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European Golden Girl, svelate le finaliste del premio. In corsa ci sono Dragoni e Schatzer. Soncin: “Riconosciuto il loro talento”

Credit Photo: Stefano Petitti – Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sono stati svelati oggi pomeriggio a Roma, nello splendido scenario della Casina Poste, i nomi dei 25 finalisti del Golden Boy, il premio assegnato ogni anno al miglior Under 21 che milita in Europa. Nel corso dell’evento è stata annunciata anche la lista delle 10 calciatrici in corsa per il Golden Girl, di cui fanno parte anche le centrocampiste Giulia Dragoni (classe 2006) ed Eva Schatzer (2005), entrambe già nel giro della Nazionale maggiore.

Sul palco, per dare un suo giudizio sul roster delle finaliste, era presente Andrea Soncin. “Fa molto piacere che tra i migliori prospetti del calcio europeo ci siano anche due italiane – ha dichiarato il Ct rispondendo alle domande del direttore di Tuttosport Guido Vaciago e della giornalista Federica Lodi – Giulia ed Eva sono ancora giovanissime ma hanno un grande talento, che va accompagnato anche nell’errore. In questo momento quelle che stanno facendo meglio sia con il club che con la Nazionale sono probabilmente Wieke Kaptein (2005, Chelsea) e Vicky Lopez (2006, Barcellona), ma sul podio deve esserci spazio per le nostre Azzurre”.

Oltre alle ‘stelle’ menzionate da Soncin, in corsa per il premio di miglior calciatrice Under 21 ci sono anche Freya Godfrey (2005, Arsenal), Ana Guzman (2005, Bayern Monaco), Amelie Joseph (2005, PSG), Zara Kramzar (2006, Como), Sydney Schertenleib (2007, Barcellona) e Lily Yohannes (2007, Ajax).

Il fatto che nell’elenco figurino, a pieno diritto, anche la giallorossa e la bianconera – una di loro due il mese prossimo riceverà comunque il premio di miglior Under 21 italiana – dà al Commissario tecnico la possibilità di evidenziare i progressi del movimento. “La Federazione sta facendo un percorso importante insieme ai club, che stanno investendo tanto, soprattutto sui settori giovanili – ha aggiunto – il numero delle tesserate sta aumentando e questo ci permetterà di ridurre il gap con i Paesi che sono partiti prima di noi. Dobbiamo abbattere le ultime barriere culturali, purtroppo ancora presenti nel nostro Paese, e far capire a tutti che il calcio è uno solo, con le sue specificità ma senza alcuna distinzione di genere”.

Bisognerà aspettare ancora qualche settimana per scoprire chi saranno i successori di Jude Bellingham e della colombiana Linda Caicedo, i vincitori (entrambi del Real Madrid) dell’edizione 2023. I nomi dei vincitori saranno annunciati nella seconda metà di novembre, mentre il 16 dicembre a Torino si svolgerà la cerimonia di premiazione.

FINALISTE EUROPEAN GOLDEN GIRL

Giulia Dragoni (2006, Roma)
Freya Godfrey (2005, Arsenal)
Ana Guzman (2005, Bayern Monaco)
Amelie Joseph (2005, PSG)
Wieke Kaptein (2005, Chelsea)
Zara Kramzar (2006, Como)
Vicky Lopez (2006, Barcellona)
Eva Schatzer (2005, Juventus)
Sydney Schertenleib (2007, Barcellona)
Lily Yohannes (2007, Ajax)

“Set point Roma” ad Istanbul: travolto il Galatasaray, in rete Cissoko-Giacinti-Haavi, capitan Giugliano, Pandini e Corelli

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La AS Roma femminile, nella seconda gara valida per i gironi di Champions League, travolge in trasferta il Galatasaray per 6 a 1 grazie alle reti, nel primo tempo di Cissoko e Giacinti, e nella ripresa di Haavi, capitan Giugliano, Pandini e Corelli.

Una gara gestita belissimo per le ragazze di Alessandro Spugna, che si riscattano dopo la sconfitta di misura in campionato contro la Juventus, portando a casa la seconda vittoria in due gare nella massima competizione Europea. Inizio di gioco aggressivo, molto tattico con le giallo rosse molto propositive che schiacciano le avversarie nella proria metà campo, al 7′ su calcio d’angolo di Giugliano, palla precisa in area piccola dove la testa di Cissoko infila per il vantaggio. Prima rete in assoluto per la calciatrice francese che va ad eslutare con tutta la panchina per un gol di squadra che premia la sua caparbietà e grande tecnica sotto porta.

Roma che prosegue con la pressione, Galatassaray che accusa il colpo non esce dal centro campo, e trova lo spazio al tiro a rete ancora con Manuela Giugliano: brava Gamze Yaman a salvare. Poco dopo arriva il raddoppio: cross da sinistra di Hanshaw per la testa di Valentina Giacinti e gol fotocopia nell’angolo per il 2 a 0. Padrone di casa che faticano a reagire, e le giallorosse che trovano giro palla e molti spazio al gioco, alla mezz’ora Viens si divora il tris: palla fronte porta ma il suo tiro esce di poco a lato con il portiere fermo a guardare. Allo scadere di tempo ennesima occasione per la Roma, ma capitan Giugliano, al limite della lunetta calcia debole ed il portiere avversario riesce a intercettare la sfera salvando la sua squadra da un risultato fin troppo netto.

La ripresa vede il doppio cambio di Spugna: dentro Haavi e Pandini, fuori Viens e Kumagai e le capitoline macinano ancora buon gioco e mantangono alto il baricentro andando in più occasioni al tiro. Al 54′ arriva il super gola di Haavi che piazza un destro imprendibile nell’angolo per il 3 a 0. Ma quattro minuti più tardi giunge il poker: inserimento perfetto del capitano della Roma, che finalizza il cross di Haavi e punisce il portiere del Galatasaray. Spugna porta fiato e richiama Giacinti per Pilgrim e la Roma, a risultato ottenuto, gestisce l’intero rettangolo di gioco con determinazione.

Al 76′ la rete della bandiera di Andrea Staskova, ex Milan-Juve, non altera l’andamento della gara che ha visto le padrone di casa creare poco, o niente, per una serata da dimenticare. Ma nei minuti finali di gioco Marta Pandini, ed Alice Corelli subentrata a Glionna per portare fiato al gruppo mettono fine alle sofferenze di Gamze Yaman: 1 a 6 il finale.

Termina con una netta ed importante vittoria, non scontata, contro una squadra modesta per mantenere la vetta provvisoria del girone A , in attesa dello scontro tra Olympique Lione e Wolfsburg. Vittoria che non solo porta morale, ma crea quel gruppo, che nella scorsa edizione ha saputo gestire bene l’intera manifestazione andandosi a ritagliare una fetta di popolarità anche in campo Europeo.

Queste le formazioni scese in campo:

GALATASARAY (4-1-4-1): Gamze Yaman; Berna Yeniçeri, Eda Karatas, Demehin, Ecem Cumert; Bakarandze; Malado Diallo, Ebru Topçu, Usme, Arzu Karabulut; Staskova. All. M. Ulgen.

ROMA (4-2-3-1): Ceasar; Thogersen, Minami, Cissoko, Hanshaw; Giugliano, Kumagai; Glionna, Viens, Greggi; Giacinti. All. A. Spugna.

Victoria Marie Della Peruta, Sampdoria : “Questa società è un passo fondamentale per la mia crescita”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Victoria Marie Della Peruta, in arte “Tori” Della Peruta è nata negli Stati Uniti ad Atlanta (in Georgia) cresciuta calcisticamente negli Stati Uniti, è stata naturalizzata italiana ed attualmente gioca con la maglia della Sampdoria nella Serie A femminile, la nostra Redazione l’ha raggiunta sottoponendole alcune domande, in esclusiva, sul suo ottimo inizio di campionato:

L’attuale stagione. Cosa ti sta piacendo e cosa vorresti migliorasse nella squadra e nelle tue prestazioni.Apprezzo le sfide che stiamo affrontando come squadra in questo momento. Dobbiamo assumerci la responsabilità dei risultati e fare del nostro meglio per migliorare. Ogni giorno dobbiamo lavorare duro per risollevarci a vicenda e crescere insieme. Anche se abbiamo fatto buoni progressi, c’è sempre spazio per migliorare. Dentro e fuori dal campo possiamo migliorare e mi concentro sull’aiutare me e le mie compagne di squadra a raggiungere livelli sempre più alti”.

Qual è la principale differenza che hai riscontrato tra l’ambiente che c’era nella West Forsyth High School e quello che hai trovato in Italia?La differenza più grande è il livello della competizione. In Italia il gioco è più veloce, più tecnico e si gioca con e contro giocatori molto esperti. Tutto ciò ti spinge a crescere rapidamente e sono grata per questa sfida. A West Forsyth ho potuto costruire solide basi con ragazze della mia età e il sostegno della mia famiglia e dei miei ex allenatori, ma giocare qui ha aumentato il livello d’intensità e di competitività”.

Quali emozioni hai provato all’esordio in Serie A?Gratitudine ed eccitazione sono state le prime cose che ho provato. Ringrazio Dio per avermi portato qui in Italia e so che è un momento che io e la mia famiglia apprezzeremo per sempre. Giocare a questo livello è un sogno che si è realizzato e sono entusiasta per tutto ciò che verrà”.

La Roma ti ha acquistato fino al 2028. Per la tua carriera e la tua gratificazione personale, quanto vale questa fiducia? “È davvero un onore entrare a far parte dell’A.S. La Roma, un club con tanta storia. Sono grata a Dio per aver aperto questa porta nella mia carriera. Questa fiducia significa tanto per me. È un grande passo avanti e non vedo l’ora di crescere, imparare e contribuire alla squadra. Ma tornare in prestito alla Sampdoria è allo stesso tempo un passo fondamentale per la mia crescita e sono contenta di farlo in un ambiente che mi ha accolto al meglio fin dal primo momento”.

Nella scorsa stagione hai segnato ben 9 reti ed hai aiutato le compagne a raggiungere la salvezza. Quali sono gli obiettivi per questo campionato. “Personalmente voglio migliorare ogni giorno e aiutare le mie compagne a fare lo stesso. Ho diversi obiettivi su cui sto lavorando, sia dentro che fuori dal campo, e mi impegno a spingere me stessa e chi mi circonda per raggiungerli. Il nostro team sta lavorando duramente e il nostro obiettivo collettivo è chiaro: raggiungere il successo insieme”.

Con la Nazionale hai disputato l’Europeo U19. L’Italia non si è qualificata per la fase ad eliminazione diretta purtroppo, però tu hai segnato un gol contro la Repubblica Ceca. Che ricordi hai di quella competizione? “È stata un’esperienza incredibile. Ho avuto la fortuna di far parte di un gruppo di giocatrici così straordinario e non dimenticherò mai il mio primo gol in nazionale. È stato un momento di orgoglio per me e per la mia squadra. Anche se il torneo non è finito come volevamo, sono grata per le lezioni che ho imparato e per il legame che abbiamo creato come squadra. Quell’obiettivo e l’intera esperienza rimarranno con me per sempre”.

Quali sono gli hobby di Tori Della Peruta? Qual è la differenza tra la calciatrice in campo e la donna fuori? “Adoro uscire per un caffè, esplorare nuovi bar, trascorrere del tempo con amici e familiari e visitare la città in questa bellissima regione. Mi piace anche cucinare, cuocere al forno e guardare online le celebrazioni del pastore della mia chiesa da casa. Fuori dal campo probabilmente sono un po’ più rilassata ed amichevole, ma dentro di me mantengo sempre lo stesso spirito competitivo”.

Hai stretto amicizie nello spogliatoio? Con quali calciatrici hai legato di più? “Sì, ho stretto diverse amicizie. Ho legato di più con le calciatrici della scorsa stagione poiché abbiamo trascorso più tempo insieme. Io e la mia nuova compagna di stanza Kiara (Bercelli) ci siamo legate immediatamente. Ci sfidiamo a vicenda ogni giorno e questo ha rafforzato la nostra amicizia e noi individualmente. Sono grata per le relazioni che ho costruito qui”.

In quale posizione preferisci giocare? Con quale schema? “Adoro giocare da attaccante e mi trovo a mio agio in qualsiasi sistema”.

Tori tra 10 anni. Quali sogni vorresti raggiungere e come ti vedi nel 2034 a 30 anni?In 10 anni, spero di aver gareggiato in numerosi tornei importanti come gli Europei, la Coppa del Mondo e, si spera, le Olimpiadi. Se proprio vogliamo parlare di sogni, allora sogno di debuttare in Champions League, vincerla e diventare capocannoniere ovunque vada. A Dio piacendo, realizzerò questi sogni dando sempre il massimo per la mia squadra, la mia famiglia e la mia fede”.

 

Le parole di mister Canzi al termine di Juve vs Bayern: “Diamo loro il giusto merito, ma ce la siamo giocata”

Photo Credits: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Le Juventus Women, nel loro secondo incontro valevole per il gironi di Champions League, hanno rimediato una sconfitta per 2 reti a 0 da parte del Bayern Monaco allo Stadio Pozzo di Biella, nonostante il match sia stato indeciso quasi fino alla fine e, in più occasioni, sul filo del pareggio per via della prestazione pericolosa e del numero di episodi favorevoli creati, ma non concretizzati, da parte delle bianconere.

L’allenatore Massimiliano Canzi ha subito discusso il match e messo in evidenza che le sue ragazze, a eccezione di un inizio match e un avvio di ripresa in affanno per colpa del pressing incessante delle avversarie, hanno avuto una buona prestazione e creato molti pericoli, ma non hanno avuto la prontezza di sfruttare le chance: «Sicuramente sono partite meglio loro, va riconosciuto. Nei primi dieci minuti ci hanno messo in grossa difficoltà e non riuscivamo a uscire, sono state decisamente più brave di noi; poi abbiamo preso le misure, e cambiato modo di difendere. Purtroppo abbiamo preso goal su palla inattiva, e poi un altro allo stesso modo, e questa è di sicuro una fase su cui dobbiamo lavorare, perché è capitato anche con la Roma e, come è capitato spesso anche a noi, si fanno i punti anche grazie alle palle inattive. Darei più merito a loro che non demerito a noi. Loro sono andate molto forte e ci hanno messo in difficoltà, ma parliamo di una grandissima squadra, di cui già soltanto il nome e il ranking fanno impressione. Credo che ce la siamo giocata», ha esordito il mister, soddisfatto della partita disputata dalle bianconere.

Un altro fattore di cui ha parlato è stato il susseguirsi di impegni sia in campionato sia in Champions, con partite disseminate a distanze ravvicinate che, di certo, non aiutano la squadra a mantenere lo stesso livello: «Penso che giocare così tanto sia difficile per tutti. Cerchiamo di ruotare il più possibile le giocatrici per permettere di schierare in campo il maggior numero di calciatrici fresche, però la stanchezza si accumula comunque. Abbiamo finito in attacco, quindi un calo c’è stato, ma c’è stato anche per loro. Purtroppo, il calo nel corso della partita è fisiologico, e dovremo essere più bravi a sfruttare le occasioni nel momento in cui ci capitano. Credo che la grande differenza oggi l’abbia fatta proprio questo.»

La sostituzione all’intervallo di Hanna Bennison era dovuto alla volontà dello staff tecnico di portare un maggior numero di calciatrici in fase offensiva per provare a trovare il pareggio: «Volevamo dare un peso maggiore alla fase offensiva, perché eravamo sotto; pur mantenendo lo stesso sistema di gioco, abbiamo inserito Barbara (Bonansea) in quel ruolo, che all’inizio ha giocato più da mezz’ala. Abbiamo cambiato tre sistemi di gioco nella partita per cercare di metterla a posto, abbiamo tolto una centrocampista pura per mettere in quel ruolo una con le caratteristiche più offensive per cercare di recuperare la partita.»

Una bella notizia per la formazione bianconera è il rientro, quasi a pieno regime, di Lisa Boattin tra le titolari dopo un infortunio che l’ha tenuta dal campo per tutte le prime partite di campionato e Champions League e il cui contributo sarà sicuramente fondamentale nei match a venire: «Ho preferito farla giocare dall’inizio pur sapendo che non aveva tutta la partita nelle gambe, per non rischiare di trovarmi dopo senza cambi con una giocatrice che doveva uscire. Sapevamo che non sarebbe durata tutta la partita. Pensavamo, a dirla tutta, di doverla cambiare durante l’intervallo, e invece ha fatto un quarto d’ora in più, e credo molto bene, ma non penso di dover essere io a spiegare che giocatrice è Lisa! Per noi è importante che lei rientri, come sono importanti tutti i rientri; è rientrata anche Paulina (Krumbiegel) da un infortunio; quello di Boattin era chiaramente più lungo, però adesso sappiamo di averla a disposizione.»

Mister Canzi, nel corso del match, è stato ammonito per proteste, e alle bianconere è stato negato un calcio di rigore che, col senno di poi, avrebbe potuto riaprire il match prima dell’intervallo. L’allenatore bianconero, però, non ha avuto nulla da ridire nei confronti delle decisioni arbitrali, ritenendole anzi un accessorio e non un tratto sostanziale della partita delle sue ragazze: «Alla fine, gli arbitri sono esseri umani come lo siamo noi, quindi possono commettere degli errori, qualche volta a favore, qualche volta contro, sinceramente preferirei non disquisire di qualcosa che, a mio avviso, non è stato sostanziale. La mia ammonizione non è niente di che, ho commentato delle decisioni, ma finisce la partita e finisce tutto. Fa parte del gioco, con il massimo rispetto per tutti e da parte di tutti.»

L’allenatore ha concluso l’intervista sottolineando che il bagaglio che le ragazze si portano a casa avrà un ruolo centrale per ripartire, ponendo al centro del lavoro di squadra gli errori e la prestazione che, a conti fatti, si può definire tale da far uscire le bianconere a testa alta: «Non poteva durare per sempre, avremmo finito una stagione a punteggio pieno, e non siamo a quei livelli, lo sappiamo bene. Si riparte dalla prestazione e dagli errori: gli errori sono le cose su cui dobbiamo lavorare, la prestazione è quella che ci dà la consapevolezza di potercela giocare con tutti, anche con squadre di questo livello. Abbiamo perso 2 a 0 contro una squadra che aveva vinto la scorsa settimana in maniera molto più ampia, come goal fatti, sull’Arsenal. Chi ha visto la partita, sa che ce la siamo giocata. Sicuramente non siamo stati bravi a concretizzare gli episodi, però alle ragazze ho detto di tenere la testa alta, perché lo spirito è quello giusto. Non abbiamo mollato fino alla fine, fino all’ultimo abbiamo provato a ridurre il passivo, perché anche la differenza reti è importante, nessuno ha mollato e si riparte a testa alta.»

Lisa Citaristi, Polisportiva Monterosso: “Ogni anno che passo qui si rafforza sempre di più il legame con questa squadra”

Photo Credit: Lisa Citaristi - ASD Polisportiva Monterosso

Il Girone A di Serie C è cominciato da sei giornate e la Polisportiva Monterosso occupa la decima posizione, piazzamento in coabitazione col Sedriano prossimo avversario delle bergamasche in campionato, con sei punti e con una partita in meno (infatti, quest’anno le squadre partecipanti al campionato sono quindici).
Se l’inizio è stato difficile, dove le biancazzurre guidate dal nuovo allenatore Pier Giorgio Favini hanno perso contro Moncalieri 2-1, Spezia 5-0 e Pro Sesto 5-1, nelle ultime due gare c’è stato un segnale d’inversione, dato che hanno sconfitto 4-0 la Torres e battuto domenica in trasferta per 2-1 il Blues Pietrasanta e, contro quest’ultimo, il successo è arrivato grazie alla doppietta di Lisa Citaristi, attaccante classe ’00 che ha deciso di far parte del Monterosso per la quarta stagione di fila.
La nostra Redazione ha raggiunto Lisa, che in cinque gare di campionato ha messo a referto sette reti, per risponderci ad alcune domande.

Lisa, sei alla Polisportiva Monterosso da quattro anni. Ti aspettavi di raggiungere questo risultato?
«Sicuramente, quando è iniziata questa avventura non ho mai pensato a quanto tempo potesse durare la mia esperienza, ma ogni anno che passo qui si rafforza sempre di più il legame con questa squadra».

Prima di parlare della stagione in corso, facciamo un passo indietro su quella passata, dov’è arrivata una salvezza tranquilla.
«Era il nostro primo anno in C e l’obiettivo principale è sempre stata la salvezza, ma con il passare delle partite ci siamo rese conto di poterci togliere anche delle gran belle soddisfazioni che ci hanno fatto disputare un campionato molto bello».

Quest’anno in casa Monterosso, molte cose sono cambiate: dal parco giocatrici allo staff tecnico.
«Sicuramente, molte cose sono cambiate sia in termini di giocatrici che nello staff, ma sono arrivate ragazze nuove che ce la stanno mettendo tutta per entrare subito nei meccanismi della squadra, e anche lo staff sta cercando di portare le proprie idee alla squadra».

La prima parte di stagione del Monterosso ha avuto una partenza complicata, ora sono arrivate due vittorie con Torres e Blues Pietrasanta. Si può dire che la squadra ha ingranato la marcia giusta?
«Abbiamo avuto un inizio complicato perché abbiamo incontrato subito squadre di un livello altissimo e noi forse non eravamo ancora ben rodate, ora sono arrivate due vittorie che ci hanno dato un po’ di fiducia, ma che ci fanno rimanere con i piedi per terra perché sappiamo che ogni domenica sarà una lotta con tutte».

Tu, ovviamente, sei sempre di più pedina fondamentale in attacco: sette reti al momento, di cui le ultime due sono quelle che hanno dato i tre punti alla squadra domenica contro il Blues Pietrasanta.
«Ormai, le mie compagne mi conoscono a memoria e riescono a trovarmi in ogni modo e io sono sempre felice di aiutare la squadra in qualsiasi modo possibile».

Adesso, per il Monterosso c’è la sfida col Sedriano, in quello che si pronuncia un derby “infuocato”, visto che in classifica si trova a pari punti con voi.
«Sappiamo che sarà una sfida impegnativa con una squadra che ci metterà in difficoltà, ma ci proveremo in ogni modo per riuscire a dire la nostra sul campo».

Quest’anno il format del Girone A di Serie C è di quindici squadre. Come valuti questa scelta?
«È una scelta un po’ discutibile, perché costringe a una giornata di riposo per tutte le squadre, quando secondo me si poteva mantenere un girone a squadre pari».

Quali possono essere, dal tuo punto di vista, le squadre del Girone A di Serie C che possono ambire alla promozione in Serie B?
«Secondo me, lo Spezia è la squadra da battere, poi ci sono Moncalieri, Real Meda e Azalee che possono dare del filo da torcere».

Che obiettivi vorresti ancora centrare?
«Sicuramente centrare per il secondo anno la salvezza con il Monterosso».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Monterosso in vista del match contro il Sedriano?
«Dobbiamo crederci sempre fino in fondo, e di arrivare a domenica con la giusta cattiveria e determinazione per fare bene».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Polisportiva Monterosso e Lisa Citaristi per la disponibilità.

Valentina De Risi, Salernitana: “Successo importante per il morale, mi congratulo con le ragazze”

Credit Photo: Stefania Bisogno Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La Salernitana è tornata al successo grazie al 3-1 sul Montespaccato: vittoria in rimonta, nel girone C di Serie C, per le ragazze di coach Valentina De Risi. Il tecnico nel post gara ha annunciato all’ufficio stampa del club granata: “Voglio confermare che la classifica del Montespaccato è bugiarda. Si tratta di una squadra davvero importante e oggi lo ha dimostrato in campo. Ha delle individualità di spessore, perciò sono sicura che risalirà presto la classifica. Abbiamo disputato una buona partita, anche se nei primi venti minuti abbiamo sofferto più del dovuto. Su questo abbiamo discusso negli spogliatoi durante l’intervallo, cercando di rientrare in campo con maggiore concentrazione nella ripresa. Era fondamentale portare a casa i tre punti oggi. Siamo state sporche, cattive e concrete quanto basta. Abbiamo fatto esattamente ciò su cui abbiamo lavorato durante la settimana, per questo sono soddisfatta della squadra. Mi congratulo con le ragazze, perché andare sotto dopo soli 15’ e ribaltare la partita già prima della fine del primo tempo non era affatto facile. Hanno subito ripreso in mano il gioco e gestito il match fino alla fine. Ora ci aspetta una settimana di pausa dal campionato, che sarà utile per recuperare alcuni infortuni e per lavorare su molti aspetti, sia tecnici sia psicologici”.

Cesena, vittoria con la Vis Mediterranea

Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Arriva a Cesena la Vis Mediterranea, neo promossa in Serie B che è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale.
Per le bianconere di Mister Conte c’era da riscattare la sconfitta di Parma per ricucire il gap venutosi a creare con le squadre di alta classifica.
Dopo una partita non semplice dove il Cavalluccio ha dovuto districarsi tra la difesa compatta delle ospiti, alla fine i tre punti sono arrivati. Oltre alla vittoria era importante non subire gol e si segnala anche l’esordio di Dumitru e di Vergani. È fondamentale avere a disposizione tutte le giocatrici per continuare nel percorso di crescita e di risalita della classifica.
Domenica le bianconere saranno ospiti del Cuneo: squadra ostica che darà battaglia fino al novantesimo.

CRONACA

Primo tempo
5’ pt – Tironi sulla fascia, passaggio in area per Di Luzio che in scivolata prova a segnare: la difesa pronta mette in angolo 14’ pt – Tironi prende palla, vola verso l’area e tira al limite: pallone alto sopra la traversa
18’ pt – Toma si ritrova tutta sola e si invola verso l’area, entra dentro e cerca l’angolo: brava Belli a mettere in corner
20’ pt – Testa Emanuela sulla fascia, crossa in area: ci arriva Testa Sofia, ma il suo tocco è impreciso e finisce fuori
22’ pt – Di Sipio si incarica di un calcio di punizione sulla tre quarti: tiro insidioso, sfiora la traversa
34’ pt – Tironi sulla fascia cerca la porta: facile per Pucova
41’ pt – FINALMENTE SI SBLOCCA LA PARTITA! Testa Sofia ruba palla, arriva sul fondo e mette nel mezzo: Tironi di prima riesce a mettere dentro!
45’ pt – Testa Sofia prende palla, dal limite cerca il gol ma si impatta sopra la traversa!

Secondo tempo
5’ st – GOL CESENA! Di Luzio in area: tiro teso su cui Pucova non può nulla!
14’ st – Testa E. sulla fascia per Di Luzio: Pucova tocca con una mano, prova ad arrivarci Petrova ma il pallone finisce fuori
15’ st – Buon recupero palla della Vis che arriva al tiro con Petrillo: alto sopra la traversa
28’ st – Calcio di punizione battuto da Mak, Di Luzio prova il gol al volo di tacco ma la sfera finisce fuori
30’ st – GOL CESENA! Cross di D’Elia in area, ci arriva Di Luzio che di prima mette dentro!

Cesena: Belli, Testa E., Trevisan, Battilana (32’ st Vergani), Casadei (26’ st De Sanctis), Lamti (11’ st Petrova), Testa S., D’Elia, Tironi (26’ st Dumitru), Milan (11’ st Mak), Di Luzio. A disp: Serafino, Amaduzzi, Groff, Harvey. All: Conte.
Vis Mediterranea: Pucova, Capolupo, Petrillo (40’ st De Ciuceis), Cinquegrana, D’Arco (5’ st Crapanzano), Modafferi, Magnago, Asamoah, Tateo, Toma, Di Sipio. A disp: Polidori, Lombardo, Girolamo, Valtolina, Minella, De Ciuceis. All: Respoli.
Arbitro: Riahi Vincenzo di Lovere.
Assistenti: Crostella Marco di Foligno e Fiorucci Giovanni di Gubbio.
Ammonizioni: 42’ pt Capolupo [V], 13’ st Testa S. [C],  24’ st Petrova [C].
Reti: 41’ pt Tironi [C], 5’ st, 30’ st Di Luzio.

Giulia Segalini, Bulé Bellinzago: “Qui ho trovato tranquillità e serietà. L’obiettivo? Aiutare la squadra”

Photo Credit: Bulé Bellinzago

Un girone denso di competitività quello che attualmente vede raggruppato il Bulé Bellinzago: quest’anno la formazione piemontese si sta interfacciando all’inedito campionato di serie C, con opposte che, nonostante le poche giornate disputate, hanno già dimostrato di voler concorrere per la lotta al vertice.

Con tale consapevolezza in tasca, la neopromossa ha come obiettivo quello di non risultare una semplice comparsa ma rimanere sulla scia della crescita e della fiducia, motrici su cui riporre le basi per il presente e per il futuro d’insieme.
In questa prima fase del percorso le ragazze sotto la supervisione di mister Reggiani stanno facendo fatica ad ingranare, non tanto in termini d’atteggiamento sul rettangolo verde quanto a trovare il giusto ritmo con un lento raccoglimento di risultati, punti preziosi e continuità che, chiaramente, ne consegue.
A non mancare, però, è una valorosa capacità di autocritica, utile a colmare le lacune dei vari reparti.

Con gran piacere questa settimana abbiamo avuto modo di parlarne con Giulia Segalini, apporto difensivo classe ’95; la calciatrice, in attesa di ripresa dopo l’infortunio subito, ci ha svelato progetti ed ambizioni personali per il viaggio 24/25.

Ciao Giulia, benvenuta! Tra le maglie indossate in prima persona vi sono quella della Solbiatese, Orobica, Como, Riozzese, ora il prosieguo nel Bellinzago, neopromosso in categoria. Un percorso variegato il tuo, senz’altro fondamentale in termini di formazione. Cosa hai fatto tuo da queste esperienze?

Ho iniziato a giocare nelle Azalee Gallarate e ci sono rimasta dieci anni: in questa società ho imparato il significato della parola “squadra” ma, soprattutto, di “famiglia”; è stato forse il percorso più importante. Orobica e Como sono stati i salti di qualità mediante i quali ho avuto l’opportunità di giocare in serie A e successivamente in B; posso ritenermi fortunata e soddisfatta per tutte le esperienze belle e meno belle fatte.

Ora a Bellinzago ho trovato tranquillità e serietà, siamo un bel gruppo ed abbiamo a disposizione uno staff molto competente.

Obiettivi ed ambizioni personali per quest’anno?

L’obiettivo personale per quest’anno è sicuramente quello di aiutare l’intera squadra e le più piccole con la mia esperienza. Purtroppo nell’ultimo mese non lo sto facendo dal campo in quanto infortunata, ma cerco sempre di stare vicino alle mie compagne come posso.

Tale percorso è un’ulteriore finestra importante per la squadra, chiaramente intenzionata a lasciare un’impronta positiva che, come detto dal mister, vada oltre i risultati stessi. Tu questo campionato come lo vedi e dove potrà arrivare, secondo te, il Bellinzago?

Stiamo affrontando un momento difficile per quanto riguarda i risultati, ma sono sicura che presto arriveranno. Stiamo lavorando bene e sono convinta che potremo toglierci delle grandi soddisfazioni!

Le prime sei giornate sono state archiviate con risultati abbastanza netti: approdare in una differente serie molto spesso significa doversi adattare a ritmi ancora più intensi anche in allenamento, oltre ad una attesa che possa offrire una miglior “amalgama”, tenendo conto dei nuovi arrivi. Al momento quali sono state le difficoltà riscontrate dal gruppo ed i “plus” da cui dovrebbe ripartire per rispondere al meglio ad una chiara competitività in salita del torneo?

Incontrare subito formazioni già ben rodate non è stato facile, ad ogni modo abbiamo quasi sempre detto la nostra, nonostante tutto. Dobbiamo ancora amalgamarci al meglio, anche perché gli acquisti sono stati tanti e di valore e il cambio di ritmo si è fatto sentire; sappiamo che in questa categoria non possiamo avere cali di concentrazione e dobbiamo sbagliare il meno possibile.

Domenica è arrivato un risultato in difetto subito tra le mura casalinghe davanti al Moncalieri. Un finale con punteggio non così largo, seppur si sia trattato di una squadra che, al momento, occupa il primo gradino della classifica. Che 90 minuti sono stati? Cosa avete patito di più delle opposte e quali sono stati, invece, i passi in avanti, nonostante lo 0-1?

A parer mio il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, abbiamo subito un gol che poteva essere evitato ma la squadra ha reagito bene cercando la parità che poi non è arrivata. Sono abbastanza soddisfatta del gioco espresso dalla squadra che, in alcuni tratti, è stata brava anche a soffrire, senza mai scomporsi.

Ora occhi puntati sulla trasferta in casa Spezia, formazione che si è irrobustita con acquisti di gran portata e che sta dimostrando grande personalità. Da questa gara cosa ti aspetti e quale sarà l’approccio vincente da dover sfoggiare per riuscire a recuperare qualche punto perso nel tragitto?

Sicuramente sarà una partita difficilissima; loro hanno ottimi elementi che lottano per la vittoria del campionato. Dovremo fare la nostra gara senza aver paura di nessuno, abbiamo anche noi i nostri punti forti e cercheremo di metterle in difficoltà per tutti i 90 minuti.

Negli anni hai potuto offrire il tuo contributo in quasi tutte le categorie.
Con l’introduzione del professionismo calcistico in Italia abbiamo visto aprirsi un evidente spiraglio di luce su parità salariale e di genere: certo, è solo un inizio, però, perché i passi da fare risultano essere ancora tanti ed i comparti da curare troppi. Da cosa potrebbe o dovrebbe partire, a parer tuo, questo cambiamento radicale perché non ci siano più differenze, con un calcio di serie A e di serie B?

Tra noi ed i maschi ci saranno sempre differenze, ma, come detto, ci sono stati notevoli passi in avanti. Dovrebbe esserci maggior visibilità, come quella che è stata data domenica a Juventus e Roma che hanno avuto la possibilità di giocare allo Stadium; purtroppo, però, le uniche categorie che hanno risentito di questo piccolo cambiamento sono state la serie A e la B, nella nostra categoria e in quelle più basse siamo ancora molto distanti.

Ci lasciamo con l’augurio che rivolgi a te stessa ed alle tue compagne per il miglior prosieguo del campionato.

In questo momento mi auguro di rientrare il prima possibile per dare una mano alle mie compagne. Sono sicura che continuando a lavorare bene e restando unite i risultati che stiamo cercando arriveranno!

Si ringrazia Giulia Segalini e la società tutta per la gentile concessione.

Arianna Caruso post Juve vs Bayern: “Non è la sconfitta di oggi che cancella quanto fatto finora”

Photo Credits: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al termine del match contro il Bayern Monaco, da cui le Juventus Women sono uscite sconfitte per 2 a 0 dopo novanta minuti giocati molto bene e quasi alla pari ma, forse, con troppa timidezza e un con un po’ di sfortuna a condire il tutto, Arianna Caruso ha lasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa.

Il primo tema trattato è stato il rigore non concesso alle Juventus Women, nonostante ci fossero gli estremi perché l’arbitro decidesse di far andare le bianconere dal dischetto: «Sinceramente non ho ancora rivisto le immagini, e sul campo mi sembrava rigore. Ovviamente, come possiamo sbagliare noi, possono sbagliare gli arbitri. Se ha sbagliato, questo può essere un dispiacere, ma fa parte del gioco», ha dichiarato la centrocampista bianconera, autrice di una più che buona prestazione contro quella che è a tutti gli effetti una corazzata e che, forse, ha vinto grazie agli episodi, ai dettagli, e non grazie a una prestazione formidabile, come invece ci si sarebbe aspettati, pur avendo dominato l’avvio di gara e l’inizio della ripresa con due quarti d’ora abbondanti di masterclass calcistica.

La centrocampista ha poi discusso del modulo scelto dal mister per la partita contro le bavaresi, leggermente diverso rispetto a quello proposto nei match precedenti, passando da un 3-4-3 a un 3-5-2 che ha permesso ad Arianna di essere più propositiva e inserirsi molto meglio, andando a costruire più azioni, una posizione sul terreno di gioco che lei riconosce essere più congeniale al suo modo di giocare e alle sue caratteristiche tecniche: «Sì, preferisco giocare così, però bisogna ovviamente mettersi a disposizione del mister, se serve giocare a due giochiamo a due. Penso che con le caratteristiche che ho mi valorizzi di più un centrocampo a tre, però fino adesso ha funzionato a due.»

Nonostante le bianconere abbiano perso per 2 a 0, la loro prestazione è stata di livello, motivo per cui la partita non si può ritenere una sconfitta pesante, e da queste due reti le bianconere possono ripartire con la consapevolezza di aver messo in difficoltà le bavaresi e di averle, per certi versi, sorprese con la loro aggressività e i loro contropiedi: «Abbiamo preso due goal su palla inattiva. Se poi penso alle occasioni, ne abbiamo avute tante anche noi e siamo state pericolose anche noi, quindi penso che dobbiamo partire da questo match con tranquillità e continuare a lavorare come abbiamo fatto fino a ora.»

Nel complesso, dunque, il ritorno in Champions League delle Juventus Women dopo esser state fuori un anno ha avuto un bell’impatto sulla squadra, che sta dimostrando partita dopo partita di poter dare filo da torcere anche alle big europee: «Siamo tornate dove meritiamo di stare, e quest’anno lo stiamo dimostrando. Non è la sconfitta di oggi che cancella quello che abbiamo fatto fino a questo momento. Sono fiduciosa, e sono certa che ripartiremo con il piede giusto», ha concluso la numero 21 bianconera.

Alessandro Spugna, AS Roma: “Abbiamo battuto il Wolfsburg, se riuscissimo a vincere contro il Galatasaray, sarebbe significativo”

Alessandro Spugna, in attesa del match di Clampions League tra il Galatasaray e la AS Roma, attraveros i canali ufficiali del Club, ha analizzato i punti di forza delle sue ragazze rispondendo alle domande dei giornalisti presenti in sala.

Come si riparte dopo la Juventus? Può essere la partita di Giacinti? Quando gare come quella di Torino, vuoi giocare il giorno dopo ed è importante farlo dopo tre giorni. È importante la partita di per sé, abbiamo battuto il Wolfsburg, se riuscissimo a vincere anche domani, sarebbe significativo. La partita è importante, per la formazione decidiamo stasera o domani mattina”.

Nelle ultime due partite, ha giocato con le stesse ragazze e con lo stesso atteggiamento tattico. Con il senno del poi, cambierebbe qualcosa? Col senno del poi è sempre poi, non cambierei nulla. Ci sono stati degli episodi che hanno deciso la partita, la Juventus ha giocato meglio di noi, ma non cambierei nessuna scelta”.

Come stanno le calciatrici dopo tutte queste gare ravvicinate? “All’inizio della stagione abbiamo avuto dei problemi soprattutto con le calciatrici arrivate dalle Olimpiadi. Le partite ravvicinate non ti aiutano, abbiamo avuto anche degli infortuni. A parte le lungodegenti che non avremo per tutto l’anno, la rosa è completa. Contiamo a partire già da domani di fare qualche cambio, abbiamo tutte a disposizione”.

Qual è il ruolo di Dragoni? Giulia può giocare in più posizioni, non è importante il ruolo ma la funzione che può avere nella partita. L’abbiamo utilizzata come esterno, ma era un esterno che si occupava della fase di non possesso, poi poteva spostarsi. Anche domenica ha interpretato bene la funzione, ma gli spazi che lasciava lei andavano occupati in maniera differente. È una giocatrice tecnica, sa cosa deve fare con il pallone, deve migliorare qualcosa ma non ha nemmeno 18 anni, è alle sue prime vere esperienze in Prima Squadra, l’anno scorso ha fatto solo qualche apparizione con il Barcellona. Serve pazienza, ad oggi il rendimento è positivo”.

 

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