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Mia Hamm: “Vedremo crescere il numero delle calciatrici e la qualità del gioco”

Questa mattina presso la sede dell’Istituto per il Credito Sportivo è stato presentato ‘Donne di Calcio’, l’ebook di Alley Oop –L’altra metà del Sole, il blog multifirma del Sole 24 Ore dedicato alla diversity. Alla presentazione ha preso parte anche il Vice Presidente esecutivo della Roma Mauro Baldissoni.

All’interno dell’ebook è presente un’intervista a Mia Hamm, membro del CDA giallorosso e due volte campionessa del mondo da calciatrice con gli Stati Uniti, che vi riproponiamo.

 

 

Da molti viene considerata la più grande calciatrice di tutti i tempi. Classe 1972, Mia Hamm è nata a Selma, in Alabama, e dall’ottobre del 2014 fa parte del consiglio di amministrazione dell’AS Roma, fortemente voluta dal presidente James Pallotta. Non viene spesso in Italia. Lo ha fatto in occasione della sfida di Champions League, allo Stadio Olimpico, tra Roma e Real Madrid, nella stessa settimana in cui, nel campionato femminile, era in programma la sfida tra le giallorosse e il Milan di Carolina Morace.

Tra i due impegni, Mia Hamm ha voluto assistere a un allenamento delle ragazze di Betty Bavagnoli, al Centro Giulio Onesti. Le giallorosse sono entrate alla spicciolata nel campo di allenamento e si sono recate a stringere la mano al “Mito”. Prima di iniziare la sessione, la statunitense ha anche rivolto loro alcune parole: “sono contenta di potervi seguire nel corso dell’allenamento e di venire a vedervi giocare. Se poi battete Carolina Morace, sarò ancora più contenta”. Non è andata proprio così visto che le rossonere si sono imposte, in rimonta, per due reti a una. Però, come si legge sull’account Twitter dell’AS Roma, l’esperienza è stata una di quelle che non si dimenticano facilmente: “Oggi ci siamo allenate sotto gli occhi di una leggenda”.

 

Mia Hamm non era presente ma anche la presentazione della squadra, alla vigilia dell’inizio del primo campionato a cui partecipa la Roma, è stato un vero e proprio appuntamento in stile hollywoodiano. Nel pieno centro della Capitale, a Piazza di Spagna, le calciatrici sono scese una a una dalla scalinata di Trinità di Monti per mano a un collega del settore maschile.

Per prendere parte alla nuova stagione della serie A, la Società di James Pallotta ha acquisito il titolo della Res Roma, che già militava nella massima serie. “Attendevo da tempo questo ingresso. È stata una grande notizia non solo per la Roma ma per l’intero movimento del calcio femminile italiano” aveva dichiarato la consigliera all’indomani dell’annuncio ufficiale, proseguendo poi: “Negli ultimi cinque anni il movimento si è molto evoluto in Europa e il campionato italiano sta diventando sempre più competitivo. A Roma i giovani hanno sempre sognato di fare lo stesso percorso di Francesco Totti. Da oggi anche le ragazze potranno fare lo stesso”.

Di ruolo attaccante, Mia Hamm ha collezionato dal 1987 al 2004, anno del suo ritiro, 275 presenze in partite ufficiali con 158 gol realizzati. Da piccola ha iniziato a tirare i primi calci a un pallone proprio in Italia. Il padre Bill, colonnello dell’Air Force e tifoso della Fiorentina, era infatti stato trasferito a Firenze quando Mia aveva solo un anno. Rientrata negli Stati Uniti, a quindici anni, viene subito notata dall’allenatore della Nazionale statunitense Anson Dorrance. Quello stesso anno debutta nella nazionale a stelle e strisce, diventando la più giovane giocatrice ad aver mai indossato la maglia della rappresentativa statunitense.

Nei frequenti trasferimenti della famiglia Hamm, per il lavoro del papà, è stato proprio il pallone ad aiutare la giovane Mia a integrarsi in ogni nuovo contesto. “Nella vita devi trovare la tua identità cercando di comprendere quali sono i tuoi punti forti e le tue caratteristiche. Io avevo buone caratteristiche atletiche, ero molto competitiva già da piccola ed era chiaro che riuscivo a essere molto concentrata sul calcio. Per questo ho sviluppato una chiara percezione delle mie possibilità e questo mi ha aiutata anche in altri ambiti della vita. Lo sport mi ha permesso di inserirmi più facilmente e velocemente ovunque”.

Negli Stati Uniti è diventata una vera e propria icona del soccer, come gli statunitensi chiamano il gioco del calcio. La sua silhouette è infatti impressa nello stemma della Women’s Professional Soccer, la lega professionistica che organizza il campionato femminile statunitense. Nike, tra i suoi sponsor così come Pepsi e Gatorade, le ha intitolato uno dei palazzi della sede di Beaverton. Stesso onore è toccato anche alla tennista Serena Williams. “Oggi vengono investite molte più risorse nel calcio femminile di quanto non si facesse ai miei tempi.

Negli Stati Uniti, per esempio, mi ricordo che guardavo in televisione la Coppa del Mondo del 1982 in Spagna e quella del 1986 in Messico commentate in lingua spagnola. Le ultime due edizioni maschili e l’ultima femminile del Mondiale sono invece state trasmesse da quattro o cinque canali nazionali di sport e da network internazionali. La visibilità per il pubblico è quindi aumentata e, di conseguenza, anche gli investimenti”.

Dal calcio giocato all’esperienza nel consiglio di amministrazione dell’AS Roma. “In riferimento alla guida di un team, penso che una delle cose che ho imparato sul campo è l’importanza di mettersi in ascolto, spesso le persone vogliono ascoltare prima se stesse e non va bene. La seconda cosa è creare un ambiente che rafforzi le persone intorno a te: devono capire che tu ti fidi di loro e che credi nelle loro potenzialità”.

Per Mia Hamm, vincitrice del FIFA World Player nel 2001 e nel 2002, ossia nelle prime due edizioni del riconoscimento internazionale, a fondamento di un cambiamento culturale c’è l’educazione. “Per far cambiare l’idea che il calcio sia uno sport prettamente maschile la cosa più importante è proprio questa.

Quando vai nelle scuole vedi sempre più ragazzine giocare a calcio, lo fanno per la gioia che dà loro. Non sono io che ho scelto il calcio né il calcio che ha scelto me, però io sentivo il mio cuore emozionarsi ogni volta che entravo in campo. Grazie al calcio ho potuto conoscere così tante culture e Paesi, aprire gli occhi sul mondo”.

Come alla capitana della Juventus Women e della Nazionale Italiana Sara Gama, la Mattel le ha dedicato una Barbie. “Più riusciamo a far capire alle persone che giocare a calcio è indipendente dal genere e più riusciremo ad avere collaborazione in ogni aspetto. Come donne dobbiamo comunque coinvolgere gli uomini, dobbiamo capire che senza di loro non possiamo farcela”.

Mia Hamm, che è una delle due donne presenti tra i migliori 125 calciatori al mondo, lista stilata in occasione del centenario della Fifa, insieme alla compagna di nazionale Michelle Akers, vede una crescita positiva anche in Italia. “In tanti ormai hanno compreso che pure un piccolo investimento ha un ritorno incredibile, non solo dal punto di vista finanziario ma di facility e di infrastrutture”.

Mia Hamm ha delle aspettative ben precise su cosa dovrebbe avvenire grazie al nuovo incremento dei finanziamenti per il calcio femminile, previsto dall’Uefa dal 2020: “Credo che vedremo crescere il numero delle calciatrici e anche aumentare la qualità del gioco, un po’ a tutto tondo: le strutture, il livello degli allenatori, la parte tecnico-tattica e fisica del gioco. Le nazioni che sono più avanti, faranno da traino e da punto di riferimento. I Paesi che sono rimasti, finora, ai margini innalzeranno il loro livello”.

La nazionale favorita alla prossima Coppa del Mondo, Francia 2019, non può che essere una: “Devo dire gli Stati Uniti. Stanno giocando molto bene. Però il livello si è alzato e c’è un bel gruppo di squadre che potrebbero fare bene. Questo è eccitante non solo per un’ex calciatrice ma anche per gli appassionati di questo sport.

Tra le squadre europee, terrei d’occhio l’Olanda, la Germania e l’Inghilterra, oltre alla Francia, il Paese ospitante, che sarà sicuramente molto sostenuta dal pubblico di casa”.

La più grande soddisfazione della statunitense, sposata due volte con tre figli e molto attiva anche nel sociale con la Mia Hamm Foundation creata dopo la morte del fratello adottivo per anemia aplastica, riguarda il movimento. “Come calciatrice la mia grande gioia è stata contribuire all’incremento delle donne che, negli anni successivi al mio addio al campo, si sono dedicate agli sport di squadra. Prima molte si cimentavano solo nelle discipline individuali, come l’atletica leggera”.

Credit Photo: AS Roma
 

La primavera del ChieVoverona Valpo si prepara al big match dell’Olivieri

La Primavera del ChievoVerona Valpo, dopo la caduta di domenica scorsa nel derby contro l’Hellas Verona Women, si prepara ad una partita fondamentale in ottica del passaggio alla fase finale. Domenica allo Stadio Olivieri di Via Sogare, con fischio d’inizio alle ore 14:30, arriva il Tavagnacco capolista, un «esame degli esami» che la compagine clivense vuole provare a superare con il massimo dei voti. Alexandra Tunoaia, capitano della Primavera del Chievo, crede nel colpaccio: «Ci aspetta una partita dura su tutti i fronti – commenta la giocatrice gialloblù – soprattutto perché sotto ogni aspetto il Tavagnacco è un’ottima squadra, capace di valorizzare le individualità che ne caratterizzano il gioco. Noi dovremo cercare di essere concentrate e determinate, ma sono certa che lo saremo, considerata la batosta di domenica scorsa nel derby, una partita a cui tenevamo molto e che ora intendiamo riscattare. Bisognerà dare il meglio di noi stesse, ascoltando i consigli della nostra allenatrice».

Credit Photo: ChievoVerona Valpo

Sara Caiazzo convocata in nazionale per il Torneo UEFA di Loughborough

Convocazione con l’Italia Under16 per la nostra Sara Caiazzo. La giovane centrale azzurra, che ieri ha messo a segno la sua terza rete stagionale, è stata convocata dal CT Leandri per il raduno di Tirrenia e per il Torneo UEFA di Loughborough (Inghilterra) dove l’Italia affronterà Spagna, Inghilterra e Francia. Orgogliosi di te!

#WeAreNapoli #Nazionale 🇮🇹

Photo Credit: Napoli Calcio Femminile

“Grazie Mister”: l’Apulia Trani saluta Francesco Preziosa

In settimana, mister Francesco Preziosa ha rassegnato le dimissioni dal ruolo di allenatore della prima squadra, per motivi strettamente personali.

La società tutta lo ringrazia per l’impegno e la passione dimostrata nel corso di questi mesi, augurandogli i più radiosi successi sportivi, professionali e personali futuri. Grazie Mister!

Photo Credit: Apulia Trani

Hyundai scende in campo insieme alla squadra femminile dell’AS Roma

Hyundai Italia annuncia la partnership pluriennale con la squadra femminile dell’AS Roma, che fa seguito alla collaborazione di Hyundai Motor Company in qualità di Main Global Partner e Official Car Partner del club giallorosso.

Spinta dalla passione per il calcio e lo sport, senza limiti di genere o di età, Hyundai Italia ha deciso di supportare la giovanissima squadra femminile del club giallorosso per promuovere ancora una volta i valori positivi dello sport e contribuire a combattere i pregiudizi di un mondo erroneamente pensato tutto al maschile. Un movimento in continua crescita che sta guadagnando sempre più consensi e un numero sempre crescente di appassionati.

In virtù di questo accordo, Hyundai Italia diventa Official Women Car Partner dell’AS Roma fino alla stagione 2020-21. Con il supporto alla squadra giallorossa, allenata da Elisabetta Bavagnoli, Hyundai Italia dimostra di credere nel grande potenziale del calcio femminile e testimonia ancora una volta la sua vocazione per lo sport e lo sviluppo dei talenti.

Oltre a essere presente come Back Sponsor sulle maglie ufficiali, come già accade per la squadra maschile e per le squadre Primavera maschile e femminile, il logo Hyundai sarà visibile in occasione di tutte le partite casalinghe della squadra femminile dell’AS Roma sui cartelloni a bordocampo dello stadio Tre Fontane, presso il campo di allenamento e attraverso una presenza diversificata sui social network e sui canali digitali del club.

“Insieme alla prestigiosa partnership con l’AS Roma, Hyundai Italia ha fortemente voluto anche scendere in campo insieme alla squadra femminile e dare il suo contributo a queste ragazze che stanno vivendo un’emozionante avventura” dichiara Andrea Crespi, Managing Director di Hyundai Motor Company Italy. “Il calcio femminile è un movimento in grande crescita in tutto il mondo e anche in Italia sta facendo segnare numeri interessanti grazie anche a una maggiore visibilità mediatica. Mai come oggi è fondamentale che ogni singola realtà dimostri concretamente di credere nelle donne, assolute protagoniste nello sport, ma anche nel lavoro e nella vita di tutti i giorni”.

“Siamo davvero soddisfatti dell’ampliamento della partnership con Hyundai”, afferma Francesco Calvo, Chief Revenue Officer dell’AS Roma. “Un marchio globale che ha sposato il progetto della squadra femminile dell’AS Roma Femminile, confermando come il nostro Club sia attento a tutte le novità che il mondo del calcio presenta”.

Per celebrare il lancio della partnership, alcune delle ragazze di Betty Bavagnoli sono state protagoniste di un inedito video, diffuso sui social network di Hyundai Italia e della squadra femminile dell’AS Roma.

Il logo Hyundai sulle maglie della squadra apparirà per la prima volta in occasione della gara di Serie A contro la Florentia, in programma sabato 9 febbraio alle 14:30 allo stadio Tre Fontane.

Hyundai è inoltre Top Partner di FIFA dal 1999, è stata legata a UEFA per 18 anni fino al 2017 ed è oggi coinvolta in diverse partnership con squadre nazionali e singoli club femminili tra i quali, oltre all’AS Roma, anche Atletico Madrid, Chelsea e Olympique Lione.

Credit Photo: AS Roma

Speciale Cantera: intervista a Arianna Fattorel

Approdata nel mondo del calcio un po’ più tardi rispetto alla media delle sue compagne, si è innamorata subito del ruolo di terzino e dei colori rossoblù (non necessariamente in quest’ordine). Con Morgan, Boattin e Rosucci come calciatrici muse ispiratrici, Arianna Fattorel (un cognome, una garanzia), ci racconta di quanto sia importante la tecnica e dare sempre il massimo, in campo come nella vita, sempre divertendosi con le proprie compagne di squadra.

A quanti anni hai iniziato a giocare a calcio e perché ti sei avvicinata a questo sport? Ho iniziato a giocare a calcio a 14 anni, quando mia cugina decise di ricominciare a praticarlo e mi chiese di provare con lei. Dato che mi era sempre piaciuto come sport, ma avevo inizialmente scelto di praticare un’altra disciplina, ho colto l’occasione per accettare. Ho sempre giocato con il Permac: inizialmente l’ho scelta sia per la vicinanza a casa, che per il fatto che conoscevo già alcune ragazze che giocavano lì. Mi sono trovata da subito davvero bene e non ho più lasciato questa maglia.

Hai sempre giocato come terzino? Non avendo mai giocato prima, il primo anno ho provato un po’ tutti i ruoli, ma già dal secondo ho iniziato a spostarmi verso il ruolo di terzino. Mi sono subito sentita nel posto giusto, in quanto durante una partita ho la possibilità di spostarmi lungo la fascia e partecipare sia alle azioni difensive che a quelle offensive.

C’è un giocatore o giocatrice al quale ti ispiri? Ho sempre avuto un debole per Alex Morgan, Lisa Boattin e Martina Rosucci e ultimamente nel maschile seguo molto Coutinho. A causa della scuola non ho mai molto tempo, ma mi piacerebbe avere l’occasione di vederli giocare dal vivo.

Tra la tecnica e la fantasia, secondo te, cosa è più importante nel calcio? Tecnica e fantasia sono sicuramente due qualità molto importanti in questo sport, ma secondo me bisogna migliorare sempre più la tecnica; senza avere un buon controllo di palla, la fantasia aiuta, ma ben poco.

Hai un sogno nel cassetto per quanto riguarda il calcio? Diciamo che fin da piccola ho sempre amato questo sport, ma il mio pensiero, non solo per quanto riguarda il calcio, ma per tutte le future scelte, è che bisogna sempre dare il massimo e cogliere l’attimo. Devo dire però che in questo caso il mio piccolo sogno nel cassetto è quello di giocare un giorno con il mio nome sulla maglia.

Quali sono i tuoi obiettivi personali per questa stagione? Il mio obbiettivo in realtà è sempre lo stesso: migliorare nel gioco e divertirmi insieme alle mie compagne!

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto

Swaby: “Vogliamo consolidare il quarto posto”

“La partita contro la Florentia sarà importante come tutte le altre, ma faremo di tutto per vincere e mettere al sicuro il quarto posto”: queste le parole di Allyson Swaby, difensore centrale della Roma Femminile in vista dalla sfida di campionato di sabato al Tre Fontane.

Il numero 25 della squadra di coach Bavagnoli, protagonista della rubrica di Roma TV ‘Women Weekly’, ha parlato del suo momento personale, del percorso della squadra e del suo rapporto con le compagne e l’allenatore.

L’ultima partita con la Juventus è terminata con una sconfitta di misura. Come giudichi la prestazione della squadra?

“Ovviamente cerchiamo di vincere ogni partita. Ma sapevamo di avere di fronte un avversario difficile, la Juventus. Penso che abbiamo fatto del nostro meglio. Il risultato è stato migliore della prima volta che le abbiamo affrontate, quindi ci sono stati miglioramenti. Penso che abbiamo imparato molto da quella sconfitta e siamo pronte per tornare a vincere”.

Nonostante la sconfitta con la Juventus, l’anno nuovo è iniziato bene per la Roma. La squadra ha trovato la giusta solidità?

“La squadra sta decisamente acquisendo maggiore solidità con il passare del tempo. Le sconfitte non ci abbattono più di tanto, credo che in questa seconda parte della stagione continueremo il processo di crescita che abbiamo iniziato”.

Sei arrivata a dicembre, come ti sei trovata fin qui dentro e fuori dal campo?
 

“Sto decisamente iniziando ad abituarmi. È stato un cambiamento complesso per via delle differenze con lo stile di gioco al quale ero abituata, ma ogni giorno ed dopo ogni allenamento va sempre meglio ed è quello che voglio”.

Questa è la tua prima esperienza nel calcio italiano, quali sono le tue prime impressioni sul campionato?

“La mia prima sensazione è che il gioco è più basato sulla tattica e sulla costruzione tecnica, diversamente dagli Stati Uniti dove l’approccio è più diretto e fisico. Mi sto confrontando con diversi stili calcistici e questo sta migliorando il mio modo di giocare”.

Cosa ti ha aiutata nella scelta di venire alla Roma?

“La scelta della Roma è arrivata in un momento ideale, quando ne avevo più bisogno. Non ho paura di iniziare nuove sfide, quindi ero felice di arrivare qui”.

Come ti trovi con gli altri difensori centrali?

“È davvero splendido scender in campo con le altre ragazze del mio reparto, ognuna ha delle caratteristiche particolari e questo ci rende ottime quando giochiamo insieme. Ognuna ha qualcosa di speciale che ci rende diverse l’una dall’altra: riusciamo a trarre vantaggio dai nostri punti di forza e ci mettiamo alla prova ogni giorno. Sappiamo che c’è competizione per andare in campo ma in questo modo ognuna di noi migliora. Indipendentemente se giocherai o no: ci alleniamo per questo”.

Come descriveresti il tuo rapporto con coach Bavagnoli?

“La mia relazione con lei finora è stata ottima, mi sta aiutando ad abituarmi allo stile di gioco italiano. Io sono molto esigente con me stessa, lei sa riconoscere questa mia propensione ma allo stesso tempo mi ricorda anche i miei punti di forza. Mi aiuta a calmarmi quando ne ho bisogno… quindi devo definire il nostro rapporto davvero ottimo”.

Credit Photo: Claudio Bosco, LivePhotoSport

Florentia vs Orobica: l’analisi del match

Il modulo:

Mister Carobbi sceglie il 4-3-3 per affrontare l’Orobica: la rientrante Filangeri affianca Tona al centro della difesa, con Hilaj schierata a destra. La Florentia dopo soli 18 minuti deve fare a meno del suo Capitano che preferisce uscire e preservarsi in previsione delle gare future: entra Nocchi e Domenichetti, inizialmente schierata esterno destro d’attacco, viene scalata a terzino, con Hilaj e Filangeri, le due Millenials rossobianche, nel cuore della difesa.


La gestione della gara:

La Florentia parte forte nonostante il campo di gioco sia quasi impraticabile: le rossobianche provano a scambiarsi il pallone con le solite triangolazioni e sovrapposizioni sulle fasce, ma il terreno pesante limita il gioco in velocità, frenando il pallone e obbligando le giocatrici ad alzare la palla cercando di scavalcare la difesa.
Alla prima occasione l’Orobica passa in vantaggio su rigore: la difesa rossobianca sbaglia il posizionamento proprio su una palla che arriva dalla trequarti, Cristina Merli controlla, entra in area, Hilaj allunga la gamba senza toccare l’attaccante bergamasca, ma il Direttore di gara vede solo il movimento del difensore e fischia la massima punizione.
L’unico modo per segnare su un campo così difficile sono i calci piazzati e sale in cattedra Vicchiarello che con un goal su punizione e due assist su calcio d’angolo permette alle rossobianche di pareggiare e poi vincere la partita.
Un match poco spettacolare, ma nel quale si sono visti tutta la grinta e il carattere delle rossobianche sin dai primi minuti: soprattutto le giovani (Lotti e Filangeri su tutte) hanno dato il cuore, i polmoni e purtroppo anche il fisico nel caso di Filangeri, costretta a uscire a fine gara per un problema a un adduttore dovuto sicuramente alla difficoltà di giocare 90 minuti su un campo così pesante.
Da segnalare anche un’altra prova di alto livello per Alma Hilaj, la nazionale albanese classe 2000 dimostra ancora una volta sicurezza, soprattutto nell’impostazione del gioco palla al piede.

FLORENTIA   OROBICA BERGAMO
13 Tiri in porta 3
3 Goal 1
8 Calci d’angolo 0

Anche dalle statistiche si denota un dominio rossobianco su tutti i fronti: tante occasioni create dalla Florentia, soprattutto nel primo tempo quando il campo ancora permetteva di manovrare meglio il pallone. Troppo poco quanto fatto vedere dalle ospiti che restano in ultima posizione.


Migliori in campo:

Florentia
Evelyn Vicchiarello, partita pressoché perfetta della n.25 rossobianca che orchestra a centrocampo, trova il goal su punizione e serve due importanti assist da calcio d’angolo per la rimonta della Florentia.
Maria Luisa Filangeri, primo goal in Serie A e una prestazione di alto livello, dimostra ancora una volta di essere una scommessa vinta dalla dirigenza rossobianca; mancherà per qualche settimana perchè non si tira indietro nemmeno dopo il 90’! Ti aspettiamo presto in campo Fila!
Irene Lotti, la giovane giocatrice rossobianca alla prima partita da titolare dimostra tutta la sua grinta e la voglia di mettersi in mostra: gioca 60’ ad altissima intensità e la maglia completamente infangata dopo solo 5 minuti ne è la prova lampante!
Michela Rodella, il terzino rossobianco è autrice di una grande partita sulla fascia sinistra nonostante le condizioni climatiche non siano le sue preferite!

Orobica Bergamo
Luana Merli, è la giocatrice più esperta del gruppo e lo dimostra con qualche giocata importante e la freddezza dagli 11 metri.
Cristina Merli, la n.22 dell’Orobica torna dopo un lungo infortunio e su un campo pesante trova comunque qualche colpo interessante, ma deve ancora recuperare lo smalto dei giorni migliori.


Il prossimo avversario: As Roma Women

Quarta e quinta forza del Campionato si scontrano al Tre Fontane di Roma sabato 9 febbraio.
Le giallorosse di Mister Betty Bavagnoli ospitano le rossobianche di Mister Stefano Carobbi per una partita che si preannuncia molto interessante per la tanta qualità in campo.

L’AS Roma, dopo 5 vittorie consecutive, ha interrotto la sua striscia positiva solo contro la capolista Juventus, che ha avuto la meglio grazie a un’invenzione di una campionessa del calibro di Barbara Bonansea. Le romane sono una squadra ostica, rapida e aggressiva; la squadra di Bavagnoli gira molto bene il pallone, cercando spesso la profondità sull’esterno con la velocità di Bonfantini e Serturini al servizio di Piemonte, brava di testa e a muoversi in mezzo all’area.
Da segnalare tra le giallorosse tanta classe in ogni reparto: Pipitone in porta è una garanzia, Bartoli in difesa non ha bisogno di presentazioni, Greggi e Bernauer in mezzo al campo sono sinonimo di qualità e il tridente offensivo è il futuro della Nazionale Italiana.
Non sarà una partita facile per la Florentia che all’andata fu sconfitta per 1 – 2 in casa (Ciccotti e Bonfantini per la Roma e rigore di Vicchiarello per la Florentia) senza esprimere al meglio le proprie qualità e che dovrà fare a meno di diverse giocatrici, soprattutto nel reparto arretrato.

Credit Photo: Florentia Calcio Femminile

Presentato l’ebook ‘Donne di Calcio’. La Ct Bertolini: “La svolta dalla scuola e dai club”

Le storie di tredici donne e della loro passione per il calcio, una passione che è diventata una professione e che le ha portate a ricoprire diversi ruoli dentro e fuori il campo da gioco: dalle interviste di Tiziana Pikler è nato ‘Donne di Calcio’, l’ebook realizzato grazie alla partnership tra la FIGC e il blog multifirma del Sole 24 Ore Alley Oop.

L’ebook è stato presentato questa mattina a Roma nella sede dell’Istituto per il Credito Sportivo, che ha dato il suo contribuito alla realizzazione dell’opera, alla presenza tra gli altri del vice presidente UEFA Michele Uva, del membro europeo del Consiglio FIFA Evelina Christillin, del presidente del Credito Sportivo Andrea Abodi, del vice presidente della Roma Mauro Baldissoni, della Ct della Nazionale femminile Milena Bertolini, del tecnico della Nazionale Under 15 maschile Patrizia Panico, della responsabile della Divisione Calcio Femminile Francesca Sanzone, di Josefa Idem (area psicologica del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC), della capo delegazione della Nazionale Under 17 Femminile Manuela Di Centa, del presidente del Sassuolo Calcio Femminile Elisabetta Vignotto, del presidente della Fiorentina Women’s Sandro Mencucci e del responsabile del progetto ‘Juventus Women’ Stefano Braghin.

Attraverso le interviste alla Ct Milena Bertolini, alle calciatrici Azzurre Barbara Bonansea ed Elena Linari, all’attuale allenatrice del Milan Carolina Morace, al tecnico della Nazionale Under 15 maschile e detentrice del record di presenze in Nazionale Patrizia Panico, ad Evelina Christillin e ad altre sette donne di sport, il libro digitale mette in risalto l’evoluzione del calcio femminile, cresciuto negli ultimi anni anche attraverso le riforme realizzate dalla FIGC e che a giugno vivrà un altro momento cruciale grazie alla partecipazione della Nazionale al Mondiale francese.

”In entrambe le istituzioni FIFA e UEFA – ha ricordato Evelina Christillin – sono state create delle sezioni apposite per il calcio femminile. In più hanno aumentato i contributi finanziari, è un momento positivo e lo dimostra la quantità sempre maggiore di bambine che praticano calcio”.

Per Milena Bertolini la svolta per aumentare il numero di tesserate arriva dalla scuola e dai club: “Iniziare dal vertice è stato importantissimo. La scuola è fondamentale perché è un ambiente in cui le bambine possono praticare calcio in assoluta tranquillità. Il passo successivo è incentivare le squadre di quartiere ad accogliere le bambine e far giocare insieme bambine e bambini porterà grandi benefici a livello sociale e culturale. Noi come Nazionale cercheremo di far vedere bel calcio e vincere perché attraverso le vittorie aumenta anche il seguito mediatico”. Sulla stessa lunghezza d’onda Patrizia Panico, prima donna in Italia a guidare una Nazionale maschile: “Approvo in pieno l’idea di una sinergia tra calcio maschile e femminile avere punti di vista diversi è molto importante per la crescita del movimento”.

“Ancora prima delle infrastrutture materiali – ha dichiarato Abodi – bisogna lavorare su iniziative culturali come queste. Il libro è un caleidoscopio di esperienze che merita di essere sostenuto, ancor di più in un momento di crescita del calcio femminile”.

Credit Photo: FIGC

Milan-Hellas Verona: come seguire la sfida

Verona – Ecco tutte le informazioni utili per seguire Milan-Hellas Verona, 16a giornata della Serie A 2018/19 in programma domenica 10 febbraio (ore 12.30) presso il centro sportivo ‘Vismara’ di Milano.

Biglietti: la società AC Milan ha comunicato che l’ingresso sarà libero.
Live: diretta su Sky Sport Serie A, al canale 202 di Sky.

Serie A femminile 2018/19
Domenica 10 febbraio, ore 12.30
MILAN-HELLAS VERONA
Centro Sportivo ‘Vismara’ – Milano

Credit Photo: Hellas Verona Women

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