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Ternana Women: intervento riuscito per Camilla Labate

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Presso la “Villa Margherita” di Roma, è stato eseguito con successo l’intervento chirurgico a Camilla Labate, che si era infortunata gravemente il 16 marzo scorso durante la partita contro il Genoa. La diagnosi iniziale, emersa dai primi esami RX, aveva rivelato una frattura del malleolo peroneale. Successivamente, ulteriori accertamenti avevano confermato la necessità di un intervento chirurgico. L’operazione, durata poco più di un’ora, ha visto l’esecuzione di un’osteosintesi placca con 7 viti, un intervento simile a quello già effettuato a gennaio 2024, ma con l’aggiunta di una vite in più per garantire una stabilizzazione ottimale della frattura.

Il decorso post-operatorio è già in fase di recupero. Camilla dovrà utilizzare un tutore e delle stampelle nei primi periodi, per poi iniziare gradualmente la fisioterapia. L’obiettivo principale del processo riabilitativo è il recupero del ROM (range of motion, ovvero il grado di flessibilità articolare), accompagnato da un intenso lavoro di rinforzo muscolare, per permettere alla nostra atleta di tornare in campo più forte che mai. Vogliamo ringraziare il team medico di Villa Margherita per la professionalità e l’attenzione dimostrata, che hanno contribuito alla riuscita perfetta dell’intervento. Siamo certi che Camilla, con la sua determinazione e il sostegno di tutto il team, supererà rapidamente questa fase e tornerà più forte di prima.

Women’s Champions League: al Chelsea il derby inglese, Barcellona illegale con il Wolfsburg

14′: Baltimore porta in vantaggio il Chelsea
38′: Björn segna il raddoppio con un colpo di testa
43′: Ramírez porta le Blues in vantaggio nel doppio confronto
73′: Miedema va vicina al gol per il City

La partita in breve

Il difensore del Chelsea, Nathalie Björn, sfiora il vantaggio con un colpo di testa su calcio d’angolo. Lucy Bronze colpisce nuovamente il palo con un tiro al 14° minuto, ma Sandy Baltimore questa volta ribadisce in rete dando il via alla rimonta. Il City prova a scuotersi con Vivianne Miedema che prima va vicino al gol e poi salva un pallone sulla linea di porta dopo un colpo di testa di Erin Cuthbert al 34′. Le padrone di casa però continuano a spingere sull’acceleratore e segnano al 38′ con Björn la rete che vale il pareggio tra andata e ritorno.

Risultato e statistiche: Chelsea – Man CityIl Chelsea continua ad attaccare e al 43′ trova la rete del vantaggio complessivo con Mayra Ramìrez. Nei minuti di recupero del primo tempo, il portiere del City, Khiara Keating, impedisce alla colombiana di segnare il secondo gol personale. Nella ripresa le due squadre si sfidano a viso aperto e il City va solo vicino al gol con Miedema al 73′, ma il risultato rimane fermo sul 3-0 qualificando il Chelsea che ribalta la sconfitta dell’andata.

Visa Player of the Match: Lauren James (Chelsea)

Formazioni

Chelsea: Hampton; Bronze, Björn, Bright, Baltimore; Walsh (Jean-François 90’+2′), Cuthbert; Rytting Kaneryd, Kaptein, James; Ramírez (Beever-Jones 71′)

Man City: Keating; Casparij, Prior, Aleixandri, Ouahabi; Roord (Park 65′), Hasegawa (Layzell 85′), Miedema; Kerolin, Fowler, Murphy (Coombs 46′)


Le campionesse in carica si impongono nei quarti di finale: il Barcelona sfrutta il notevole vantaggio ottenuto nella gara di andata e dilaga nella gara di ritorno contro il Wolfsburg conquistando un posto in semifinale di UEFA Women’s Champions League. Dopo la prima sconfitta interna in assoluto contro il Real Madrid nel weekend, la squadra di Pere Romeu trova la via del gol alla prima vera occasione della partita al decimo minuto e mantiene facilmente il controllo fino al fischio finale.

Momenti chiave

10′: Paralluelo apre le marcature per il Barcelona
20′: Paralluelo trova il raddoppio
41′: Brugts segna il terzo gol per la squadra di casa
62′: La subentrata Pina firma il poker
72′: Beerensteyn segna il gol della bandiera
77′: Pina realizza la doppietta personale
90+1′: Mapi Léon chiude definitivamente la sfida

La partita in breve

Nonostante i tre gol di vantaggio dopo la gara di andata, il Barcellona non fa sconti. Al decimo minuto, Aitana Bonmatí trova Salma Paralluelo libera, che calcia rasoterra superando Anneke Borbe. Dieci minuti dopo, Esmee Brugts serve nuovamente Paralluelo, che segna con un tiro di prima intenzione. Con l’avvicinarsi dell’intervallo, la nazionale olandese Brugts firma il terzo gol della squadra con un tiro potente e preciso da fuori area.

Risultato e statistiche: Barcellona – Wolfsburg 6-1

Il Barcellona rimane in controllo dopo l’intervallo e l’ingresso di Clàudia Pina porta nuova energia. Appena tre minuti dopo l’ingresso in campo, la centrocampista segna il quarto per la squadra di casa con un preciso tiro dal limite dell’area, il suo sesto della stagione. Al 72′, il Wolfsburg trova un gol inaspettato: Lineth Beerensteyn approfitta di un malinteso nella difesa blaugrana e insacca a porta vuota. Tuttavia, il Barcellona risponde subito con un colpo di classe. Cinque minuti dopo, Pina trasforma una punizione con precisione millimetrica, facendo sbattere il pallone contro il palo prima di finire in rete. Con il suo settimo gol stagionale, la numero 9 si porta in testa alla classifica delle migliori marcatrici della Women’s Champions League. Nei minuti di recupero, Mapi León firma un capolavoro su calcio piazzato, chiudendo definitivamente il match.

Visa Player of the Match: Salma Paralluelo(Barcelona)

“Una prestazione impressionante e straordinaria da parte dell’attaccante del Barcelona, soprattutto nel primo tempo. Ha dimostrato grande versatilità, ritmo eccezionale, ottimo posizionamento ed è stata clinica davanti alla porta.”
Formazioni

Barcelona: Cata Coll; Jana, Paredes (Engen 46′), María León, Brugts (Rolfö 70′); Aitana, Patri (Schertenleib 70′), Alexia; Vicky, Pajor (Pina 59′), Paralluelo (Pujols 86′)

Wolfsburg: Borbe; Wilms, Dijkstra, Hegering (Peddemors 46′), Linder (Wedemeyer 59′); S. Jónsdóttir (Beerensteyn 70′), Minge, Lattwein, Blomqvist; Popp (Huth 59′), Endeman (Brand 78′)

Come nelle Marche, così in Puglia: Video Support anche per la Final Eight di Serie A Femminile

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

CASTIGLIA – Se il Presidente della FIGC Gabriele Gravina lo ha definito uno “strumento di grande aiuto” e, sulla spinta di quanto visto nel futsal, ne ha avanzato richiesta ufficiale alla FIFA e all’IFAB per i campionati di calcio sprovvisti di VAR, Stefano Castiglia, Presidente della Divisione Calcio a 5, rilancia, introducendo il Video Support anche nel femminile. “Il futsal italiano è entrato in una nuova era. Dopo il grande successo e il perfetto funzionamento del Video Support per la Coppa Italia di Jesi, ho deciso di utilizzare questo strumento anche per la Final Eight della Serie A Fabless. Il nostro movimento femminile è uno dei più attenzionati e competitivi, con l’introduzione del Video Support accenderemo ancora di più la curiosità ed interesse. Appuntamento in Puglia!”.

L’EVENTO – Da Genova 2024 alle finali di Mola di Bari e Fasano per 4 giorni all’insegna dello spettacolo. La Final Eight di Serie A si accenderà il 3 aprile con i quarti Bitonto-Audace (le campionesse in carica contro le “deb” rossonere), Pescara-TikiTaka (intramontabile derby d’Abruzzo), Okasa Falconara-Lazio (cosiddetto derby tra rapaci) e Kick Off-CMB, per chiudere in bellezza. Final Eight (per la prima volta) anche per la Serie B: il 4 aprile sarà subito doppio big match con Pero-Women Roma e Virtus Romagna-Irpinia, a seguire Team Scaletta-Atletico Chiaravalle e Jasnagora-Soccer Altamura. Dal 5 aprile via anche alla Final Four Under 19 con le “semi” Audace Verona-Cagliari e Bitonto-Lazio, finale secca invece per Prato e Club Sport Roma, che si contenderanno la Coppa Italia Regionale. Curiosità: i sorteggi si sono svolti in un giorno indimenticabile per il movimento, il 20 marzo 2025, quello della qualificazione delle Azzurre al primo Mondiale femminile della storia.

COPERTURA – Tutte le partite delle Finals saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube della Divisione Calcio a 5, ad eccezione della finale della massima categoria, che sarà in diretta tv su Sky Sport.

FINALI COPPE ITALIA FEMMINILI
GIOVEDÌ 3 APRILE – PALA VITO PINTO – MOLA DI BARI
ore 11 – Q1 Serie A: BITONTO-AUDACE VERONA (diretta YouTube)
ore 15 – Q2 Serie A: PESCARA FEMMINILE-TIKITAKA FRANCAVILLA (diretta YouTube)
ore 18 – Q3 Serie A: OKASA FALCONARA-LAZIO (diretta YouTube)
ore 21 – Q4 Serie A: KICK OFF-CMB FUTSAL TEAM (diretta YouTube)

VENERDÌ 4 APRILE
PALA VITO PINTO – MOLA DI BARI
ore 18.30 – S1 Serie A: VINCENTE Q1-VINCENTE Q2 (diretta YouTube)
ore 21 – S2 Serie A: VINCENTE Q3-VINCENTE Q4 (diretta YouTube)

PALASPORT – FASANO
ore 11 – Q1 Serie B: PERO-WOMEN ROMA (diretta YouTube)
ore 14 – Q2 Serie B: PSB IRPINIA-VIRTUS ROMAGNA (diretta YouTube)
ore 17 – Q3 Serie B: TEAM SCALETTA-ATLETICO CHIARAVALLE (diretta YouTube)
ore 20 – Q4 Serie B: JASNAGORA-SOCCER ALTAMURA (diretta YouTube)

SABATO 5 APRILE
PALA VITO PINTO – MOLA DI BARI
ore 15 – S1 Under 19: AUDACE VERONA-CAGLIARI (diretta YouTube)
ore 17.30 – S2 Under 19: BITONTO-LAZIO (diretta YouTube)

PALASPORT – FASANO
ore 11 – Finale Serie C (diretta YouTube)
ore 14 – S1 Serie B: VINCENTE Q1-VINCENTE Q2 (diretta YouTube)
ore 17 – S2 Serie B: VINCENTE Q3-VINCENTE Q4 (diretta YouTube)

DOMENICA 6 APRILE – PALA VITO PINTO – MOLA DI BARI
ore 14 – Finale Under 19: VINCENTE S1-VINCENTE S2 (diretta YouTube)
ore 17 – Finale Serie B: VINCENTE S1-VINCENTE S2 (diretta YouTube)
ore 20.45 – Finale Serie A: VINCENTE S1-VINCENTE S2 (diretta Sky Sport)



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Futsal, Panchina d’Oro al tecnico del Bitonto Gianluca Marzuoli

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

JUANRA – “Questo per me non è un premio individuale”. Tanta soddisfazione per la sua prima Panchina d’Oro da parte di Juanra, che omaggia la società di Enrico Musumeci: “Nessuna dedica particolare. Quando si vince lo scudetto non è mai merito del singolo, per questo condivido il riconoscimento con club e giocatori”. Nessun problema per la eliminazione nella Final Eight di Coppa Italia ai tiri di rigore contro l’Ecocity Genzano. Juanra mostra così tutta la sua sportività: “Il livello era altissimo e nello sport si può perdere – continua -. Impariamo dagli errori commessi e ripetiamo ciò che di buono abbiamo espresso, che non è poco”.

MARZUOLI – Da cinque stagioni nel femminile, da quattro il miglior allenatore della categoria. “Ma anche l’anno di Rovigo (l’unico senza titoli, n.d.c.) ha avuto un impatto importante sul mio modo di comunicare”. Gianluca Marzuoli mette in bacheca un’altra Panchina d’oro, eppure rimane campione (anche) di umiltà. “Questo premio va a me, ma rappresenta il presidente Intini, la società, lo staff e soprattutto la squadra, perché è dai risultati sul campo che si vede il mio lavoro di mister, iniziato ormai 25 anni fa. Cerco sempre di aggiornarmi, guardando più partite possibili e studiando nuove soluzioni. Tra i miei modelli di riferimento ci sono il Napoli di Colini e il Meta di Juanra, che ho abbracciato qui a Coverciano, ma il fattore principale è nella fiducia della squadra: se le giocatrici riconoscono la tua credibilità, ti seguono ad occhi chiusi. Ringrazio tutti i colleghi che mi hanno votato – chiude Marzuoli – riconoscendo valore a me e al progetto. Non mi sento appagato, voglia guadagnarmi altre possibilità per poter essere qui anche il prossimo anno”.

PIERO GIALLI – Basterebbe ricordare il poker di scudetti con la BNL, ma Piero Gialli vanta anche il record di 9 finali raggiunte in 10 anni (4 delle quali vinte), tre finali del Torneo di Coppa dei Campioni, una conquistata ai danni del Saragozza e due perse (una ai rigori, a Mosca, contro il Dina e una Segovia, contro la squadra di casa). Un Palmarès che vale meritatamente la Panchina d’oro alla carriera.
“Felice di ricevere un riconoscimento così importante da parte della FIGC e delle sue componenti. Riflettevo sul fatto che l’anno scorso il futsal ha compiuto 40 anni e io li ho attraversati tutti: prima da giocatore accanto a Luca Bergamini (col quale ha condiviso anche il successo nel quadrangolare contro Olanda, Belgio e Spagna, n.d.c.), poi da allenatore e, in seguito, come direttore tecnico e generale della BNL e altre squadre, fino all’attuale ruolo nello staff tecnico della Nazionale Club Italia. È un percorso che mi gratifica molto, così come questo premio”.

CASTIGLIA – “Un ringraziamento al Settore tecnico e al Presidente Demetrio Albertini per l’attenzione che dimostrano verso il futsal italiano, è un piacere e un onore essere presenti ormai da anni in questo appuntamento importantissimo per il mondo del settore tecnico – commenta il Presidente della Divisione Calcio a 5, Stefano Castiglia -. Congratulazioni a mister Juanra e a Marzuoli per il giusto premio conseguito e una menzione particolare alla carriera di Piero Gialli, un simbolo della nostra disciplina. Quando il futsal italiano ha iniziato a muovere i primi passi, lui c’era. E di fatto oggi mister Gialli rappresenta la memoria storica della nostra disciplina, con 40 anni di impegno sul campo e massima dedizione. Un grazie a Piero per quello che ha fatto, ma soprattutto per quello che farà per questa disciplina”.

Paolo Ruggeri, Res Roma: “Dobbiamo lasciarci alle spalle questa sconfitta e pensare alla prossima gara”

Credit Photo: Alessandra Marrapese - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Nella giornata numero 23 di Serie B la Res Roma cede in trasferta alla corazzata Parma. Termina 5-0 la sfida sul campo delle emiliane per la truppa capitolina che, grazie ai 26 punti conquistati, conserva 6 lunghezze di vantaggio sulla zona retrocessione.
Dopo la pesante sconfitta a parlare, ai microfoni del club romano, è stato il tecnico Paolo  Ruggeri che ha cosi commentato la gara: “Oggi la partita a Parma era proibitiva. Il divario tecnico e fisico è emerso più di altre partite con le squadre di vertice. Il rammarico più grande è stato quello di aver subito un passivo del genere”.
L’allenatore ha quindi concluso affermando: “Dobbiamo lasciarci alle spalle questa sconfitta e pensare alla prossima gara contro l’Arezzo, passaggio importantissimo per il nostro obiettivo, anche alla luce degli scontri delle nostre inseguitrici”.

Cristiana Girelli, la sua intervista per i canali della Serie A è una dichiarazione d’amore al calcio e alla Juve

Dopo aver festeggiato insieme le 200 presenze con una maglia che rappresenta una grande responsabilità e, allo stesso tempo, una grande fonte di soddisfazioni (cosa che ha dimostrato la storia della Società), Cristiana Girelli e Barbara Bonansea sono tornate a essere protagoniste, ancora una volta, insieme.

Le due calciatrici sono state protagoniste di un episodio del format promosso dalla Serie A insieme a RDS Viaggio nel Calcio, in cui si sono raccontate e hanno sviscerato la loro storia personale, senza mettere da parte i propri sentimenti più profondi.

I primi ricordi di Cristiana Girelli collegati al calcio e, per l’appunto, alla Juventus, risalgono fino alla sua infanzia, quando vedeva giocare la formazione piemontese e, nel segno di Del Piero, sognava di poter trasformare quella grande passione e quel cuore in qualcosa di più di un semplice passatempo. Un sogno che, pur essendo diventato realtà e nella squadra dei suoi desideri, per lei è ancora qualcosa di troppo bello per essere vero: «Se dovessi parlare alla me da piccola che inizia a giocare a calcio, sicuramente non le avrei mai detto dove sono adesso, perché neanch’io sinceramente avrei potuto immaginarlo. Sono sempre stata juventina, tifosissima di Del Piero, avevo i suoi poster in cameretta. Se mi guardo indietro e penso alla bambina che chiudeva la porta della cameretta con quel poster, prima di addormentare le direi di sognare, ché prima o poi questa cosa si avvera»

Un sogno che, partita dopo partita, diventava un’urgenza sempre più forte, una passione sempre più viscerale, un sogno in cui credere fermamente. Con la diffusione, seppur ancora limitata, del calcio femminile, Girelli ha visto la chance di dare sfogo a quella sua fantasia, e ha quindi scelto di provarci, con in testa l’immagine cristallina di Del Piero: «Mi ricordo che, quando guardavo le partite, sognavo a occhi aperti. Non potevo sognare di indossare la maglia della Juve, perché non c’era questa possibilità: giocavo con i maschi, quindi non pensavo nemmeno esistesse il calcio femminile però, quando vedevo le partite della Juve e vedevo Alessandro Del Piero sognavo di fare gol in grandi stadi, immaginavo quanto potesse essere bello provare delle emozioni del genere.»

Facciamo un salto temporae, arrivando ai giorni nostri. Cristiana Girelli è riuscita a coronare il suo sogno: indossa la maglia bianconera tutti i weekend, è tra le calciatrici migliori della Serie A e la bomber che attualmente detiene il maggior numero di gol segnati a stagione in corso. Si può descrivere, questa sua parabola ascendente, con il motto della Juventus: «”Fino alla fine” è un motto bellissimo secondo me, perché ha diversi significati; è un motto che abbiamo noi, fino alla fine, fino all’ultimo secondo, finché l’arbitro fischia, e secondo me si potrebbe portare anche nella vita quotidiana. Mentre il “non mollare mai” implica una negazione, il “fino alla fine” invece è un sentire fortemente, un non lasciare mai nulla di scontato, non devi avere rimpianti o rimorsi su quello che è stato, l’importante è dare semore tutto, e se fino alla fine ho lottato dando tutta me stessa posso sentirmi comunque soddisfatta.»

Guardando indietro al proprio percorso, la bomber della Juventus ha aggiunto che smettere è proprio l’ultimo dei suoi pensieri perché, finché sentirà dentro di sé il fuoco è la grinta per lottare e dare il massimo, allora non sarà arrivato il momento di appendere gli scarpini al chiodo, solo quando la sua splendida carriera nello sport sarà arrivata ai titoli di coda: «Non ho mai pensato di smettere, se dovessi arrivare a una frase del genere significa che il calcio non è più per me quello che è stato fino adesso, cioè tutto. Se dovessi pensarlo, sarebbe davvero preponderante nella mia testa. È stato un percorso abbastanza lineare il mio, perché ritengo di essere molto fortunata di essere qui alla Juventus e di vivere ogni giorno quello che sto vivendo, di svegliarmi ogni giorno e di andare a fare allenamento.»

«Io mi ricordo di te, perché eri la ragazza con la fascetta velocissima sulla fascia, e per fermarla mi dicevano di buttarla giù», ha poi scherzato raccontando della prima volta in cui ricorda di aver sentito parlare di Barbara Bonansea, compagna con cui ha condiviso tanti momenti bellissimi, momenti più difficili, gioie e vittorie. Il loro percorso insieme continuerà ancora, il rinnovo con la squadra bianconera è solo uno degli attimi in cui hanno vissuto il bianco e il nero insieme.

Se le chiedessero che cos’è la Juventus per lei, Cristiana Girelli racconterebbe una serie di elementi che ne hanno contraddistinto l’importanza nel corso degli anni, primo tra tutti la squadra da tifare sia sul divano quando si è bambine, sia in campo quando si ha l’onore e la grande responsabilità di quei colori sulla pelle, un discorso che si può traslare anche sulla maglia azzurra: «La Juventus prima è la squadra da tifare sul divano da piccolina, adesso p diventata la squadra da difendere in campo, da tifare in campo, da proteggere, di cui essere orgogliosa ogni weekend. Non potevo mai immaginarlo da bambina, l’ho sempre vista in tivù ma non avrei mai immaginato di essere qui, e per me è una cosa straordinaria. Con la Nazionale non ho mai pensato troppo avanti, ho sempre vissuto giorno per giorno e quando ero nelle giovanili mi piaceva essere lì, ma non ho mai pensato troppo in avanti. Se invece penso all’esordio e al primo gol li ho ben impressi nella mente, così come tutti i tornei a cui abbiamo partecipato.»

B Inside: anche la Freedom protagonista di un episodio della nuova serie dedicata alla serie cadetta

Photo Credit: Stefano Petitti - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Spesso si associa la parola “documentario” agli aggettivi “lungo” e, soprattutto, “noioso”; la FIGC, per sfatare questo mito, ha rilasciato una serie di brevissimi video nel nuovo format B Inside, che affronta, di episodio in episodio, una squadra della serie cadetta italiana. Entra nel vivo, intervista alcune tra le protagoniste, mostra come funziona l’ambiente, i sogni delle ragazze, quelli della Società e di chi vi lavora anche dietro le quinte.

Anche la Freedom, quindi, è stata coinvolta nel progetto. La formazione cuneese, nata nel recentissimo 2021, ha già nel suo palmares una Coppa Italia e un Campionato d’Eccellenza. Pur essendo nata poche primavere fa, può permettersi di sognare in grande e di guardare lontano.

Il Presidente Danilo Merlo ha raccontato quanto la Società creda nel progetto e per quale motivo abbia scelto di puntare sul femminile, una decisione che, a detta di molti, potrebbe essere scellerata. A detta sua, invece, è una decisione che ha prospettive future molto concrete: «Eravamo già sponsor di una squadra maschile, il COVID ci ha chiusi negli uffici e abbiamo iniziato a pensare di fare una squadra maschile. Parlando con un amico comune, ci ha proposto di virare verso il femminile, perché secondo lui sarebbe stato un punto di partenza e dalla prospettiva abbastanza lunga.»
Merlo ha poi espresso tutta la propria gratitudine nei confronti delle ragazze coinvolte nel progetto, con cui ha sempre avuto un rapporto molto “familiare” è per niente freddo o statico: «Il primo anno è stato quello in cui abbiamo avuto più soddisfazioni, il più bello, perché non c’era nulla di scontato. Abbiamo fatto 120 gol, abbiamo vinto tutte le partite. Siamo giovani, tre anni e mezzo non fanno la Storia di un’azienda, ma ce la costruiremo. Il rapporto con le ragazze è sempre stato vicino. Ho una figlia di 24 anni, cerco di trattarle come se fossero delle figlie e non delle giocatrici per farle stare bene. La squadra femminile sarà il nostro punto d’arrivo, ma l’obiettivo dev’essere quello di costruire per mantenere nel tempo.»

Tra le calciatrici intervistate, Flavia Devoto è colei che porta la fascia da capitana al braccio. Costretta a stare lontana dal terreno di gioco per un brutto infortunio rimediato a stagione in corso, durante le riprese ha parlato del proprio legame affettivo con la Società cuneese, di cui si ritiene soddisfatta, e con cui condivide l’obiettivo di vincere il più possibile: «È una Società che ha grandi ambizioni, e un obiettivo importante, che è quello nel giro di poco di salire nella massima Serie. Credo che il Presidente ci metta tutte le sue forze per arrivarci. Ho cominciato a giocare a calcio da piccolina, avevo dei anni. Ho iniziato nella squadra del mio paese grazie ai miei fratellini. Come tutte le ragazze, ho lottato tanto, cerco di farlo ogni giorno per arrivare ai miei obiettivi e a dove posso arrivare.»
Il sogno della squadra è, neanche a dirlo, puntare con tutte le forze e le energie alla massima Serie e rimanerci il più a lungo possibile facendo leva sulla forza del gruppo, un insieme di ragazze unite e sempre presenti le une per le altre: «Siamo un bellissimo gruppo, siamo molto unite. L’obiettivo personale è quello di fare benissimo e quello di squadra è fare ancora meglio per arrivare a puntare in alto tutte insieme. Il mio sogno personale è quello di realizzarmi il più possibile, chiaramente quello di arrivare alla massima Serie e puntare a rimanerci.»

Margherita Brscic è un’altra giocatrice ad aver preso la parola nel documentario. Anche lei, come la capitana, ha parlato di un bellissimo ambiente in cui si arriva a sentirsi in famiglia e a vivere senza la pressione che solo un ambiente di lavoro potrebbe generare sulle sue dipendenti: «Ho trovato un bellissimo ambiente. Si può definire un po’ familiare in senso buono, il Presidente è vicino a tutte noi e al campo per rimanere sempre sul pezzo e darci tutto ciò di cui abbiamo bisogno.»
La giovane calciatrice ha poi raccontato quali sono i suoi obiettivi e come ha fatto ad avvicinarsi al calcio, una passione che spera di poter coltivare ancora per molto tempo e che spera la porti, prima o poi, ai colori della Nazionale: «È una passione che è nata in casa, ho un fratello maggiore con cui spaccavo i vasi. La mia passione ha sempre superato la fatica. Questi sacrifici mi sono sempre risultati piccoli compromessi che hanno portato a tanta soddisfazione sul campo. La maglia azzurra è sempre un sogno che rimane lì, però il mio sogno è, ogni anno, costruire quel qualcosa in più per farmi diventare una giocatrice migliore.»

Dopo una lunga carriera in cui ha vestito le maglie, tra le altre, del Milan e del Como, il portiere della Freedom Mária Korenčiová ha accettato di cominciare una nuova avventura con il bianco e il blu della squadra di Cuneo. Nel suo cuore batte sempre più forte il sogno di arrivare in alto con la sua Nazionale, quella slovacca: «Il nuovo allenatore ha portato un po’ di disciplina. Gli obiettivi sono sempre uguali: fare il nostro meglio, e vincere tutto quello che possiamo. Vengo dalla Slovacchia, sono nata a Bratislava. All’inizio ho giocato in centrocampo, poi però uno dei nostri portieri ha smesso e l’allenatore ha chiesto chi volesse farlo, e da lì non ho più smesso. Il sogno più grande sarebbe andare all’Europeo o al Mondiale con la Slovacchia.»
La calciatrice ha inoltre aggiunto che per lei è un periodo della carriera in cui vuole riuscire a trasmettere qualcosa alle sue compagne di squadra: «So di voler stare tranquilla e aiutare le ragazze con l’esperienza che ho appreso, e penso che questo sia il posto giusto per fare questo lavoro.»

Anche il nuovo tecnico biancoblù, Mauro Ardizzone, ha rilasciato qualche dichiarazione durante le riprese. Arrivato sulla panchina della Freedom lo scorso 2 gennaio, ha subito trovato di fronte a sé un gruppo propositivo e a caccia di rivalsa per provare a portare avanti la stagione nel migliore dei modi. Spera, inoltre, che le sue esperienze di caratura internazionale possano permettere alla squadra di crescere: «Abbiamo iniziato a lavorare su principi nuovi, e la scossa è stata data è sul ritmo e sull’intensità per cercare di fare un campionato come ci ha chiesto la Società: con tanto cuore, con tanto coraggio, con tanta personalità, e cercando anche di fare un bel gioco. Ho avuto la fortuna di allenare un po’ dappertutto. Sono stato negli Stati Uniti,  Mongolia, Indonesia, Spagna, Gibilterra, e sono esperienze che ti arricchiscono. Mi auguro di portare questa esperienza alla Freedom.» 

L’allenatore si è anche espresso sulla sua idea di calcio, che vede nell’atteggiamento e nella crescita individuale i punti di partenza per aiutare la squadra a girare sempre meglio e a dare sempre di più in campo: «Se fanno bene, è giusto che vadano premiate, è una cosa positiva, e se fanno male mi arrabbio non tanto sulla parte tecnico-tattica ma sull’attenzione, sulla poca voglia, sulla poca personalità, sul poco coraggio, perché ci tengo parecchio. L’importanza di fare crescere un giocatore è fondamentale. Sono convinto che, facendo crescere un giocatore, faccio crescere tutta la squadra. Se riesco ad alzare il livello di venti giocatrici, tutta la squadra migliora tantissimo.»

Alain Conte, Cesena: “Complimenti per un successo convincente contro una squadra in salute”

Photo Credit: Emanuele Colombo - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Cesena ha battuto per 1-0 l’Arezzo in trasferta. Nel post gara a parlare in casa romagnola è stato Alain Conte che ha sottolineato: “Faccio i complimenti oggi alle mie ragazze perché abbiamo vinto una partita importante contro un avversario forte che era in salute, e veniva da tre vittorie consecutive. L’abbiamo fatto al termine di una giornata che definirei un’odissea, perché arrivare ad Arezzo è stato più difficile che in tutte le altre trasferte da quando sono allenatore”.

L’allenatore ha quindi proseguito aggiungendo: “Le ragazze sono state brave perché sono rimaste concentrate, sono rimaste sul pezzo. Volevano vincere in trasferta e  tornare a casa con i tre punti. L’hanno fatto con grande carattere, anche soffrendo perché nel secondo tempo”.

Il mister delle bianconere ha quindi concluso: “Credo che nel complesso abbiamo fatto una grande partita, specialmente nel primo tempo e abbiamo meritato di vincere. Adesso ci mettiamo a lavorare pensando a Genova che è una partita importante in casa nostra, una partita di cartello e vogliamo assolutamente dire la nostra domenica e ci prepareremo per
questo”.

Fabio Ulderici, Chievo Verona: “Prestazione importante che lascia ben sperare per il finale di stagione”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Chievo ha pareggiato contro il Genoa. Nel post gara in casa veneta a parlare è stato il tecnico Fabio Ulderici che ha dichiarato: “Le ragazze sono state molto brave perché venire a giocare in questo campo contro questo Genoa è difficile. Loro sono una squadra veramente molto importante e quindi già l’affrontare una squadra di questo livello rende tutto più complicato”.
Lo stesso tecnico poi ha aggiunto: “Il gol preso al terzo minuto, su una deviazione, poteva mettere ulteriormente in difficoltà la squadra ma le ragazze sono state in partita. nonostante un primo tempo dove non mi sono piaciute tantissimo. Nel secondo tempo abbiamo alzato il livello, abbiamo avuto quattro occasioni e la partita assolutamente potevamo vincerla”.

L’allenatore poi ha aggiunto: “Siamo contenti del risultato sappiamo che potevamo anche portare a casa qualcosa in più, la cosa che mi fa ben sperare che con le prime quattro di questo abbiamo fatto punti con tutte. Siamo una squadra che può veramente giocarsela con tutti ed è ancora più un peccato sono ancora più un peccato quei punti persi contro quelle più piccole”.
Ulderici ha quindi chiuso: “Importante è vedere una squadra come che ha voglia di darsi una mano e arrivare al risultato nonostante una giornata un po’ sottotono. Le ragazze sono state in gara son contento di chi ha giocato e di chi è entrato. Dobbiamo cercare di finire il meglio possibile perché meritiamo di toglierci tante soddisfazioni in questo campionato”.

Nations League. Si riparte dalla trasferta in Scandinavia: 29 convocate per le gare con Svezia e Danimarca, torna in gruppo Salvai

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Poco più di un mese dopo la vittoria all’esordio con il Galles e il ko con la Danimarca, la Nazionale Femminile è pronta a riprendere il cammino in Nations League con l’importante trasferta in terra scandinava. Venerdì 4 aprile (ore 19, Rai Sport) a Solna la squadra di Andrea Soncin affronterà la Svezia, capolista del girone con 4 punti, martedì 8 aprile (ore 18, Rai 2) a Herning è invece in programma la nuova sfida con le danesi.

Lo scivolone sotto il diluvio della Spezia – che ha messo fine alla striscia di imbattibilità che durava da otto partite – è stato ampiamente metabolizzato, ma le Azzurre sono ora costrette a evitare nuovi passi falsi per non pregiudicare la corsa ai primi due posti del Gruppo 4, i piazzamenti che consentono di rimanere nella Lega A per le qualificazioni europee al Mondiale del 2027. Per questo doppio impegno il Ct ha deciso di puntare su 29 calciatrici: le principali novità sono rappresentate dalla convocazione del portiere Camilla Forcinella, che finora aveva partecipato solo a uno stage, e dal rientro in gruppo di Cecilia Salvai, assente dal 4-0 sulla Finlandia del luglio scorso che regalò all’Italia la qualificazione a EURO 2025. Insieme al difensore della Juventus si rivede anche la centrocampista Flaminia Simonetti, che non vestiva la maglia della Nazionale da quasi due anni, oltre ad Angelica Soffia, Eleonora Goldoni ed Eva Schatzer, assenti nel raduno di febbraio. Non ci sarà invece Barbara Bonansea, ancora ai box per una lesione del semitendinoso della coscia sinistra.

Le Azzurre si ritroveranno domenica a Coverciano per l’inizio del ritiro: tre giorni di allenamento nel Centro Tecnico Federale prima del volo per Stoccolma, previsto per il pomeriggio di mercoledì 2 aprile. Dopo i 90 minuti di Solna, dove l’Italia ha già giocato nel 2003 perdendo 5-0 (la sconfitta più ampia insieme a quella subita al Mondiale del 2023), la squadra rimarrà altri due giorni in Svezia per poi trasferirsi domenica 6 aprile a Herning, cittadina situata nel cuore della Danimarca che nel 2012 ha ospitato le prime due tappe del Giro d’Italia.

LE AVVERSARIE. La Nazionale di Soncin torna ad affrontare la Svezia un anno e mezzo dopo aver sfiorato l’impresa a Malmö, nel match della prima edizione della Nations League terminato 1-1 con gol di Giacinti e, nei minuti di recupero, di Sembrant. La selezione scandinava si è aggiudicata 16 dei 28 confronti, con l’Italia che si è imposta solo in quattro occasioni, l’ultima nel 2017 proprio in casa delle scandinave. Sono quattro anche le vittorie con la Danimarca (la più recente nel 2022 all’Algarve Cup), che ha vinto 10 dei 19 precedenti.

L’ELENCO DELLE CONVOCATE

Portieri: Rachele Baldi (Inter), Camilla Forcinella (Genoa), Laura Giuliani (Milan), Margot Shore (Bologna);
Difensori: Valentina Bergamaschi (Juventus), Lisa Boattin (Juventus), Lucia Di Guglielmo (Roma), Maria Luisa Filangeri (Fiorentina), Martina Lenzini (Juventus), Elena Linari (Roma), Elisabetta Oliviero (Lazio), Julie Piga (Milan), Cecilia Salvai (Juventus), Angelica Soffia (Milan);
Centrocampiste: Arianna Caruso (Bayern Monaco), Giulia Dragoni (Roma), Manuela Giugliano (Roma), Eleonora Goldoni (Lazio), Eva Schatzer (Juventus), Annamaria Serturini (Inter), Emma Severini (Fiorentina), Flaminia Simonetti (Lazio);
Attaccanti: Chiara Beccari (Juventus), Agnese Bonfantini (Fiorentina), Michela Cambiaghi (Inter), Sofia Cantore (Juventus), Valentina Giacinti (Roma), Cristiana Girelli (Juventus), Martina Piemonte (Lazio).

IL PROGRAMMA

Domenica 30 marzo
Raduno presso Coverciano

Lunedì 31 marzo
Ore 13.15 Conferenza stampa Ct
Ore 15.30 Allenamento (primi 15’ aperti ai media)

Martedì 1° aprile
Ore 15.00 Allenamento (primi 15’ aperti ai media)

Mercoledì 2 aprile
Ore 11.00 Allenamento (primi 15’ aperti ai media)
Ore 17.15 Partenza per Stoccolma e trasferimento a Solna

Giovedì 3 aprile
Ore 17.45 Allenamento ufficiale MD-1 presso Solna Arena

Venerdì 4 aprile
Ore 18.00 Gara Svezia-ITALIA (diretta Rai Sport)

Sabato 5 aprile
Ore 10.30 Allenamento

Domenica 6 aprile
Ore 10.45 Partenza per Billund e trasferimento a Herning
Ore 16.30 Allenamento

Lunedì 7 aprile
Ore 17.00 Allenamento ufficiale MD-1 presso MCH Arena

Martedì 8 aprile
Ore 18.15 Gara Danimarca-ITALIA (diretta Rai 2)

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