assist nella Women’s Champions League 2025/26 (dalla fase campionato in avanti)

Klara Bühl (Bayern München)
6 Fiamma (Atlético de Madrid)

5 Alexia Putellas (Barcelona)
5 Caroline Weir (Real Madrid)

Lineth Beerensteyn (Wolfsburg)
4 Esmee Brugts (Barcelona)
4 Ada Hegerberg (OL Lyonnes)
4 Beth Mead (Arsenal)
4 Ella Peddemors (Wolfsburg)
4 Alba Redondo (Real Madrid)
4 Alessia Russo (Arsenal)
4 Amaiur Sarriegi (Atlético de Madrid)

Gago annulla il segnale Kafaji: bronzo League negato alle svedesi – Gustavsson: “Dispiace, ma abbiamo qualcosa su cui costruire”

Si ferma al quarto posto il viaggio in Nations League della Svezia. La compagine gialloblù, tornata in campo per disputare il secondo scontro di fronte alla Francia, non è riuscita nell’intento di cambiare le sorti di uno scenario già in mano alle opposte: come mai?

Tutto è stato deciso ai supplementari: seppur le due squadre si siano alternate per quel che riguarda le occasioni da gol, è stata la Francia a sorprendere la Svezia nel secondo quarto dei tempi citati. Subito dopo il calcio d’inizio, Kelly Gago (FFF) ha sfruttato un passaggio filtrante di Cascarino, sorprendendo Jennifer Falk con un 2-2. Le padrone della giornata, poi, non sono riuscite a creare altre chance incisive da replicare, consegnando definitivamente la vittoria alla squadra avversaria.

Una serata ad ogni modo emozionante, sia per lo spirito dimostrato, sia per il saluto a compagne e tifosi di Linda Sembrant, storica maglia numero 3 della rosa; per quest’ultima – simbolo della Nazionale – l’ultima partita disputata.

Non è mancato il consueto commento post gara del commissario tecnico Tony Gustavsson: “Vorrei scusarmi per il rosso – quest’ultimo ha rimediato il cartellino sul finale, dopo aver contestato ripetuti falli francesi non segnalati dall’arbitro -. La partita? Sono diversi i passi in avanti che ho osservato; stiamo gestendo i momenti con più intelligenza e sono davvero impressionato da come le ragazze abbiano assimilato quanto detto in così poco tempo. Dispiace per il risultato, ma abbiamo qualcosa su cui costruire”.

Parola anche a Evelyn Ijeh (subentrata a Schröder al 71’ di gioco), la quale ha dato ha dato una spinta notevole all’attacco svedese: “Abbiamo lottato su ogni pallone – ha riferito -. Mi sono goduta il momento, ma…l’importante era combattere come una vera squadra e perdere esattamente allo stesso modo!”.

CONMEBOL, due giornate, tante sorprese: il Venezuela scavalca tutti, la Colombia delude

Giornata 3: la Colombia delude contro la Bolivia, Paraguay di misura contro le uruguagie

Al “Siles” di La Paz, in casa della Bolivia la Colombia non va oltre l’1 a 1 malgrado la presenza in campo di calciatrici del calibro di Linda Caicedo. La partita non si sblocca per tutto il primo tempo, mandando le squadre negli spogliatoi sul parziale di 0 a 0. All’inizio della ripresa, invece, le padrone di casa aprono le marcature al 46′: Sonia Turihuano riesce a trovare la via del gol e a mettere in discesa la gara, ma la Colombia tira fuori l’orgoglio e agguanta il pareggio dal dischetto al 76′ grazie a Gabriela Rodríguez. Le colombiane si devono recriminare un match ricco di spunti, ma povero nella concretezza sottoporta. Per la Bolivia è il primo punto dopo due sconfitte contro l’Ecuador e il Cile, mentre la Colombia prosegue la sua striscia di imbattibilità.

Il Perù centra la sua prima vittoria a Cusco con un convincente 3 a 1 inferto al Cile. Nello stadio “Inca Garcilaso de la Vega” di Cusco le peruviane sbloccano la partita al 29′ grazie ad Alessia García, riacciuffate pochi minuti dopo, al 40′, da Nayadet López. Nella seconda frazione le padrone di casa cambiano marcia e segnano con Luz Campoverde al 61′ e Raquel Bilcape al 64′, mettendo in cassaforte una partita nel giro di pochi minuti.

Il Paraguay batte l’Uruguay per 1 a 0 tra le mura amiche nello stadio “La Huerta de Asunción”: la calciatrice che segna l’unica rete capace di decidere il match è  Claudia Martínez al 90’+6, la partita di sofferenza e di grande equilibrio tra le due compagini viene decisa da una zampata nel finale che, dal punto di vista della classifica, vede l’Uruguay fermo a un solo punto e il Paraguay a 4.

Venezuela ed Ecuador non si fanno male, con uno 0 a 0 che avrebbe forse dovuto premiare il Venezuela, che ha avuto chiare occasioni da gol, non riuscendo però a sfruttarle come avrebbe dovuto. L’Ecuador, dal canto suo, può continuare a tenere viva la speranza di conquistarsi un posto per le prossime qualificazioni ai Mondiali. Il Venezuela è ora a quota 5, l’Ecuador a 4, pari merito con il Paraguay.

Giornata 4: Venezuela a valanga e in testa, pari e patta tra Uruguay ed Ecuador

Il Venezuela disputa una partita sontuosa contro il Perù e si catapulta al vertice della classifica nell’ultima partita dell’anno. Al “Metropolitano” di Cabudare i tabelloni a fine match recitano 6 a 0, come in un set tennistico, con tre gol per tempo. Nella prima frazione vanno a segno Deyna Castellanos al 12′, Gabriela García al 35′ e a chiudere Bárbara Martínez in un parziale che lascia poco spazio a dubbi. Il match prosegue a senso unico anche nella ripresa, con la doppietta di Enyerliannys Higuera e il colpo di grazia di Genesís Florez all’85’; splendido il regalo per la Vintotinto, che può sognare in grande!

0 a 0 tra Uruguay ed Ecuador, con qualche spunto in più da parte delle uruguagie, ma la solidità difensiva ecuadoregna chiude a cerniera la porta. Il Cile si piazza meglio in classifica con una vittoria di misura per 1 a 0 ai danni del Paraguay, partita decisa da Yanana Haedo, la cui rete vale tre punti e tantissime speranze per l’anno che verrà.

Ultima, ma non meno importante, la superba gara dell’Argentina, che annienta la Bolivia per 8 a 0 ed eguaglia il record battuto nell’ormai lontano 2006 contro il Cile. L’Albiceleste si dimostra cinica sottoporta, come raccontato dalle reti di Paulina Gramaglia, Aldana Cometti e Florencia Bonsegundo nella prima frazione in un parziale già bello consistente; il risultato viene arrotondato nuovamente da Gramaglia, alla personale doppietta, seguita poi dalle due reti di Kishi Núñez, quella di Francisca Altgelt e, infine, la personale doppietta di Florencia Bonsegundo allo scadere.

Ma, quindi… com’è la classifica? E che cosa comporta?

Il Venezuela capeggia a 8 punti dopo quattro giornate, mentre Argentina, Cile e Colombia gli stanno con il fiato sul collo a 7. L’Ecuador è a metà classifica a 5 punti, seguito dai 3 del Paraguay e del Perù. L’Uruguay è bloccato a 2, mentre il fanalino di coda è la Bolivia, ad appena un punto.

La CONMEBOL Liga de Naciones Femenina è al giro di boa: sono infatti nove le giornate totali, con una squadra a giornata a riposo perché tutte giochino contro tutte – il Brasile non si conta, in quanto paese ospitante del prossimo Mondiale. Solo la prima e la seconda squadra saranno automaticamente qualificate alla Coppa del Mondo, per la terza e la quarta saranno invece essenziali gli spareggi a livello internazionale.

Giorgia Miotto, San Marino Academy: “Abbiamo un grande punto di forza: la compattezza di un gruppo che rema nella stessa direzione”

credit photo: ©SMAcademy/Palmieri
In un Campionato ostico e competitivo come quello di serie B, il San Marino Academy gioca la sua stagione tra alti e bassi che vedono la squadra, al momento, occupare la terzultima posizione in classifica con 8 punti. Calcio Femminile Italiano ha raggiunto Giorgia Miotto, centrocampista classe 2002 alla sua seconda stagione con la maglia delle Titane ed un passato tra serie A e serie B  (Arezzo, Parma, Cesena, Pomigliano e Milan) per un’intervista in esclusiva.
Con lei abbiamo parlato di questa stagione calcistica e degli obiettivi da raggiungere, ma anche di sogni e aspirazioni (sia di squadra che personali).
L’inizio del Campionato del San Marino non è stato semplice ma, con il passare delle settimane, la squadra è cresciuta così come le prestazioni in campo e i risultati sono arrivati. Certo, ci sono alcuni aspetti su cui lavorare e migliorare ancora ma la direzione presa è quella giusta e le Titane sono un gruppo compatto che lavora per raggiungere per l’obiettivo prefissato prima dell’inizio dell’annata calcistica.
“Purtroppo non abbiamo avuto un inizio di campionato semplice. Siamo partite con qualche difficoltà e con il freno a mano tirato. Nelle ultime partite è cambiato qualcosa e siamo riuscite ad ottenere i risultati voluti. Sicuramente c’è da migliorare e stiamo già lavorando ma dalla nostra parte abbiamo un grande punto di forza: la compattezza di un gruppo che rema nella stessa direzione. Questo ci porterà presto ad ottenere i risultati a cui aspiriamo. Gli obiettivi della squadra sono sicuramente di salvarsi e di fare un campionato migliore rispetto all’anno scorso, sia a livello di classifica che di prestazioni”.
Agli obiettivi di squadra, si accostano quelli personali di Giorgia che intende migliorare nella qualità del proprio gioco, che pure è semplice e volto al contrasto: personalmente vorrei migliorare lo score dell’anno scorso in termini di goal, e inoltre migliorare e limare alcune lacune a livello di prestazioni per risultare più incisiva e decisiva nella partita. Sono sempre stata la giocatrice da “testa bassa e lavorare”, una giocatrice soprattutto di quantità ma che sta migliorando molto la qualità. Penso di avere uno stile di gioco semplice: non sono una giocatrice che fa tanti dribbling scenografici, ma più una che cerca l’uno-due, il passaggio filtrante o il cambio gioco; una che va forte sul contrasto e che corre in entrambe le fasi”.
Dalla sua posizione al centro del campo, Arianna Caruso è un tipo di giocatrice da cui prendere spunto: l’ex Juventus, ora in forza al Bayern di Monaco, infatti ha quella grinta per essere efficace in mezzo al campo ed è capace di rendersi pericolosa anche in fase di attacco. Rappresenta, dunque, un punto di riferimento per la numero 44 del San Marino che, quando le è stata chiesto cosa rappresentasse il calcio, non ha esitato a sottolineare quanto lo sport sia emozionante (sia in positivo che in negativo) e divertente.
Infine, il termine ‘attimi’ racchiude quei momenti che scorrono rapidi come battiti di ciglia in cui si deve cercare di essere il più lucide possibile.
“Nel femminile mi piace molto Arianna Caruso, perchè penso abbia il giusto equilibrio tra quantità e qualità. Inoltre è una centrocampista sia offensiva sia difensiva. Cerco di rubarle qualcosa quando la vedo giocare. Anche lei ha molta grinta e forza in mezzo al campo, ed è inoltre molto propositiva in attacco.
Per cominciare, ti dico che il calcio per me è “emozionante” e “divertente”. Emozionante perché credo che il calcio sappia dare veramente tante emozioni, sia positive sia negative. Un esempio è stato lo scorso anno, quando all’ultima di campionato le emozioni cambiavano ogni minuto, da quelle positive per la salvezza a quelle negative per la retrocessione – e queste due si alternavano spesso in poco tempo. Divertente perché dietro agli schemi o alle tattiche comunque c’è un gioco, e credo che per renderlo semplice ci si debba divertire, un po’ come fanno i bambini, che sono spensierati ma anche sicuri di quello che fanno. Infine, come terza opzione non ti do un aggettivo ma ti dico “attimi”, perché il calcio vive anche – e tanto – di quelli. Frazioni di secondo in cui devi pensare velocemente ma con lucidità. Come quando un attimo prima sei una star perché hai fatto tripletta ma poi si dimenticano di te perché sbagli un rigore.. è un attimo.. e credo il calcio sia pieno di questi “attimi” .
Scendendo, poi, nello specifico e riferendoci al calcio femminile è inevitabile una riflessione. Rispetto al passato il calcio femminile in Italia è cresciuto, ed è innegabile se si pensa al raggiunto professionismo e al fatto che chi è più giovane ha vissuto meno ostracismo ed ostacoli quando ha scelto di avvicinarsi alla disciplina. Il rovescio della medaglia, però, è che questa sacrosanta conquista sinora è stata raggiunta solo dalla serie A mentre i campionati cadetti possono incontrare ancora svariate difficoltà che complicano non solo la loro stagione ma anche la loro permanenza in campionato.
Permangono, purtroppo, un fondo di pregiudizio e diffidenza verso questo sport che si spera vengano a scemare nel tempo facendo si che l’Italia si allinei ai paesi in cui questo è una realtà ben consolidata.
“Dai Mondiali del 2019 qualcosa è cambiato. Con il professionismo c’è più visibilità per il movimento femminile, peró secondo me è ancora poco. Le serie minori rispetto alla Serie A non sempre hanno strutture e campi adeguati. Molte società purtroppo non dispongono di molti fondi e questo non ci permette di essere “tutte uguali”, a livello calcistico ovviamente. Di certo noi più giovani, e soprattutto le bimbe che si stanno affacciando ora al calcio, abbiamo avuto molti privilegi in più rispetto a qualche tempo fa.
Credo che si possa solo fare passi in avanti, nella speranza che i pregiudizi, le perplessità e la diffidenza verso questo sport possano cessare definitivamente.
Parlando, infine, di sogni il più grande sarebbe andare a giocare in una squadra inglese. In Inghilterra il calcio femminile è amato e vissuto tanto dai tifosi. Verrebbe certamente da pensare al ‘caso Arsenal’ che disputa le sue partite all’Emirates Stadium, ma ogni squadra di calcio femminile hai il suo bel bacino di supporters che non mancano di fare sentire il proprio calore alle ragazze in campo.
Il mio sogno nel cassetto è quello di andare a giocare in Inghilterra: credo che lì il calcio sia qualcosa di davvero speciale. Grazie mille per avermi dato due minuti del vostro tempo nel leggere questa intervista, grazie davvero. Un saluto a tutti e che dire.. buone feste!”
CALCIO FEMMINILE ITALIANO RINGRAZIA GIORGIA MIOTTO E IL SAN MARINO ACADEMY PER L’INTERVISTA CONCESSACI. 

Castiglia applaude l’Italfutsal femminile: “Ci avete fatto sognare e continuerete a farlo, grazie ragazze!”

CASTIGLIA – Il numero uno di Viale Tiziano applaude a scena aperta la spedizione Azzurra nelle Filippine. “Come Divisione Calcio a 5 siamo orgogliosi di questa Nazionale e di tutto il movimento. Non è soltanto una squadra: è un modello, un esempio autentico capace di ispirare le nuove generazioni”. Castiglia osserva un bicchiere più che mezzo pieno: “Lo spirito di queste ragazze, i loro sorrisi, le loro lacrime e la loro straordinaria determinazione hanno fatto breccia nel cuore degli italiani, sono l’immagine della nostra eccellenza sportiva. Non solo talento, ma valori: rispetto, unità, orgoglio nel vestire la maglia della Nazionale”. I complimenti non finiscono qui: “Sono il simbolo dell’Italia migliore, quella che non si arrende, che lavora ogni giorno, che cade e si rialza. Siamo tra le migliori otto al mondo, un traguardo che testimonia il percorso di crescita del futsal italiano e che non dobbiamo mai dimenticare”. Ecco quindi che l’uscita nei quarti del primo Mondiale femminile sotto l’egida della FIFA diventa un punto di ripartenza. A marce elevate. “La Divisione Calcio a 5 è fiera di investire e valorizzare il futsal femminile, in stretta sinergia con Club Italia – assicura Castiglia -, una collaborazione che ha reso possibile questo sogno e ci ha portati pronti e competitivi a un appuntamento storico. Un ringraziamento speciale va alle società italiane di futsal per il loro contributo, la loro passione e la loro disponibilità: la Nazionale femminile di futsal è patrimonio dell’intero movimento. Oggi queste ragazze fanno emozionare le bambine che saranno le giocatrici del futuro. Questa Nazionale – chiosa – è un esempio concreto, una scintilla che accende speranza, ambizione e orgoglio azzurro. E il cammino è solo all’inizio”.

Alice Coppola, Roma Calcio Femminile: “Il secondo gol adrenalina e soddisfazione. Contro la Jesina massima concentrazione!”

Photo Credit: Grazia Menna - Roma Calcio Femminile

Tra Roma Calcio Femminile e Montespaccato i conti si sono chiusi sul 2 a 2. Le capitoline hanno conquistato un punto che le tiene agganciate alle squadre che puntano alla testa della classifica, e devono tutt’e due le reti ad Alice Coppola, di fatto protagonista di una doppietta che vale più della soddisfazione personale. La calciatrice ha rilasciato alcune dichiarazioni in esclusiva alla Redazione di Calcio Femminile Italiano in attesa dell’importante gara di Coppa Italia contro la Jesina, che ha in palio i quarti di finale del torneo.

«Il secondo gol è stato un mix di adrenalina e soddisfazione personale, ma soprattutto la sensazione di aver dato alla squadra un margine importante per portare a casa il risultato. Il pareggio al 90°, su rigore, è stato una vera batosta. Fa male perché sai di aver dato tutto e di meritare probabilmente qualcosa in più. Però rientra nel gioco. L’unica cosa da fare è trasformare quella frustrazione in motivazione per le prossime partite», le capitoline hanno giocato un match macchiato dal pareggio allo scadere, ma sono consce delle “regole del gioco”, che a volte ti sorride e a volte sorride all’avversaria, ma quel che conta è fare della frustrazione e della delusione energie positive per rialzarsi nei match successivi.

La Roma Calcio Femminile è cresciuta rispetto all’inizio della stagione, ma per Coppola la squadra ha spunti da cui può trarre ulteriori margini di miglioramento per affrontare il campionato, competitivo e con tutti i match in bilico. L’approccio, però, è senza dubbio quello giusto, e il gruppo farà la differenza«È un inizio positivo ma ancora con margini enormi di crescita. Sapevamo che sarebbe stato un campionato competitivo, quindi ci aspettavamo partite combattute. Stiamo lavorando per migliorare settimana dopo settimana. Nel complesso l’approccio è buono e il gruppo c’è, quindi le basi sono solide.»

Il campionato riprenderà, dopo la sosta, contro il Riccione, appaiato ai 14 punti delle capitoline, che sanno già su come insistere per portare a casa il match, complici le mura amiche e il tifo a sostegno: «Ci aspettiamo una gara intensa, contro una squadra organizzata e difficile da affrontare. Giocare in casa ci dà qualcosa in più: conosciamo il campo, sentiamo il pubblico, e abbiamo l’obiettivo di fare la partita. Sarà fondamentale l’atteggiamento: aggressività, intensità e capacità di gestire i momenti difficili. Sarà sicuramente una partita impegnativa.»

Coppola ha dunque analizzato quello che sarà l’ottavo di finale di Coppa Italia di Serie C contro la Jesina, in un momento non brillante. Malgrado si tratti, sulla carta, di una partita agevole, i punti accumulati dalle avversarie in classifica non devono ingannare«Affrontare una squadra che hai già battuto non significa avere la partita in mano. Anzi, loro avranno ancora più voglia di rifarsi. Per questo entreremo in campo con massima concentrazione ma anche con la convinzione di poter imporre il nostro gioco. La Coppa Italia è una competizione che ci dà tanta carica: ci permette di dare spazio a diverse giocatrici, di mantenere alta la competitività interna e di crescere sotto pressione. È un’opportunità in più per dimostrare il nostro valore.»

Si ringraziano Alice Coppola, l’addetta stampa Mariella Quintarelli e la Roma Calcio Femminile per il tempo e la grande disponibilità.

Amichevoli internazionali: il recap sulle gare degli ultimi giorni

Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Settimana dedicata alle nazionali con tante amichevoli internazionali giocate nei giorni scorsi, come quella degli USA che hanno superato l’Italia 2-0. Senza contare le selezioni giovanili da segnalare negli ultimi match giocati in questa settimana, che hanno chiuso la finestra dedicata alle nazionali, il largo successo del Brasile che batte 5-0 il Portogallo e dell’Olanda con lo stesso punteggio sulla Corea del Sud.

Nelle altre gare 3-0 della Polonia sulla Lettonia, della Croazia su Malta e del Lussemburgo sul Cipro. Successi, poi, per 2-0 del Messico sulla Costa Rica, del Sudafrica sul Marocco, dell’Inghilterra sul Ghana, della Romania sulla Moldavia, dell’Australia sulla Nuova Zelanda e della Turchia sull’Albania.

Vittoria di misura, invece, per il Giappone che si è imposto 1-0 sul Canada della Serbia sulla Rep.Ceca per 2-1 mentre si sono chiuse sul 3-2 gli intrecci Galles-Svizzera e Ucraina-Austria.  Terminano in parità con il punteggio di 1-1, poi, Bosnia-Grecia, Corea del Nord-Russia e Belgio-Finlandia mentre gara senza reti tra Danimarca-Norvegia,

Nei match ‘minori’ Zambia-Zimbawe si chiude sul risultato di 3-1, Bangladesh-Azerbaigian 1-2, Nepal-Taipei 0-1, Uzbekistan-Iran 1-0, Tonga-Tahiti 4-1. Parità per 1-1, infine, nelle amichevoli Algeria-Kenya e Malawi-Zambia.

Allez, Équipe! Il ritorno a Stoccolma vale il terzo posto Bleues – Svezia out ai supplementari

Una conferma sul campo: la medaglia di bronzo della Nations League va alla Francia. La Nazionale transalpina, volata a Stoccolma per lo scontro di ritorno di fronte alle svedesi, ha chiuso il torneo col sorriso dopo due step sicuri: prima il 2-1 in casa, definito da una pazzesca rimonta, poi la vittoria recente, saldata da Clara Mateo (che ha aperto le marcature) e Kelly Gago (la cui firma è arrivata nei tempi supplementari dopo due reti subite a fine tempi regolamentari).

Una gioia immensa per una squadra che ha ben figurato e rappresentato al meglio la sua 536a partita della storia Bleues  (318 le vittorie, 95 i finali in parità, 123 le sconfitte). La giornata, inoltre, è stata segnata da traguardi molto importanti in termini di individualità: da citare Elisa De Almeida e Sandy Baltimore, fresche di festeggiamenti per le rispettive 50a e 51a selezione.
Con
122 presenze in maglia Équipe, inoltre, Kadidiatou Diani è la giocatrice più rappresentativa nel contesto League; ottimo segnale anche per Clara Mateo, al goal numero 10 nei colori della Nazionale.

Proprio quest’ultima si è aperta ai microfoni di FFF Tv, specificando nel post gara:Una medaglia molto importante per noi. Ci sarebbe piaciuto raggiungere un piazzamento ancor più alto, ma in questo caso era necessario confermare quanto fatto in andata; non è stata una partita facile perché loro hanno accorciato, ma siamo riuscite a recuperare ed a gestire il risultato fino alla fine.

Vogliamo continuare così per poter arrivare a febbraio nella miglior condizione; ci aspettano tanti altri impegni intensi per via della qualificazione ai mondiali. Naturalmente l’obiettivo è quello di arrivare in alto”.

Parola anche a Peyraud-Magnin, figura tra i pali che ha concluso lo spazio dichiarazioni riferendo: “c’è tanta emozione. Uno scontro non semplice, ma ora non ci resta che festeggiare!”. Parole confermate poco dopo da Wassa Sangaré:nessun scenario migliore di questo. Abbiamo conquistato il terzo posto e possiamo solo continuare a sognare. Penso, inoltre, che abbiamo dimostrato grande solidità e coraggio, per questo sono molto fiera del gruppo che siamo!

Cercheremo di continuare su questa strada, una strada che ci sta portando la consapevolezza di poter competere con le grandi d’Europa”.

Ora a risuonare è solo una bolgia dove l’esclamazione più gettonata è “allez, Équipe!”.

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