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Supercoppa Italiana: i numeri della diretta di Rai e Sky e dei contenuti social della FIGC

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Roma nel pomeriggio di ieri ha superato per 3-1 la Fiorentina a La Spezia. Al ‘Picco’ si è assegnata la Supercoppa Italiana Femminile che ha preso la direzione del ‘Tre Fontane’ e della formazione capitolina allenata da Alessandro Spugna.
La FIGC nelle ore scorse ha sfornato i numeri registrati del seguito in tv, con Rai e Sky ha mandare in diretta il match, e dei contenuti social pubblicati dalla stessa Federazione inerenti alla finalissima di La Spezia.
Tra Rai e Sky sono stati quasi 500 mila gli utenti connessi per seguire la Supercoppa Italiana Femminile, con oltre il 4% di share, con picchi intorno ai 600 mila. Oltre 400 mila gli appassionati sintonizzati su Rai 2 mentre quasi 100 mila quelli su Sky. I contenuti social della FIGC, invece, tra sabato 4 e lunedi 6 gennaio hanno superato le 2 milioni di visualizzazioni, la metà delle quali provenienti da Instagram.

San Marino Academy, tempo di mercato: la società dà il bentornato a Shauna Peare

Photo Credit: SMAcademy

Salutato l’anno vecchio e dato il benvenuto a quello nuovo, la Prima Squadra femminile fa lo stesso anche nel contesto della propria rosa, con “vecchie” Titane congedatesi dal gruppo alla fine del 2024 e nuove Titane approdate di recente alla corte di Simone Bragantini. Tra le partenti ci sono ragazze come Lisa Paini ed Elisa Crevacore, che hanno salutato dopo una militanza in biancoazzurro durata solo pochi mesi, ed autentiche bandiere come Viola Brambilla e Raffaella Barbieri, che hanno interrotto il proprio rapporto con il San Marino Academy in maniera consensuale con quest’ultima. A tutte loro la società intende rivolgere i migliori auguri, oltre che esprimere profonda gratitudine per tutto quanto fornito alla causa.

Sul fronte in entrata si registra un gradito ritorno, quello di Shauna Margaret Peare, che – proprio come l’anno passato – si è unita al gruppo biancoazzurro a stagione in corso. E a dirla tutta, il secondo debutto della ragazza irlandese  – che era svincolata nella prima parte di questa stagione – è già avvenuto: mister Bragantini le ha dato infatti una maglia da titolare già nella sfida contro l’Orobica; è stato anche grazie al suo prezioso apporto sulla fascia sinistra che le Titane hanno potuto festeggiare, nella nebbia di Cologno al Serio, il ritorno alla vittoria. “Penso che tutta la squadra nella partita contro l’Orobica abbia fatto molto bene –  il parere di Peare – tutte hanno avuto l’atteggiamento giusto e devo dire che abbiamo giocato anche un buon calcio. Era la mia prima partita dopo una breve pausa. Ci sono sempre miglioramenti da apportare, questo sì, ma nel complesso sono stata molto felice di debuttare con i tre punti. Spero che, adesso, riusciremo a riprendere esattamente da dove abbiamo lasciato“.

Nella passata stagione Shauna aveva impiegato davvero poco per inserirsi nel meccanismi di Giacomo Venturi, divenendo subito un caposaldo del tecnico veronese e segnando anche un gol pesante nella vittoria contro la Freedom, uno dei passaggi chiave nella corsa salvezza delle Titane. E anche quest’anno ciò che la società richiede a lei e alle compagne è lo stesso: salvarsi il prima possibile. “Quando mi è stato chiesto di tornare a San Marino, sono stata subito entusiasta; di conseguenza, è stata molto rapida anche la mia risposta affermativa. Già conoscevo l’ambiente e una buona parte del gruppo, e questo ha facilitato ancor più le cose. Io non ho dubbi: con lo staff e le calciatrici che abbiamo, riusciremo a centrare il nostro obiettivo. Di base abbiamo già eccellenti valori: dovremo essere brave a migliorarci in questa seconda metà di stagione. Sono certa che lo faremo” conclude la neo Titana.

Welcome back, Shauna!

Le rossonere attese da un gennaio importante. Tra Serie A e Coppa Italia, cinque appuntamenti fondamentali per le ragazze di coach Bakker

Credit Photo: AC Milan

Non poteva esserci mese più impegnativo per inaugurare l’anno nuovo, per il Milan femminile. Gennaio 2025 vedrà le rossonere impegnate su due fronti importanti, poiché all’impegno in Serie A si affiancherà quello in Coppa Italia. La doppia sfida contro la Fiorentina, rivale ormai storica delle ultime stagioni: 180′ nello spazio di 12 giorni per accedere a quella Semifinale sempre centrata nelle ultime cinque edizioni.

Non sarà affatto facile confermare tale traguardo, però, e non solo perché le Viola stanno conducendo un campionato di vertice e negli scorsi mesi sono state impegnate anche in Women’s Champions League. La doppia sfida (andata al PUMA House of Football il 16 gennaio, ritorno il 28 al Viola Park) sarà concentrata tra tre appuntamenti di campionato molto delicati, decisivi per mantenere vivo l’obiettivo Poule Scudetto.

Napoli, Sampdoria e Roma le avversarie del mese in Serie A femminile, occasioni in cui cercare una difficile rimonta sulla quinta piazza occupata dal Como, che ci precede di quattro punti ed è già forte del vantaggio nello scontro diretto. Già nel 2024, però, le rossonere avevano saputo iniziare l’anno al meglio, con una serie di risultati positivi e il passaggio del turno in Coppa Italia col Sassuolo.

Tanto del nostro futuro immediato, quindi, passerà dal lavoro quotidiano al PUMA House of Football. Le ragazze di coach Bakker hanno ripreso gli allenamenti nella mattina di venerdì 3 gennaio, e si avvicineranno alla ripresa della stagione ufficiale con un’amichevole – il giorno dell’Epifania – sul campo del Genoa, formazione attualmente in piena corsa per la promozione in Serie A. Forza Milan!

Le pagelle Viola della Supercoppa: meno male che Janogy c’è

credit photo: Stefano Petitti - photo agency Calcio Femminile Italiano

La Finale di Super Coppa è terminata con la vittoria della Roma sulla Fiorentina per 3-1. E’ sfumato, dunque, il sogno delle Viola che desideravano riportare la Coppa a Firenze dopo sette anni. Qui, di seguito, le pagelle e i voti che la redazione ha pensato per questa partita delle Gigliate.

FISKERSTRAND: Rispetto ad altre partite in cui si è mostrata più sicura tra i pali è parsa, soprattutto nei minuti iniziali, quasi timorosa. Dopo il tiro dalla distanza di Glionna ha perso palla e l’ha intercettata di nuovo solo dopo che questa ha oltrepassato la linea. VOTO:5

TORTELLI: Il capitano della Fiorentina, in campo da titolare, è colei nel suo ruolo d’appartenenza ha veramente mantenuto le promesse fatte in conferenza stampa. Con i mezzi a sua disposizione, ha tentato di mettere una pezza laddove venivano create delle sbavature della difesa VOTO: 6.5

FILANGERI: La sua è stata una gara altalenante viziata dal cartellino giallo rimediato nella prima frazione (14′). Scesa in campo come terzino destro, la sua prestazione è cresciuta nel momento in cui è diventata difensore centrale. Il gol del 2-1 di Giacinti è, in parte, anche un suo demerito perché non è riuscita a contenere la foga dell’attaccante giallorossa. VOTO: 5.5

GEORGIEVA: Questa finale di Supercoppa è stata forse la sua peggior partita dall’inizio della stagione. La sua marcatura su Giacinti si è rivelata instabile e ha rischiato tanto (anche un cartellino per il fallaccio in area di rigore). Da imputare all’austriaca anche la difficoltà nella lettura di quel lancio lungo che ha causato il calcio d’angolo del 17′ nel primo tempo. Dopodiché, sugli sviluppi di questo, il gol del vantaggio della Roma. VOTO: 5-

FAERGE: La centrocampista danese, forse complice il suo posizionamento in una zona del centrocampo che non è la sua, ha giocato un primo tempo veramente brutto. Il ritmo della sua gara è cresciuto nella seconda frazione VOTO: 5

SNERLE: Ha mancato di carattere e i suoi tiri, che sarebbero stati efficaci se impressi con una maggiore convinzione, si sono rivelati vani. Evanescente ad inizio partita, il suo errore più grosso la mancata conclusione in porta dopo aver ricevuto palla da Janogy. VOTO: 5

SEVERINI: Salvate il soldato Emma! Ha giocato una partita di sacrificio in cui ha fatto il possibile per dare una mano alla sua squadra, ma quando il gioco non gira è difficile che anche le prestazioni individuali non vengano intaccate. Anche lei, come gran parte delle sue compagne, si è interfacciata con più cattiveria alla gara nel secondo tempo dimostrando che nel momento giusto sa anche far male. Il suo assist a Janogy porta al gol del pareggio, ma sul finire del match ha perso palla e la Roma ne ha approfittato per ipotecare la pratica Super Coppa. VOTO: 6

BREDGAARD: Ha fatto il suo gioco con degli ottimi calci piazzati potenzialmente pericolosi, viene sostituita appena dopo lo scadere della prima frazione di gioco. VOTO: 5.5

CATENA: Entrata al 46′, il suo tiro (comprensibilmente) rabbioso ha costretto Kresche a mandar alto sopra la traversa. Oltre questo sprazzo, la fiducia che il mister De La Fuente ha riposto su di lei chiamata in causa per dare una spinta più offensiva alla squadra non è stata premiata e c’è stato ben poco da denotare. VOTO: 5

JANOGY: Nella prima frazione di gioco non si è vista granché fatta eccezione per degli sprint che dimostrano che la velocità è una della sue migliori qualità. Nel secondo tempo, il suo ritorno in campo è stato più convinto e dalla sua fascia sinistra ha cercato, per quanto possibile, di dar del filo da torcere ad una combattiva Roma. La migliore in campo per le Gigliate, ha tentato un assist a Bonfantini e poi ha segnato il gol del momentaneo pareggio al 60′. VOTO: 7

BOQUETE: Uno dei volti chiave del gioco della Fiorentina, dalla sua posizione in centrocampo ha fatto il possibile per dare la giusta giusta direzione ad una partita complicata sia dalle sbavature Viola che dall’offensiva avversaria. VOTO: 6

BONFANTINI: Nella prima frazione è stata ben poco efficace, dimostrando sempre un po’ di tensione quando davanti a lei si pongono delle corazzate (e la Roma lo era). Nella ripresa il suo ritorno sul rettangolo verde è stato più voglioso di far male, ha provato a darne dimostrazione segnando, ma la sua conclusione in porta non ha avuto esito positivo. VOTO: 6-

ERZEN: Entra dalla panchina al 76′ sostituendo Filangeri, ma la sua presenza non è stata tanto decisiva da dare alla partita, già a favore della Roma, una direzione diversa. VOTO: 5

CURMARK: Subentrata a Snerle al 60′, la centrocampista svedese ha vissuto il suo esordio in Italia in una partita tanto ostica quanto importante. Si è mossa all’interno del rettangolo verde cercando di dare il proprio contributo laddove possibile, senza però raggiungere il proprio scopo. VOTO: 5

DE LA FUENTE: A dispetto di tutte le belle parole dette nella conferenza stampa pre partita, la sua squadra ha dimostrato di avere sempre gli stessi problemi di finalizzazione delle occasioni che si vengono a creare in campo. I fatti hanno dato ragione ai pronostici che già immaginavano una partita difficile con una Roma che avrebbe fatto di tutto per portare nella Capitale il trofeo, ma la Fiorentina avrebbe dovuto mostrare in campo un piglio diverso per tutta la durata della gara. VOTO: 5

Martina Rosucci: per quanta strada ancora c’è da fare…amerai il finale!

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Dicembre è sempre tempo di bilanci, che spesso si rivelano tutt’altro che simili a quanto ci prefissiamo nei “buoni propositi”. Se c’è una persona a cui le cose sono andate anche meglio di quanto si sarebbe potuta aspettare, quella persona è la centrocampista della Juventus Women Martina Rosucci.

Il 31 dicembre dell’anno da poco concluso, sui canali ufficiali della Juventus, sono state riportate le sue dichiarazioni, e all’inizio spicca un numero: 559, i giorni che ha vissuto da spettatrice senza poter calciare un pallone in campo. L’amichevole in precampionato contro il Lione del 7 settembre ha rappresentato la fine del suo periodo buio e il ritorno al suo posto sul terreno di gioco, e la gioia più grande è sicuramente il goal alla Fiorentina del 30 settembre, il suo ritorno alla rete, quel profumo speciale che solo chi gioca a calcio conosce.

Nelle sue dichiarazioni, parole intrise di gioia, commozione e quasi incredulità, Martina Rosucci ammette che è molto felice del suo rientro ma che per lei, una “malata ambiziosa”, è solo un piccolo passo verso gli obiettivi per cui lavora senza sosta. Un’attitudine che, come dichiara, il più delle volte è uno stimolo che la porta ad avere nuovi sogni: «[…] Ovviamente, nel concreto, non mi nascondo: voglio vincere, con la Juve, con le mie compagne».

L’infortunio al crociato, il momento più difficile che una calciatrice possa vivere, è stato seguito da un problema altrettanto ostico come una pubalgia, divenuta fonte di dolore fisico che andava ad aggiungersi alla malinconia di dover stare lontana dal prato, un altro dolore che l’ha portata a gettarsi nello sconforto e a rimuginare spesso sulla sua carriera e sulla remota possibilità di appendere gli scarpini al chiodo, soprattutto vedendo che, all’inizio, le cose non miglioravano.

Dopo una stagione complicata, resa meno amara dalla vittoria della Supercoppa, la Juventus Women ha avuto modo di ripartire cambiando faccia, ritrovando una certa serenità. La classe ’92 ha rivolto alcune parole di ringraziamento a Stefano Braghin, che ha permesso alla squadra di trovarsi dinnanzi a figure che hanno aiutato l’ambiente a crescere, e di ritrovare la voglia di vincere, sia con lo Staff, sia con il nuovo mister, Massimiliano Canzi, sia con le nuove compagne di squadra. Una formazione sempre all’insegna di una crescita che, da un piccolo granello di sabbia, sta pian piano convertendosi in un castello dalle fondamenta solide.

La Juventus Women è ripartita, e si può dire lo stesso della numero 8 bianconera che, commossa, ha parlato anche un po’ di sé. Il miglioramento è stato graduale, ha iniziato a sentire che c’erano dei margini su cui lavorare, e i medici dell’ospedale Koelliker di Torino, con il sostegno del Club, hanno portato avanti il percorso. La giocatrice si è riunita al gruppo e ai suoi allenamenti durante il Tour negli USA, e il giorno in cui l’ha fatto è emblematico: l’8 agosto, che sugli orologi digitali è l’8.8, il numero che veste in bianconero: «[…] la gioia più grande che ho da quel giorno è nel fatto che non ho saltato nemmeno un allenamento. Poi ho giocato, sono rientrata in Campionato, Coppa Italia e Champions, e ho anche segnato, con la Fiorentina, guardacaso al minuto 88…»

Il suo percorso al fianco delle compagne e della Società è stata la vera medicina capace di alleviare la tristezza, e di trasformare la lontananza dal campo in un lavoro in parallelo, senza mai tenerla distante, una vicinanza resa ancora più stretta dal suo rinnovo, a dimostrazione che nessuno, nemmeno per un momento, avrebbe smesso di credere in lei e di aspettare il suo ritorno: «Giocare è bello, farlo da titolare è diverso, anche a livello emozionale: è come essere, finalmente, a casa, con un senso di appagamento incredibile… È come non aver mai saltato una partita.»

Rosucci si è focalizzata sulla stagione in corso: il cammino in Serie A da capolista, la qualificazione in Champions’ League dopo aver battuto il Paris Saint-Germain, la competizione conclusa con una vittoria convincente, nonostante permei l’insoddisfazione, perché si sarebbe potuto fare di più. La squadra ha concluso il 2024 con fame, e conclude la sua intervista con un’ultima riflessione:  «[…] sono di Torino, sono juventina e sono qui dal giorno uno. La Juve è qualcosa che mi fa mettere il “noi” davanti all’”io”. Perché solo grazie al collettivo si vince, e quando accade si è felici anche singolarmente […], e per me il domani è indossare il bianconero il più a lungo possibile. Questa è l’ottava stagione qui […] questa maglia rappresenta qualcosa da raggiungere ogni giorno. Vedremo cosa riserverà il futuro: intanto, oggi, sono felice di quello che ho fatto e sto facendo, e soprattutto di avere di nuovo fiducia in me come calciatrice.[…]»

Si dice spesso “A volte ritornano”, spesso con accezione negativa, ma il ritorno di Martina Rosucci come protagonista è tutt’altro che negativo: è, invece, solo l’inizio. Perché Martina Rosucci è tornata, e non ha alcuna intenzione di fermarsi di nuovo.

Serie C, girone C: Gelbison inseguita da Trastevere, Frosinone e Roma Calcio Femminile

Credit Photo: Stefania Bisogno - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Serie C è arrivata al suo tredicesimo turno, nei tre gironi del torneo nazionale, e dopo la pausa per la Coppa Italia tornerà nuovamente in campo per la quattordicesima giornata.
Nel gruppo C, a due gare dalla fine del girone d’andata, in testa troviamo la Gelbison che nelle 13 gare giocate ha vinto 9 volte, pareggiando in 3 occasioni e perdendo una sola volta.
Con 30 punti, quindi, le cilentane sono le prime, posizione che vale la promozione diretta in Serie B, inseguite ad una sola lunghezza dal Trastevere, team con il miglior attacco del raggruppamento con i 47 gol realizzati, Frosinone, miglior difesa con 7 reti subite, e Roma Calcio Femminile, sempre a 29 punti. Al quarto posto, invece, il Matera a 24, avanti al Lecce con 20 e la Salernitana a 19 mentre Villaricca e Grifone Gialloverde stazionano a 16 ed il Palermo a 15. In zona play-out, poi, Montespaccato a 10, Catania a 9 e Nitor Brindisi a 7 con Siracusa a 3 e Giovanile Rocca a 2 a chiudere la classifica.
Nel prossimo turno la Gelbison riposerà mentre il Trastevere sarà impegnato a Catania, il Frosinone sul campo del Grifone e la Roma Calcio Femminile a Palermo.

Benedetta Glionna, con il trofeo tra le mani, ha dichiarato: “Siamo felicissime di aver vinto!”

Credit Photo: Stefano Petitti- Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Benedetta Glionna, dopo aver sollevato la SuperCoppa nella finalissima di La Spezia,  autrice della rete del vantaggio giallo rosso dell’1-0, contro la Fiorentina, al termine del match attraverso i canali ufficiali della AS Roma, ha dichiarato: “Vincere la Supercoppa era uno dei nostri obiettivi. Siamo felicissime, contentissime di aver portato a casa la coppa”.

Che effetto ti ha fatto segnare quel gol? Sembravi quasi incredula a veder entrare il pallone. “In realtà non l’ho visto entrare, stavo aspettando che qualcuno me lo dicesse! Però sì, è stata un po’ una liberazione, soprattutto per la squadra: ci tenevamo e siamo davvero contente”.

Quanta carica vi dà questo trofeo? “Dev’essere un punto di partenza, ora cerchiamo di continuare a lavorare su questa strada”.

Guarino – Piovani: cara Inter ti scrivo, così mi distraggo un po’…

Photo Credit: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Milano. Panchina libera. L’Arena è vuota.
Sono tanti i posti non ancora occupati, eppure sembra quasi di sentire il sostegno degli innumerevoli tifosi affezionati che non attendono altro che sedere di fronte al rettangolo verde per accompagnare quello che sarà un altro viaggio stagionale, stavolta in nerazzurro.
C’è uno scenario da immaginare: quello che ha come protagonista una guida tecnica interista che prova a tracciare parte del destino della propria squadra.

E si, solitamente capire sensazioni e pensieri delle calciatrici che si muovono sul recinto di gioco risulta più facile rispetto alla comprensione della reale psicologia di una figura chiave come quella del tecnico. Se, quindi, si provasse a farlo?
Basterebbe mettere alla prova la propria fantasia per cercare di entrare nel vivo di quello che potrebbe essere un vero e proprio vissuto del ruolo sopra citato. Questo è “il diario del mister: Guarino – Piovani. Cara Inter, ti scrivo, così mi distraggo un po’…”.

17 giugno 2021.
Caro diario, eccomi qui.
Sono io, Rita. Da oggi una responsabilità in più per me: siederò sulla panchina dell’Inter Women, una società che ha bisogno di crescere e di andare nella giusta direzione.
Lo so, questa nuova avventura sarà molto stimolante, ed è ciò che ho riferito anche ai microfoni del club.
Si, credo nel progetto nerazzurro, un progetto che ha grandi margini di sviluppo; seppur questa per me sia una vera e propria sfida, essere completamente a disposizione di questo gruppo di ragazze sarà fondamentale per migliorare ed abbattere quelle che sono le momentanee lacune.

Settembre 2021. Qui va tutto a gonfie vele. Le prime tre le abbiamo archiviate: sono state per noi delle belle prove di grande carattere, ed i risultati lo dimostrano.
Certo, possiamo fare ancora tanto, ma…c’è ancora tutto il tempo!

Ottobre 2021. Qualcosa non sta andando per il verso giusto: siamo ormai due domeniche consecutive che non riusciamo ad ingranare. Pomigliano, Sampdoria e Juventus ci hanno dato del filo da torcere ed io sto cercando di capire come proseguire…mi fido, però, della rosa. Possiamo rialzarci!

L’anticipo del nuovo anno è stato positivo e gli abbiamo dato un benvenuto degno di essere ricordato negli anni. La Coppa Italia? Mi aspettavo qualcosa in più, ma le ragazze stanno facendo un buon lavoro di costruzione.
Ed a proposito di questo, il nostro “building system” ha dato i suoi frutti: siamo al quinto posto. Siamo felici. Testa alla prossima stagione: gli obiettivi e le ambizioni sono gli stessi.

Andiamo avanti a testa alta. La squadra è pronta: ci siamo! Se sono soddisfatta? Purtroppo no. Ho piena fiducia nel potenziale dell’insieme ed i primi finali di questa stagione non lo stanno rispecchiando. Perché? Quali sono i passi da fare ora?
Inutile nasconderlo: l’asticella della competitività del campionato si è alzata, di conseguenza non possiamo abbassare la guardia. D’ora in poi le nostre dovranno essere prestazioni eccellenti, altrimenti…sarà difficile risalire.

Torno con una speranza: quella riposta nei play-off. Con Milan, Roma, Como e Juventus non ce l’abbiamo fatta. Mi rincuorano i pareggi, anche se qualche punto per strada l’abbiamo lasciato.
Chissà se riusciremo a migliorare il nostro piazzamento…questo quinto posto, ormai, ci sta stretto.

Niente, abbiamo reagito con grande entusiasmo ma alla fine il numero cinque pare essere destinato a noi.

Caro diario (lo ripeto), è arrivato il momento di salutarci. Hai arricchito il mio bagaglio professionale ed umano, chissà se ci rivedremo un giorno…intanto passo la penna a Gianpiero Piovani. Sarà lui, ora, ad accompagnare le mie ragazze in un ulteriore percorso difficile e mai scontato. Non mi rimane altro che dire “grazie, Inter”.

Luglio 2024. È ufficiale: sono il nuovo tecnico della Prima Squadra nerazzurra.
“Non vedo l’ora di iniziare questa bellissima avventura, voglio fare il massimo per questi colori”: è tutto quello che ho da dire in questo frangente. Sono emozionato.

31 agosto 2024 – Buona la prima! Con la Sampdoria è stato bellissimo. Il percorso, però, è ancora lungo…testa alle prossime!

14 gare ad oggi le abbiam disputate: il bilancio tra andata, Coppa Italia ed avvio di ritorno è più che ottimo. Non resta che confrontarci con la Roma: l’obiettivo? Distanziarci, volenterosi di aprire la classifica e senza mai smettere di sognare in grande!

Intanto le pagine bianche sono ancora tante e tutte da scrivere.

Serie A Fabless, il posticipo: ripresa tutta rossoblù, poker del Cagliari a Molfetta

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

SERIE A FABLESS – 12ª GIORNATA
LUNEDÌ 6 GENNAIO – ORE 15

FEMMINILE MOLFETTA-CAGLIARI 0-4

 

Alessandro Spugna, dopo la conquista della Super Coppa: “Obbiettivo strameritato!”

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Alessandro Spugna, dopo aver guidato le sue ragazze alla conquista della Super Coppa Italiana nella finale contro la Fiorentina, portando a Roma il quinto trofeo della panchina giallorossa, attraverso i canali ufficiali del Club, ha dichiarato: “Obiettivo raggiunto e strameritato, perché è stata una partita bella sotto tutti gli aspetti: dal punto di vista tecnico e tattico, specie nel primo tempo, e con grande sacrificio nel secondo tempo. E l’abbiamo vinta con qualità, con delle giocate importanti. Questa è la cosa più bella di queste settimane, perché avevamo tante giocatrici che non sapevamo se le avremmo potute mettere in campo: non ci siamo riusciti e oggi abbiamo vinto un trofeo grazie al lavoro di tutto il gruppo”.

Questa è la prima volta che la Roma conquista un trofeo nei 90 minuti. Vuol dire che anche sul piano mentale si è fatto un salto di livello. “Sapevamo che non avevamo tanti cambi a disposizione e che quindi, se la partita si fosse allungata, ci sarebbe stato qualche problema in più. Abbiamo quindi provato a spingere fin da subito, nel primo tempo, per chiudere la gara. Poi ci siamo riuscite nel finale. Abbiamo fatto una partita molto importante. Il fatto di avere vinto una gara così nei 90 minuti ci dà la dimostrazione di essere cresciute tanto, di essere migliorate, di avere acquisito qualcosa di importante dal punto di vista mentale. E questo è molto bello”.

Ora la stagione della Roma deve ripartire da questo trofeo? “Assolutamente sì, ce l’eravamo dette. Dovevamo vincere questa coppa per provare a ribaltare la stagione. Non siamo partite in modo positivo ma ora stiamo bene, adesso ci siamo fisicamente e mentalmente. Se recuperiamo le giocatrici fuori, come ho sempre detto, abbiamo forse la rosa più forte di questi anni. Dobbiamo spingere, perché dobbiamo provarci”.

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