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Grifone Gialloverde: la parola a Giorgia Pagano

La parola a Giorgia Pagano del Grifone Gialloverde che racconta un primo bilancio parziale della stagione: “È un bilancio molto positivo fino adesso. Siamo un gruppo molto giovane che ha tante potenzialità ed aspettative, sicuramente lavoreremo per finire la stagione nel miglior modo possibile, anche grazie all’aiuto dei nostri mister e dirigenti.”

Un commento anche sul Campionato Primavera da poco iniziato: “Abbiamo giocato contro squadre di ottimo livello, per quanto riguarda la primavera penso che è un gruppo ancora più giovane, è una bella esperienza per potere crescere ancora di più tutte quante insieme. Sicuramente daremo il massimo per fare bene.” 

La Serie B è un Campionato di livello e anche una grande occasione: “Per me è una opportunità importantissima, un campionato di ottimo valore, sicuramente cercherò di dare il massimo come ho fatto fino adesso soprattutto per poter crescere ancora di più, come dicevo prima anche con l’aiuto dei nostri tecnici che stanno facendo tanto per noi..

Da giovanissima le viene chiesto anche se in squadra c’è qualcuno che segue in particolare come esempio: “Certo! Una nota di merito va al nostro capitano Eleonora Cunsolo, una ragazza che è di grande esperienza e che ha giocato in categorie superiori. Per quanto riguarda la squadra come ho detto prima siamo un gruppo di ottime potenzialità, sicuramente avremo le nostre soddisfazioni, l’importante è proseguire il nostro cammino di crescita tutti insieme, so che faremo molto bene.”

Credit Photo: https://www.grifonegialloverde.com/

L’Italia perde il confronto con la Spagna nella finale della Cyprus Cup

Dopo un percorso brillante iniziato con la netta vittoria contro la Svizzera (3-0) e proseguito con il successo contro il Galles (3-0) e il pareggio contro la Finlandia (2-2), la Nazionale Femminile perde il confronto con la Spagna (2-0) nella finale della “Cyprus Cup”.

Partita bella e molto combattuta, giocata a ritmi alti fin dall’avvio condotto da una Spagna abile nel raddoppio delle marcature e nelle ripartenze. L’Italia cerca di sorprendere le avversarie fin dai primi minuti di gara, ma sono proprio le iberiche ad avere le occasioni da gol più nitide, con Guijarro che spara alto da buona posizione all’8, mentre Putellas mette a lato da centro area dopo tredici minuti. Due minuti più tardi è Giuliani a salvare la porta azzurra con un miracolo su Garcia. Un minuto dopo il tecnico Bertolini perde Bergamaschi, vittima di un infortunio, sostituita da Giacinti. Il primo tempo si conclude senza sussulti, con entrambe le squadre molto attente in fase difensiva.

La ripresa, invece, si apre con un gol rocambolesco della Spagna dopo appena 5’ di gioco; un’azione nata dal calcio d’angolo e tradotta in rete, dopo una mischia in area, da Amanda Sampedro. Da registrare al 16’ una traversa colpita dall’Italia. E, dopo un’occasione per la Spagna al 35’ e una per l’Italia un minuto dopo, arriva il raddoppio delle iberiche con Patri Guijarro al 39’ che chiude il match.

Un ottimo cammino quello delle ragazze di Milena Bertolini, che continuano con il percorso di crescita intrapreso da quando l’ex allenatrice del Brescia siede sulla panchina azzurra. Premio di consolazione per l’Italia: il titolo di capocannoniere del torneo, vinto dalla calciatrice del Brescia Cristiana Girelli con 4 reti siglate.

Credit Photo: http://www.figc.it/

Serie A2 Futsal: Florentia e Royal Lamezia Terme fermate da Pelletterie e Palermo

È sicuramente la Serie A2 il campionato più affascinante di quest’anno. Ogni settimana viviamo un colpo di scena e in quest’ultimo turno ce ne sono stati molti. Andiamo a far il punto della situazione.
GIRONE A – Il Flaminia dopo il ko contro il Granzette vince a tavolino complice la rinuncia de I Bassotti, e cosi le fanesi restano a +4 dalla Noalese. Quest’ultima ha la meglio per 4-3 contro le piemontesi del Top Five. Interessante lotta anche in zona play off dove si conferma terza forza del campionato la Torres che batte 3-2 il Granzette. Pareggiano Real Fenice e Audace che restano appaiate a 26 punti. La Fenice non va oltre il 3-3 con il Sassoleone, mentre le scaligere impattano 2-2  contro la Decima Sport. Termina 4-5 a favore del Trilacum la sfida contro il San Pietro.
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GIRONE B – Vince la capolista AlexZulli Gold che batte le padroni di casa del Dona Style per 4-0. Alla capolista risponde il “Settebello” del Bisceglie ai danni del Dorica Torrette. Si porta a meno due dall’Angelana, terza in classifica e che ha riposato, il Futsal Molfetta. La formazione di mister Iessi ha vinto il derby per 5-2 contro il Copertino. Vittoria a tavolino nel derby per il Chiravalle. Seconda sconfitta consecutiva per il Conversano contro il Civitanova che si impone di misura (3-2). Chiude la giornata la vittoria del Noci sul fanalino di coda dell’Atletic San Marzano per 5-1.
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GIRONE C – Eccolo il primo colpo di scena della giornata. La capolista Futsal Florentia impatta nel derby contro il Pelletterie per 2-2. La capolista mantiene il vantaggio di sei punti dall’inseguitrice Real Balduina che ha vinto per 4-3 contro il PMB Futsal. Vittoria di misura anche per la Virtus Ciampino nel big match contro la Coppa d’Oro, che viene agganciata dal Pelletterie. Vincono le altre formazioni laziali del BRC 1996, Nazareth e FB5 Team Rome. La Briciola batte 3-0 lo Jasnagora, il Nazareth 6-4 il Quartu e il Fondi perde 3-1 contro l’FB5 Team Rome.
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GIRONE D – Altro passo falso e perdita del primo posto per la Royal Lamezia Terme. Le calabresi perdono in casa contro il Palermo per 4-1. Sale al primo posto la Woman Napoli che batte 3-2 la Futsal Reggio. Manita (5-3) del Vittoria ai danni del Cosenza, mentre il Rionero batte il Martina per 3-1. Viene sospeso il derby campano tra Afragirl – Ottaviano. Hanno riposato Salernitana e Taranto.
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Credit Photo: Pagina Facebook Pelletterie

Il calcio mi dà la felicità: Nadia Nadim

Il viaggio di Nadia Nadim dall’infanzia al firmamento del calcio è stato diverso da quello di ogni altro giocatore. In 30 anni, è passata dal vivere nell’Afghanistan dei talebani alla Danimarca. Ora, la ragazza è a Manchester ed è diventata una delle giocatrici più forti d’Europa, e malgrado i tanti impegni è riuscita anche a trovare il tempo di studiare da medico.

Una costante della sua vita è stata amore per il calcio. “Mi piace, mi fa felice. Nonostante lo stress e quello che succede fuori, appena scendo in campo e vedo il pallone tutto il resto scompare”, commenta l’attaccante della nazionale danese.

“Giocare a calcio è facile: puoi giocarci ovunque, anche da sola. Basta un pallone o, se non ce l’hai, qualsiasi oggetto che trovi in giro. Fondamentalmente, credo che sia questo uno dei motivi per cui il calcio è così popolare nel mondo e amato dalla maggior parte della gente”.

Un gioco da ragazze

In Afghanistan, Nadia sapeva che cos’era il calcio, ma non aveva mai avuto la possibilità di giocarci se non facendo due tiri con il padre, che in seguito è stato ucciso dai talebani.

“Essere donna in un ambiente del genere non era molto divertente – ricorda -. Se non eri con un uomo, non potevi fare neanche le cose più semplici, come andare a scuola, al lavoro o uscire. Non era consentito“.

Tutto è cambiato quando Nadia si è trasferita in Danimarca a 12 anni, anche se all’inizio viveva in un campo profughi. “A fianco a noi c’erano campi da calcio bellissimi e andavamo a vedere gli altri ragazzi giocare”, spiega.

“All’inizio ci sedevamo lontano e li guardavamo, ma col tempo ci siamo avvicinati sempre di più e a un certo punto ci siamo messi a fare i raccattapalle, restituendo i palloni quando si allenavano sui tiri. È stato allora che ho visto una squadra femminile che si allenava. Non potevo crederci e pensavo: ‘Allora esistono davvero ragazze che giocano!”.

Poco dopo, e nonostante la scarsa padronanza del danese e dell’inglese, Nadia ha chiesto agli allenatori del posto di giocare, lasciando ben presto il segno. Ancora oggi, ricorda con orgoglio un momento: la partecipazione a un torneo maschile.

“Giocavo con i ragazzi e dovevamo affrontare una squadra molto forte: alcuni erano nella Nazionale Under 15. Lì ho capito che la posta in gioco era alta. Il mister diceva: ‘Questi sono fortissimi e dobbiamo impegnarci al massimo per vincere'”, racconta.

“Non ho giocato dall’inizio. Sono entrata quando eravamo sotto per 1-0, ma ho segnato il primo gol e ho servito l’assist per il secondo. Dopo ogni partita davano un premio al migliore in campo e quella volta l’ho vinto io. È stato incredibile, uno dei primi momenti in cui ho capito che non me la cavavo così male”.

Nonostante le difficoltà iniziali in Danimarca, Nadia ha fatto in modo che i problemi non prendessero il sopravvento. Oltre al calcio, amava il fatto di poter “essere di nuovo una ragazza”.

Era un posto sicuro, non si sentiva il rumore dei missili. Forse mia mamma non se la passava così bene, perché non sapeva se saremmo rimasti o ci avrebbero rispediti indietro, ma eravamo piccoli e io mi divertivo”.

A Manchester non batte il sole

Essendo aperta situazioni e alle nuove idee, Nadia ha sempre avuto voglia di imparare. Passava ore guardando il calcio in TV, per emulare campioni come David Beckham e Ronaldo.

“Erano grandissimi giocatori e io mi allenavo di continuo”. Oltre ai campioni che l’hanno influenzata, Nadia ringrazia gli allenatori che hanno lanciato la sua carriera. Pian piano, si è fatta strada in squadre come B52 Aalborg, Team Viborg, IK Skovbakken e Fortuna Hjørring, fino a passare qualche stagione negli Stati Uniti con lo Sky Blue FC e i Portland Thorns. Da gennaio gioca nel Manchester City, di cui è già una delle pedine fondamentali. Qualcosa, però, sfugge al suo controllo.

“Mi trovo benissimo e Manchester è molto bella, al contrario del tempo. Sto ancora aspettando il sole, ma sono molto contenta e sono più vicina alla mia famiglia, quindi è una doppia soddisfazione”, spiega.

Anche se Nadia ha davanti a sé diversi anni di carriera ai massimi livelli, pensa già a quello che vorrebbe fare dopo il calcio: il medico. “Vorrei aiutare la gente e penso che un medico abbia la possibilità di farlo”.

Mi manca un semestre e poi sarò medico. Spero di poter aiutare le persone che hanno aiutato me. Hanno avuto una grossa influenza su quello che sono diventata e sul mio modo di vedere il mondo. Anch’io voglio essere in quella posizione”.

“Appena finisco gli studi voglio andare in Afghanistan, in Siria o in Africa, ovunque ci sia bisogno di aiuto“.

Credit Photo: ©Manchester City FC

Prima squadra Sassuolo, infortunio per Giada Pondini

La calciatrice neroverde Giada Pondini, durante l’allenamento di Giovedì 1 Marzo, ha subito una distorsione al ginocchio destro, per la quale gli accertamenti hanno evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore.

Nei prossimi giorni saranno effettuati ulteriori accertamenti e valutazioni.

Credit Photo: http://www.sassuolocalcio.it/

Serie A Futsal: Il Pescara perde i pezzi, ma resta capolista.

Archiviata la sconfitta e le due partenze di giocatrici illustre come Vanessa, il Pescara torna a vincere e a mantenere la testa della classifica restando a più due dall’Olimpus. La formazione di mister Segundo in trasferta batte le padroni di casa de Real Grisignano per 6-4. Per le venete in gol Prando, doppietta Iturriaga e un gol per Silva, mentre per la capolista Taty, Tampa e poker per Bertè.
Vittoria di misura (4-3) per l’Olimpus contro il Salinis a cui non basta l’autorete di lisi e la doppietta di Rozo. Le romane si impongono con Martin Cortes, Taina, Da Rocha e Gayardo. Vittoria casalinga per il Montesilvano che batte la Lazio per 3-2. Per le abruzzesi a segno Domenichetit e Amparo con una doppietta, mentre per le biancone lesti in gol Lucileila e Mayara. Festival del gol a Terni dove le farelle si portano a casa i tre punti battendo il Real Statte per 6-4. Per le locali in rete Valeria, Neka, Bisognin, Coppari e doppietta di Renatinha, mentre per le rossoblu, senza Mansueto, in gol Pegue, Duco doppietta e Pereira. Nell’anticipo di sabato il Fasano batte il Rambla per 3-2. Per le fanesi che tornano alla vittoria dopo diverse settimane in gol Belem doppietta e Campanile, per le venete Marino e Rovea. Non sa più vincere il Città di Falconara che va ko contro il Futsal Breganze. Quest’ultima in gol con Perez Pereira, Buzignani e autorete, per le citizies in gol Marcella. Non si è giocata Kick Off – Bellator. La formazione romana, tramite comunicato apparso in rete, ha comunicato che non si sarebbe presentata per permettere alla calciatrici di andare a votare. Intanto, ieri il Giudice sportivo ha assegnato la vittoria a tavolino al Kick Off e la penalizzazione di un punto in classifica alla società di Ferrentino. Hanno riposato Cagliari e Città di Thiene.

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Credit photo: Alida Lazzaro

Serie A: il calendario delle dirette di marzo

Dopo la sosta per gli impegni delle varie nazionali di categoria torna la Serie A all’insegna della grande visibilità mediatica. Confermati i due appuntamenti settimanali che fin dall’inizio della stagione stanno dando ampio risalto a un campionato dai grandi contenuti sportivi. Una partita a giornata sarà trasmessa in diretta sulla pagina Facebook della Lega Nazionale Dilettanti e sul sito calciofemminile.lnd.it. Gli appassionati potranno commentare in diretta le gare e rivederle in modalità on demand. Raisport riprenderà in diretta un’altra partita trasmessa in anticipo o posticipo in ciascun turno. I dati di ascolto fatti registrare fin qui confermano il crescente interesse per un campionato che cattura sempre più estimatori con il passare delle giornate.

Il calendario di marzo
Dirette streaming su FB Lega Nazionale Dilettanti

Sabato 10 marzo – ore 15.00
Empoli-Mozzanica

Sabato 17 marzo – ore 15.00
Mozzanica-Verona

Sabato 24 marzo – ore 15.00
Fiorentina-Ravenna

Dirette RaiSport
Domenica 11 marzo – ore 15.45
Sassuolo-Ravenna

Sabato 17 marzo – ore 14.30
Tavagnacco-Fiorentina

Domenica 25 marzo – ore 12.30
Verona-Res Roma

Credit Photo: Maria Gatti

Torneo di La Manga. L’Under 19 femminile sconfitta dall’Olanda nell’ultima gara

Dopo la bella vittoria contro l’Islanda (2-1) e il pareggio contro la Norvegia (1-1), la Nazionale Femminile Under 19 è stata sconfitta dall’Olanda (3-1) nella terza gara del Torneo di La Manga.

Scese in campo con il lutto al braccio in memoria di Davide Astori, le Azzurrine hanno subito tre gol in sei minuti, tra il 21’ e il 27’ del primo tempo, che si è concluso con la rete realizzata su rigore dal centrocampista della Juventus Arianna Caruso al 29’.

Credit Photo: http://www.figc.it/

Alessandro Santucci: “Arbitrare le donne è più bello, si vede ancora il vero gioco”

Con la passione per lo sport trasmessa dai genitori, in particolare dalla madre, Alessandro Santucci entra in contatto col mondo dello sport fin da piccolo e si spinge col tempo ad arrivare anche nel mondo del calcio femminile. Dall’annata del 61′ quando nasce, le discipline sportive e non in cui si cimenta sono svariate: pallavolo, rugby, sci, trekking, caccia fotografica, cavallo, calcio. Proprio in quest’ultima disciplina inizia a giocare con gli amici, parenti, quando comunque le società sportive non erano ancora una cosa troppo comune. Per lui il ruolo era però quello di portiere. Il tentativo di passare in un campionato della Federazione risultò invano e dopo un duro colpo in match per la salvezza, decide di passare dall’altra pare del campo. No, non quella della tribuna, ma quella dell’arbitro: “Forse sono uno dei pochi giudici di gara che viene dal ruolo di atleta. Cosa che ritengo dovrebbe essere resa obbligatoria in quanto puoi analizzare meglio svariate situazioni.”

Arbitrare non è di per sé un ruolo facile. Pensi sia ancora più difficile arbitrare nel calcio femminile quando si è uomini? Si tende ad essere più “delicati” nelle sanzioni?
Fare l’arbitro richiede impegno, aggiornamento, umiltà e lo studio di ogni gara, anche di quelle dei più piccoli perché un buon giudice di gara deve saper gestire ogni differente categoria sapendo ascoltare anche gli atleti atlete. Anche individuando il leader del team che non è mai il capitano, tranne pochi casi, come per esempio Valentina Boni del Fimauto Valpolicella Chievo Verona.
Nel campo femminile, dove tra l’altro ho allenato le portiere di un team di calcio a 5 di serie a qualche anno fa, serve essere estremamente psicologo, e usando le parole con molta accuratezza in quanto frasi che con gli uomini non provocano nulla con le donne “potrebbero” essere fraintese. Ecco perché i richiami devono essere gesti diversamente e questa all’inizio potrebbe essere una difficoltà.
Per quanto mi riguarda bisogna comunque concentrarsi e non come vedo in campionato sottovalutare gli incontri dato
che si fanno designazioni di arbitri della Categoria Eccellenza e sporadicamente fino alla Serie D. Questo è un punto dove i vertici del calcio femminile dovrebbero insistere.

Recentemente hai arbitrato l’amichevole tra due squadre di Serie A femminile: Atalanta Mozzanica vs Fimauto Valpolicella Chievo Verona. Com’è arbitrare alcune delle giocatrici più importanti sul territorio italiano?
Per quanto riguarda l’amichevole non ho avuto problemi: la mia arma del richiamo ha funzionato al meglio anche perché una ragazza, una donna carica di agonismo quando gli sventoli il cartellino ha una reazione diversa del tipo: “Ma che stai scherzando?! Ma davvero?!”; alcune invece fanno segni con il braccio e queste reazioni le hanno le più esperte.

Credi che il calcio femminile sia in forte crescita?
Il calcio femminile ha delle enormi potenzialità, ma deve uscire dalla nicchia dove ancora è chiuso nella massima serie e dove le atlete si conoscono tutte ed alcune girano da una società all’altra.

Anche il fatto di arbitrare per le donne è forse un pregiudizio forte, perché spesso si sente dire che le donne di calcio non ne capiscono. È comunque in crescita anche il numero di donne arbitro in italia?
Non è vero che le donne non capiscano di calcio, si devono solo raffinare magari con l’aiuto di qualche giudice di gara disponibile a serate tecniche oppure a spiegazioni di base, cosa che mi è già capitata con il maschile.
Credo altresì che i tempi siano maturi per l’esordio di un arbitro donna nella massima serie come è accaduto nel Nord Europa.

Meglio arbitrare nel femminile o nel maschile? Perché?
Arbitrare le donne è più bello si vede ancora il vero gioco, il rispetto tra avversari e dove si accetta che l’arbitro può sbagliare.

Come mai hai iniziato ad arbitrare?
Ho conosciuto il vostro mondo ai tempi di Carolina Morace e Patrizia Panico, ma ora collaboro con giustizia sportiva degli enti di promozione sportiva (UISP)  dopo aver fatto il coll esterno della alta corte di giustizia
Per il resto ho il patentino per arbitrare le gare per non vedenti e ipovedenti e quando posso do una mano come giudice di gara ai miei meravigliosi ragazzi e ragazze dello “SpecialOlympcs”Cosa che ha fatto sì che il Presidente Napolitano mi facesse Cavaliere della Repubblica.

Un grande ringraziamento all’arbitro Alessandro Santucci a cui auguriamo un grande in bocca al lupo per il futuro e per i suoi prossimi incontri da dirigere!

Credit Photo: BPE Agenzia Fotografica Verona

Una Barbie calciatrice per la Festa della Donna: Sara Gama

Il famoso brand di giocattoli Barbie ha recentemente rilasciato una collezione tutta nuova e ispirata a persone reali per festeggiare la Giornata Mondiale delle Donne l’8 marzo. Le personalità femminili a cui rendere omaggio corrispondono ai canoni di donne del presente e passato che rompendo gli schemi classici sono diventate una fonte di ispirazione per la prossima generazione di ragazze. Così nasce la collezione Shero Dolls e l’hashtag #MoreRoleModels

Tra le nuove Barbie compare una calciatrice: Sara Gama, capitano della Juventus Women e della Nazionale Femminile, membro della Federazione e impegnata nello sviluppo del calcio femminile nel mondo.

“As a brand that inspires the limitless potential in girls, Barbie will be honoring its largest line up of role models timed to International Women’s Day because we know that you can’t be what you can’t see,” ha affermato Lisa McKnight, vice presidente e general manager di Barbie “Girls have always been able to play out different roles and careers with Barbie and we are thrilled to shine a light on real life role models to remind them that they can be anything.” 

La collezione – Barbie® Honors Global Role Models

Honoring 14 modern-day role models
Patty Jenkins, Filmmaker, USA
Chloe Kim, Snowboarding Champion, USA
Bindi Irwin, Conservationist, Australia
Nicola Adams, Boxing Champion, UK
Çağla Kubat, Windsurfer, Turkey
Hélène Darroze, World-Renowned Chef, France
Hui Ruoqi, Volleyball Champion, China
Leyla Piedayesh, Designer and Entrepreneur, Germany
Lorena Ochoa, Professional Golfer, Mexico
Martyna Wojciechowska, Journalist, Poland
Sara Gama, Soccer Player, Italy
Xiaotong Guan, Actress and Philanthropist, China
Yuan Tan, Prima Ballerina, China
Vicky Martin Berrocal, Entrepreneur and Fashion Designer, Spain

Inspiring Women™ Doll line series
Amelia Earhart, Pilot
Frida Kahlo, Artist 
Katherine Johnson, Mathematician

Qui il link ufficiale del lancio della collezione: https://barbie.mattel.com/en-us/about/role-models.html

Credit Photo: ©2017 Mattel

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