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Roberto Rosetti: “Ci prepariamo per Women’s EURO 2025, siamo molto lieti di assistere alla crescita dei nostri arbitri, che riflette quella del calcio femminile”

Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La UEFA ha definito l’elenco dei direttori di gara che prenderanno parte alla fase finale di EURO 2025, in programma dal 2 al 27 luglio in Svizzera. L’Italia sarà rappresentata da Maria Sole Ferrieri Caputi, già presente al Mondiale femminile del 2023, e da Silvia Gasperotti, che ha arbitrato le ultime due Supercoppe femminili. Insieme a loro ci saranno anche l’assistente Francesca Di Monte, anche lei presente un anno e mezzo fa nel torneo iridato disputato in Australia e Nuova Zelanda, e il ‘fischietto’ Aleandro Di Paolo, che farà parte dei video match officials.

Il Comitato Arbitrale UEFA, nell’ambito della cooperazione con la Confederazione Calcistica Sudamericana (CONMEBOL), ha stabilito che i dodici direttori di gara europei saranno affiancati da un arbitro brasiliano, Edina Alves Batista, e due assistenti. Le squadre arbitrali di ogni partita saranno composte da un arbitro, due assistenti e un quarto ufficiale. Per tutta la durata del torneo, un team di due ufficiali video sarà operativo in ogni partita presso la sede UEFA di Nyon.

Il dirigente arbitrale UEFA Roberto Rosetti ha dichiarato: “Mentre ci prepariamo per UEFA Women’s EURO 2025 in Svizzera, siamo molto lieti di assistere alla continua crescita dei nostri migliori arbitri, che riflette la notevole crescita del calcio femminile in generale. Come sempre, per EURO sono stati selezionati gli arbitri migliori e più coerenti. In particolare, tutte loro hanno superato lo stesso test di idoneità condotto per gli uomini. Abbiamo piena fiducia in loro e nelle loro assistenti, così come negli ufficiali video, affinché venga messa in risalto la loro qualità”.

NWSL, Current a valanga, il Pride vince ancora, Gotham impantanato in un pareggio

La terza giornata di NWSL ha visto il consolidarsi del vantaggio in classifica dell’Orlando Pride e del Kansas City Current, entrambi a quota 9 con tre vittorie in tre partite, tallonate dal Washington Spirit a 6 e, a sorpresa, dall’Angel City a 5 punti, e tutto questo prima della pausa Nazionali, che servirà a squadre come il Gotham per meditare su come cominciare la stagione per davvero.

Il Washington Spirit e il Bay hanno dato inizio ala terza giornata. Ad aprire e chiudere la partita ci ha pensato Ashley Hatch, che ha rubato la scena a tutte le altre calciatrici andando a realizzare due centri in quarantacinque minuti per siglare la prima vittoria casalinga del Washington Spirit, avvenuta per 2 a 0.
L’assist per la prima rete, quella del 24′, l’ha confezionato Leicy Santos, mentre il secondo, al 27′, è stato opera di Narumi Miura. Da sottolineare anche la prestazione di Trinity Rodman, alla sua prima da titolare in stagione, costellata da una serie di pericoli per il Bay.
La chance migliore per le ospiti è nata dai piedi di Taylor Huff, che è riuscita a squarciare la porta de Washington Spirit, ma ha dovuto arrendersi di fronte alla segnalazione di un fallo durante l’azione. La difesa dello Spirit ha condotto un secondo tempo ligio al dovere e dalla giusta precisione nel contenere le avversarie, diventate più pericolose e con il dente avvelenato per la rete annullata. Il Bay, nonostante la prova di forza nel cercare la rete fino all’ultimo scampolo di partita, non è riuscito a oltrepassare la difesa dello Spirit, che ha terminato il match con la porta inviolata.

Lo scontro tra Houston Dash e Gotham si è concluso a reti bianche dopo novanta minuti dai ritmi serrati. Jane Campbell, portiere del Dash, è stata protagonista di una prestazione eccellente, che l’ha aiutata a proteggere il risultato con due parate strepitose e la sua partita numero 39 senza subire gol in carriera, classificandosi al quarto posto nella storia del campionato.
Il Gotham si è reso pericoloso con Ella Stevens, mentre Maggie Graham ha brillato alla sua prima da titolare per lo Houston Dash. Natalie Jacobs è stata importantissima nel difendere il risultato, la migliore calciatrice in campo per numero di palloni salvati e di duelli vinti. Tutte e due le formazioni hanno attaccato, ma nessuna delle due è riuscita a sfondare.

Ad aprire il sabato, Orlando Pride vs San Diego Wave. Il Pride ha proseguito con la sua striscia perfetta di inizio campionato con la terza vittoria consecutiva, piegando il Wave per 2 a 1.
Dopo un primo tempo senza reti, al 50′ il difensore Haley McCutcheon ha sbloccato la partita indirizzando un pallone perso in area dentro la porta, e il Wave ha subito acciuffato le padrone di casa con un colpo di testa perfetto di Chiamaka Okwuchukwu, entrata in campo per il suo esordio in NWSL poco più di due minuti prima. Marta, con la sua esperienza e la sua qualità, ha chiuso la partita con un tiro chirurgico dal dischetto, il suo centro numero 13 su rigore durante la regular season in carriera, seconda solo a Megan Rapinoe a quota 14.

Un’altra formazione che non ha intenzione di cedere, per il momento, è il Kansas City Current, rimasto imbattuto con un altro primo tempo letteralmente dominato. L’Utah Royals ha deposto le armi già nel primo tempo, durante il quale il Current ha subito scritto sui tabelloni il 3 a 0 con cui si è concluso il match.
Temwa Chawinga ha aperto le marcature al 22′, andando a segno per l’ottava partita consecutiva in un match di regular season, un record battuto rispetto a quanto fatto da lei stessa nella scorsa stagione. Michelle Cooper ha poi messo a segno la sua rete al 37′ e confezionato l’assist per Chawinga, e Debinha al 45’+2 ha infine segnato la sua rete numero 49 in carriera.
Nel secondo tempo, poi, la difesa del Current non ha concesso neanche un centimetro alle avversarie, arrivando a fine match con 0 tiri nello specchio della propria porta. Bia Zaneratto è tornata in campo dopo 175 giorni, un’altra pedina che sarà sicuramente importante nella cavalcata del Current verso il cuore della stagione.

Altro pareggio a reti bianche, quello tra Portland Thorns e North Carolina Courage giocato al “Providence Park”, al termine del quale le due squadre hanno condiviso la posta in gioco.
A scapito della partita senza gol, non sono mancate le occasioni da gol. Casey Murphy ha aiutato il Courage con due parate importantissime, e il difensore Natalia Staude ha dato prova della sua solidità al suo debutto da professionista giocando tutti e novanta i minuti. L’altra nuova arrivata Brooklyn Courtnall ha fatto il suo debutto in NWSL, però con la maglia del Courage, dopo essersi persa le prime due partite per un infortunio.
L’opportunità più cristallina per il Courage è arrivata al 73′, quando Ashley Sanchez si è conquistata un calcio di rigore, salvato però da una Mackenzie Arnold in tuffo. Tutte e due le formazioni possono recriminarsi le occasioni gettate al vento e non concretizzate.

La domenica non è stata di buon auspicio, per il Chicago, che ha cominciato la stagione in modo a dir poco opinabile. Emma Sears è stata l’eroina del Racing Louisville, consegnandole i tre punti con la sua rete, l’unica del match, terminato in favore del Louisville ospite per 1 a 0 dopo una partita rimandata per condizioni atmosferiche tutt’altro che rosee.
Il centro di Sears al 27′ è stato sufficiente al Racing per mettere la partita in discesa e inanellare una vittoria nella stagione in corso, la prima. La calciatrice ha dovuto soltanto calciare in porta un pallone perfetto di Taylor Flint, andata a intercettare un passaggio del Chicago per poi trovare la compagna di squadra.
Il Chicago è riuscito a trovare soltanto tre volte lo specchio della porta, e Katie Lund ha contribuito a mantenere il risultato con l’ago della bilancia verso la propria squadra, con una porta inviolata che è valsa i tre punti.

A chiudere, la partita tra Angel City e Seattle Reign. Le padrone di casa dell’angelo sono uscite vincitrici dalla partita per 2 a 1, la prima vittoria del 2025, in una performance convincente resa ancora più bella dalle reti delle giovani Alyssa Thompson e Riley Tiernan.
Thompson ha aperto le marcature all’8′ dopo un bel passaggio filtrante arrivato le da Kennedy Fuller, ma il Seattle ha risposto colpo su colpo con il gol di Ji So-Yun su rigore al 12′. Nel giro di cinque minuti, quindi, due reti per dare un ritmo incalzante al match.
Le ospiti hanno chiuso i conti al 63′ quando Tiernan ha trovato l’incornata vincente sul cross di Claire Emslie, il suo primo gol da professionista. Il Seattle ha pressato fino all’ultimo per il pareggio, ma la difesa e il portiere Angelina Anderson hanno fatto la voce grossa e consegnato i tre punti all’Angel City.

Nicola Matteucci, Naz. U19: “Giusto atteggiamento, partita notevole”

Credit Photo: Figc - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Le ragazze di Matteucci ipotecano subito la sfida, andando sul 4-0 dopo appena 18’. Finisce 6-1 con quadripletta di Zamboni. Un dato su tutti evidenzia al meglio la bontà del gioco espresso dalle Azzurrine in queste qualificazioni: nelle ultime tre gare ufficiali disputate – considerando anche l’ultima sfida del Round 1, con la Turchia- l’Italia ha realizzato 23 reti. Più di 7 in media a partita. Martedì a Forlì (alle ore 15, diretta streaming su Vivo Azzurro TV) Sciabica e compagne avranno due risultati su tre a disposizione per centrare la fase finale del torneo.

“È stato un bel match, ma mi è piaciuto soprattutto l’approccio alla gara, perché è quello che avevo chiesto alle ragazze: quando vinci con tanti gol di scarto, il rischio è che tu possa non avere il giusto atteggiamento alla partita successiva” ha sottolineato evidentemente soddisfatto Nicola Matteucci, che dopo il 7-1 vincente sulla Bielorussia ha visto la ‘sua’ Nazionale Under 19 bissare un risultato così netto. “Ho ricevuto – ha continuato il tecnico – una bella risposta soprattutto sotto questo aspetto. Tecnicamente le ragazze hanno disputato un primo tempo davvero notevole, trovando non solo i gol, ma anche tante giocate che poi sono diventate pericolose”.

Alice Zuanti fa 100 con il Venezia: “La promozione in Serie B da capitano sarebbe un orgoglio immenso”

Credit: LND

Alice Zuanti: 100 presenze nel Venezia FC, alla premiazione presente il presidente Giuseppe Ruzza

Alice Zuanti durante la premiazione “La luce sportiva del podio rosa “tra il presidente del CR Veneto Bepi Ruzza e la direttrice calcio femminile Venezia FC, Grazia Trentin 

Ieri, presso Ca’ Mestre, la capitana del Venezia FC Femminile Alice Zuanti è stata premiata in occasione dell’evento “La luce sportiva del podio rosa”, un’iniziativa organizzata dalla Commissione delle Elette per celebrare il talento femminile e il valore dello sport, nell’ambito degli eventi organizzati con la Presidenza del Consiglio di Venezia “MARZO DONNA”.

Alla cerimonia, che ha visto la partecipazione della presidente del Consiglio comunale Ermelinda Damiano e del presidente Comitato Regionale LND Veneto Giuseppe Ruzza, sono state premiate atlete che si sono distinte per impegno, determinazione e risultati straordinari. Insieme ad Alice, hanno ricevuto il riconoscimento Elisa Parutto (Special Olympics Italia, danza sportiva) e Greta Collini (campionessa del mondo U20 di fioretto a squadre nel 2024).

Un premio significativo, che arriva in un momento speciale per Alice, reduce dal traguardo delle 100 presenze con il Venezia FC.

“Sono strafelice per questa premiazione ricevuta da Alice, non solo per i suoi meriti tecnici, basti pensare al Venezia FC primo in classifica e a lei come capocannoniere, ma anche per il suo straordinario percorso di crescita – questo il commento del presidente del CR Veneto Ruzza – Ho avuto il privilegio di seguire il suo sviluppo in questo sport fin da quando era bambina, dai suoi primi passi con i Pulcini. Conosco bene la sua famiglia e suo padre, che è stato anche presidente di una società di calcio. Vedere Alice così felice in questo momento è una gioia immensa, e la sua passione e determinazione non possono che essere d’ispirazione per tutti noi.

Grazia Trentin, esprimendo il suo orgoglio per il riconoscimento, ha ricordato il primo incontro con Alice, ha aggiunto: “Quando è uscita dal mio ufficio, aveva gli occhi che brillavano. Lei incarna davvero lo spirito della nostra squadra: è la nostra capitana e una vera bandiera del Venezia. Per noi è un grande onore ed orgoglio averla con noi.”

Alice Zuanti ha condiviso la sua emozione per il riconoscimento, senza però distogliere lo sguardo dagli obiettivi stagionali: “Non voglio sbilanciarmi sui prossimi traguardi: mancano ancora sette partite ed è tutto aperto, ma sono contenta di come sta andando perché la squadra sta dando tutto. Ovviamente il sogno è quello: portare il Venezia in Serie B, da capitano, sarebbe un orgoglio immenso. Ho sempre detto che non mi vedrei in un’altra squadra. Questa è la mia squadra, qui c’è il mio cuore e ci sarà sempre, finché continuerò a giocare.”

Un riconoscimento che va oltre il percorso sportivo, celebrando il talento, l’impegno e la determinazione delle atlete che, ogni giorno, ispirano le nuove generazioni.

Women’s Nations League: il punto sulle Leghe B e C

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Nella Lega B, la Polonia ottiene la terza vittoria nel Gruppo B1, con Ewa Pajor che ha segnato due gol nella vittoria per 5-1 contro la Bosnia ed Erzegovina. L’Irlanda del Nord pareggia per 1-1 in Romania. L’Ucraina batte la Cechia per 1-0 nel Gruppo B4, con l’Albania che sconfigge la Croazia per 4-0. Anche la Slovenia ha nove punti, grazie al successo contro la Turchia per 3-0 nel Gruppo B2, con la Repubblica d’Irlanda che si impone per 4-0 in Grecia. La Serbia ha ora tre punti di vantaggio nel Gruppo B3 grazie alla vittoria per 1-0 in Ungheria.

Lega B

Gruppo B1

Polonia – Bosnia ed Erzegovina  5-1
Romania – Irlanda del Nord 1-1

Gruppo B2

Grecia – Repubblica d’Irlanda 0-4
Slovenia – Turchia 3-0

Gruppo B3

Finlandia – Bielorussia 0-0
Ungheria – Serbia 0-1

Gruppo B4

Albania – Croazia 4-0
Ucraina – Cechia 1-0

Nella Lega C, la Slovacchia ha ottenuto tre vittorie su tre nel Gruppo C1. La Lettonia si assicura la sua seconda vittoria nel Gruppo C6. Il Lussemburgo si conferma primo nel Gruppo C3 con la vittoria in Armenia, mentre Cipro, Montenegro e Israele rimangono in testa alle agli altri gruppi.

Lega C

Gruppo C1

Isole Faroe – Moldavia 2-0
Gibilterra – Slovacchia 0-8

Gruppo C2

Cipro – Andorra 2-2
Georgia – Malta 2-3

Gruppo C3

Armenia – Lussemburgo 1-3
Liechtenstein – Kazakistan 0-4

Gruppo C4

Lituania – Azerbaigian 0-2
Riposa: Montenegro

Gruppo C5

Estonia – Bulgaria 0-0
Riposa: Israele

Gruppo C6

Macedonia del Nord – Lettonia 1-2

Riposa: Kosovo

Rappresentativa Nazionale Femminile: conosciamo meglio Giulia Miglionico (Moncalieri Calcio)

Credit: LND

Giulia Miglionico, è passata dai tatami ai campi da calcio. Ha iniziato la sua carriera sportiva nel karate, disciplina che ha praticato per diversi anni. Tuttavia, il suo vero sogno era giocare a calcio, ma inizialmente sua madre non era d’accordo. Dopo molte insistenze, all’età di 12 anni, riesce a convincerla e si iscrive alla società Luserna San Bernardo.

La svolta arriva quando, con il Luserna, gioca una partita contro la Juventus. In quell’occasione scende in campo come difensore centrale e si mette in luce, tanto che la Juventus decide di puntare su di lei. Così entra a far parte del settore giovanile bianconero, dove disputa tutti i campionati di categoria: Under 13, 14, 15 e 17 e, per alcuni mesi, anche la Primavera. Tuttavia, al termine di questo percorso, arriva la chiamata del Napoli Primavera, dove trascorre quello che definisce “l’anno più bello della sua vita”. L’esperienza è intensa e piena di emozioni positive, ma la retrocessione della società segna la fine di questa esperienza. Passa così alla SS Lazio Primavera, ma qui fatica ad ambientarsi e affronta molte difficoltà. Alla fine decide di tornare a Torino, a casa, trovando nel Moncalieri la serenità e l’equilibrio che cercava. Mentre con la Lega Nazionale Dilettanti, ha partecipato al raduno territoriale (area nord) di Montichiari e ai due nazionali di Tirrenia e Reggio Emilia.

L’emozione della Viareggio Women’s Cup

L’esperienza che più l’ha segnata è stata la Viareggio Women’s Cup. Inizialmente non sapeva cosa aspettarsi e temeva di non conoscere nessuno, ricordando solo poche compagne viste una sola volta al CPO di Tirrenia. Invece, il Torneo si è rivelato un’avventura sorprendente. Rientrata a casa, ha pianto tanto, colpita dall’umanità e dall’amicizia pura che si è creata con il gruppo e dallo staff sempre attento. Ringrazia il mister Canestro per aver creduto in lei e di averle tenuto un posto, per questo gli è grata. A Viareggio ha affrontato la Juventus, ritrovando volti noti tra avversarie e membri dello staff. È stata una sorta di rivincita personale: voleva dimostrare a Canestro che aveva fatto bene a credere in lei e, soprattutto, a se stessa che non aveva nulla di meno rispetto alla Juventus. Il destino ha voluto che segnasse proprio contro la sua ex squadra, un gol che ha dedicato al nonno, il suo raggio di luce, scomparso qualche mese fa.

Obiettivi e sogni futuri

Giulia sogna di arrivare in alto e spera che tutti gli sforzi fatti fino a oggi possano ripagarla. Ma oltre al calcio, ha anche un’altra grande passione: la psicologia. Studia per diventare criminologa perché è affascinata dalla mente umana e vuole capire cosa spinge le persone a commettere crimini. Fuori dal campo, ama viaggiare e provare la cucina tradizionale. Ha dei tifosi speciali che la sostengono sempre: il cugino, il fratello, la nonna e la cuginetta di otto anni.

Giulia ha scelto questre tre foto perchè rappresentano momenti e valori importanti della sua esperienza sui campi della Versilia. La prima simboleggia la resilienza, la capacità di andare avanti nonostante tutto. Ogni sacrificio viene ripagato, e il suo percorso lo dimostra. Nella seconda foto c’è tutto il significato della sua dedica al nonno, a cui ha rivolto il gol segnato contro la Juventus. Viareggio e i campi della Viareggio Women’s Cup non sono solo il teatro di una competizione, ma luoghi della sua infanzia, vissuti proprio con il nonno nella loro casa al mare. Infine, nella terza immagine, si vede il cuore che le dedica Giulia Canale (Trastevere), un gesto che racchiude un messaggio profondo: i legami veri si costruiscono con la sincerità, non con il tempo. Anche in pochi giorni si possono creare amicizie forti e sincere, che restano dentro.

Serena Natalucci: “Il calcio mi ha tenuta viva, le amicizie con Pittaccio e Öhrström che ricordi. Oggi alleno con il sorriso”

Nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Serena Natalucci, ex calciatrice, con una vita spesa sui campi da calcio che apre la chiacchierata ricordando il fortunato periodo vissuto alla Lazio: “Ho partecipato a quattro promozioni, l’ultima lo scorso anno. La più bella e incredibile fu quella post pandemia, annata iniziata male, pareggiavamo sempre, nonostante avessimo tutte le carte in regola per fare qualcosa in più. Tiravano venti di cambiamento in panchina ed arrivò la Morace, da lì cambiamo marcia e vinciamo il campionato guadagnando la massima serie. Per me è stato il momento perfetto. Tutto andava bene, sembrava una magia, lo spogliatoio unito, il trasferimento della squadra a Formello. Lasciai il lavoro e mi diedi al calcio a tempo pieno, un sogno insperato alla mia età”.
L’estremo difensore poi sulla sua carriera aggiunge: “Ho altri due ricordi indelebili, la partita contro la Juventus da titolare, con i complimenti di mister Filippi conoscenza illustre da preparatori di portieri. L’ultimo ricordo che porto nel cuore è stata la prima partita dopo mesi di cure al linfoma. La voglia di tornare a giocare mi ha tenuta viva, a quei tempi 2018/19, giocavo nel Latina, Serie B, riprendermi quel posto tra i pali è stata la gioia più grande, ancora ringrazio il mio corpo, non so come ho fatto”.

Sul suo percorso in campo, poi, la classe ’85 continua: “Ho incontrato tante persone, grazie al calcio ho stretto dei veri e profondi rapporti. Ho bellissime amicizie che oltrepassano il tempo e gli impegni, se devo fare dei nomi devo citare Francesca Pittaccio, per me come una sorella più piccola visto che eravamo la coppia inseparabile per anni sempre a condividere la camera ma anche il tempo libero. Ci sentiamo quasi quotidianamente”.
Natalucci aggiunge anche un altro nome: “Stephanie Öhrström l’ho stimata come portiere e persona, c’è stata grande intesa che ha portato ad intraprendere con lei l’ Asd GoalkeeperPro, per continuare a lavorare insieme nonostante lei a Roma e io a Firenze. Provo grande affetto verso quel gruppo della Lazio con Visentin, capitan Castiello e altre che ora sono altrove, con loro sempre unite in ogni situazione, le seguo e tifo per loro”.
Primo anno lontano dai manti erbosi che l’ex calciatrice riassume cosi: “Il distacco è tremendo. Nonostante sia una persona piena di interessi è come un lutto, per me è stato così. Mi ha aiutata molto il fatto di continuare a stare sul campo per allenare.
Come allenatrice sono esigente, lo ero con me stessa e lo sono anche da coach. Lavoro su me stessa per attenuare questo aspetto e gestirlo senza farlo diventare un limite. Quando ho iniziato ad allenare i portieri mi sono detta di essere per loro tutto quello che non ho avuto, una figura competente e di sostegno”.


Sulla Serena di oggi come coach ci dice: “Di solito con i portieri, sia ragazzi che ragazze ho degli ottimi rapporti, con i più piccoli ci divertiamo molto, cerco di insegnare attraverso il gioco e trasmettere entusiasmo. Nel settore giovanile c’è meno gioco ma più lavoro per renderli abili ad affrontare le situazioni del campo, bisogna anche avere una buona dose di pazienza perchè sono giovani e vanno guidati, mai criticati”.
Natalucci che ha trovato quindi nuova linfa come sottolinea: “Da poco sono subentrata sulla panchina dell’Under 17 femminile dell’Affrico. Fare la coach della squadra mi piace, e stare sulla panchina dà un certo brivido prima della partita, sento l’adrenalina e mi mancava. È un lavoro complesso, non penso a vincere ma ad insegnare calcio al meglio che posso. Come coach mi sento una passionale, vivo la partita ed incito più che posso rimarcando le buone giocate, le idee e l’impegno“.
Sul calcio femminile degli ultimi anni poi l’ex Latina evidenzia: “L’interesse è dato dalle grandi manifestazioni, vedi il mondiale del 2018 che ci ha trainati fin qui. Il percorso in queste manifestazioni dà visibilità e a livello emotivo, è impattante. Il calcio piace a tutti, quelli avversi all’idea che le donne giochino stanno diventando una minoranza e quasi una nostalgica patologia. Questi eventi muovono l’opinione e l’interesse del pubblico, il livello del calcio femminile italiano è cresciuto e sta crescendo. Spesso ci si riempie la bocca con il calcio femminile per fare bella figura, fa molto politicamente corretto. Qualcosa muove e amplia il bacino di ragazze che lo praticano. Per fortuna molte società storiche hanno progetti seri. Sono curiosa per gli stranieri che vogliono investire nel calcio femminile qui in Italia, vedi Como, credo avranno un ulteriore grande impatto”.

Sul movimento in Italia poi l’ex Lazio sottolinea: “Ormai si assiste a delle partite molto divertenti, con un tasso tecnico di rilievo. In questo campionato abbiamo avuto il duello tra Juve e Roma con l’inserimento prepotente dell’Inter. Questo rende tutto più interessante. Non credo che la Juve cederà il suo vantaggio, i prossimi scontri diretti promettono sicuro spettacolo. Nella Poule Salvezza la Lazio ha fatto bene ed espresso un bel calcio, il Como si conferma un progetto solido e consolidato. La Samp delle ultime sembra più in difficoltà”.
Sulle Azzurre in Svizzera, invece, Natalucci non ha dubbi: “Spero che siano la sorpresa del torneo. Secondo me siamo ad un livello intermedio. In ritardo da molte altre nazioni che da anni investono seriamente in questo sport al femminile, una differenza che facciamo ancora fatica a colmare. Mi auguro che le ragazze disputino un onorevole torneo qualsiasi sarà il piazzamento. Farò il tifo e mi auguro che ci sia un gruppo unito”.
La chiacchierata si chiude con una battuta sull’Album Panini: “L’album è un sogno realizzato. Sono veramente felice per tutte le ragazze che giocano e che si meritano tutto questo. Senza contare il significato per le bambine che giocano a calcio e riempiranno quelle pagine con le donne che ora vivono quel sogno”.

Under 19 Femminile, Coppa Italia: Cagliari-Lazio la finale di Mola, eliminate Audace Verona e Bitonto

Sarà una tra Cagliari e Lazio a succedere all’Audace Verona nell’albo d’oro della Coppa Italia Under 19 Femminile: le sarde eliminano le vincitrici dell’ultima edizione, nella seconda semi le biancocelesti piegano 4-3 il Bitonto.

AUDACE VERONA-CAGLIARI 0-6 (0-5 p.t.
Il Cagliari sblocca subito la prima semifinale con una grande giocata di Virdis: suolata su Ficeto e diagonale dai 10 metri che non lascia scampo a Zardini per l’1-0. Le sarde comandano le operazioni e colpiscono altre due volte: prima con il sinistro dal limite di Orrù, poi con Tronci, che trasforma in oro una ripartenza sull’assist di Manca. Al quindicesimo la numero 8, lanciata in transizione da Orrù, si mette in proprio e fa 4-0 di sinistro, poi arriva il pokerissimo di Porceddu. A metà ripresa Pomposelli ci prova con il 5v4, ma sono Orrù e Porceddu a sfiorare il sesto gol del Cagliari, che arriva poco più tardi con Manca (doppietta personale). Successo netto per la squadra di Giorgi, le detentrici della coccarda tricolore – e campionesse d’Italia in carica – devono abdicare.

BITONTO-LAZIO 3-4 (1-1 p.t.) 
Il Bitonto sblocca subito la seconda semi: rilancio di Coda per Divincenzo, che aspetta il rimbalzo e piazza la sfera sotto l’incrocio dei pali con un destro al volo perfetto. Al quarto minuto la numero 21 si invola in solitaria e fallisce l’occasione del raddoppio a tu per tu con Partene. Dal possibile 2-0 del Bitonto al pari biancoceleste: rimessa laterale battuta da Pantano, la deviazione di Mitolo beffa Coda e fa carambolare la sfera in rete. È l’1-1 con il quale si va al riposo, al settimo della ripresa il ribaltone è servito: l’errore in fase di disimpegno di Mitolo favorisce Raponi, che la mette dentro con l’aiuto della traversa. Abbadessa sfiora il bersaglio grosso sugli sviluppi di un calcio di punizione, poi lo centra con una conclusione di pura potenza dalla media distanza. L’equilibrio regge per poco più di due minuti: schema su rimessa laterale, Conticelli premia il movimento in area di Pantano, che arriva col tempo giusto sul secondo palo e fa 3-2 per la Lazio. Il break decisivo arriva al 16’14’’: angolo di Pantano, il destro di prima intenzione di Conticelli viene deviato, Coda è incerta nell’intervento e il pallone entra in porta. Il 5vs4 di Lucileia produce il gol del 3-4 di Divincenzo, ma gli ultimi attacchi del Bitonto sono vani: la Lazio accede alla finale per la coccarda tricolore.

FINAL FOUR COPPA ITALIA UNDER 19 FEMMINILE
PALA VITO PINTO – MOLA DI BARI

SEMIFINALI – SABATO 5 APRILE
X) AUDACE VERONA-CAGLIARI 0-6
Y) BITONTO-LAZIO 3-4

FINALE – DOMENICA 6 APRILE
CAGLIARI-LAZIO ore 14, diretta YouTube

Camilla Pavana, Trento Femminile: “Sarà una partita difficile, loro sono in un buon momento di forma”

Esultanza gol Trento Calcio Femminile vs Perugia serie c calcio Femminile campionato 2023/2024 (foto Daniele Panato/ufficio stampa calcio femminile)
Il Trento ospita il Südtirol nel derby di Serie C. Arriva il derby regionale per il Trento Calcio Femminile, dopo un mese di marzo praticamente perfetto con quattro vittorie su quattro. L’appuntamento è per domani, domenica 6 aprile, alle 15:30, per la decima giornata di ritorno del girone B di Serie C, in cui le gialloblù sfideranno il Südtirol a Mattarello. Le ragazze di Mauro Perina appunto dalla bella vittoria in trasferta contro il Real Vicenza per 0-3 grazie alla quale hanno consolidato il proprio quarto posto, a quota 42 punti. Il Südtirol è invece terzo a quota 47 punti in classifica, e nell’ultimo turno ha vinto in casa 4-0 contro il Venezia 1985.
All’andata in Alto Adige la sfida era terminata 2-1 per le gialloblù, con doppietta di Giulia Rosa. In questa stagione è andato in scena anche il derby di Coppa Italia, con vittoria delle altoatesine per 3-2. Arbitro della partita sarà Emanuele Bortoletto di Treviso, insieme agli assistenti Danila D’Onofrio di Arco-Riva e George Muraviev di Trento.
LE CONVOCATE:
Portieri: Linda Fenzi, Aurora Ramon
Difensori: Angelica Leali, Fiamma Lucchetta, Anna Morini, Camilla Pavana, Letizia Pintarelli, Vittoria Scarazzini, Linda Tonelli
Centrocampiste: Erika De Pellegrini, Anna Del Frate, Matilde Fuganti, Carolina Morleo, Sara Mosaner
Attaccanti: Martina Bonfanti, Carlotta Pagnoni, Sara Isabel Pisoni, Gioia Perego, Giulia Rosa, Ilaria Volpatti
LE PAROLE DI CAMILLA PAVANA, CENTROCAMPISTA DEL TRENTO: “Sarà una partita difficile, loro sono in un buon momento di forma. Anche noi veniamo da risultati positivi, quindi affronteremo la sfida nel migliore di modi, ci siamo preparate bene”.

Nazionale Under 23, Tatiana Zorri: “Questo gruppo è cresciuto tanto nella mentalità”. Lunedì la sfida contro i Paesi Bassi

credit Figc

Dopo lo 0-0 dei 90 minuti regolamentari la Norvegia ha avuto la meglio ai rigori con la squadra di Tatiana Zorri che se la vedrà ora con l’Olanda.
“Le ragazze hanno giocato una partita strepitosa – l’analisi del tecnico Tatiana Zorri -, proseguendo nel loro percorso di crescita che le ha portate da agosto a oggi a una maturazione soprattutto dal punto di vista della mentalità e della personalità. Questo è un grande gruppo e in campo si è visto, contro un avversario come la Norvegia affrontato senza alcun timore. Siamo state noi ad avere le migliori occasioni della partita e avremmo meritato il gol; sono convinta che anche lunedì contro i Paesi Bassi abbiamo le qualità per ripetere una prestazione come quella di oggi. Abbiamo una rosa ampia, con tante ragazze pronte a mettere in campo tutte le loro energie per vincere la partita e chiudere nel modo migliore questo ciclo di amichevoli”.

WU23 Friendly Finals
Venerdì 4 aprile

ITALIA-Norvegia 0-0 (2-4 d.t.r.)
Germania-Paesi Bassi 3-0

Lunedì 7 aprile, ore 13
ITALIA-Paesi Bassi (Pinatar)
Germania-Norvegia (Murcia)

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