Il futuro del Beach Soccer della FIGC–Lega Nazionale Dilettanti, con il marchio Q8, soffia nuovamente sulla sabbia delle Rive di Traiano di Terracina, dove dall’11 al 15 giugno dodici squadre della categoria Under 20 si sfideranno per conquistare uno dei quattro posti validi per la fase finale del Campionato. Le formazioni partecipanti – Cagliari, We Beach Catania, Domusbet.tv Catania, Città degli Eventi, Futsal Vasto, Icierre Lamezia, Lazio, Napoli, Lenergy Pisa, Happy Car Sambenedettese, Terracina e Farmaè Viareggio – sono state suddivise in due gironi. Le prime due classificate di ciascun raggruppamento accederanno alla fase finale di Cirò Marina (KR). Domenica 15 giugno, alle ore 20:30, si disputerà la Finale di Supercoppa Q8 Under 20 tra Lazio e Icierre Lamezia.
Sempre a Terracina, dal 17 al 19 giugno, prenderà il via il Campionato di Serie A Q8 Femminile, che vedrà la sua conclusione con la Finale della Supercoppa Q8 Femminile tra Cagliari e Lady Terracina, in programma venerdì 20 giugno alle ore 21:00. Dal 20 al 22 giugno, infine, spazio anche alla Serie A Q8 – Poule Promozione, che aprirà ufficialmente la corsa alla vetta della seconda fascia del massimo campionato. Il Beach Soccer ufficiale fa dunque ritorno a Terracina dopo otto anni di assenza, riportando il grande spettacolo in una delle location storiche del circuito. Su questa spiaggia, la Serie A Q8 ha fatto tappa ininterrottamente nei primi diciassette anni della sua storia, contribuendo a forgiare un legame profondo e autentico con la disciplina. A Terracina si respira aria di gloria: è da qui che sono partiti molti dei campioni che, nell’arco di due decenni, hanno scritto pagine indelebili nella storia della Nazionale e del Beach Soccer internazionale.
Proprio in questa città, l’attuale Commissario Tecnico della Nazionale, Emiliano Del Duca, ha costruito una delle squadre più vincenti di sempre, capace di conquistare dieci titoli in sette stagioni. Il programma della tappa di Terracina si articolerà in maniera intensa e avvincente lungo dodici giorni di competizioni. Si comincia l’11 giugno con l’avvio del Campionato Under 20 Q8, che proseguirà fino al 15 giugno, data in cui, alle ore 20:30, andrà in scena la finale della Supercoppa Under 20 Q8 per un grande appuntamento serale. Dal 17 al 19 giugno sarà invece la volta del Campionato Serie A Q8 Femminile, con un’altra finale molto attesa: quella della Supercoppa Q8 Femminile, che si disputerà venerdì 20 giugno alle ore 21:00. A partire dallo stesso giorno, il 20 giugno, e fino al 22, prenderà infine il via anche il Campionato Serie A Q8 – Poule Promozione, completando così una tappa ricca di contenuti, emozioni e appuntamenti imperdibili.
In casa Lazio la Serie A di futsal si è conclusa con un ottimo piazzamento nei play-off scudetto. Nelle ore scorse, in casa biancoceleste, abbiamo raggiunto Cecilia Barca, calcettista che sull’annata ci ha confidato: “Sì, è stato un campionato davvero combattuto sia nelle zone alte che in quelle basse della classifica, costringendo tutte le partecipanti a mantenere il livello di attenzione sempre al massimo”. La numero 6 biancoceleste ha poi aggiunto sulla stagione della sua squadra: “Siamo soddisfatti a metà. Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi ‘minimi’ ma potevamo fare di più. Abbiamo sicuramente perso qualche punto per strada e non ci siamo giocate al meglio le sfide decisive. Come sempre proveremo ogni anno a fare meglio del precedente”.
La classe ’99 sull’annata delle laziali, terminata ai quarti di finale per lo scudetto, poi chiosa: “Nella post season ogni dettaglio può fare la differenza e non ci sono seconde possibilità. Abbiamo vissuto questi due incontri con intensità e perseveranza cercando di dare tutto ma, come detto prima, potevamo e dovevamo fare qualcosa in più”. La calcettista nata a Roma, reduce da stagioni travagliate causa gravi infortuni, poi ricorda: “A livello personale sono contenta di essere tornata nella ‘mischia’, di essere finalmente di nuovo in campo con la mia squadra e di aver avuto il privilegio di provare emozioni che mancavano da un po’. Non è stato un anno semplice ma ho cercato di migliorare ogni giorno per poter tornare nella condizione migliore possibile dopo i due lunghissimi anni di assenza”.
Barca, poi, sceglie un momento di questa annata: “Penso che sia importante mettere nel bagaglio tutti i momenti vissuti in questa stagione, sia quelli positivi che quelli negativi. Un momento sicuramente positivo che porterò con me è l’esperienza della Coppa Italia, vissuta sia con la prima squadra che con l’Under 19. E’ stato un vero privilegio poter condividere questo percorso, vedere da vicino le emozioni delle più giovani, il loro primo approccio a partite così importanti, sostenendole ed accompagnandole in ogni passo”. In chiusura un messaggio per le compagne squadra: “Mi sento di dire che questa è una realtà particolare, dove il cuore conta più del resto. L’unico messaggio che voglio lasciare, sia alle mie compagne di oggi che a quelle che arriveranno in futuro, è quello di onorare sempre questa maglia. Giocatela con rispetto, con passione, e con la consapevolezza di far parte di qualcosa di più grande”.
Nell’auditorium del Centro Tecnico Federale, premiate le squadre promosse in Serie A, le migliori marcatrici e i club di Serie B che si sono distinti per progetti di sostenibilità e responsabilità sociale.
“In Italia, il calcio giocato dalle ragazze è in crescita costante come numero di tesserate, di attenzione e soprattutto di partecipazione attiva in quella che si sta finalmente affermando come una grande Comunità sportiva – le parole del presidente Gabriele Gravina –. Passione, identità, valori e valore rappresentano la cifra distintiva di un movimento che ha nella Serie B uno snodo cruciale, di collegamento tra il calcio dei territori, quello dilettantistico, e il calcio di vertice, quello professionistico. In questa ottica, il processo identitario voluto dalla presidente Tinari risulta fondamentale per consolidare il lavoro svolto fino ad ora e per affrontare le nuove sfide che attendono la categoria. Con un’immagine coordinata rinnovata e con un sempre maggiore investimento nei vivai, la Serie B svolgerà nel prossimo futuro un ruolo ancora più determinante nel promuovere l’attività calcistica al femminile in tutta la Penisola”.
“Talento, valori, responsabilità sociale, territorio, dinamicità ed equilibrio sono le parole che meglio raccontano le stagioni della Serie B Femminile, vissute tra campo ed etica – ha aggiunto la presidente della Divisione Serie B Femminile Laura Tinari -. La Divisione Serie B Femminile lavora per far emergere la vera essenza di questa categoria, per dotarla di una identità propria, che valorizzi quei caratteri particolari che la rendono solo se stessa. Oggi abbiamo raccontato una categoria ambiziosa e piena di progetti per il futuro, fatta di tante ragazze giovani, italiane e di valore, che ne fanno l’Università del talento calcistico femminile italiano”.
La NWSL ha una grandissima copertura mediatica (ed economica) anche grazie a una nutrita seconda divisione che forgia talenti partendo dai college, dove le future giocatrici studiano e al contempo muovono i primi passi nel calcio che conta. La Women’s Premier Soccer League è in questo senso un banco di prova importante per quelle atlete che riescono a misurarsi con i primi cenni di professionismo e si avvicinano di volta in volta all’agognata maglia da titolare in una formazione di NWSL.
Sono coinvolti Stati Uniti e Portorico e partecipano sia squadre professionistiche sia squadre dilettantistiche, un aspetto che rende questa competizione particolare sotto tutti i punti di vista. Le formazioni iscritte a questa competizione molto interessante dal punto di vista dei risultati (in quanto certi match terminano con passivi importanti e superiori ai 10 gol incassati) si possono dividere in tre Regioni: le squadre dell’Est, le squadre del Sud, le squadre del Centro, a loro volta suddivisi in gironi più piccoli a seconda della posizione geografica.
Squadre dell’Est
Dayton
Beadling Soccer Club
Corktown
Greater Toledo
RNY
Internationals
Niagara
Erie
BC United
Brooklyn City
Downtown United
Force FC New York
STA
New York Athletic Club
New York Dutch Lions
Susa
Clarkston
Delaware Ospreys
Sjeb
Philadelphia Ukrainian Nationals Liberty
Penn Fusion
Real Central NJ
Fever
Monmouth
Reading United
Keystone
LVU Rush
Hershey
Hex FC Tempest
PA Classics
West-Mount United
Albany Rush
Kingston Capitals
Ri Rogues
New York Shockers
Merrimack Valley Hawks
Squadre del Sud UK F.C.
Arlington Soccer Red
Arlington Soccer Blue
Florida Roots
Pensacola FC Academy
Gulf Coast United
TLH Reckoning
Hattiesburg
Mississippi Blues
Shreveport United
Baton Rouge United
LA Krewe Rush
Atlanta Fire United
UFA Gunners
Chattanooga
Decatur
865 Alliance
Jackson Ignite
Jacksonville Armada
West Florida Flames
Squadre del Centro
Fort Worth Vaqueras
Southstar
Futbolera Select
Austin Rise
Lou Fusz Athletic
Junction
Pride
Missouri Reign
Union
Side
FC OKC
Peoria City
Wichita
Oklahoma City
Courage
Northern Colorado Rain
PSD Academy
La Roca
Utah Avalanche
Griffins
Metasport
City SC Utah
Milwaukee City
Bavarian United
Milwaukee Torrent
Green Bay Glory
Chicago House
Salvo
Manitou
Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio
La partenza dall’aeroporto di Pisa, l’arrivo a Cracovia, il trasferimento a Rszezow. L’avventura della Nazionale Under 19 Femminile nella fase finale dell’Europeo può ufficialmente cominciare. Un lungo viaggio, quello delle ragazze guidate da Nicola Matteucci, iniziato con il Round 1 di qualificazione giocato proprio in Polonia e che si spera possa portare l’Italia ancora qui, tra un anno, a disputare il Mondiale Under 20 a cui accederanno le prime cinque classificate di questo Europeo più la nazionale padrona di casa e che domenica alle 18 a Stalowa Wola (diretta RaiPlay e differita RaiSport lunedì 16 alle ore 14.15) sarà la prima avversaria delle Azzurrine.
Aspettando l’inizio della competizione, è online su Vivo Azzurro TV ‘Under 19 Femminile – Pronte per l’Europeo’, lo speciale di avvicinamento realizzato nei giorni scorsi al CPO di Tirrenia, che ha aperto le porte alle telecamere della piattaforma OTT della Federazione. Dagli allenamenti ai momenti di svago, come una partita a biliardino o una passeggiata in spiaggia: le ragazze protagoniste del cammino che ha portato l’Italia in Polonia si sono raccontate, tra i ricordi dei due gironi di qualificazioni e le ambizioni per la fase finale.
“Qualsiasi sia il risultato, sarà un’esperienza che ci rimarrà dentro per sempre – ammette Manuela Sciabica, una delle tante ragazze partite con il progetto Calcio+ e che sta facendo tutta la trafila delle Nazionali giovanili –. Abbiamo acquisito consapevolezza e sono convinta che potremo fare belle prestazioni, giocando comunque spensierate”. Accanto a Sciabica, la ‘gemella del gol’ Giada Pellegrinò Cimò: “Il feeling c’è da sempre e stiamo sempre insieme. Io faccio divertire lei, lei fa divertire me. E in campo quando do la palla lì, so che lei c’è sempre”.
Un gruppo, quello azzurro, che si è cementato nei vari raduni e durante i due Round di qualificazione, il secondo dei quali disputato in Emilia-Romagna e che si è concluso con la grande festa in campo a Forlì: “Abbiamo lanciato in area il mister, che ci aveva fatto un bellissimo discorso prima della gara – ricorda Martina Cocino, una delle sette giocatrici della Juventus convocate per l’Europeo –. Fu un’esplosione di gioia, ma non vogliamo fermarci: proveremo ad arrivare in fondo”.
A segnare, a turno, ci hanno pensato Rosanna Ventriglia, Marta Zamboni e tante altre. “La tripletta contro la Bielorussia è stata un motivo di grande orgoglio – spiega l’attaccante della Roma, a segno anche con la prima squadra giallorossa al debutto in Champions League, contro il Galatasaray –. Durante il Round 2 ci siamo sentite a casa, perché c’erano anche i nostri genitori a vederci”. Tre gol per Ventriglia contro la Bielorussia, addirittura quattro per Marta Zamboni contro la Slovacchia: “Quattro nella stessa partita non ne avevo mai fatti in Nazionale – scherza la giocatrice della Juve –. È stato un modo anche per mettermi alle spalle l’infortunio al crociato, una vera e propria liberazione”. Se per Manuela Perselli, centrocampista del Sassuolo, “la squadra ha preparato le partite con grande mentalità durante il raduno di Tirrenia”, a fermare le attaccanti avversarie – a cominciare da quelle polacche, in cui spicca Krystyna Flis, giocatrice della Juventus – dovranno pensarci un’altra juventina, Emma Mustafic, ed Elena Belli, che nella stagione appena conclusa ha vestito la maglia di un’altra squadra bianconera, il Cesena, in prestito dall’Inter.
“Abbiamo capito che questo poteva essere il nostro Europeo – sottolinea Belli –. E man mano abbiamo pensato che avremmo potuto costruire qualcosa di importante. Vorrei vedere in partita la stessa tranquillità che abbiamo in allenamento”. Tranquillità, e voglia di divertirsi: mercoledì sera, nell’ultima serata prima della partenza per la Polonia, tanti sorrisi per squadra e staff intorno a una grigliata di carne a Tirrenia. E con il sorriso, tutte sono salite sull’aereo per la Polonia, e in mattinata posato per il consueto shooting fotografico curato dalla UEFA. Foto di squadra, foto singole e prove di esultanza, da ripetere in campo a partire da domenica.
L’ELENCO DELLE CONVOCATE
Portieri: 12 Elena Belli (Cesena), 1 Emma Mustafic (Juventus); Difensori: 14 Carolina Bertora (Juventus), 4 Martina Cocino (Juventus), 2 Lidia Consolini (Inter), 5 Azzurra Gallo (Juventus), 15 Emma Lombardi (Fiorentina), 3 Elena Cristina Pizzuti (Roma), 13 Martina Tosello (Juventus); Centrocampiste: 16 Martina Cherubini (Roma), 6 Maya Cherubini (Fiorentina), 8 Paola Fadda (Inter), 11 Manuela Perselli (Sassuolo), 17 Marta Zamboni (Juventus); Attaccanti: 9 Eleonora Ferraresi (Juventus), 7 Emma Girotto (Sassuolo), 10 Giada Pellegrino Cimò (Sampdoria), 19 Manuela Sciabica (Napoli Femminile), 20 Carolina Tironi (Cesena), 18 Rosanna Ventriglia (Roma)
UEFA WOMEN’S EURO UNDER 19 Gruppo A: Polonia (paese ospitante), Svezia, Francia, Italia Gruppo B: Portogallo, Paesi Bassi, Inghilterra, Spagna (detentrice)
Il PROGRAMMA DEL GRUPPO A Prima giornata – Domenica 15 giugno
Ore 18: Polonia-ITALIA (Stalowa Wola), diretta RaiPlay
Ore 19: Francia-Svezia (Rzeszów)
Seconda giornata – Mercoledì 18 giugno
Ore 18: Polonia-Francia (Mielec)
Ore 19: Svezia-ITALIA (Stalowa Wola), diretta RaiSport
Photo Credit: Paolo Comba - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
La Juventus dà il benvenuto a Michaela Martiskova: la calciatrice slovacca andrà ad arricchire il reparto offensivo bianconero dopo una attenta ed intensa attività di pre season.
Il movimento di mercato effettuato, perlopiù con un occhio di riguardo per il futuro, sancisce un accordo tra la stessa ed il club torinese con fine data 30 giugno 2028.
La classe 2006 è reduce da una stagione ricca di soddisfazioni in maglia Bratislava che la colloca dritta nella lista delle bomber della squadra: sono ben 25, infatti, le reti effettuate dalla stessa in 25 presenze. Giovanissima, eppure il contributo in entrata ha già potuto calcare palchi importanti come quello degli Europei Under 19 di quest’anno, prestando il proprio talento anche in occasione di Amichevoli internazionali.
Ora Martiskova è pronta a dominare il campo tricolore e ad incrementare il dato dei 2417 minuti nelle gambe raccolto nella più recente parentesi professionale.
“Siamo in un girone impegnativo ma non proibitivo con la Spagna favorita. Tra Italia, Portogallo e Belgio, però, la qualificazione è aperta”. Apre cosi la chiacchierata sugli Europei Sara Penzo, ex portiere che ha vestito la maglia della Nazionale, che sulla rassegna in chiave Azzurra continua: “La chiave sarà l’approccio tattico: contro la Spagna dovremo essere compatte e sfruttare le ripartenze con la velocità di Cantore e Bonansea. Contro Portogallo e Belgio, invece, possiamo imporre il nostro gioco e sfruttare la maggiore esperienza internazionale. Il Portogallo sta crescendo molto, ma noi abbiamo più esperienza nei grandi tornei. Il Belgio non va sottovalutato, ma è alla nostra portata. Il passaggio del turno non è impossibile”. La classe ’89 nata a Chioggia poi aggiunge: “Arriviamo a questo Europeo con una maturità tattica mai avuta prima. Soncin ha fatto un lavoro straordinario nel dare identità alla squadra. Ora abbiamo un sistema di gioco chiaro, con un 4-2-3-1 che valorizza le caratteristiche delle nostre giocatrici. Le aspettative sono ambiziose, il minimo è superare il girone ma questo gruppo ha tutte le carte in regola per puntare ai quarti di finale. Vedo una squadra che finalmente sa cosa vuole fare in campo, e questo fa la differenza nei tornei”.
Sull’ impatto di Soncin in Nazionale, invece, l’ex portiere evidenzia: “È cambiato completamente l’approccio mentale alle partite. Ai Mondiali giocavamo spesso in difesa delle nostre posizioni, ora scendiamo in campo per vincere ogni gara. Dal punto di vista tecnico la differenza più grande la vedo nella gestione dei momenti difficili, prima crollavamo al primo gol subito, ora sappiamo reagire e ribaltare le situazioni. I risultati contro squadre di alto livello hanno dato alle ragazze quella consapevolezza per poter competere con chiunque. Questa autostima è oro puro per un torneo come l’Europeo”. La mental coach veneta poi scende nel particolare azzardando: “Punterei tutto su Cantore. Ha quel mix perfetto di velocità, tecnica e freschezza mentale che può fare la differenza. Non ha il peso delle aspettative come altre, ma ha la qualità per essere la sorpresa dell’Europeo. Può essere la nostra arma segreta, sa saltare l’uomo ed è velocissima nelle ripartenze, può giocare su entrambe le fasce. Con lei titolare l’Italia può giocare un calcio più verticale e imprevedibile. Non possiamo dimenticare, poi, Laura Giuliani, da ex portiere so quanto sia importante avere sicurezza tra i pali e spesso in questi tornei dove i portieri fanno la differenza. Non sottovalutiamo Cristiana Girelli, quando sta bene può decidere le partite in qualsiasi momento”.
Allargando gli orizzonti sulla manifestazione, poi, Penzo ci dice: “Sarà uno spettacolo incredibile con due gironi dal sapore di semifinale europea. Il gruppo A, con Germania-Svezia-Danimarca, è un concentrato di calcio nordeuropeo di altissimo livello, fisicità, intensità e qualità tecnica. La Germania rimane sempre pericolosa nei tornei, ma Svezia e Danimarca possono creare sorprese. Il gruppo D, Inghilterra-Francia-Olanda, è semplicemente pazzesco. Tre delle migliori squadre al mondo insieme. L’Inghilterra ha quella continuità che fa paura, la Francia ha Katoto che può decidere qualsiasi partita, l’Olanda ha sempre quel calcio spettacolare. Il vantaggio per noi potrebbe essere nel vedere le big eliminarsi con un’Italia che può crescere con meno pressione mediatica e arrivare agli scontri diretti più fresca fisicamente e mentalmente. Possiamo arrivare ai quarti se manteniamo crescita tattica e giusto equilibrio tra esperienza e freschezza. Il segreto sarà credere fino in fondo nelle nostre possibilità. Questo gruppo ha tutto per sorprendere l’Europa. Il calcio femminile italiano sta finalmente trovando la sua identità, e questo Europeo può essere il momento della svolta definitiva”.
In chiusura l’ex di Roma e Lazio, tra le altre, ci da il suo podio: “Prima la Spagna che ha tutto. Il miglior gioco collettivo d’Europa, Putellas che quando è in forma è imbattibile, e una profondità di rosa impressionante. Sono la squadra più completa. Poi L’Inghilterra, le Lionesses hanno dimostrato una continuità straordinaria. Vincitrici dell’Europeo 2022, finaliste ai Mondiali 2023. Keira Walsh è una delle miglior registe al mondo, e hanno quella mentalità vincente tipicamente inglese. Non dimenticherei la Francia. Con Katoto in forma possono battere chiunque. Hanno fisicità, tecnica e quella imprevedibilità che spesso decide i tornei. Se trovano l’equilibrio giusto, sono letali. Outsider da non sottovalutare: Germania, mai da escludere nei tornei, e Olanda, calcio spettacolare e qualità individuale”. Sulle calciatrici da tenere d’occhio, infine, Penzo non ha dubbi: “Alexia Putellas se sarà al 100% della forma fisica, rimane la giocatrice più completa al mondo. Ha tecnica, leadership e quella capacità unica di elevare il livello di tutta la squadra nei momenti decisivi. Attendo anche Keira Walsh, il metronomo perfetto del calcio femminile. Sa quando accelerare, quando rallentare, ha una visione di gioco straordinaria. È lei che fa girare la macchina inglese. Farà bene poi Marie-Antoinette Katoto, semplicemente devastante in area di rigore. Ha quel fiuto del gol che può decidere un Europeo. Se la Francia vuole andare lontano, deve passare dai suoi gol”.
Nei giorni scorsi la testata Firenze Viola ha intervistato Giulia Orlandi, che da calciatrice ha vinto il campionato 2016-2017 ha vinto lo scudetto e la Coppa Italia con la Fiorentina. Questo un estratto delle parole della classe ’87, che in passato ha vestito tra le altre anche le maglie di Empoli ed Arezzo, che ha parlato anche dei prossimi Europei in programma in Svizzera:
“Questo ciclo con Soncin alla guida delle Azzurre sta dando grandi risultati ed è un bene. Si tratta di un percorso avviato già da tempo. Ci sono diversi elementi validi in questa nazionale, sia per quanto concerne le giovani, sia le veterane. Cito Severini a cui aggiungerei Beccari e Di Guglielmo che con la Roma è cresciuta in maniera esponenziale. Tra le veterane cito ovviamente Girelli, Linari, Boattin, Salvai, Bonansea”.
Orlandi poi durante l’intervista aggiunge: “Ognuna di loro può dare veramente tanto. Sono un gruppo molto coeso ed è questo il segreto che le aiuterà a superare i momenti di difficoltà quando arriveranno. Queste ragazze ci hanno stupito in più occasioni vincendo partite che sulla carta sembrano impossibili. La mia speranza è che vadano più avanti possibile visto che le ultime uscite internazionali non sono state molto lunghe”.
Photo Credit: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano
È il personaggio del momento.
Un curriculum da far invidia, nonostante la giovane età, con traguardi che bruciano le tappe ed un talento messo in risalto ogni qualvolta lo scarpino da lui indossato tocca il verde. Occorrono altri indizi? Si parla di Lamine Yamal.
L’ormai notissimo calciatore, originario di Esplugues de Llobregat (piccolo comune della Catalogna), sta facendo la storia, risultando tra i più giovani ad aver debuttato in maglia Barcellona (con cui ha vinto il campionato tra 2022 e 2025) ed in cima alla lista dei migliori marcatori della recentissima Supercoppa di Spagna.
Solo un assaggio delle notevoli soddisfazioni raccolte da quest’ultimo, figura facilmente accostabile ad una stella nascente del movimento femminile contemporaneo: Giulia Dragoni.
Un’età quasi in comune (Yamal classe 2007, Dragoni classe 2006) e stessi colori indossati; a 17 anni e 19 giorni esatti un esordio da ricordare nel club spagnolo, con il “passa palla” (più che “passa mano”) condiviso dalla supercampionessa Mariona durante Athletic Bilbao – Barcellona del 27 novembre 2023, ed ancora oggi impronta sicura della Nazionale italiana e della Roma, formazione in modalità attesa per via dell’attuale assenza della calciatrice, conseguenza dell’infortunio al legamento deltoideo della caviglia riportato.
E ancora un’altra curiosa similitudine tra i due campioni: si ricorda la famosissima immagine che ritrae Yamal tra le braccia di Lionel Messi (non ha bisogno di presentazioni), a posteriori per tanti un segnale dal cielo di quello che sarebbe, poi, accaduto, anni a venire; facile, anche qui, rivolgere il pensiero al talento tutto italiano che aveva sottratto la nomina di più giovane ad esordire in maglia blaugrana proprio all’argentino.
“La piccola Messi”, così veniva chiamata inizialmente, mentre nessuno si poneva la domanda “può essere lei ad offrire la giusta spinta per una ulteriore crescita del movimento femminile, soprattutto quello tricolore?”.
E come da titolo, possono Lamine Yamal e Giulia Dragoni dire di condividere lo stesso destino? Sarà forse questo l’anno giusto per il coronamento dei sogni di entrambi? Si riprendano le parole della cantante Enya: “Who can say where the road goes? Only time”; chissà che non abbiano già dato la risposta.
In casa VIP C5 la Serie A di futsal si è conclusa con una tranquilla salvezza senza passare dai play-out. Nelle ore scorse, in casa veneta, abbiamo raggiunto Marta Bernardelle, calcettista che sull’annata ci ha confidato: “Quest’anno è stato un campionato molto particolare, nessuna sfida era scontata o già scritta. Penso che sotto alcuni aspetti sia stato tra i più stimolanti perchè abbiamo avuto la possibilità di giocarci tutto anche con le squadra che sulla carta erano più forti”. La classe 2001 sull’annata delle venete poi chiosa: “Non è stato un cammino facile, abbiamo cambiato diversi allenatori. Si sa che ogni mister ha il suo metodo e non è facile adattarsi ‘in corsa’. Alla fine però l’orgoglio è tanto, le ultime partite le abbiamo giocate come delle vere e proprie finali e siamo riuscite ad ottenere la salvezza”.
La calcettista poi evidenzia: “Penso che nel nostro sport il gruppo sia fondamentale, soprattutto quando le cose si fanno complicate, è in quel momento che bisogna stringere i denti insieme verso l’obiettivo. Sono contenta perchè nonostante alcuni alti e bassi, siamo riuscite a remare tutte insieme nella stessa direzione”. La numero 13 delle venete poi sulla sua annata ammette: “Venivo da due anni in cui le cose sono andate sempre bene, con tanto di playoff e Coppa Italia. Credo che nessuno si sarebbe aspettato di giocare le ultime gare per la salvezza, ma personalmente credo che quest’anno sia stato il più formativo di tutti. Sono per me queste stagioni che consentono ad una giocatrice di crescere e di avere più consapevolezza dei propri mezzi. Credo mi porterò molto con me di quest’anno”.
Sullo stesso tema poi Bernardelle continua: “Penso che il momento migliore sia stato dopo la partita vinta a Foligno, ho stampate in mente le facce delle mie compagne e dello staff, un misto tra soddisfazione, orgoglio, tensione e felicità”. In chiusura la calcettista, che ha recentemente salutato la squadra, invia un messaggio a compagne e tifosi: “Vorrei ringraziare tutti i tifosi che ci hanno sempre seguito, pur avendo avuto diversi momenti di difficoltà, non è mai mancato il loro supporto. In particolare vorrei menzionare Davide e Claudio che hanno sempre avuto una parola in più per me. Alle mie compagne auguro invece di portare avanti questa passione che ci lega, di affrontare tutte le sfide con il sorriso e di credere sempre in se stesse”.